Quello che è successo oggi è nella lista delle cose da non menzionare nel mio rapporto, ad essere sincero è l'unico punto della lista. Nulla di grave. Posso rifarmi in fretta.
Io sono un demone, perché dovrei avere paura di essere arrestato? Posso evadere quando voglio... Forse ho capito... ho probabilmente ereditato le paure del ragazzo a cui apparteneva il corpo, come le emozioni, è l'unica spiegazione e credo abbia senso, in fondo ho una parte della sua anima.
Mi alzo guardando la strada di fronte a me, nemmeno mi ricordavo di averla superata, credo fosse una sorta di ansia la mia.
"Ehy! Che cazzo ci fai qui?" Mi volto trovandomi di fronte un uomo chiaramente più grande di me, ad occhio e croce è quasi due metri, occhio e croce, che frase stupida.
"Io?" Chiedo guardandolo confuso, non mi sembra di averlo mai visto prima.
"Tu, non ti avevo già detto di stare alla larga dalla mia zona?" Mi deve aver scambiato per qualcun altro, è fisicamente impossibile che il proprietario di questo corpo sia stato in questo posto, non aveva nemmeno i soldi per vestirsi.
"Mi hai confuso con un altro, non so di che parli." Non so cosa dovrei fare, se iniziassi a correre questo mi prenderebbe dopo nemmeno due metri, senza contare che devo ancora capire il meccanismo della corsa. D'altro canto non posso nemmeno evaporare come un'ombra, gli umani non devono vedermi.
"Non prendermi per il culo, pensavi non ti avrei riconosciuto con i capelli neri e le lenti a contatto?" Si sta avvicinando, è un brutto segno immagino. Però non provo la stessa ansia che provavo prima. Strano.
"Visto che fai il furbo dammi quello che hai guadagnato lavorando nella mia zona." Mi afferra alla scollatura della felpa e mi solleva tanto quanto basta per farmi toccare a terra solo con la punta dei piedi, quanto vorrei potergli spaccare la faccia. Mi strappa la collana con la mia pietra dal collo, in quel momento inizio ad avere paura, se questo coglione mi rompe il ciondolo non potrò più tornare a casa.
"Indossi anche le collanine ora?" La butta per terra e spero solo non si sia rotta, non la vedo da qui.
Decido di reagire tirandogli un calcio nello stomaco, forse per il volere di qualche forza superiore vengo lasciato andare cadendo a terra con le ginocchia. Fa male. Afferro la collana e, al diavolo le regole, mi trasformi in ombra e me ne vado, l'unica cosa in cui spero è nel fatto che la mia porta per casa non sia danneggiata, sono fragili queste cose, specialmente la punta, basta pochissimo per farle rompere.

Sono tornato in albergo, non ho ancora avuto il coraggio di controllare le condizioni del mio jasper... coraggio...
Stringo la pietra nel palmo della mano, apro lentamente le dita una per volta, come se così potesse aiutare. Osservo l'oggetto nella mia mano qualche secondo. Si è scheggiata. Non riuscirò mai a salire di grado dopo aver scheggiato la mia pietra durante la prima missione, sempre che io possa ritornare da dove sono venuto. Sento le guance bagnate e ho la vista appannata... sto... piangendo? I demoni non piangono non provano tristezza! Allora perché io sì.. Che mi sta succedendo.. Devo tornare a casa e tutto tornerà come prima.. non mi piace provare tutte queste sensazioni... Non le voglio provare.
Ti capisco credimi
"Chi è?" Ho sentito una voce, ma la stanza è vuota. Gli umani sentono le voci?
Normalmente no, ma a quanto ho capito tu non sei un umano.
"Sei... il ragazzo a cui appartiene il corpo vero?" Avevo sentito dire che se un demone è debole mentre possiede il corpo di un umano quest'ultimo riesce a essere più presente, per questo ci insegnano ad incanalare le energie.
Piacere, mi chiamo Hitoshi, é davvero un onore condividere il mio corpo con te.
"Hitoshi? Aspetta.. quello era sarcasmo vero?"
Mi stai dicendo che non capisci il sarcasmo? Eppure ne fai parecchio nella tua testa, sono almeno due giorni che sento i tuoi pensieri ridondanti su quanto l'umanità faccia schifo.
Ha sempre sentito i miei pensieri quindi, in pratica sa esattamente quello che faccio.
Non so molto in realtà, tante cose non le capisco, però sono certo che il tuo nome sia Roo.
"Sì è Roo..."
Allora, Roo, Che vuoi farci con il sasso scheggiato? A quanto ho capito è piuttosto importante.
"Piuttosto? Questo è l'unico modo che ho di tornare a casa."
"C'è un modo per non farti sentire tutti i miei pensieri? Non mi piace averti nella testa."
Sei tu il demone, dovresti saperlo tu.
"Ho sentito delle storia ma non so se è vero o meno, dovrei trasferire la tua anima in qualcos'altro, qualcosa che possa portarmi dietro, per non perderti."
Che ne dici di un nastro? Sarebbe una collana da mettere intorno al collo e sembra un nastro, la ho in tasca.
Metto la mano nella tasca trovando quello che mi è stato descritto, in effetti sembra un nastro.
L'ho tolta una volta perché mi mancava il respiro, la puoi tenere al collo e nessuno si farà domande di nessun tipo. Neanche a me piace sentirti pensare in continuazione.
"Va bene, questo sarebbe più facile se anche tu ti concentrassi per proiettare la tua anima nel nastro.
Si capo.
Impiego tutta la concentrazione che possiedo, bisogna essere bravi nella visualizzazione per fare questo tipo di cose, fortunatamente io lo sono. Credo di esserci riuscito, non sento più la voce di Hiroshi nella mia testa.
"Hiroshi?" Devo esserne certo.
Ehilà ti mancavo?
"Non ha funzionato."
Io credo che invece lo abbia fatto, non sentivo più i tuoi pensieri e conoscendoti sicuramente pensavi.
"Quindi mi puoi parlare ma non senti più i miei pensieri, non era quello che avevo in mente ma mi accontento." Lego la collana nera intorno al collo per poi decidere di riposarmi fino a domani, cercherò un modo per tornare a casa.
Notte Roo.
Mi ha dato la buona notte? Dannazione che fastidio, dovrei rispondergli? No che non dovrei. Ho intenzione di farlo? Sì, decisamente. Anche se non ne capisco il senso.
"Sì sì buona notte."
Sei veramente uno stronzo sai? Cercavo di essere civile con il mio coinquilino.
"Hiroshi lasciami dormire dannazione."
Notte
"Notte" Solo il coinquilino mi mancava... che significa coinquilino adesso? Devo assolutamente comprare un dizionario.