2.
<<Potresti abbassare? Non riesco a concentrarmi su un caso di estrema importanza>> era Lawliet che entrava nella stanza tappandosi le orecchie con le mani.
<<No>> dissi con aria beffarda continuando a saltellare per la camera. Il ragazzo corvino si avvicinò al computer, tolse la mano destra dalla tasca, spense la musica e la rimise al suo posto.
<<Sì ma in questa casa non posso nemmeno divertirmi>> dissi sbuffando leggermente.
<<No>> mi rispose con lo stesso atteggiamento con cui glielo avevo detto io. Aveva mimato alla perfezione la mia intonazione.
Ogni tanto quel ragazzo fa paura mi ritrovai a pensare. Mi sedetti sul mio letto a gambe incrociate, non avevo più voglia di musica e nel frattempo cercavo di sostenere lo sguardo del ragazzo che aveva fatto irruzione in camera mia pochi secondi prima.
<<Contento? - roteai gli occhi - Ora sarà più semplice per il tuo cervellino concentrarsi su quel caso>> lui sbuffò e se ne andò con il suo solito andamento lento, sicuramente in quel momento stava pensando a quanto io fossi infantile, ma non era realmente così, semplicemente odiavo quando voleva dettar legge nella casa che era di entrambi.
<<Tutto bene?>> mi chiese Sam tutto ad un tratto, mi conosceva ormai da tantissimo e aveva imparato il significato di ogni singola ruga del mio viso.
<<Sì sì, semplicemente odio quando fa così>> sospirai.
Passai il resto del tempo che rimaneva prima della cena, che ovviamente avrei dovuto preparare io, a leggere, lessi un capitolo di ogni libro che avevo in lettura, ed erano circa una ventina.
<<Lo sai Sam? - dissi sistemando i libri nel loro apposito spazio - Leggo troppo, dovrei pormi un freno>>
<<Io penso che, leggendo, voi umani diventiate più intelligenti - fece spallucce - quindi non penso che ci sia un "troppo">> sull'ultima parola mimò le virgolette con le sue dita lunghissime e affusolate.
<<Più che altro il mio problema sta nel voler iniziare tantissimi libri ogni giorno>>
<<E che problema vuoi che sia?>> rispose con nonchalance e io mi misi a ridere senza un motivo specifico. Con lui stavo bene, con lui mi sentivo al sicuro, protetta da qualsiasi giudizio.
<<Parli di nuovo da sola?>> il ragazzo corvino era di nuovo sulla porta della mia camera, curvo su se stesso e con le mani in tasca come al solito.
<<Sì - dissi per poi incrociare le braccia sotto il seno - problemi?>>
<<No, semplicemente volevo avvisarti che la cena è pronta e se vuoi mangiare devi scendere>> poi, senza dire o fare nulla, scese le scale ed io lo seguii a ruota.
La cena? Ma non dovevo prepararla io? Bah
<<Devi sentirti onorata>> disse appena arrivammo entrambi nella sala da pranzo.
<<E perché?>> chiesi io sorpresa avvicinandomi lentamente al tavolo.
<<Oggi ho fatto le scale due volte solo per te>> io scoppiai a ridere.
Questo ragazzo mi farà impazzire prima o poi. E poi a chi interessa quante volte ha fatto le scale, anzi gli fa bene dato che mangia praticamente sempre e solo dolci.
<<Scusa ma chi ha preparato tutta 'sta roba?>> chiesi guardando il tavolo su cui si trovavano diverse pietanze.
<<Io>> pronunciò tutto fiero il ragazzo.
<<Spero che non sia tutto avvelenato>> dissi ridendo leggermente. Per una volta ero sollevata di non dover preparare la cena, sono sempre stata molto pigra in tutto e dover fare qualcosa per qualcun altro mi rendeva ancora più lenta e svogliata.
Ci sedemmo al tavolo, ovviamente chi in modo composto e chi no, e dopo un paio di minuti ci raggiunse anche Watari, che per sua scelta viveva nel piccolo cottage che c'era in giardino. Iniziammo a mangiare e notai che comunque il cibo era decente, allora per intavolare una discussione chiesi a Lawliet dove avesse imparato a cucinare.
<<Quando tu stai a lavoro o a scuola e io non ho casi su cui lavorare, mi diletto un po' in cucina>> poi fece spallucce.
<<Oh capisco - dissi continuando a mangiare - e ti piace farlo o lo fai solo perché così non muori di fame?>> sapevo che gli dava fastidio essere dipendente da qualcun altro e soprattutto odiava che glielo si facesse notare anche in minima parte.
<<Non morirei di fame>>
<<Dillo che non sai come rispondere! Dillo!>> dissi alzando la voce alla seconda esclamazione.
Con lui avevo un rapporto strano, mi piaceva litigarci ma molte volte parlavamo civilmente e anche intimamente delle nostre vite private, passavamo intere notti, lui seduto al computer e io stesa sul divano, a parlare dei suoi casi oppure dei ragazzi carini che vedevo per strada. Litigare con lui era più difficile, dovevi sapere cosa gli dava fastidio e come porgli le argomentazioni in modo che non trovasse una risposta, cosa che riusciva a fare la maggior parte delle volte.
<<Non voglio litigare, ho un nuovo caso a cui pensare>>
<<Oh davvero?>> risposi esaltata, se fosse stato reale avrei potuto aguzzare la mia logica e mi sarei resa utile grazie alla mia innata abilità nel vedere le cose sempre in modo oggettivo.
<<Sì>>
<<Su dai, dimmi di cosa si tratta>> dissi, per poi mettere in bocca l'ultimo pezzo di cibo rimasto sul piatto.
<<Un alto numero di criminali sta morendo di attacco cardiaco. - anche lui aveva finito di mangiare - Non penso sia una coincidenza e devo andare a fondo in questa faccenda>>
<<Mi terrai aggiornata vero?>>
<<Beh, come faccio per ogni mio caso, dopotutto sei la mia migliore amica - bevve un sorso d'acqua e poi fece un sorrisino - e la mia consulente>> in quel momento il mio cuore quasi mi saltò fuori dal petto. Per Lawliet era difficile esprimere le proprie emozioni e quella era solo la terza volta, in circa dieci anni che ci conoscevamo, che mi dimostrava affetto come fanno le persone normali.
Mi alzai di fretta dal tavolo, ero piena di adrenalina.
<<Quando si comincia?>> chiesi a Lawliet curiosa.
<<Domani ti racconto nei dettagli, stanotte devi dormire così avrai la mente più lucida>> io iniziai a saltellare smisuratamente felice.
<<Va bene, va bene. - dissi fermandomi di colpo, poi mi diressi verso le scale - Buonanotte>>
<<Notte>> risposero in coro Lawliet e Watari, quest'ultimo, come sempre, era rimasto ad osservare la scena senza proferire parola, in alcune occasioni ci trattava come figli e cercava di bloccare i nostri litigi, in altre lasciava che risolvessimo le questioni totalmente fra di noi.
Spazio autrice
Ed eccomi qui con il secondo capitolo.
Abbiamo guardato un po' più da vicino il rapporto che c'è tra Lawliet e la protagonista, cosa ne pensate?
Grazie per essere arrivati fino a qui❤️
Ci vediamo nel prossimo capitolo!
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro