~Working for the knife~[OC]
Nome: Haruto.
Cognome: Tanaka (è il cognome della madre)
Età: 21
Nazionalità:
Giapponese,dato che parlava italiano diceva a tutti di essere Italo-giapponese.
Aspetto:
Carattere:
È una persona estroversa, per lui è facile ralazionarsi con le persone. Nonostante ciò tente a sembrare freddo all'inizio. È un buon ascoltatore e non gli piace parlare di sé stesso. È impulsivo. È difficile che si arrabbi ma se si arrabbia difficilmente si riesce a calmare e tende a far male fisicamente alle persone o oggetti intorno a sé. Tiene molto alle persone a cui vuole bene e ha paura di perderle quindi a volte tende a comportarsi in modo possessivo. È fisicamente forte e lo sa, a volte tende ad intimorire le persone per via del suo aspetto. È gentile con le persone che lo sono con lui. Tende a perdersi in un bicchiere d'acqua.
Storia:
La mamma di Haruto, Nestu, è morta in travaglio. Suo padre non l'aveva mai incontrato. Netsu lavorava in un bordello dove poi Haruto è cresciuto,la donna che lo crebbe era una prostituta italiana di nome angelica, lei parlava solo in italiano poco niente di inglese ed è da li che Haruto imparò l'italiano, non era molto affezionato a questa donna ma era l'unica "mamma" che aveva quindi ogni settimana l'andava trovare e le portava la torta di mele, anche quando scappo dal bordello. Quando Haruto aveva 8 anni, una cliente di un ragazzo che lavorava nel bordello lo vide. E chiese "quanto voleva?", Haru a quel tempo capiva a steto il significato della domanda il ragazzo rispose una cifra che ancora oggi Haruto non riesce a ricordarsi, si ricorderà per sempre la stretta forte con cui la donna lo portò nella sua camera, il freddo, l'ansia! le lacrime tutti ricordi confusi non si sarebbe ricordato neanche il volto se solo la donna non fosse venuta anche la settimana dopo e quella dopo ancora così via fino ai 12 anni del ragazzo, quando ebbe abbastanza forza per uscire da bordello, angelica non sapeva nulla della donna e Haru non glielo disse mai e quando se ne andò lei non disse nulla se non un imbocca al lupo. Non aveva nulla con sé quindi presto imparò a rubare a a difendersi, una volta infilò un coltellino nella gamba di un ragazzo più grande per prendergli una bici rossa. A 14 anni uccise la sua prima persona, era un ragazzo sui 17 anni, aveva bisogno di soldi e il ragazzo ne aveva molti, che poi per Haruto molti erano 50 dollari, il ragazzo non voleva darglieli e lui prese un vecchio coltello che si trovava lì e glielo ficco nella giugulare, non risalivano mai a lui per l'omicidio del ragazzo. Andò avanti così per un po di anni fino ai 17 quindo l'uomo lo trovò e gli propose un lavoro come buttafuori, accettò. Appena fu assunto a pieni titoli si tinse i capelli da nero a verde, con segno di grande cambiamento.
Soprannome:
Joe o l'italo-americano.
Per via del suo accento italiano.
Ruolo allo strip club:
Buttafuori.
Modulos operandi:
Per lui non è un problema uccidere anzi lo fa con abbastanza tranquillità. Ha un modo crudo di uccidere e spesso doloroso come una tortura per la vittima.
Curiosità:
. Gli piace tatuarsi il corpo, dare un po' di colore al suo corpo è come dare importanza ad esso.
. Gioca benissimo a biliardo.
. Ha imparato da solo leggere, scrivere e in generale la "scuola base" infatti a volte gli capita di fare errori basilari.
. Gli piace spesso cambiare partner. Questo è legato anche al fatto che si stanca spesso delle persone.
. Usa il fumo come via di sfogo, dai 13 anni.
Tags. @Baisac113
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