18 Capitolo
La mattina dopo, Hermione si alzò con due profondissime occhiaie. Non era riuscita a dormire quasi per niente. Aveva i pensieri che le vorticavano in testa, sia per Malfoy che quella mattina forse si sarebbe presentato come il nuovo capo del l'atelier, sia per quello che le aveva detto la sera prima quel decelebrato senza cervello di Ron. Alzò la testa dal cuscino e guardò la sveglia posta sul comodino. Era in ritardo.
Le prese un mezzo infarto, non doveva fare tardi, non proprio quella mattina. Forse Malfoy si sarebbe presentato all'atelier. Imprecó fra i denti. Scostó il piumone e si alzó per andare in bagno e fare una doccia.
"iniziamo bene questa giornata sono già in un ritardo!"
Finita la doccia si vestì di corsa,uscì di casa e si materializzò a lavoro.
Intanto al manor anche un biondino di nostra conoscenza si era alzato, fatto una doccia e sceso in salotto a fare colazione.
Vide che sua madre era già seduta al tavolo, stava facendo colazione. Cissy, sentendo dei passi provenire dalle scale, alzò il viso e vide suo figlio, decise che era il momento giusto per mettere appunto il suo piano. Draco si avvicinò a lei :
"Buongiorno"
le disse con un bacio sulla fronte prima di sedersi al tavolo.
''mi aiuti ad organizzare il matrimonio?"
Recentemente Draco aveva comprato un atelier di abiti da sposa che organizzava i matrimoni. A Draco franó la mascella.
"non hai già qualcuno che ti aiuta ad organizzarlo?"
la madre abbassó la testa sulla sua tazza di tè poi la rialzó di scatto:
"si, ma mi farebbe piacere se tu mi aiutassi."
Vedendo la faccia piena di speranza della madre non se la sentì di dirle di no, così acconsentì a quella richiesta.
"Chi è l' organizzatrice del matrimonio?"
sua madre gli rispose che lo avrebbe saputo a breve perché sarebbe passata di lì al Manor prima di andare a lavoro.
Draco si affrettó a fare colazione e tornò in camera a vestirsi, una volta finito di vestirsi, scese in salotto ma a metà della scalinata si bloccò, sentendo delle voci. Sua madre stava parlando con una persona, da quello che poté capire doveva essere l organizzatrice del matrimonio. Non capì chi poteva essere. Scese gli ultimi gradini della scala. Le due donne non lo videro arrivare, intente a parlare. Draco si schiarì la voce e salutò:
"Salve eccomi per dare una mano."
Quando le due donne si voltarono Draco vide chi era. Non si poteva tirare indietro, ormai aveva dato la sua parola e per lui era sacra.
Si avvicinò alle due donne e salutò sua madre con un bacio sulla fronte.
''Ciao" disse rivolgendosi alla Granger.
La madre gli disse che Hermione era l organizzatrice del suo matrimonio e che era con lei che doveva collaborare.
Draco strinse le sue mani in un pugno e fece una faccia dove non trasparivano emozioni per non far capire alla madre che non era contento di lavorare con la Granger. Sapeva quanto lei vi tenesse.
La madre capì subito il disagio di Draco.
''Vi lascio un attimo soli, vado da Richard a vedere se ha fatto la lista dei suoi invitati '' e senza dare loro il tempo di rispondere si infilò dentro al camino e, con una fiammata verde sparì.
I due ragazzi stettero in silenzio, per almeno mezza ora non alzarono nemmeno la testa dalle loro rispettive pergamene. Hermione pensò: ''qui urge una soluzione, dobbiamo iniziare a parlare e a collaborare sennò qua non finiremo mai.'' Si fece coraggio. Alzò la testa e chiamò Malfoy che era seduto dell'altra parte del tavolo. Draco sentendosi chiamare alzò la testa e sbuffando si avvicinò ad Hermione.
"Cosa vuoi non mi disturbare, sto pensando" Hermione rimase a dir poco scioccata.
"Senti furetto dei miei stivali come non piace a te, nemmeno a me va a genio collaborare con te ma dobbiamo, viste le direttive di tua madre! "
Draco si avvicinò ancora di più ad Hermione.
"Sentiamo cosa vuoi da me? E alla svelta Granger, non ho tempo da perdere IO!"
"Bene, visto che la metti così vengo subito al punto. Aiutami a capire chi sono le persone scritte su questa lista così inizio ad organizzare la disposizione dei tavoli."
Detto questo Hermione porse la pergamena a Draco che la lesse e insieme iniziarono a scrivere.
Mentre era intento nel lavoro, ogni tanto Draco alzava la testa dal foglio. Fissava la Granger. Quando era concentrata su una cosa faceva battere la punta della matita sul tavolo, si stupì che quel leggero rumore non gli dava fastidio, anzi lo trovava stranamente rilassante. Per un po' non si presero a bacchettate negli occhi, troppo concentrati sul da farsi.
Intanto Narcissa era arrivata da un bel po' da Richard che, appena la vide le sorrise
"ciao che ci fai qua? non dovevi essere con l'organizzatrice del nostro matrimonio"
"Si! Ma c'è mio figlio che le sta dando una mano"
"Scusa, chi sarebbe questa tizia?"
"La tizia, come la hai chiamata te, è Hermione Granger e si... quella Hermione Granger, l'eroina del mondo magico, se te lo stai chiedendo, è ho un piano per far sì che lei è Draco si innamorino, Richard"
"Narcissa, come speri che si possano innamorare se tu stessa mi hai detto che al tempo di Hogwarts si odiavano per il loro sangue?! Non capisco il tuo volerli mettere insieme... Anche tu odiavi i nati babbani"
"No, senti Richard devo spiegarti una cosa, io non ho mai odiato i mezzosangue e tanto meno i nati babbani, lo facevo solo perché me lo imponeva la mia famiglia e, dopo mio marito Lucius. Stiamo parlando della Granger! lei è diversa, ha un carattere fiero, è battagliera ma anche molto dolce e umana. Mi è stata subito molto simpatica.. per questo modo di essere, credo che solo lei possa riuscire a cambiare Draco! Sa tenergli testa e credo che, con lei, lui possa gettare la sua maschera di indifferenza e far vedere il vero Draco Malfoy. Quindi solo lavorando gomito a gomito Draco potrà capire che sotto quegli insulti si nasconde un interesse per lei e, quando lo capirà, sarò la prima a volerlo aiutare a conquistarla."
"Se lo dici tu, Narcissa.... Io mi fido di te" e per tutta risposta le diede un bacio sulla bocca che fece ridere a Narcissa
"A cosa devo questo bacio?"
"Perché me lo chiedi? Non posso baciare la mia futura moglie?"
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