Pugno.
Loro due, anche essendo amici da molto tempo, non avevano mai avuto un gesto da condividere.
Molte volte Jean si fermava ad osservare i gruppi di amici scambiarsi segnali segreti, intrecciare dita, girare polsi o, addirittura, iniziare una vera e propria danza.
Loro non avevano niente di tutto ciò, poiché non ne sentivano la necessità, o almeno questo pensava Marco.
Per questo rimase molto colpito quando un giorno Jean si fermò dinnanzi a lui dicendo:<<Io e te abbiamo bisogno di una mossa speciale! Qualcosa di unico e che nessuno mai riuscirà ad eguagliare!>>
Lo proclamò alzandosi in piedi sul letto e sollevando i palmi delle mani verso il cielo*.
Marco sospirò:<<A cosa ci serve Jean? Io e te siamo già amici>> gli fece notare sedendosi sopra le morbide coperte.
<<Ci serve punto e basta!>> gridò sul viso lentigginoso dell'amico.
Non lo sapeva neanche lui perché ma ne avevano bisogno.
"Se io non lo saluto in modo particolare" pensò "allora sono uguale a tutti gli altri"
Il desiderio di essere speciale per Marco non gli era nuovo, per questo prese i suoi pensieri con molta naturalezza.
L'altro si sdraiò sul letto:<<Hai almeno qualche idea?>>chiese sorridendo.
Jean gli afferrò un braccio e lo trascinò fino al pavimento:<<Alzatiii>>
Marco fece come gli diceva, non avendo voglia di discutere, e si mise in piedi davanti a lui.
<<Fai come me>>
Jean aprì la mano sul suo viso, Marco anche lo fece, poi sollevò una gamba, piegandola e iniziando a imitare mosse strane che aveva visto una volta su un libro.
Continuarono per circa un'ora e mezza in cui Marco si ritrovò a fare la posa del cane e Jean quella della farfalla.
Risultato?
Marco sbattè la faccia a terra poiché non aveva abbastanza forza nelle braccia e a Jean fecero male le cosce per i seguenti tre giorni.
<<Ok. È stato un fiasco totale>> proclamò Jean:<<Ma non dobbiamo gettare la spugna!>>
Si alzò ancora per poi ricadere subito a terra.
Fece segno a Marco di avvicinarsi e iniziò a giocherellare con le sue dita.
Le intrecciò in modi disumani e poi aggiunse anche le sue.
Ora erano fuori uso anche le mani, ottimo.
Disperato gli diede una testata ed entrambi iniziarono a piangere per il dolore alla fronte.
<<Ok. Basta. Mi arrendo>> disse Jean con le lacrime che scendevano e il naso colante.
Marco alzò un sopracciglio:<<Mi spieghi perché è così importante questa cosa per te?>> chiese cercando di non essere troppo invasivo.
<<Vorrei qualcosa di speciale. Qualcosa che c'è solo tra di noi>> rispose Jean con un po' di imbarazzo a colorargli le guance.
Il cuore di Marco saltò un battito e la sua mano afferrò quella di Jean.
Gliela fece chiudere a pugno e poi ci sbattè contro la propria, anche essa chiusa.
<<A-almeno non ci faremo male>> gli disse tutto felice.
Jean guardò il viso dell'amico, leggermente rosso e con le lentiggini in risalto, e poi il suo pugno.
Sorrise come uno schiocco: per Marco era speciale.
Jean mosse il pugno per aria, nessun contatto.
Si rannicchiò su se stesso e si toccò il dorso della mano.
Se solo sapessi...quanto tu eri speciale per me Marco.
**Spazio pazzoidi in libertà (vigilata)**
Dunque, questa in fondo è una raccolta di OS, quindi...ditemi quanti capitoli volete XD
Nel senso: altri 3? Altri 5?
Ditemelo perché io ne ho già pronti due e in totale ne ho altri e 4 pianificati per bene.
Poi dovrei fare alla giornata XD
Quindi ditemi quanto volete Che vada avanti.
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