John's POV

Katherine era sempre andata benino a scuola.
Sempre precisa, attenta, educata e rispettosa dell'autorità.
Sempre puntuale con le consegne e il suo margine d'errore era pressoché minimo.
Brian le aveva insegnato a essere il meglio e a fare del suo meglio, infatti da lui, da noi e da tutto il corpo docenti, lei era ritenuta una studentessa modello.
Praticamente tutti la adoravano.
Tutti tranne una.
Una signora alta, slanciata, magra come un chiodo e dai capelli cotonati, sempre col collo cinto delle più svariate collane e sempre vestita di bianco.
Lei.
La signora Bordeaux.
Era una tradizionalista, per cui non c'era molto da aspettarsi.
Katherine si impegnava come un mulo per riuscire a compiacerla e a prendere buoni voti da lei ma non ci fu mai verso.
La ragione?
Noi.
Non accettava il fatto che noi quattro fossimo i suoi genitori.
"4 uomini?" Diceva "Non possono essere genitori! Una famiglia è composta da un uomo e una donna e basta! Non può essere il contrario! Lei va contro le regole!"
Quell'insegnante non torturava solo lei, ma anche un suo compagno di classe, un certo Joey Orwell, che aveva due madri (stra simpatiche, oltretutto). Una volta lei tornò a casa piangendo perché lei le aveva strappato un disegno che voleva regalare a Brian per il suo compleanno.
Ora, non vorrei dire che Brian si è incazzato come una bestia, ma si è incazzato come una bestia.
Dopo due mesi che andava avanti così, noi e i genitori di Joey stringemmo una specie di alleanza per combatterla.
Ci fu una sanguinosa guerra (si fa per dire) contro di lei. La portammo quasi in tribunale. Alla fine convincemmo la scuola a licenziarla.
Io, per carità, non le avrei mai alzato un dito contro (per ovvie ragioni, aggiungerei), ma Brian, quando la storia finì, ammise che non le sarebbe dispiaciuto tirarle una bella craniata sul suo muso da pesce.
Quando tornarono a scuola, i due vennero accolti in classe come degli eroi.
E nessuno osò più obiettare sulla faccenda.