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♧Capitolo 7♧

'Ti consiglio di fare marcia indietro, razza di piantina radioattiva...potresti fare una brutta fine insieme al tuo gruppetto di scherzi della natura'
Jules era seduto su una roccia, ancora turbato dalle parole di Noël. Non aveva quasi toccato cibo e si era tenuto in disparte per tutta la serata, non che di solito fosse più socievole. Tuttavia, un occhio più attento si sarebbe accorto subito del suo essere più cupo del solito. Doveva essere circa l'una di notte, quando Jules si alzò, osservando gli alberi posti difronte a lui, per poi voltarsi verso l'accampamento. Vi si allontanò di pochi passi, iniziando ad allenarsi nel tentativo di sgombrare la mente, aveva troppe domande. Chi era quell'uomo? Aveva qualche collegamento con la presunta serra? Come aveva fatto a capire che Jules e gli altri erano delle Vege-people?
'Un attimo...'
Jules si fermò improvvisamente, tenendo l'ascia a mezz'aria. Aveva la bocca socchiusa e gli occhi sgranati, come se avesse avuto un'illuminazione. Era un'espressione quasi comica, ma il ragazzo non se ne curò affatto; sembrare ridicolo era la sua ultima preoccupazione, specialmente quando non c'era nessuno nei paraggi.
'E se stessi....ingigantendo la cosa?'
Si chiese, abbassando il braccio che reggeva la sua arma. Sospirò, cercando di ragionare in modo più razionale. Cercò di trovare un significato alle parole dell'anziano, ma più ci pensava più si convinceva che quell'uomo fosse a conoscenza dell'esistenza delle Vege-people. Dopo circa un quarto d'ora, Jules decise di coricarsi, addormentandosi con non poche difficoltà.

"Mia regina, non credo sia il caso.."
"Cyril....io..."
Eveline si voltò verso le tende degli esploratori, per poi rigirarsi verso la guardia del corpo. I due erano seduti su delle rocce accanto ad un fuoco acceso qualche ora prima.
"Non...non voglio perdere anche Lorenne..."
Mormorò, guardando verso il basso. Cryil serró le labbra, sospirando.
"Lo so, mia regina...ma ci pensi...se dovesse riportarla al castello finirebbe molto probabilmente per odiarla....conosco gli adolescenti"
Eveline aggrottò le sopracciglia, rivolgendo uno sguardo truce all'uomo.
"Lorenne....non potrebbe mai odiarmi....cosa ne vuoi sapere tu, non hai nemmeno dei figli...."
Disse, con un filo di voce, mettendosi sulla difensiva. Cyril non rispose, incrociando le braccia ed abbassando lo sguardo.
"Si...non ho figli...ma lei...è una ragazza diciassettenne come tante...se dovesse riportarla al castello si sentirebbe...umiliata..."
Eveline assottigliò gli occhi e serrò le labbra, per poi sospirare.
"Hai ragione...scusami.."
Fece, abbassando il capo. La guardia reale scosse la testa, alzandosi.
"Non si preoccupi, mia regina. Non ha detto nulla di male"
Cyril si alzò e si mise le mani sui fianchi, guardando verso l'orizzonte. Eveline l'osservò, chiedendosi cosa gli passasse per la testa. Passò qualche minuto, quando l'uomo si voltò verso la regina, inclinando la testa.
"Tutto bene, mia regina?"
Domandò, sollevando un sopracciglio.
"....mi chiedevo....a cosa stessi pensando...con lo sguardo perso nel vuoto...."
Rispose, dopo un lungo silenzio, la donna. La guardia sembrò fermarsi a pensare ad una risposta, sospirando.
"Nulla d'importante. Adesso perchè non torna a dormire? I ragazzi si sveglieranno presto"
Eveline roteò gli occhi, alzandosi a sua volta.
"Va bene...però dovresti smetterla di fare tanto il misterioso. Mh, ricordamelo...da quanto sei a corte?"
"Nove anni, cinque mesi e sette giorni"
Rispose subito Cyril, tutto d'un fiato, sorprendendo la regina.
"Che precisione...."
Commentò lei, facendo accennare un piccolo sorrisetto alla guardia del corpo.
"Già..."
Rispose, solamente, Cyril. Fece un lieve inchino, per poi avvicinarsi alla sua tenda, venendo imitato da Eveline.
"Buona notte, mia regina"
"Buona notte...."

"...e quindi vuole andare a recuperarla per riportarla al castello..."
"...mh..."
Bernard finì di bere il suo caffè, rigirandosi tra le mani una tazza vuota. La tazza di Cyril, invece, era ancora piena. L'uomo la bevve tutta in un sorso, facendo per riempirsela nuovamente.
"Cyril, hai già bevuto tre tazze di caffè, calmati"
Lo riprese Bernard, con voce assonnata. Cyril si fermò, guardando l'amico.
"Ascolta, capisco la regina....se fossi al suo posto anche io agirei in questo modo..."
"Quindi dovremmo lasciarglielo fare?"
I due rimasero in silenzio. Cyril si voltò verso l'accampamento di Lorenne, Martine, Flora e compagnia, osservando la piccola combriccola fare colazione.
"Sei inquietante, Cy. Sembra quasi che ti piacciano i ragazzini quando li fissi così"
Commentò Bernard, divertito dall'espressione confusa che l'altro assunse.
"Hah? Ma che vai pensando?!"
L'uomo dai capelli lunghi scoppiò a ridere.
"Scherzavo! Però....in effetti ti fermi spesso ad osservare bambini o ragazzini..."
Cyril scosse la testa, riempiendosi la tazza di caffè, ignorando l'ennesimo rimprovero di Bernard.
"È che...spesso mi chiedo come sia avere una famiglia....secondo te sarei un buon padre?"
Il più giovane s'indicò guardando l'amico, che sorrise.
"Certo! Perchè non provi a conoscere una donna?"
La Vege-people dagli occhi rossi riflettè per qualche secondo, per poi scuotere la testa, bevendo un altro sorso di caffè.
"Nah...."
Mormorò, giocherellando con la sua tazza, ormai vuota. Eveline uscì silenziosamente dalla sua tenda e nessuna delle due guardie la sentì. Ne approfittò per fermarsi dietro di loro, scorgendo l'accampamento dei cosiddetti 'liberatori'. Spostò il ramo di un albero, avendo una perfetta visione della pianura
"Sembra così felice..."
Mormorò Eveline, osservando Lorenne. Cyril scattò subito in piedi.
"Buongiorno mia r-"
"Cyril, perchè devi essere sempre così formale? Riiiilassati~~"
Ridacchiò Bernard, avvicinandoglisi e dandogli un colpetto sulla spalla.
"Bernard, non è decisamente il momento di rilassarsi"
Disse Cyril, guardandolo di traverso.
"In effetti potresti essere meno rigido..."
"Hah! Visto?"
Eveline ridacchiò e Bernard rivolse un'occhiata soddisfatta all'altra guardia, che sospirò, perplesso.
"D'accordo...mia r-"
"No, chiamatemi Eveline"
Cyril sgranò gli occhi, mentre Bernard si limitò a guardare, sorpreso, la regina.
"Cosa...?"
"E datemi del tu...intesi?"
Bernard annuì e sorrise alla regina, offrendole una tazza di caffè.
"Grazie"
Fece lei, iniziando a sorseggiare la bevanda.
"Di niente!"
Cyril si voltò verso l'accampamento dei Liberatori, notando che si stavano allontanando.
'Vanno a nord, verso l'interno della foresta...devono aver ottenuto delle informazioni in città...'
Pensò, annotando qualcosa su una mappa del bosco che aveva portato con sè per precauzione.
"I ragazzi sono già partiti....che ne dite di incamminarci?"
Chiese poi, voltandosi verso Eveline e Bernard.
"D'accordo..."
La donna assunse nuovamente un'aria cupa, guardando verso il basso.

"Adesso ricordo la strada, fidatevi di me!~"
Esclamò Martine, piazzandosi a capo del gruppo, accanto ad Étienne, Lorenne ed Hâi kuì.
"Secondo me finiremo per tornare al villaggio..."
Disse Kay, con un ghigno, per poi prendere una bottiglia d'amaro dal suo sacco. La stappò ed iniziò a bere il contenuto, soddisfatto.
"Uh....Kay, cos'altro hai rubato?"
Chiese Jules, indicando il sacco del Creator, che sembrava pienissimo. Kay abbassò i suoi occhiali da sole, creati poco prima, e guardò il Brawler negli occhi.
"Mh? Perchè t'interessa?"
Sollevò un sopracciglio con un sorrisetto, mentre Jules rimase impassibile e non battè ciglio.
"Sono.....curioso"
S'inventò, il ragazzo, sul momento.
"Non sei affatto credibile...ma non m'interessa. In verità non lo so nemmeno io con precisione...qualche inutile quadretto, un'altra bottiglia di amaro, un pò di soldi...."
Spiegò, con molta disinvoltura, Kay. Non sembrava che parlare dei suoi furti gli dispiacesse, anzi, pareva piuttosto fiero.
"Quadretti...?"
"Si, o cose del genere...vuoi vedere?"
Kay aprì il suo sacco, mostrando a Jules la merce rubata. Quando il più alto fece per prendere un quadretto, gli arrivò uno schiaffetto sulla mano.
"Ehy, non si tocca~"
Jules sbuffò, roteando gli occhi.
"Che ti costa darglieli per un pò? Ti sembra il tipo che ruberebbe qualcosa?"
Intervenne Pierre, con le mani incrociate dietro la testa. Kay si voltò a guardarlo, per poi riportare la sua attenzione su Jules. Lo prese per il mento, avvicinandolo a sè, squadrandolo. Jules s'irrigidì, ma non si spostò. Passò qualche secondo e Kay, lo lasciò, iniziando a frugare nel sacco.
"Mh....va bene..."
Il Creator porse un quadretto a caso al coetaneo, che lo osservò.
"Come immaginavo..."
Mormorò poi, attirando l'attenzione di Pierre.
"Mh? Cosa?"
Domandò il Magical, avvicinandosi al più alto. I 'quadretti' che Kay aveva rubato non erano altro che fiori pressati.
"Uh, dei fiori..."
I tre ragazzi rimasero in silenzio, fermandosi a contemplare il macabro spettacolo che si erano trovati davanti.
"Ohi! Che v'è preso?"
Hâi kuì andò a sbattere contro Jules, notando subito lo strano contenuto dei quadretti. La ragazza, incuriosita, ne afferrò uno.
"....dei fiori....pressati?"
Mormorò, alzando lo sguardo verso i tre, interrogativa.
"Li ha rubati Kay dalla casa di quel vecchio"
Spiegò Pierre, quando una risatina attirò la sua attenzione. Kay strappò il quadretto dalle mani di Hâi, continuando a ridacchiare.
"Guardate....sembra del sangue..."
Disse, con voce roca, indicando delle macchioline che parevano essere sangue secco. Sporcavano la base in sugaro sulla quale era situato il fiore ed erano piuttosto piccole e poco evidenti.
"Del sangue...verde..."
"Heheh....già~~"
Colui che in precedenza era stato Apke, poi Ede ed infine Kay fece un sorrisetto, continuando a ridacchiare.
"Ah, quindi ce n'è anche un quarto...."
Osservò Pierre, distogliendo gli occhi dal fiore e fermandosi ad osservare il Creator.
"A quanto pare..."
Hâi Kuì fece lo stesso, riprendendosi il quadretto, per poi passarlo a Jules. Il ragazzo osservò il fiore, chiedendosi se quelle piccole macchioline verdi fossero realmente sangue. Pierre ed Hâi Kuì gli si avvicinarono, facendo lo stesso. I quattro non se n'erano accorti, ma avevano attirato l'attenzione dei loro compagni di viaggio, che si erano fermati ad ascoltarli.
"Uh...che cos'è..?"
Mormorò May, appoggiandosi al braccio di Jules. Non appena vide il fiore indietreggiò ed un brivido gelido attraversò la sua spina dorsale.
"Ma che..."
Lanciò uno sguardo confuso ai tre, che spiegarono presto l'origine di quei macabri quadretti al resto del gruppo.
"Non è un vero Fiore Vitale....giusto..?"
Fece, con un filo di voce, Ambre.
"Spero di no...."
Disse, subito dopo, Rosie.
"Huhuh, non vedete il sangue? È palese~"
"Kay, n-"
"Kay? Nah, chiamatemi Fritz.."
Detto questo, il ragazzo scoppiò un una risatina maniacale, giocherellando con un coltello appena creato.
"Questi potete anche tenerveli"
Aggiunse, porgendo la refurtiva di Kay con un ghigno, sotto gli sguardi perplessi dei suoi compagni di viaggio.
"Uh..tutto ok..?"
Mormorò Étienne, sollevando leggermente le sopracciglia.
"Mai stato meglio~"
Fritz scoppiò in un'altra risata, allontanandosi ed iniziando a lanciare coltelli ad un albero, mancando per pochi centimetri la testa di Bernard. Non che l'avesse visto, la sua testa, infatti, si confondeva piuttosto bene tra le chiome degli alberi ed i cespugli....semplicemente, la guardia reale era una persona piuttosto distratta.
"Comunque..." Prese a dire, infastidita, Camille "Non saltiamo a conclusioni affrettate"
La ragazza afferrò con decisione uno dei quadretti rubati, direttamente dal sacco di Kay.
"Qui non c'è del sangue, quella potrebbe essere giusto una coincidenza"
Spiegò, sistemandosi gli occhiali. 
"...potrebbe..."
Jules decise di non dire nulla sull'inquietante frase pronunciata da Noël: avrebbe solamente disseminato il panico. Amall degludì, osservando gli altri discutere e mettendosi in disparte. Ormai, il gruppo si era diviso in chi sosteneva che quelli fossero veri Fiori Vitali e chi pensava che si trattassero di semplici fiori pressati. Tutti, però, erano certi che fossero davvero inquietanti. Al piccolo Healer davano la nausea, gli era bastato guardarli per qualche secondo. Passò qualche minuto e la 'discussione' terminò. Infatti, il gruppo, di comune accordo, aveva deciso di lasciar perdere la storia dei fiori pressati e ricominciare la marcia, anche perchè l'ora di pranzo si stava avvicinando.
"Martine...è tutto ok?"
Rosie si avvicinò all'Healer, che trasalì.
"Si è...che quelle...cose...mi hanno fatto pensare....."
Mormorò, riferendosi ai quadretti, che erano stati risistemati nel sacco di Kay, preso in custodia da Jules.
"Pensare? A cosa?"
Domandò Rosie, cercando di spronare Martine a concludere la sua frase.
"...al fatto che....se in quella sottospecie di laboratorio ci dovessero essere davvero delle Vege-people....loro...potrebbero fare una fine del genere da un momento all'altro...e se arrivassimo tardi?"
Rosie si morse un labbro, per poi scuotere la testa.
"Non pensare a cose del genere......su, stà tranquilla....non arriveremo in ritardo, riusciremo a salvare le Vege-people!"
La Creator sorrise, mentre Martine provò ad imitarla.
"Sì...grazie"
Mormorò poi, stringendosi nelle spalle.

//Due ore prima; Laurier Rose\\

Thomas si ritrovò a passare davanti alla C.C., cosa piuttosto inusuale. Detestava, infatti, trovarsi nei pressi delle Vege-people, specialmente quando poteva evitarlo. In particolare, odiava con tutto sè stesso l'odore dei loro Fiori Vitali, anche se, in verità, non gradiva quello dei fiori in generale. Teneva le mani nelle tasche del suo camice, leggermente sporco di sangue verde e stava per superare l'enorme cella, quando sentì una frase che lo fece fermare di botto.
"...se ha reagito in quel modo deve esserci per forza qualcosa nascosto dietro quel muro...."
"Si, ma...cosa..?"
Il corvino si voltò bruscamente verso le Vege-people, notando che tutte, fatta eccezione per Ethan e Vadim, si erano raccolte in un angolo. Lo scienziato si fiondò nella 'cabina di controllo', dove vi trovò Rupert intento a controllare delle registrazioni. 
"Che ci fai qui, mh? Giochi ancora a fare il Ghost Buster?"
Lo stuzzicò Thomas, incrociando le braccia al petto. I due non avevano più parlato della storia dell'ipotetico fantasma ripreso dalle telecamere un paio di giorni prima. Il minore si voltò subito, aggiustandosi gli occhiali.
"E-Ehm...io..ho.."
Rupert si bloccò, immaginando che Thomas l'avrebbe interrotto. Invece, il ragazzo dagli occhi argentei non disse nulla, avvicinandosi solamente ai monitor.
"Quindi? Cos'hai fatto?"
Thomas si voltò verso l'altro, tradendo un leggero interesse.
"Ho- Cioè non io, ma le telecamere...hanno ripreso altri...uhm...e-eventi...piuttosto strani...."
"Mh....dopo fammi vedere le riprese, adesso devo controllare questi imbecilli..."
"O-Okay..."
Rupert si fermò ad osservare, incredulo, Thomas.
"Che ti guardi, razza d'imbecille?"
'Ecco tornato il vecchio Thomas'
"Nulla"
Il ragazzo dagli occhiali rossi sorrise, un pò imbarazzato. Thomas, invece, indossò le cuffie collegate ai monitor, tutti sintonizzati sulla C.C..
"Come potremo indagare?"
Si chiese Marielle, appoggiandosi un dito sul mento.
"Troveremo di sicuro un modo....potremmo chiedere aiuto a Bete o Rupert...."
Disse, a bassissima voce, Rose.
"Che cazzo ha detto..."
Mormorò, fra sè e sè, Thomas, non avendo sentito le parole della Vege-people dai capelli scarlatti.
"Ricordate che, con molte probabilità, qualcuno ci starà ascoltando..."
Continuò la rossa, mentre Thomas cercava di leggerle il labiale da uno degli schermi.
"Giusto..!"
Sussurrò Marielle.
"Però potrebbero anche leggere il labiale dalle telecamere..."
Osservò Margot, seduta su una brandina a gambe incrociate.
"Hai ragione..."
"Vogliono scoprire cosa c'è nel corridoio...."
Thomas incrociò le braccia al petto, appoggiandosi allo schienale della sedia su cui era seduto.
"Come saranno venuti a sapere della sua esistenza?"
Pensò ad alta voce Rupert, guardando verso l'alto.
"..non lo so...cazzo...."
La voce di Thomas si spezzò ed il ragazzo si tolse bruscamente le cuffie e le gettò sulla scrivania davanti a sè con un gesto rabbioso, alzandosi di scatto. Rupert rimase in silenzio, sospirando.
"Th-"
"Sai cosa....facciano quello che vogliono, che indaghino pure. Non mi interessa....tanto quegli imbecilli non scopriranno nulla...."
Thomas si tolse gli occhiali, passandosi il polso vicino ad un occhio, per poi voltarsi verso Rupert.
"Allora? Mi fai vedere le tue registazioni o no?"
Chiese, tornando ad indossare i suoi sottili occhiali. Rupert scosse la testa.
"No, è meglio di no....secondo me dovresti...uscire un p-"
"MOREAU!! ECCOTI QUI!"
I due scienziati si voltarono, trovandosi davanti un ragazzo più alto di Thomas di circa quattro o cinque centimetri. I suoi capelli erano castani, dalle punte leggermente verdastre, probabilmente tinte. Indossava un camice da laboratorio bianco ornato da maniche grigie ed un ampio colletto del medesimo colore. Portava, inoltre, una particolare cintura molto evidente.
"...Anderson?"
Thomas sollevò un sopracciglio, osservando il castano.
"Sorpreso?"
Rupert guardò i due, confuso.
"Thomas...chi è questo...tipo..?"
"Anderson Drew, miglior giovane scienziato d'America~"
Drew fece una sorta d'inchino, sfoggiando un irritante sorrisetto.
"Che ci fai qui, razza di pallone gonfiato?"
Thomas si avvicinò al ragazzo, incrociando le braccia al petto.
"Secondo te? Mi trasferisco qui per un pò, è naturale. La signorina Maître mi ha contattato qualche settimana fa~"
Spiegò il più alto, mantenendo il suo sorrisetto, iniziando a guardarsi attorno.
"Questa è una specie di sala di controllo? Figo. Devi averla installata tu, mr.paranoico...dico bene?"
"Dobbiamo tenere sotto controllo quei bastardi, mi sembra ovvio installare delle telecamere...."
"Mh....resti comunque paranoico...."
Thomas serrò la mascella, trattenendosi dal tirare un bel pugno sul naso a quel dannatissimo Anderson. I due erano stati compagni di classe al liceo ed anche all'università e dire che si odiavano è poco. Drew si divertiva a stuzzicare il minore, anche con commenti offensivi o semplici insulti, mentre Thomas cercava di ignorarlo. Ovviamente, ha sempre fallito. Ai tempi del liceo, Drew era già stato al Laurier Rose, osservando, insieme a Thomas e Vivianne, il lavoro dei precedenti scienziati. 
"Quindi, dove sono le creaturine? Vorrei vederle dal vivo" Disse, dopo un pò, Drew "Sono tutte in salute? Insomma...nessuna di loro è malata?"
Il castano enfatizzò l'ultima parola, provocando una strana reazione in Thomas. Il quattr'occhi gli rivolse un'occhiata omicida, scurendosi in volto.
"Sono tutti in salute."
Affermò, con un tono totalmente inespressivo, guardando Drew negli occhi. Lui sostenne il suo sguardo ed i due ragazzi presero a scambiarsi taglienti occhiate. Rupert si sentì piuttosto a disagio; era possibile tagliare la tensione con un coltello.
"....io...me ne vado..."
Sussurrò, sgattaiolando silenziosamente via.
"Ma dove l'avete preso?"
Commentò Drew, riferendosi a Rupert. In risposta, ricevette solamente un'occhiataccia da parte di Thomas.
"Fatti i cazzi tuoi, Anderson"
Il minore si allontanò, uscendo dalla cabina di controllo. Drew lo imitò, seccato dall'atteggiamento dell'altro.
"Oh, dov'è Vivianne?"
Thomas sospirò, rendendosi conto di odiare Drew quasi di più di quanto odiasse Madeline.
"Vuoi vedere le Vege-people, no? Allora chiudi il becco e seguimi"
"Tch, acido.."
I due ragazzi scesero fino al piano della C.C.., nella quale la situazione non era cambiata, cosa che infastidì non poco Thomas.
"Eccoli, contento?"
"Come si chiamano? Me li presenti? Hanno dei nomi, no?"
Il corvino sospirò per l'ennesima volta, massaggiandosi le tempie. Odiava l'eccessiva curiosità di Anderson nei confronti delle altre persone, era un vero ficcanaso.
"Ma i cazzi tuoi no, eh?"
A parlare era stato Ethan, seduto in un angolo accanto alle sbarre.
"Oh, che finezza. Sarà divertente avere a che fare con te"
Drew s'inginocchiò, avvicinandosi al Brawler, che ringhiò.
"Non provare a toccarmi, spilungone"
Disse, alzandosi in piedi. Vadim stava osservando la scena da una brandina posta piuttosto in alto. Da lì aveva una visione della cella molto ampia; inutile dire che aveva reso quella postazione di sua proprietà fin da subito.
'Un altro scienziato? Mh....'
Roteò gli occhi, sbuffando scocciato. Drew fece un altro dei suoi sorrisetti, voltandosi poi verso Thomas. Fece per parlare, ma venne interrotto da qualche colpo di tosse, che Ethan provò subito a soffocare.
"Uh, questo non mi sembra tanto in salute..."
Ethan si allontanò, riprendendo a tossicchiare, per poi fulminare con lo sguardo il nuovo scienziato, già non lo sopportava.
"Sai quanto me ne può fregare...."
Disse Thomas, roteando gli occhi. Drew sollevò le sopracciglia, mettendo le mani sui fianchi.
"Perchè non avete pensato di sopprimerlo? Potrebbe contagiare gli altri"
"Abbiamo solo queste cavie e solo due di loro sono Brawler, non possiamo sopprimerlo così"
"Mh....va bene, ma vedi di non fare....altri 'errori'...."
Drew si allontanò, iniziando ad andare in giro per il laboratorio. Thomas lo guardò andare via, stringendo i pugni.
"....quello lo uccido..."
Mormorò, per poi andare via.
"...Altri..errori..?"
Clary e Léna si guardarono, confuse: avevano origliato tutta la conversazione dei due scienziati.
"Avrà lasciato morire qualche Vege-people malata....magari facendo esperimenti su malattie mortali nella parte segreta del laboratorio~" Vadim si mise tra le due, passandosi una mano nei capelli "Questo dimostra che ho ragione, e che dall'altra parte di quel muro ci sono altre Vege-people~~"
"Potrebbe essere, ma nulla è certo"
Disse Clary, un pò perplessa. Quella storia non la convinceva affatto, insomma, perchè avrebbero dovuto riservare trattamenti diversi ad altre Vege-people? Vadim le lanciò un occhiata dispreggiativa, anche se la ragazza, in teoria, non aveva scartato la sua ipotesi.
"Per sapere cosa c'è dietro quel muro dobbiamo solo farlo esplodere! Chi è con me?"
Esclamò Léna, alzando le braccia al cielo. Vadim e Clary rimasero in silenzio e tutte le altre Vege-people si fermarono ad osservare la ragazza.
"Fossi in voi non ascolterei questa pazzoide...."
Sussurrò Ethan, avvicinandosi leggermente al gruppo e mettendosi le mani in tasca.
"MA-"

AHAHAHAHAH STO FANGIRLANDO TROPPO RAGA AIUTO THOMAS È IL MIO NUOVO PERSONAGGIO PREFERITO-
No ok, amo tutti-
GAH, VORREI SPOILERARVI TUTTO SUBITO--
No, devo resistere-- qwq

Oh, comunque ecco qui Drew

Si vede che non so descrivere i vestiti, vero?
E ADESSO VAH, TEORIZZATE. Anche se dovete dire una str*nzata....ditela, vorrei sapere se qualcuno si fa i film mentali sulle mie storie ewe
Cioè, li faccio io stessa--- PER FARVI RENDERE CONTO, POTREI FARE UN LIBRO DI TEORIE SULLE MIE STORIE---
Comunque, dato che li sto esaurendo, potete chiedermi argomenti di cui parlare nell'angolino della scienza~~
E OK, ADESSO VADO SENNÒ INIZIO A TEORIZZARE CIAO-

×Una Flame che sta per generare un'esplosione d'idee, oh shit-×

-L'ANGOLINO DELLA SCIENZA #4: Il profumo dei Fiori Vitali(Sono dagli archivi di Thomas, ma son tipo vecchissimi uau)-
Come dei normali fiori, i Fiori Vitali profumano, anche se l'intensità del profumo varia a seconda delle emozioni provate dalla Vege-people. Quando è agitata o prova un'emozione forte, il profumo è più intenso. Invece, quando la Vege-people è tranquilla o dorme, il fiore emette un odore più delicato, in certi casi quasi impercettibile. Ovviamente, ogni tipo di fiore e Vege-people emette un profumo tutto suo.
I Brawler sono quelli che emettono meno profumo, questo perchè, essendo nati come guerrieri, un profumo troppo forte od intenso avrebbe rilevato la loro posizione ai nemici. Ad ogni modo, il profumo dei fiori dei Brawler è pungente, ma difficile da percepire. I Magical, invece, sono quelli che emettono più profumo, specialmente quando usano i loro poteri. Il profumo sprigionato dai Fiori Vitali dei Magical è deciso, ma piuttosto gradevole. Il profumo emesso dagli Healer, invece, è molto delicato e ricorda quasi quello dei fiori di campo. I Creator, invece, emettono un profumo solitamente fresco, che ricorda quello della frutta. Come i Magical, il profumo diventa più intenso durante l'uso di poteri. Ovviamente, bisogna considerare anche che ogni tipo di fiore, in natura, ha un particolare profumo. Questo, insieme alla teoria che il profumo emesso dipenda anche dal carattere del soggetto, fa sì che ogni Vege-people emetta un profumo unico.
In fondo alla pagina ci sono una piccola nota e delle scritte depennate. Sono illeggibili, ma, a giudicare dalla data in basso a destra, sembrano risalire a quindici o sedici anni fa.

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