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♧Capitolo 2♧

Rupert e Bete raggiunsero una cella isolata dalle altre, leggermente più stretta e dalle sbarre più spesse. Al suo interno c'era una ragazza dai capelli verdi e rossi, probabilmente una Vege-people. Era seduta su una brandina, giocherellando con una ciocca di capelli. Bete esitò prima di avvicinarsi alla porta della cella, ancora turbata dalle parole che le aveva precedentemente detto Thomas.
"Bete....sai com'è fatto, non pensarci..."
Mormorò Rupert, mettendole una mano sulla spalla. La ragazza annuì debolmente, guardando verso il basso. Il Soggetto R, il cui vero nome era Rose, guardò i due con la coda dell'occhio.
"Rose....Thomas e Vivianne ti vogliono..."
Sospirò Rupert, aprendo la cella. Rose si alzò e, con uno scatto, spinse i due scienziati, facendoli cadere per terra. Salì velocemente le scale, andando a sbattere contro Thomas.
"Huh?! Il Soggetto R?!"
I due si guardarono per un paio di secondi, Rose, poi, corse via, senza dare a Thomas il tempo d'afferrarla.
"Ah, brutta puttanella torna qui!!!"
Urlò lui, inseguendola. Rose lo seminò in poco tempo, salendo al terzo piano. Attraversò un corridoio di corsa, vedendo, con la coda dell'occhio, le altre Vege-people intrappolate. La ragazza si fermò di botto, non sapendo cosa fare. Si voltò a guardarli, incontrando lo sguardo di Mairelle, che era la più vicina alle sbarre.
'Un'altra Vege-people..?'
'Altre Vege-people?'
Quel momento di esitazione costò la libertà a Rose, che venne presto afferrata per le spalle da Vivianne. La ragazza tentò di dimentarsi, ma la rossa non la lasciò, anzi, strinse ancora di più la presa.
"Soggetto R, cosa diamine stavi cercando di fare?!"
Rose non rispose, stringendo i denti.
"Lei....è il Soggetto R?"
Marielle si avvicinò alle due, osservando Rose.
"Soggetto M, fatti gli affaracci tuoi e non rompere"
Disse Thomas, sistemandosi accanto a Vivianne. Marielle indietreggiò, degludendo.
"Ehy, modera i termini!"
Esclamò Clary, avvicinandosi a Marielle.
"Perchè? Altrimenti cosa fai? Non puoi evocare le tue inutili armi, sbaglio?"
"Basta così, Thomas, non risponderle....Non merita il nostro tempo. Adesso andiamo"
Vivianne si allontanò, afferrando Rose per il collo e trascinandola via. Thomas seguì le due, con Clary e Marielle che li osservavano.
"C'è un'altra Vege-people rinchiusa qui...e forse non è nemmeno l'unica..."
Mormorò la maggiore, voltandosi verso il resto del gruppo. Marielle rimase in silenzio, inclinando la testa.
"Già...è terribile...però spero che, un giorno, qualcuno ci libererà...anzi, ne sono sicura! Non possiamo passare tutta la nostra vita chiusi in un laboratorio!"
Disse poi, sorridendo. Clary la guardò, sollevando un sopracciglio ed accennando un mesto sorriso. Tuttavia non disse nulla, scuotendo la testa.
"Quanto sei ingenua, mamma mia...."
Sbuffò Ethan, seduto su una brandina. Si alzò, avvicinandosi a Marielle.
"Nessuno ci salverà e sai perchè? Perchè i nostri simili sono tutti morti, uccisi da quegli stupidi umani. E noi subiremo la loro stessa sorte, dato che a nessuno importa di noi. Marciremo qui dentro, rassegnati, razza d'imbecille"
La ragazza non battè ciglio e s'irrigidì leggermente, ma non si mosse.
"Prima di tutto non c'è bisogno d'insultarmi, ognuno può avere la sua opinione e gli altri devono rispettarla. E poi, cosa c'è di male nello sperare? È piuttosto irrealistico pensare che tutte le Vege-people siano state uccise, no?"
"Tsk...pensa ciò che vuoi...."
Ethan si voltò, guardando il corridoio.
"Non mi piace l'atmosfera di questo posto..."
Mormorò Léna, seduta a gambe incrociate sulla sua brandina.
"Nemmeno a me....è....deprimente"
Fece Yvél. Era seduta per terra, con le braccia attorno alle gambe ed il mento sulle ginocchia.
"Ci vorrebbe proprio....un bel tocco esplosivo!"
Léna si alzò, mentre Yvél la guardò, interrogativa. La più alta spostò il colletto del suo vestito, scoprendo il suo Fiore Vitale: una piccola stella alpina dai petali bianchi.
"Mh?"
Yvél le si avvicinò, incuriosita.
"Purtroppo adesso posso creare solo sostanze dal potere esplosivo minimo, ma me le farò bastare!"
La ragazza creò una provetta colma di una strana sostanza trasparente.
"Cos'è?"
Domandò Yvél, anche se immaginava la risposta.
"Un esplosivo"
Gli occhi di Léna brillarono, mentre Yvèl degludì.
"Ah..."
"Quali sono invece le capacità del tuo fiore?"
Domandò poi la maggiore, giocherellando con la provetta.
"Io sono una healer...riesco, in particolare, ad eliminare veleni dal corpo, ma non sono affatto un'esperta"
Disse, con un sorriso imbarazzato.
"Wow! Sai, anche io riesco a creare cure! Però preferisco questi ragazzacci~"
Léna fece cadere una piccola goccia di esplosivo sulla brandina, generando una lieve esplosione.
"Wahh-"
Yvèl indietreggiò leggermente, sorpresa, mentre Léna scoppiò a ridere.
Vadim, nel frattempo, si era fatto dare i suoi amati prodotti per pulire e stava dando una pulita alla 'sua parte di cella'. Margot e Leper, invece, lo guardavano perplessi. La ragazza rimase in silenzio, alzandosi dopo un pò, annoiata. Sospirò, guardando fuori da una delle grandi finestre. Si sistemò accanto a Florence, sebbene non l'avesse notata. L'altra ragazza, invece, guardò Margot per qualche secondo, per poi distogliere lo sguardo. Si sedette su una delle brandine e prese un piccolo libro. Iniziò a sfogliarlo in silenzio, appoggiandosi con la schiena al muro.

Madeline era seduta alla sua scrivania e sorseggiava tranquillamente della camomilla. Thomas era seduto di fronte a lei e la guardava, spazientito. Continuava a tamburellare le dita sulla scrivania in modo nervoso.
"Quindi il Soggetto R è scappato? È la terza volta questa settimana, anche se solitamente non arriva alle scale....."
Disse, ad un tratto, la donna, poggiando la sua tazza su un sottobicchiere.
"Questo è perchè hai mandato quei due incompetenti!"
Sbottò Thomas, alzandosi e sbattendo violentemente le mani sulla scrivania.
"Adesso che sa di non essere l'unica si ribellerà ancora di più!"
"Thomas, lo so. Torna a sederti"
Il corvino obbedì con un gesto rabbioso, sistemandosi gli occhiali.
"Ma-Madeline!"
Bete entrò nella stanza, non aspettandosi di trovare Thomas. Non appena lo vede indietreggiò di qualche passo.
"Tu...se quella puttanella dai capelli rossi fosse scappata....sai che sarebbe stata solo colpa tua e di quell'altro imbecille?"
Disse subito il ragazzo, alzandosi.
"S-Si, lo so..."
Bete abbassò lo sguardo, tormentandosi il camice.
"Però...cioè, io.....volevo parlarti, Madeline"
La ragazza superò Thomas e si rivolse alla bionda, che si alzò a sua volta.
"Cosa c'è?"
Domandò dolcemente.
"Io....pensavo.."
"Ah, adesso sai anche pensare??"
"Thomas, potresti uscire?"
Madeline guardò male il corvino, indicando l'uscita. Lui, risentito, uscì, sbattendo violentemente la porta.
"Ugh, quella lì mi da sui nervi....ah, ma che bisogno abbiamo dei suoi inutili macchinari?! Madeline non può semplicemente licenziarla?!"
Il ragazzo iniziò a parlare da solo, fino a quando non sentì dei passi dietro di lui.
"Avresti dovuto davvero prendere parte a quel corso per la gestione della rabbia..."
Fece Vivianne, rimanendo piuttosto lontana da Thomas.
"Perchè, tu no?"
Thomas si girò verso la rossa con un sorrisetto arrogante, avvicinandosi. Vivianne, però, lo allontanò, infastidita.
"Cosa c'è, troppo vicino?~"
La rossa sospirò, esasperata, ed andò via.
"Quindi, Bete, cosa mi volevi dire?"
Madeline riprese a bere la sua camomilla, sedendosi sulla sua scrivania.
"Perchè non mettiamo anche Rose nella cella comune? Insomma...non le farebbe bene socializzare con dei suoi simili?"
"Bete....sai già come la penso...e se il suo fiore fosse contagioso? Se annullasse i poteri degli altri?"
Bete degludì e guardò verso il basso, non sapendo come controbattere.
"Però....potrei farci un pensierino"
Gli occhi della ragazza s'illuminarono.
"Davvero??"
Madeline annuì, sorridendo.
"Grazie!!!"
Esclamò Bete, entusiasta, andando a comunicare la notizia a Rupert.

"Ho deciso, sta sera andrò a recuperare il Soggetto R! Non è giusto che lei resti in isolamento!!"
Esclamò, ad un certo punto, Clary.
"Eeeh?? E come??"
Domandò subito Marielle, colpita. Florence alzò lo sguardo dal suo libro e non proferì parola, mentre Margot sollevò un sopracciglio. Vadim scosse la testa con un'espressione quasi divertita, andando a farsi una doccia.
"Loro sono in cinque, come pensi di poterli affrontare?"
Disse subito Ethan, giocherellando con un mozzicone di sigaretta.
"Un momento, quella è-"
"Si, una sigaretta. Che c'è, ti disturba forse?"
Marielle scosse la testa, sospirando: aveva già capito che discutere con quel tipo era totalmente inutile.
"Comunque, verrò anche io"
Tagliò corto il ragazzo. Clary ci pensò un pò, per poi annuire.
"D'accordo"
"Ehy, ne siete proprio sicuri?"
Leper si mise tra i due, inclinando la testa. Ethan lo guardò subito, alzando la testa.
"Si"
Disse, solamente, Clary, con un sorrisetto di sfida. Leper sospirò, guardandosi attorno.
"Posso venire anche io? Quei tipi sono pericolosi, non vorrei vi succedesse qualcosa"
"Bah, per me può venire tutta la gente che vuole, basta che non c'intralciate"
Fece Clary, mettendo le mani dietro la testa.
"Mh, ti credi migliore di noi solo perchè sei più alto??? Eh eh???"
Sbottò Ethan.
"Ehh??? No, voglio solo dare una mano!"
Il più basso incociò le braccia al petto, sbuffando.
"Si, vabbè, quello che voi...."
Bofonchiò. Léna, in quel momento, si avvicinò al gruppo.
"Indovinate un pò? Voglio venire anche io!"
"Adesso anche la pazza? Non siamo un pò troppi?"
"Nah, in quattro bastiamo ed avanziamo"
Esclamò Léna, appoggiandosi con il gomito alla spalla di Ethan. Il ragazzo si spostò bruscamente, facendo quasi cadere la ragazza.
"Verrei anche io, ma non sono molto forte"
"Tranquilla Marielle!"
Léna mise una mano sulla spalla della ragazza, facendole l'occhiolino. La magical sorrise, guardando poi il corridoio. Nel frattempo, Clary, Léna, Leper ed Ethan iniziarono ad organizzare la loro spedizione. Marielle e Yvél li aiutarono, mentre Florence li osservava ogni tanto. Margot se ne stava sulle sue, seduta su una brandina, giocherellando con un ciondolo.

La notte arrivò in fretta e, quando tutte le luci vennero spente, il nostro improbabile gruppetto si preparò alla sua 'spedizione'. Léna creò diverse sostanze che, combinate, riuscirono a sciogliere una parte delle sbarre della cella. Tutti e quattro riuscirono ad uscire in un silenzio tombale.
"Okay, dove l'hanno portata?"
Chiese Leper, guardandosi attorno.
"Di sopra"
Clary inizò a fare strada al resto del gruppo, dirigendosi al secondo piano sotterraneo. I quattro salirono le scale in fila indiana, rischiando di cadere un paio di volte data la scarsa illuminazione.
"Mhh....dividiamoci"
Disse, dopo un pò, la capobanda.
"Agli ordini!"
Esclamò Léna, precipitandosi in un laboratorio. Era pieno di provette e sieri fosforescenti, che catturarono subito l'attenzione della ragazza.
'Questi sembrano essere quei sieri che ci iniettano circa tre volte alla settimana...'
Pensò, esaminandoli. Si fermò anche a leggere le etichette sulle diverse provette, dimenticandosi totalmente del motivo per cui si trovava in quella stanza.
Leper, invece, ispezionò un laboratorio pieno di componenti meccanici e progetti. Trovò perfino, sotto alcuni teli, quelli che sembravano essere robot a forma di cani, probabilmente doberman(NDA:quelli nell'immagine di Bete, a fine capitolo ve la rimetto). Il ragazzo sollevò le sopracciglia, stupito. Non si fermò per molto tempo in quel laboratorio, tornando nel corridoio dopo circa una decina di minuti. Raggiunse Clary in un laboratorio più grande, pieno di siringhe, microscopi e bisturi. La ragazza rabbrividì leggermente, continuando ad ispezionare il luogo insieme a Leper.
Nel frattempo, Ethan era in un'altra stanza, totalmente immerso nell'oscurità. Era molto, molto agitato ma cercava di non darlo a vedere.
'Calma e sangue freddo, Ethan....non comportarti come una fighettina spaventata...'
Continuava a pensare, fino a quando non andò a sbattere contro qualcosa.
"E CHE CAZZO, PROPRIO QUI DOVEVANO METTERLA UNA GABB-eh, una gabbia?"
"Certo che non sei molto sveglio..."
Disse una voce femminile.
"Tch- Già non mi piaci..."
Ethan si abbassò, scorgendo una ragazza dai capelli verdi e rossi.
"Il Soggetto R?"
La ragazza annuì, infastidita.
"Si, adesso fammi uscire"
Ethan incrociò le braccia al petto.
"Perchè dovrei?"
"Non è quello per cui siete venuti?"
"Che-"
"Ragazzo bonsai, l'hai trovata??"
"UNO: SI, L'HO TROVATA. DUE: NON.CHIAMARMI.COSÌ."
Léna, dopo aver chiamato Clary e Leper, entrò nel laboratorio, sciogliendo le sbarre della gabbia di Rose. La ragazza vi uscì agilmente, osservando i suoi 'liberatori'.
"Allora? Nemmeno un grazie?"
Incalzò Ethan, avvicinandosi alla Vege-people.
"Uh....grazie, credo..."
Fece lei, allontanando il ragazzo con una mano. Improvvisamente, le luci della stanza si accesero. Le Vege-people si voltarono, vedendo Rupert e Thomas. Il primo, mezzo addormentato, non si era nemmeno accorto della loro presenza, mentre Thomas sgranò gli occhi. Dopo qualche secondo, un gran sorriso apparve sul suo volto.
"Bene, bene, bene.....avevo proprio voglia di provare i nuovi ragazzacci di Bete...."
Lo scienziato estrasse, da una tasca del camice di Rupert, un telecomando su cui si trovava un bottone rosso, premendolo. Rose, con uno scatto, tentò di correre via, ma lo scienziato l'afferrò per un polso.
"Non così in fretta"
Disse, rompendo una fialetta di paralizzante addosso alla ragazza, che cadde per terra. Rose si rialzò a fatica, mantenendosi allo stipite della porta. Il resto del gruppo la raggiunse. Clary ed Ethan cercarono di uscire dalla stanza, mentre Rose venne aiutata a tenersi in piedi da Léna e Leper. Improvvisamente, i tre cani meccanici che il ragazzo aveva visto poco prima, sbarrarono la strada al gruppo.
"Merda..."
Disse Ethan, a denti stretti.
"Non fate movimenti azzardati, oppure potreste pentirvene~"
Li avvertì Thomas, continuando a sorridere. Dopo poco fece per afferrare Léna ma la ragazza lo scansò agilmente, spingendo Rose e Leper fuori dal laboratorio. Quel movimento fece reagire i robot, che si scagliarono sul gruppo. Leper riuscì a fermarne solamente uno con la sua telecinesi, dato che i suoi poteri erano stati indeboliti da uno dei sieri di Rupert che, per la cronaca, in tutto quel trambusto si era addormentato in piedi, appoggiato allo stipite della porta.
Clary, Léna ed Ethan se la videro con gli altri cani. I due Brawler non poterono fare granchè, dato che i loro Fiori Vitali erano gli unici ad essere stati resi totalmente inutilizzabili. Infatti, se quelli dei Magical, dei Creator o degli Healer venivano solamente 'depotenziati' tramite l'iniezione di un particolare siero, quelli dei Brawler diventavano totalmente inutili. Léna riuscì ad evitare agilmente l'attacco di uno di quei cani, facendolo schiantare al suolo e mettendolo fuori gioco in fretta grazie all'aiuto di Clary, che lo colpì con un calcio ben assestato. Ethan, invece, si era ritrovato ad ingaggiare un combattimento ravvicinato con l'ultimo cane. Teneva un braccio sulla spalla del robot ed una mano sulla fronte, cercando di evitare i suoi morsi. Il cane, sebbene non fosse progettato per uccidere, avrebbe potuto infliggere seri danni al ragazzo.
"Prototipo due e attaccalo!!"
Urlò Thomas all'ultimo robot rimasto illeso, cercando poi di recuperare Rose. L'effetto del paralizzante era già terminato sulla ragazza, che riuscì a reagire ed allontanare lo scienziato. Leper, Clary e Lèna vennero, improvvisamente, afferrati da un'altra persona.
"Smettetela di fare rumore, voglio dormire"
Disse Vivianne, legando i tre, che cercarono di liberarsi senza alcun risultato.
Rose, invece, era libera. Sarebbe potuta scappare, tuttavia non si mosse: non sapeva cosa fare. Scappare oppure tentare di aiutare i suoi simili? Quando fece per muoversi, un cane la morse alla gamba. La ragazza trattenne una smorfia di dolore, mentre del sangue verde prese a sgorgare dalla ferita. Il robot, tuttavia, era piuttosto danneggiato e lasciò la presa dopo qualche secondo, finendo per spegnersi. Rose provò a scappare, ma Thomas l'afferrò per il polso, strattonandola.
"Gah- E lasciami-"
Fece lei, stringendo i denti. Tentò più volte di liberarsi, ma non ci riuscì.
"Perchè siete venuti qui?"
Domandò Vivianne a Lèna, Leper, Ethan e Clary.
"Per liberare quella Vege-people! Non è giusto che lei resti in isolamento, non ha niente di diverso da noi!"
Urlò Clary, continuando a dimenarsi.
"Sei daltonica o cosa?! Non vedi i suoi capelli?"
Rispose Thomas, indicando i capelli di Rose.
"Questa, veramente, non è una ragione per metterla in isolamento...molte Vege-people nascono così, non ha nulla di troppo raro"
S'intromise Leper. Thomas e Vivianne si guardarono. Il ragazzo s'incupì, mentre la rossa alzò le sopracciglia.
"Non m'interessa, le-"
Iniziò a dire Thomas, quando Vivianne lo interruppe.
"Lei potrà stare nella cella comune. Adesso riportiamoli lì e torniamo a dormire"
"Ma-"
Vivianne fulminò Thomas con lo sguardo, come per intimargli di rimanere in silenzio, scendendo poi le scale con Clary, Leper e Léna.
"Un momento, dov'è il ragazzo bonsai?"
Chiese, ad un tratto, quest'ultima.
"Oh, manca il soggetto E....ughh, che noia...."
Vivianne tornò indietro, trovandosi davanti Thomas, Rose ed Ethan. La ragazza zoppicava per colpa del morso, mentre Ethan era pieno di piccole ferite per tutto il corpo, anche se ne aveva una molto più grande e profonda sul braccio destro, ricorperto interamente di sangue verde. Il ragazzo aveva l'affanno e lanciava ai due scienziati occhiate colme d'odio accompagnate da occasionali ringhi; se non fosse stato per il dolore lancinante provocato dalle ferite si sarebbe probabilmente scagliato sui due.
Vivianne aprì di poco la porta della cella, spingendo subito le Vege-people dentro. Lei e Thomas, poi, si allontanarono.
"Che diamine ti è saltato in mente?!"
Urlò, subito, il ragazzo.
"Relazionarsi ad altre cavie potrebbe avere effetti positivi sulla sua psiche. Inoltre, la condizione del suo fiore non sembra essere contagiosa. Adesso andiamo a recuperare i robot di Bete"
I due si diressero, in silenzio, al laboratorio dove avevano precedentemente rinchiuso Rose. Recuperarono i tre prototipi: uno era leggermente ammaccato e semplicemente spento, un altro aveva il cranio sfasciato e l'ultimo, oltre ad essere pieno di ammaccature, era stato decapitato. Aveva le fauci e le zampe piene di sangue verde e non ci volle un genio per capire che fosse stato quel prototipo a ridurre Ethan nelle pessime condizioni in cui era stato trovato.
Inoltre, dopo un pò, i due scienziati trovarono un esemplare di Rupert selvatico addormentato sul pavimento.
Inutile dire che decisero di lasciarlo lì.

BUON NATALE, OH OH OHH~~~~
Ho qui per voi un bel capitolone di circa 2800 parole uwu
Comunque, ecco i robot ewe

In questo capitolo abbiamo capito  t a n t e   c o s e, tipo a cosa servono Bete e Rupert :'D
Alcuni oc non sono stati calcolati, lo so, ognuno avrà il suo momento uwu
E niente, siamo solo al secondo capitolo e qualcuno si è già fatto male :33
Credo che nessuno si sia chiesto perchè io abbia aggiunto la classe degli Healer, ma penso che l'abbiate capito *COFFCOFF*PERPOTERFARLISTROPPIAREMALISSIMOSENZADOVERASPETTAREITEMPIDIGUARIGIONE*COFFCOFF* ;;3333
E niente(follettini e follettine), ci vediamo tra un pò col prossimo capitolo!^^

×Flame×

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