Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

♧Capitolo 18♧

"Okay, grazie ancora"
Madeline uscì dall'ufficio del proprietario dell'hotel con un sorriso, per poi sospirare...portarli lì era stata una buona idea? Il pensiero che la mattina seguente avrebbero abbandonato quell'hotel sfarzoso e pieno di altri umani -quindi delle possibili minacce per le Vege-People- però la rasserenò. La cena non era andata troppo male, ognuno aveva mangiato nella propria stanza, ed il proprietario aveva creduto senza troppa difficoltà alla storia del 'gruppo di eremiti che andavano nuovamente reinseriti nella società'...o forse a convincerlo era stata semplicemente la mazzetta extra che la bionda gli aveva donato. Stanca, Madeline si diresse verso la propria camera, che condivideva con Bete. Bussò un paio di volte, ma entrò comunque, senza aspettare una risposta. La più giovane stava armeggiando con il radar, seduta a gambe incrociate sul proprio letto. Teneva i lunghi capelli blu raccolti in una treccia spettinata ma indossava ancora camicia e pantalone, mentre aveva appoggiato il proprio camice ad un'anta del grosso e probabilmente datato armadio sistemato nella camera. Non appena la sentì entrare, Bete fece scattare i propri occhi azzurri verso la donna, squadrandone il volto in cerca di buone notizie. Le leggere borse sotto gli occhi e l'aria davvero stanca della francese lasciavano intendere che in quei giorni aveva dormito davvero poco e che, probabilmente, il suo sonno doveva essere stato anche tormentato.
"...allora?"
Domandò la minore, con fare quasi timoroso...forse per via dell'abitudine con Thomas. Madeline fece subito un mezzo sorriso, per poi annuire.
"Tutto ok, domani arriverà il jet inviato da mio padre"
Anche Bete sorrise, per poi mostrare lo schermo del radar alla maggiore.
"Benissimo! E sembra che le Vege-People siano arrivate a destinazione, Drew dovrebbe nascondersi proprio qui"
Spiegò, e l'altra strizzò gli occhi, osservando la mappa. Poi si sistemò gli occhiali, allontanandosi leggermente dall'oggetto.
"In nord America, quindi..."
Mormorò, iniziando a scrivere un messaggio, mentre Bete sistemò il proprio aggeggio in una tasca del suo camice.
"Esatto. Con un jet non ci vorrà troppo...no?"
Domandò poi la blu, avvicinandosi alla maggiore, che si portò una mano alla guancia.
"Non so, Bete...sarà poco più veloce di un normale aereo, mio padre mi ha dato disponibilità solo per quello"
Fece con un velo di rammarico, mostrandosi sinceramente delusa. Insomma, era una questione di vita o di morte...non c'era nessuno a frenare Drew e quello non sembrava proprio un tipo delicato.
"Capisco...avessimo più tempo potrei modificare io i motori!"
Esclamò Bete, riassumendo il proprio entusiasmo. Madeline ridacchiò, portandosi poi una mano alla bocca.
"Ah, ne sono sicura..." Detto questo, sospirò, dirigendosi verso il bagno "...ti dispiace se ti lascio sola per un po'?"
La minore scosse la testa, afferrando il telecomando del televisore.

Cyril rientrò in camera con un sorriso sul volto, chiudendosi poi la porta alle spalle. Bernard, che si stava raccogliendo i lunghi capelli in uno chignon morbido, si voltò verso di lui, accogliendolo con un cenno della testa. Vederlo senza armatura e con un'espressione rilassata era davvero...strano. Il minore non era un uomo dalla costituzione troppo doppia, ma al contrario dell'altro non era nemmeno molto alto -segreto: senza gli stivali era perfino più basso della regina!- ed in quel momento Bernard si rese conto di quanto il figlio dell'amico avesse ereditato da lui in fatto di statura.
"Avuto dei bei momenti padre-figlio?"
Chiese con un sorrisetto il Magical, che poche ore prima si era recato a sua volta dalla propria famiglia. Cyril ricambiò l'espressione scema del collega, per poi annuire.
"Si, anche se Ethan ha chiuso il proprio compagno di stanza nel bagno mentre abbiamo parlato..." Il sorriso dal volto della guardia scomparve, lasciando spazio ad un'espressione più caratteristica "...comunque, ho parlato anche con la regina e la principessa. Sono...irremovibili, non vogliono tornare al palazzo"
Bernard annuì: un po' se l'aspettava....anzi, era sicuro che quelle due non avrebbero permesso a Cyril nemmeno di toccare l'argomento.
"Le capisco, si sentono responsabili...soprattutto Lorenne. Si da la colpa di tutto l'accaduto...anche se è proprio grazie a lei che la spedizione ha dato i suoi frutti"
Cyril annuì, sedendosi accanto all'amico e pensando alla visita che aveva fatto alle due reali.

"Tranquilla, Lorenne...tu non potevi saperlo"
Aveva detto la guardia, inginocchiandosi davanti alla ragazza, seduta sul letto matrimoniale che avrebbe condiviso con la madre.
"Lo...lo so, però.." La minore sospirò, abbassando il capo "...forse, se avessi agito in modo diverso...."
Eveline scosse la testa, avvicinandosi ai due.
"Ormai...ciò che è successo è successo, i 'se' ed i 'forse' non libereranno le Vege-People"

Disse, forse con un tono un po' troppo duro per via della sua agitazione. Infatti, come regina si sentiva almeno dieci volte più responsabile rispetto alla ragazza. Lorenne sospirò, senza dire nulla.
"Forza, si sta facendo tardi...adesso dobbiamo solo riposare. Vi prometto che ritroveremo tutte le Vege-People sane e salve e torneremo al villaggio tutti interi"

Si era affrettato a dire Cyril, forzando un sorriso.

"Già, senza di lei..." Si fermò. Senza quella ragazzina, probabilmente, non avrebbe mai più abbracciato suo figlio. Sorrise involontariamente, senza provare a contenersi...in effetti non era al palazzo. Continuando a sorridere si volto verso il collega "...ehy, come posso sorvegliare la stanza della regina senza che lei se ne accorga?"
Domandò, e Bernard scoppiò a ridere. Confuso, il Brawler inclinò la testa, mente il collega aveva ormai abbandonato l'idea di farsi uno chignon decente.
"Suonava...un po' male, lo sai?"
Cyril si fermò a riflettere, aggrottando le sopracciglia.
"...no, dai! Io non..."
Le guance dell'uomo si tinsero di verde, e Bernard ridacchiò una seconda volta, dando una pacca sulla schiena all'altro, rimasto in silenzio e quasi scandalizzato.
"Lo so, lo so...e comunque hai ragione, forse sono io il depravato..."
"...lo sei, senza ombra di dubbio"

▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪■▪

"Non...non hai sonno?"

Yvèl si voltò verso Marielle, seduta sul proprio letto intenta a cucire. L'Healer si era già sistemata a letto da un po', ma non era ancora riuscita ad addormentarsi.
"

Mhh...non troppo. Però presto mi metterò a letto, ho quasi finito!"
Esclamò, alzando la propria creazione: un piccolo pupazzetto di stoffa, che aveva iniziato a cucire in mattinata. Yvèl strizzò gli occhi, cercando di vedere qualcosa nel buio, per poi accendere una delle due lampade sistemate sul comodino che separava i letti delle due.
"Oh...che carino..." Commentò con un sorriso la minore, sedendosi al centro del letto. Abbassò lo sguardo, e subito Marielle capì che c'era qualcosa che non andava "...Marielle, secondo te gli scienziati sono seri? Ci andremo davvero in...Ameriqua..?"
Mormorò, inclinando il capo. La Magical non diede subito una risposta positiva, ma continuò comunque a sorridere. Mise da parte ago, pupazzetto e filo, tornando poi a sedersi sul proprio, morbido letto.
"Sinceramente...non lo so. Ma credo di si, e credo che gli scienziati siano seri. Se fossero stati cattivi come Drew...credi che ci avrebbero portato qui? Rischiando a loro volta...? Io...non credo. Penso siano seri..." La ragazza si fermò a pensare, mentre l'altra l'osservava. Del laboratorio non aveva buoni ricordi, affatto....gli scienziati avevano fatto cose a dir poco terribili, questo era certo. Li avevano separati dalle loro famiglie e rinchiusi per poi condurre numerosi esperimenti... "...sai, in verità mi fanno quasi pena...soprattutto Thomas..."
Yvèl fece una smorfia: Thomas le aveva sempre messo una paura blu...però non poteva dare torto all'amica. Si limitò ad annuire, per poi sbadigliare.
"Adesso dovremmo andare a dormire...credo che domani sarà decisamente una lunga giornata"

▪■▪■▪■▪

Certo che quell'oggetto era piuttosto interessante, diversissimo da quelli che avevano al villaggio! Schiacciò di nuovo il pulsante, e la piccola cascata tornò, anche meno potente di prima. L'acqua era già limpida, quindi non cambiò praticamente nulla...però era figo. Pierre fece un passo indietro, osservando quello strano gabinetto. Ethan gli aveva ripetuto più volte che non era nulla di speciale, anzi, che faceva davvero schifo...ma secondo lui era affascinante. Decise di abbandonare finalmente il bagno, anche perchè ormai s'era fatta una certa ora...probabilmente, il Brawler si era già addormentato.
"....due volte dieci..." Pierre osservò Ethan, confuso. Il ragazzo, seduto sul proprio letto, teneva lo sguardo alzato al soffitto, e stava contando le rose che ornavano il lampadario al centro della stanza "...si, ne sono due volte dieci..."

Mormorò nuovamente a sè stesso, convinto che l'altro stesse ancora giocando con lo sciacquone.
"...vuoi dire venti?"
Il minore trasalì, voltandosi verso il compagno di stanza.
"Eh?! Che vuoi?"
Ethan rimase sulla difensiva, come al solito. Pierre indicò semplicemente il lampadario con un cenno della testa.
"Ci sono venti rose...due volte dieci è venti"
Spiegò, ed il minore aggrottò le sopracciglia.
"...venti..." Ripetè. Sembrava quasi confuso, ma poi scosse la testa "...cioè, lo sapevo! Non...lo ricordavo..."
Pierre inclinò la testa, poco convinto. Aveva un dubbio da un po' e, non avendo sonno o tantomento voglia di dormire, decise che quello era il momento perfetto per toglierselo.
"Ethan?" Lo chiamò, ed il minore trasalì "...sai contare?"
Il Brawler degludì, mostrandosi subito infastidito dalla domanda dell'altro.
"Certo che so contare! Credi...credi che io sia stupido? Tutti sanno contare!"
Sbottò, e Pierre gli fece segno di abbassare la voce.
"Ehy, calmati...molte cose potrebbero indurmi a pensare che tu sia stupido, ma il non saper contare non è una di queste..." Confuso dal verbo 'indurre', -l'aveva sentito già, ma non ricordava cosa significasse!- Ethan inclinò la testa "...se vuoi potrei insegnarti prima di andare a dormire"
Il maggiore si grattò la nuca, avvicinandosi all'altro, che s'illuminò in volto.
"...sei serio?"

▪■▪■▪■▪

Condividere la stanza con una ragazza non sarebbe stato un problema: avrebbero dormito ognuno nel proprio letto, giusto per qualche ora...però, se la ragazza si ostinava a rimanere fuori al balcone c'era qualche problema. Jules aveva controllato l'orario, ed era davvero tardi...che diamine stava combinando Hâi-kuì? Si voltò a guardarla, seduto sul proprio letto: osservava il vuoto, appoggiata alla ringhiera, probabilmente convinta che il ragazzo stesse già dormendo. In effetti, il Brawler aveva un po' sonno...la stanchezza accumulata in quei giorni stava iniziando a farsi sentire, ma non aveva intenzione di coricarsi tanto presto: doveva ancora fare qualche controllo. Aveva già setacciato l'intero bagno e tutti i mobili, ma i letti non erano stati ancora esaminati, e credeva che quello, forse, sarebbe stato il momento migliore. Non si fidava affatto degli umani, soprattutto degli scienziati, nonostante sostenessero di volerli aiutare...c'era qualcosa che puzzava...e non era l'alcool di Kay, tenuto al sicuro nella stanza per evitare che il ragazzo potesse rubarlo di nuovo. Jules si alzò lentamente dal proprio letto, non volendo disturbare Hâi, per poi iniziare ad esaminarlo. La scena era un po' comica, in verità: si piegò per controllare sotto il letto, sollevò il materasso, i cuscini, il lenzuolo...e non trovò nulla, se non una strana moneta. Parevano dei soldi, quindi se l'infilò nella tasca dei pantaloni, per poi stendersi supino sul letto, osservando il soffitto. Sospirò, decidendo di non fare nulla e semplicemente aspettare che la ragazza entrasse facendo finta di dormire. Il Brawler si girò su un fianco, dando le spalle alla porta -chiusa a chiave, ovviamente- e volandosi verso il balcone.
'...chi è? Com'è successo?'
Si chiese, osservandola.

Hâi-kuì ormai non sapeva per quanto fosse rimasta sul balcone...non che le importasse. Sapeva che Jules era ancora sveglio, l'aveva sentito muoversi...ma quella non era la prima volta che finiva con l'isolarsi, quindi il ragazzo non avrebbe dovuto trovare il suo comportamento troppo 'insolito'. Francamente, però, in un momento simile essere vista era l'ultimo dei suoi pensieri. Un'altra lacrima cadde sugli occhiali...ma che si aspettava?! Sapeva che era morto, eppure...aveva continuato ad illudersi che suo fratello potesse essere stato davvero catturato. Si era illusa come una scema, ed ora ne stava pagando le conseguenze. Riaprì gli occhi, osservando gli occhiali che stringeva nella mano destra, senza i quali due ciocche più lunghe le ricadevano sul volto. Si passò una mano nei capelli, indietreggiando con un sospiro e dandosi degli schiaffetti sulle guance, cercando di riprendersi. Indossò nuovamente gli occhiali e si asciugò qualche lacrima residua, per poi rientrare nella stanza e dirigersi velocemente nel bagno, ignorando un Jules selvatico che aveva preso ad esaminare il lampadario....all'una di notte.

Nella stanza accanto, May ed Ambre stavano già dormendo, considerando che il giorno dopo si sarebbero dovuti svegliare presto ed anche Clary si era arresa alla stanchezza, mentre Rose era ancora vigile, seduta nel buio sul proprio letto. La Brawler le aveva detto più volte di stendersi e che era piuttosto inquietante, ma la rossa non le aveva dato retta. Quella strana struttura degli umani...chi le diceva che non sarebbero improvvisamente arrivati degli scienziati a prenderle? Clary le aveva spiegato che non sarebbe andata così...e che se fosse successo potevano contare sul suo pugnale e su tutte le altre Vege-People, forse anche sugli scienziati...ma fare affidamento su di loro non era decisamente l'idea migliore. A quanto pareva, Rose non era l'unica ancora sveglia: Amall era fermo -ma no, letteralmente immobile- nel proprio letto da almeno mezz'ora, immerso nel buio più totale, aspettando che Étienne si addormentasse. Non voleva fare la figura del bamboccio che aveva bisogno di una luce per addormentarsi e, quando sentì il ragazzo russare leggermente, si azzardò finalmente a fare un movimento, accendendo il lumetto sul proprio comodino. Trattenne il respiro per qualche secondo e, non ottenendo alcuna reazione, il ragazzino finalmente iniziò ad addormentarsi.

hELLO BBYS~ Come state? uwu
Non aggiorno dal 30 marzo e per questo mi sento un po' una schifezzina, ma adesso eCcOmI qUi 👉👈
Questo capitolo è un po' una 'pausa', quasi un filler se vogliamo...cioè si, è un filler ma volevo fare troppo una scena così con Hâi, povera cucciola- Non ho fatto interagire proprio tutti per evitare che il capitolo risultasse ripetitivo od ancora più noioso....e si, sono consapevole che ci manca qualcuno....ma l'ho fatto apposta e.e
E well, non c'è tanto da dire....ma sto iniziando ad adorare Cyril sigh- E questa non è una cosa positiva, Thomas è il mio scienziato preferito e sappiamo tutti cosa gli ho fatto passare :'>
Nei prossimi capitoli ci sarà un po' più d'azione...o almeno credo- No ok lmao, so cosa succederà e come andrà a finire tutto...o meglio, ho una bozza in testa, poi la metterò piano piano su carta -o su schermo aHAH- Prima o poi dovrei iniziare a scrivere tutta la trama PRIMA di pubblicare la storia...in modo da poter fare cose carine come un po' di bellissimo foreshadowing, but oh well, succede- In questi giorni sto scrivendo capitolo per capitolo la trama di una storia a scelte che non so quando pubblicherò, ma sarà piuttosto interessante~~
Il problema è che gli oc scelti saranno solo 8 sOB- Stavo pensando di aggiungere qualche posto per i personaggi secondari...poi vedrò-
Okaaay, ora vi lascio e vado a scrivere Underwater~~
ahah jkjk
dEVO STUDIARE PORC

×Flame×

P.s. vI pIaCe Lo StAcChEtTo PiCcOlO? ▪■▪■▪■▪ è per cose che succedono contemporaneamente e nello stesso luogo (?????) non lo so, ma è carino ;-;
Lo userò nei filler ho deciso
sTACCHETTO DEI FILLERRRRRR

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro