
♧Capitolo 11♧
"Okay, time-out!"
Hâi-kuì battè le mani ed, all'istante, Ambre e Pierre si fermarono a pochi centimetri l'uno dall'altra, entrambi con un accenno di fiatone; la prima teneva una lancia luminosa nella mano sinistra, mentre il secondo aveva fatto crescere dei rampicanti posando la mano destra per terra. Vennero ritirati subito dal Magical, mentre la sua avversaria fece dissolvere l'arma in milioni di piccole lucine.
"Ottimo lavoro, ragazzi!"
Esclamò Martine, saltellando ed applaudendo, mentre Hâi-kui si avvicinò ai propri compagni.
"Grazie, Martine!"
Fece Ambre, stiracchiandosi.
"Bell'allenamento, te l'avevo detto che non sarebbe successo nulla!"
Pierre le porse la mano e la magical la strinse, sorridendo timidamente. Inizialmente era piuttosto titubante ed aveva rifiutato di allenarsi con il ragazzo, tuttavia, alla fine, il maggiore era riuscito a convincerla.
"Avete davvero delle capacità incredibili..." Iniziò a dire Hâi-kuì, appoggiando le mani sulle spalle dei due "...Ambre, definirei le tue brillanti!"
Esclamò, mimando delle pistole con le mani. Pierre ed Ambre ridacchiarono, mentre Martine ci mise un pò a cogliere la battuta.
"Certo che questa era davvero squallida"
Commentò il ragazzo, suscitando una risata da parte della Creator.
"Lo so!"
Replicò fiera, portandosi le mani sui fianchi. Ambre alzò lo sguardo, osservando il cielo, illuminato da centinaia di stelle. Nonostante gli alberi che circondavano il piccolo spiazzo in cui lei, Pierre, Hâi e, successivamente, Martine si erano appartati ostruivano non poco la visuale, quello a cui la Magical stava assistendo era comunque uno spettacolo a dir poco mozzafiato. La semi-bionda ripensò all'allenamento con Pierre, durante il quale si era decisamente 'trattenuta', utilizzando meno forza possibile nei propri attacchi, sebbene il suo avversario li avesse schivati quasi tutti, rilevando di essere in possesso di un'agilità pari a quella della ragazza. Inevitabilmente, Ambre finì con il pensare a suo fratello, le cui condizioni, al momento della sua partenza, andavano migliorando. Stava facendo molti progressi ed, a detta del medico che gli faceva visita ogni settimana, si stava riprendendo piuttosto in fretta. Ambre rimase assorta nei suoi pensieri per un pò, quando un tocco sulla spalla la fece trasalire.
"A che pensi?"
Fece Martine, sistemando le mani dietro la schiena. Ambre sorrise debolmente, grattandosi la tempia destra.
"A...A nulla, tranquilla"
"Mh, capisco...Comunque, non sei emozionata?!"
La maggiore inclinò la testa, confusa.
"Emozionata?"
Ripetè.
"Si! Secondo i miei calcoli, domani dovremmo raggiungere la serra!!"
Esclamò l'esploratrice, con gli occhi verde prato che le brillavano d'eccitazione. Ambre pensò subito alla previsione della strega, rabbrividendo. Tuttavia, forzò un mezzo sorriso.
"Di già? I giorni sono volati..."
"Hai ragione! In compagnia è tutto più divertente e, di conseguenza, il tempo passa più velocemente..." Martine incrociò le braccia dietro la testa e parve pensare per qualche secondo "Una volta finita la spedizione rimarremo tutti amici, giusto?"
Domandò all'improvviso, voltandosi verso l'amica, più alta di lei di pochi centimetri.
"Cert-"
"Ragazzi, la cena è pronta!!"
Richiamò tutti Lorenne, che continuava a pretendere di aiutare Ètienne a cucinare. Il Creator non aveva un particolare bisogno di aiuto, ma Lorenne si era rivelata piuttosto abile dietro ai fornelli -rigorosamente improvvisati con l'aiuto di Camille, May e Pierre- e veramente insistente. L'intero gruppo si sistemò per terra, in quello che voleva essere un cerchio, mentre Étienne, come al solito, si preoccupò di impiattare la cena. Questo suo atteggiamento aveva da subito portato amichevoli prese in giro, specialmente da parte di Hâi-kuì. Era passata a malapena una settimana, tuttavia, all'interno della squadra dei Liberatori si erano già formate delle belle amicizie o, in caso di individui più timidi, semplici 'simpatie', proprio come quella che Amall provava nei confronti di Ètienne e Jules, sebbene fosse più simile ad ammirazione. Il Brawler aveva notato diverse volte, con la coda dell'occhio, Amall intento ad osservarlo da lontano durante i suoi allenamenti. Anche Ètienne si era accorto dei silenziosi sguardi dell'Healer ma, essendo più espansivo di Jules, aveva approcciato diverse volte Amall, che finiva puntualmente con il diventare in tutto e per tutto identico ad un peperoncino verde.
La cena procedette tranquillamente, fino a quando Rosie non toccò l'argomento 'previsione della strega'. Tutti rimasero in silenzio per qualche secondo, osservando la Creator, che prese subito a scusarsi, imbarazzata, agitando le braccia, con in sottofondo Kay che si scolava una delle bottiglie rubate a quello strano Nöel.
"Ehy, quella donna sarà solo una ciarlatana, calmatevi.."
Camille roteò gli occhi, incrociando le braccia al petto. Rosie, però, non parve affatto essere tranquillizzata dalle parole della ragazza. Essendo seduta vicino a lei, le prese un polso.
"Ne sei sicura, Camille..? Eppure, sembrava essere una vera e propria strega..."
"Ho sentito parlare di Vege-people streghe.." La quattr'occhi ritrasse il braccio, per poi sistemarsi gli occhiali "...e probabilmente esisteranno...ma quella Alina non me la racconta giusta...."
Disse con voce ferma, quasi come se stesse provando ad auto-convincersi delle proprie parole.
"Detto da una Magical è davvero ironico.."
Commentò Hâi, beccandosi un'occhiataccia dall'amica.
"Anche se fosse una vera strega...non è detto che la sua visione debba avverarsi.....no?"
Fece Martine, gesticolando.
"Infatti, hai ragione. Ci basterà stare molto attenti e rimanere uniti una volta entrati all'interno del laboratorio...Flora, hai ancora con te quel siero d'invisibilità?"
Ètienne si voltò verso la Magical, che trasalì.
"Si, ma ne è rimasto davvero poco...e non posso farne altro perchè non ho con me l'occorrente...."
"Non importa, ce lo faremo bastare. Domani elaboreremo una strategia d'attacco"
Jules attirò l'attenzione di tutti, alcuni piuttosto stupiti, dato che qualcuno aveva perfino dimenticato il suono della sua voce. Un silenzio avvolse l'accampamento, dando un'atmosfera quasi solenne alla situazione, che venne subito spezzata da una serie di singhiozzi, riconducibili ad un ormai ubriaco fradico Kay.
"Heeehy, Pieeeerre...ti hanno mai detto che hai proprio degli occhi bellissimi????"
"...eh?-"
Il Creator si era avvinghiato al braccio dell'altro, scatendando delle fragorose risate da parte di Hâi-kuì e Martine, mentre il resto del gruppo rimase ad osservare, davvero perplesso. Tuttavia, quando Kay iniziò a fare uno spogliarello, qualcuno si vide costretto ad intervenire.
"Quindi mia figlia sta viaggiando con uno stupratore??"
Eveline si mise le mani sul volto, mentre un perplesso Cyril stava provando impacciatamente a 'consolarla'. Bernard, nel frattempo, si stava scompisciando dalle risate.
"Mia regina...credo che quel ragazzo abbia gusti un pò...particolari......io non mi preoccuperei per Lorenne-"
Provò a dire la guardia più giovane, ma la regina non l'ascoltò.
"Basta, io vado a riprendermi mia figlia"
Fece con decisione, avvicinandosi all'accampamento, avvolto dal caos più totale tra un Kay mezzo nudo, un Pierre praticamente traumatizzato ed un'Hâi-kuì con il singhiozzo. Cyril prese la donna per il polso, provando a farla ragionare.
"Mia regina, non-"
Eveline non volle sentire ragioni e si liberò dalla presa della guardia, allontanandosi dal provvisorio nascondiglio in cui lei ed i due uomini si erano accampati. Cyril la seguì a ruota, trascinandosi dietro Bernard ed imprecando mentalmente.
"...mamma?" Il tempo, per Lorenne, parve fermarsi. Tutti si voltarono verso la regina: i lunghi capelli verdi, sempre tenuti sciolti, erano raccolti in un'alta coda di cavallo. Non portava la sua corona od i suoi gioielli ed indossava dei vestiti comodi "Cyril..? Bernard...? Che..."
La principessa, incredula, indietreggiò.
"Sono venuta a riprenderti, Lorenne"
Annunciò la regina, guardando la figlia negli occhi. Un coro di versi di stupore seguì le parole della regina, mentre Ètienne si era precipitato a parlare con le guardie, seguito da Flora e Martine, essendo Jules ed Hâi-kuì impegnati a tenere Kay sott'occhio.
"No, tu non puoi!"
"Lorenne, è troppo pericoloso"
Eveline provò ad avvicinarsi alla ragazza, che si allontanò.
"Non mi interessa! Se ritenevi tutto questo pericoloso....perchè mai ci hai permesso di partire?!"
Replicò la Vege-people, stringendo i pugni.
"Perchè...non avevo realizzato la gravità della situazione.....e non avevo considerato tutti i rischi....insomma-"
"Quindi vuoi lasciare quelle povere Vege-people morire all'interno di un laboratorio?"
Eveline degludì; si era totalmente dimenticata dei Catturati.
"...Lorenne...non è sicuro che ci siano ancora delle Vege-people..."
La regina posò le mani sulle spalle della figlia, rimasta ferma ed a testa bassa. Lorenne non parlò durante quella che parve un'eternità, per poi allontanarsi nuovamente dalla madre, liberandosi dalla sua presa con uno strattone.
"Non mi interessa! Io raggiungerò il laboratorio e libererò le Vege-people!! Costi quel che costi!!!"
Urlò, iniziando a piangere. Eveline non disse nulla, avvicinandosi alla ragazza.
"Lorenne....senti, se lo desideri così tanto.....accetterò, ma ad una sola condizione..." La regina prese le mani della figlia "Lascia che venga anche io"
Lorenne annuì, sorridendo, per poi abbracciare la donna, sussurrando un flebile 'Grazie'. Eveline, in risposta, le accarezzò dolcemente i capelli.
I due gruppi decisero quindi di 'allearsi' di comune accordo: secondo tutti i Liberatori, l'aiuto della regina e di due guardie scelte sarebbe stato davvero prezioso. Anche Bernard aveva apprezzato l'idea, mentre Cyril pareva piuttosto contrariato. Scuro in volto e dallo sguardo crucciato, si era isolato dal resto delle Vege-people, evitando di avvicinarsi all'accampamento anche dopo mezzanotte, finendo poi con il vagare per la foresta senza una meta precisa.
"Cyril? Cyril! Eccoti qui!"
Eveline si avvicinò all'uomo, che trasalì.
"Mia regina? Che ci fa qui?! È notte fonda!"
"Ehy, potrei farti la stessa domanda...mia guardia reale..."
Sebbene fosse buio pesto, la guardia avvertì un sorriso da parte della donna, cosa, secondo lui, davvero positiva.
"Mi stavo solo...rilassando..." Improvvisò l'uomo "..comunque, lei non dovrebbe dormire?"
Eveline scosse la testa.
"Non ho sonno. Piuttosto...tu stai dormendo davvero poco, perchè non vieni all'accampamento?"
Cyril rimase in silenzio, avvicinandosi così tanto alla regina da poterla guardare negli occhi.
"Mia regina, può farmi una promessa?"
"Uhm...certo..."
La donna era un pò dubbiosa, tuttavia non si mosse: si fidava ciecamente di quell'uomo, sebbene ogni tanto assumesse un atteggiamento piuttosto distaccato.
"Promette di non fermarmi, qualsiasi cosa io faccia?"
"In..che senso?"
"Non importa. Me lo promette?"
"...Prometto"
"Bene"
Cyril si allontanò, seguito dalla regina, curiosa. I due, però, finirono con il dirigersi all'accampamento. La guardia augurò, con un lieve inchino, la buona notte ad Eveline, ritirandosi poi nella propria tenda.
"..ah."
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'Dannati bastardi.....dannatissimi bastardi....'
Thomas, come sempre di buon'umore, aveva finalmente deciso di uscire dalla propria camera, poco importava se a mezzanotte inoltrata. Tutte le luci all'interno del Laurier Rose erano spente, fatta eccezione per quelle d'emergenza, che illuminavano diversi punti della struttura ventiquattr'ore su ventiquattro. Il francese trovava che fosse una vera stronzata lasciarle accese anche di notte, ma non poteva fare molto, in fondo non era il proprietario legittimo di quella struttura, no? No, era solo un semplice scienziato, lui. Essendo troppo agitato per dormire, decise di fare un giro dei laboratori e, magari, sistemare i suoi: Rupert aveva il pessimo vizio di spostare qualsiasi cosa gli capitasse sotto tiro, per poi dimenticarsi la posizione iniziale degli oggetti da lui presi. Inizialmente, Thomas aveva pensato lo facesse apposta, solamente per dargli fastidio, ma aveva presto realizzato che Rupert era fin troppo sempliciotto per elaborare dei concetti troppo complessi come la vendetta od il rancore. Al pensiero del ragazzo dai capelli blu, roteò gli occhi e sbuffò: lo trovava terribilmente irritante, tuttavia Thomas doveva riconoscere che il suo aiuto era stato davvero indispensabile: senza il chimico, probabilmente, il laboratorio non sarebbe riuscito ad affinare la ricetta del Siero. Senza nemmeno accorgersene, Thomas passò davanti la C.C., dove tutte le Vege-people stavano dormendo, fatta eccezione per Caroline. Si era appoggiata alle sbarre della cella, annoiata. Non aveva sonno, come non aveva fame, sete od il bisogno di andare in bagno.
'Quindi è questo quello che prova una Vege-people priva del Fiore...'
Aveva pensato. Teneva il mento appoggiato sulle ginocchia ed osservava con invidia i suoi nuovi amici. Aveva provato ad addormentarsi, anche con l'aiuto di Margot, ma nulla. Alla fine, aveva deciso di arrendersi. All'improvviso, sentì dei passi ed, istintivamente, si voltò, vedendo Thomas. Gli occhi verdi della bambina si illuminarono e, subito, prese le sbarre della cella con le mani, dimenticando di poterle trapassare quando e come voleva. Provò a dire qualcosa, ma, per via dell'emozione, si ritrovò senza fiato. Thomas, naturalmente, non la vide e fece per allontanarsi, iniziando a salire una rampa di scale. Caroline infilò un braccio tra le sbarre, facendo come per afferrare lo scienziato, mentre i suoi occhi iniziarono a divenire lucidi. Prese un gran respiro, con il cuore in gola, per poi riuscire ad urlare.
"FRATELLONE!!"
:V
Ehy.
Non aggiorno da un mese, lo so, lo so...sono una donna impegnata io-
No okay, è che in questi giorni ho lavorato ad un occì per una storia anche se la scadenza è tipo il 16, i'm sorry ywy
cOmUnQuE, probabilmente era piuttosto palese ma eh, adesso conosciamo l'identità del 'fratellone' di Caroline....o FoRsE nO-
Lolololololol
Sono una bella persona, lo giuro.
Btw, ho qualcosa per voi
Ethan.
Un evento importantissimo e niente chiedo scusa a tutti ma volevo fare una scena del genere da quando mi è arrivata la scheda di Kay, lol.
SoFfOcO
Ops.
Okay, ho finito, adesso ve dovreste beccare un angolino della scienza ~☆H☆O☆T☆~ ma non ho voglia di scriverlo sebbene abbia fatto anche ricerche sulla riproduzione dei fiori, quindi oggi niente scienza trash, sadddd.
×Flame×
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