• Capitolo 20 •
Il resto del gruppo, scortato dalle guardie, venne spostato in una sorta di piccola 'caserma', luogo in cui probabilmente le guardie reali si ritiravano fra un turno e l'altro. Guardandosi attorno, Jo notò diverse armi come tridenti o lance, insieme ad altri tipi più particolari che non aveva mai visto dal vivo, come asce o spade. Le lame erano molto grosse ed in un materiale davvero doppio, delle pietre incastonate in alcune di esse suggerivano anche si trattasse di armi magiche ed il ragazzo le trovò davvero affascinanti. Invece, Rokuro le trovava piuttosto spaventose ed inquietanti: alcune lame erano perfino più grandi di lui! Il ragazzino si strinse al braccio di Abigail mentre le sue pinne vibravano debolmente, tradendo la propria paura. La cugina l'aveva più volte rassicurato, ma Rokuro pareva proprio inconsolabile.
"Rimanete qui senza fare scherzi, è chiaro?"
Intimò successivamente una guardia, rivolgendosi all'intero gruppo ed Alice si fece avanti, annuendo ed accennando un inchino.
"Va benissimo, grazie mille"
Sorrise in modo cordiale, rimanendo a capo del gruppo essendo stata incaricata da Sibilla di prendere il comando della squadra durante la sua assenza. Ad alcuni ciò non era piaciuto molto, come ad esempio Lewis ma, come gli aveva fatto notare Niall, in ogni caso avrebbero seguito le direttive di una sirena e tra le due non cambiava poi così tanto.
"Quindi dici che non posso toccarle?"
Takumi indicò alcune delle armi sistemate sui muri, voltandosi verso Acheron, che scosse la testa e gli si avvicinò.
"Sei impazzito? Ci faresti arrestare! Non possiamo tenere nemmeno le nostre di armi..."
Lo riprese subito l'akayashi, indicando con un cenno della testa tutti gli oggetti che gli avevano confiscato, tra cui anche la sua amata macchina fotografica, che non stava perdendo d'occhio. Il rosso si strinse nelle spalle con un sorrisino, voltandosi verso il collega.
"Sono solo curioso! Sembrano così particolari... non è vero, Jo?"
Interpellò l'hikei, che annuì, poco lontano dai due.
"Già... non avevo mai visto cose simili"
Commentò il ragazzo con un sorriso cordiale, non riuscendo a non pensare ad Alon ed a come avrebbe reagito ad armi del genere... e chissà se sarebbe riuscito a replicarle. Pensandoci, Jo giunse alla conclusione che ci sarebbe riuscito di sicuro, magari con un aiutino da parte di quei due umani hachi, Takumi e Skye. Quest'ultima stava parlando con Nicole e Meryl, sedute in un angolo della piccola caserma su degli sgabelli sistemati per loro.
"Chissà che vorrà dagli altri..."
Aveva commentato Nicole, giocherellando con una lunga ciocca di capelli rosa, riferendosi a Sibilla, la quale aveva portato con sé Akihito, Shiro, Ayaka, Alon ed Ithilbor. Subito, Skye aveva annuito, con gli occhi castani che le brillavano.
"Già, sono davvero curiosa! Non hanno molto in comune... cioè, Akihito ed Ithilbor mi fanno entrambi un po' paura... e Shiro ed Alon hanno entrambi i capelli bianchi... ma non credo che c'entri qualcosa, no?"
La giovane donna parlò molto velocemente, gesticolando un po' e con un accento tipico australiano, mentre Nicole annuiva con pazienza. Meryl, intanto, era rimasta in silenzio, concentrata su qualcosa. La rosa aveva notato il suo turbamento e, non appena Skye terminò di parlare, si voltò verso la pilota dopo aver fatto un breve commento sulle considerazioni della castana.
"Già, dubito che li abbia chiamati per questo... e poi, Ayaka non ha molto in comune con nessuno. Comunque, che hai, Meryl? Ti vedo turbata..."
Parlò dolcemente, com'era solita fare con la ragazza, che incrociò il suo sguardo, inizialmente un po' confusa.
"Oh? Ah, non ho nulla... cioè, ho solo una fame terribile... spero facciano in fretta, così Shiro potrà preparare qualcosa da mangiare..."
Lo stomaco della ragazza brontolò sotto gli sguardi delle altre due e Nicole annuì, accennando un sorrisino all'altra.
"Capisco... tranquilla, sono sicura che torneranno presto... vero, Skye?"
L'australiana fece di sì col capo velocemente, per poi dare una leggera pacca sulla spalla alla rossa.
"Ma sì, sono sicura che non ci accorgeremo nemmeno del tempo che passa!"
Esclamò a gran voce, beccandosi qualche occhiataccia da parte delle guardie ed anche da parte di Adrien, appoggiato al muro a braccia conserte poco lontano. Era rimasto sulla difensiva per tutto il tempo, non avendo proprio gradito l'accoglienza di quelle guardie. Certo, non poteva biasimarle... ma almeno un po' di riguardo, suvvia! Aveva preferito però non lamentarsi o fare storie perchè, come aveva fatto notare René, avrebbero potuto tranquillamente gettarli in mezzo al mare od inventare di essere stati attaccati da loro. Il castano, considerando ciò, aveva dovuto riconoscere anche che loro erano ben più numerosi e loro erano decisamente in svantaggio. Doveva, quindi, per forza rimanere buono e limitarsi a guardare male le guardie che gli rivolgevano occhiate sospettose o disgustate... a quanto pareva, nemmeno sotto il mare si poteva stare tranquilli. Per fortuna, però, non tutte le guardie erano ostili e le più giovani sembravano essere meglio disposte verso di loro, alcune si erano perfino soffermate a fare qualche chiacchiera con René e Lucas, chiedendogli della loro città natale. Perchè, naturalmente, per loro erano tutti degli stranieri... ma pur sempre tritoni.
Chissà cosa avrebbero fatto, si chiese Madilin, se avessero scoperto la loro natura umana. La sirena stava osservando più o meno tutti, appoggiata ad una fredda colonna portante, facendo ondeggiare piano la coda e quindi tintinnare i propri piercings. Guardandoli, gli umani non sembravano affatto tali... anzi, parevano comunissimi sirene e tritoni. Si chiedeva che tipo di incantesimo avesse utilizzato quella bizzarra Sibilla, e dove avesse imparato a farne di simili. Lei stessa non aveva mai letto nulla al riguardo... cioè, non sapeva nemmeno che gli Akayashi fossero capaci di fare incantesimi simili, che d'altronde andavano oltre alle illusioni. Perchè quella non era un'illusione, senza dubbio. Senza la protezione di un'incantesimo, quegli umani sarebbero rimasti prima di tutto schiacciati dalla pressione e poi avrebbero comunque soffocato. In effetti, pensò la ragazza, com'era possibile che quel tipo biondo e dalla coda gialla e nera non fosse morto? Stando a quello che aveva raccontato il piccoletto azzurro, l'aveva trovato in acqua... che Sibilla avesse fatto qualcosa fin dall'inizio a quegli umani? Si strinse nelle spalle, non le importava così tanto... o almeno, lei avrebbe voluto non le importasse tanto. Le importava, invece, davvero molto: quella donna era così misteriosa, la incuriosiva moltissimo e le sarebbe piaciuto sapere di più su di lei. E sapeva di non essere l'unica, ovviamente. Posò i propri occhi su Alice, che era sempre stata vicino alla più anziana fin dall'inizio. Forse, se le avesse parlato, avrebbe scoperto qualcosa.
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Quel castello era davvero enorme, ancora più lussuoso di quello dei sovrani nella loro città d'origine. Alon continuava a guardarsi attorno, osservando con attenzione tutte le particolari ed intricate decorazioni, realizzate in oro, argento, madreperla, marmo... e materiali simili, che non aveva mai toccato con mano. Anche Ithilbor era piuttosto colpita, ma più che chiedersi come fossero realizzati determinati elementi si stava piuttosto chiedendo perchè Sibilla li avesse portati con sé. Insomma, non avevano nulla in comune ed anche se avesse voluto portare un 'rappresentante' per ogni razza la sua presenza e quella di Akihito comunque non le tornavano... e poi, Sibilla stessa era un'akayashi! Che sia stato per via delle sue origini in parte nordiche? Le sei sirene, attraversato un lungo corridoio, arrivarono davanti ad un enorme ed imponente portone, che Ayaka capì subito essere la porta che li avrebbe portati alla sala del trono, date le guardie che la stavano sorvegliando. Ad un cenno della guardia che li aveva accompagnati, però, i due tritoni si mossero ed iniziarono ad aprire le porte in modo da lasciarli passare. Shiro ed Akihito, che si trovavano poco dietro Sibilla, riuscirono a scorgere la figura del re seduto sul proprio trono, che li stava probabilmente aspettando. I due si scambiarono un'occhiata dubbiosa, che venne poi rivolta anche agli altri tre. Quando il portone venne spalancato, poi, una delle due guardie parlò mentre tornò al proprio posto.
"Prego, entrate"
Sibilla accennò un inchino rivolto ai tritoni prima di entrare, e gli altri la imitarono prima di seguirla all'interno della sala. Subito, tutti sentirono lo sguardo glaciale del re puntato su di loro, ed Ayaka deglutì, continuando a chiedersi perchè Sibilla avesse chiamato proprio loro con sé. Ci sarebbe stato qualche hikei più meritevole di lei, no?
"Quindi... chi siete e cosa vi porta qui?"
Ancora prima che Ayaka potesse accorgersene, arrivarono al cospetto del re, il quale li aveva appena interpellati, confuso almeno quanto i ragazzi.
"Il mio nome è Sibilla... e si tratta della Tavola di Ayashi, vostra maestà. Una catastrofe senza precedenti si sta per abbattere sui mari ed ho bisogno del suo aiuto. Con la tavola e questi ragazzi, infatti, potremmo fermarla..."
L'uomo, che doveva essere circa sulla quarantina, inarcò un sopracciglio bianco. Come quasi tutti in quel regno, i suoi capelli erano candidi, i suoi occhi brillavano di un azzurro così chiaro da apparire quasi cristallini e la sua pelle quasi si confondeva con il bianco marmo del suo trono. Il re, che portava il nome di Hikawa Motomu, non pareva troppo convinto.
"Come può esserne così sicura?"
Domandò, muovendo leggermente la grossa coda azzurra, segnata da qualche profonda cicatrice, presenti anche sul suo petto e sulle sue braccia.
"Io... ho un dono, sua maestà, e posso avere delle visioni. Le visioni sono rapide e casuali, ma riesco a distinguere bene cosa succede e le ricordo perfettamente... e ricordo di aver visto la distruzione nelle sue terre e in quelle di questi ragazzi. Collaborando e lasciando che entrino a contatto con la Tavola, potremo fermare il pericolo imminente"
Spiegò, ed il re si soffermò ad ascoltarla attentamente. Lanciò un'occhiata furtiva ad un marchingegno posto alla sua destra, simile ad una clessidra formata da due sfere e con una pietra incastonata al centro. Quello che pareva essere un semplice ornamento era in realtà un oggetto magico, che indicava se una persona fosse sincera o meno... più o meno una macchina della verità, ecco. Funzionava su tutti, tranne i tritoni e le sirene di sangue reale, ma questo lo sapevano solamente il re ed i propri funzionari.
"Noto che è sincera, signora Sibilla..." Iniziò a parlare l'uomo, spostando poi i propri occhi sui cinque adolescenti che la maggiore aveva portato con sé "... ma perchè proprio loro? Che hanno di speciale, questi ragazzi?"
Sibilla si voltò verso i cinque e, quando Akihito fece per dire qualcosa, lei scosse la testa, rivolgendo a tutti un sorriso rassicurante. Confusi, i ragazzi si guardarono fra di loro, mentre la donna riprese a parlare.
"Oh, sono felice me l'abbia chiesto... vede, questi giovani tritoni e sirene sono davvero speciali, date le loro origini. I loro nomi sono, da destra verso sinistra, Akihito Hoshizora, Shiro Takeshi, Ayaka Hana Watanabe, Alon Zyrus ed Ithilbor..." I giovani s'inchinarono, ancora confusi, mentre Sibilla riprese con la propria spiegazione "... credo che lei sappia la leggenda che gira attorno alle quattro razze principali di sirene, e di come siano state nominate dietro i primi re che hanno governato questa zona... i loro nomi erano Akihiro Ayashi, Hideo Suzuki, Hikari Kei ed Haru Chie. Si narra che avessero poteri superiori agli altri della propria razza, ma nessuno sa che questi poteri sono stati in realtà tramandati negli anni e che, quindi, le abilità dei quattro sovrani sono ancora nascoste da qualche parte nei loro discendenti... ed è qui che entrano in gioco i ragazzi. Lei ha infatti davanti a sé i cinque discendenti dei quattro fondatori dell'attuale città di Fukaimachi"
Così dicendo, indicò i ragazzi, che parvero essere sconcertati almeno quanto il re.
🌊»𝔽𝕝𝕒𝕞𝕖'𝕤 ℂ𝕠𝕣𝕟𝕖𝕣«🌊
Ciaoooooo, è il vostro clown preferito che vi parla 🤡🤡🤡🤡
Non mi ero accorta che fosse passato così tANTO dall'ultimo aggiornamento 👁👁👄👁👁💧ma sti mesi son volati sOb-
cOOMUNQUE, sono tornata con una rivelazione caryna caryna 👀 sto soffrendo da tipo un paio d'anni che volevo rivelare questa cosa e fINALMENTE MI SONO LIBERATA 😭😭
Okay ora mi muovo a mettere l'avviso e pubblicare il resto così poi posso tornare a guardare Demon Slayer 👁👅👁~
🌊»𝔽𝕝𝕒𝕞𝕖«🌊
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