• Capitolo 12 •
I suoi passi, scanditi dal rumore dei tacchi sul pavimento, riecheggiavano nei corridoi del sottomarino. Darcèl scese una rampa di scale e, passando davanti un oblò, le sembrò di vedere qualcosa con la coda dell'occhio. Si fermò, aggrottando le sopracciglia, ed in lontananza le sembrò di vedere un esserino bianco. Doveva essere, molto probabilmente, un pesce, o forse uno squalo, quindi non ci diede troppa importanza, e tornò a dirigersi verso il piccolo laboratorio nel quale si trovavano le quattro statue recuperate dagli esploratori. Scese altre rampe di scale, si trovò finalmente davanti due enormi porte scorrevoli. Digitò un codice, grazie al quale le porte iniziarono ad aprirsi..molto lentamente. La bionda accennò un sorrisetto, infilandosi subito nel laboratorio.
"Come bere un bicchier d'acqua..."
Fece fra sè e sè, osservando le quattro statue. Si avvicinò a quella più piccola, che ritraeva un tritone mingherlino, dai capelli raccolti in una lunga e sottile coda di cavallo. Darcêl gli si avvicinò, guardandolo in volto: sembrava avere un'espressione seria...anzi, pareva quasi nervoso.
'È un lavoro notevole per dei pesciolini...'
Pensò, passando un dito sui segni incisi sulla base rettangolare della statua, sulla quale posava la coda dello strano tritone, totalmente priva di pinne dorsali e, se messa accanto a quella dell'altro tritone, evidentemente più scarna. La cameriera si spostò a studiare il secondo tritone, dal torso e dalla coda più muscolosi. Lui aveva senza dubbio l'aria da re....al contrario dell'altro. La bionda si era chiesta cosa avessero fatto, quei quattro, per meritarsi una statua, ma era presto giunta alla conclusione che, probabilmente, dovevano essere semplicemente dei reali. Scosse la testa, per poi dirigersi verso dei campioni precedentemente raccolti dagli esploratori, tenuti su uno dei diversi mobili presenti nella stanza. Con un ghigno, Darcêl li prese, sollevandoli ed osservandoli controluce. Divise i campioni in parti disuguali, prendendo quella più piccola nella mano sinistra.
"Questo è per l'AIMSAM..." Prese, poi, la più grande "...e questa me la tengo io..."
Uscì dal laboratorio con tutti i campioni, recandosi poi nella Sala Comunicazioni, iniziando a preparare un falso resoconto da inviare all'AIMSAM insieme ai campioni a loro destinati. Passò un pò di tempo a smanettare con i computer ed, una volta soddisfatta, completò la propria operazione.
'Perfetto..'
Pensò, iniziando poi a comporre un numero.
"Non me l'ha mai raccontata giusta, quella..."
Azura provò a liberarsi dalla corda con la quale Darcêl le aveva legato i polsi dietro la schiena, ma non ebbe successo.
"Azura, calmati..così ti farai solamente male..."
Provò a dire Jayden, ma la cameriera non gli diede retta. Continuò a dimenarsi, finendo solamente per provocarsi delle scorticature sui polsi.
"Jay ha ragione, fermati"
Intervenne Kiyohira, e la minore si limitò a fulminarlo con lo sguardo, fermandosi. Gina era rimasta in silenzio e Calliroe aveva fatto lo stesso, anche se sembrava davvero pensierosa. La collega lo notò, e le si avvicinò leggermente.
"Ehy, Calliroe..?"
La chiamò, e la ragazza dagli strani capelli trasalì, voltandosi verso Gina di scatto.
"..ah? Cosa?"
Calliroe mise su un sorrisetto, mentre l'altra scosse la testa.
"Nulla, è che..sei strana. Certo, nessuno rimarrebbe sè stesso in una situazione del genere..." Gina iniziò a parlare a vanvera, e Calliroe l'osservava confusa "....ma, insomma, sei davvero..meno strana del solito, ecco"
La minore sorrise in modo sincero, lasciandosi scappare anche una risatina.
"Ohh...è che stavo solo..pensando"
Gina sollevò le sopracciglia, sorpresa.
"Solo...pensando? Ne sei sicura?"
Insistette, e la greca annuì.
"Si, stavo...pensando ad un modo per uscire.." La cameriera abbassò la voce, guardandosi attorno "...ho paura che Darcêl possa fare qualche....insomma, qualche idiozia..."
La giapponese annuì velocemente.
"Si, potrebbe farci del male.."
Iniziò a riflettere ad alta voce, ma venne interrotta da Azura.
"Ma fatemi il piacere! Se quella prova a toccarmi..."
"No, no! Non intendevo quello..." Le due giovani adulte si fermarono ad ascoltare Calliroe, e Kiyohira e Jayden fecero lo stesso "...credo che possa fare qualche errore..di cui potrebbe pentirsi, ecco. È solo un presagio, però..."
Gina inclinò la testa, aggrottando le sopracciglia.
"Un...presagio..?"
Ripetè, e l'altra annuì.
"Si, un presagio..." Confermò "...non so cosa abbia intenzione di fare, ma....potrebbe commettere un errore che le potrebbe costare caro. Quindi, dobbiamo scappare.."
Azura fece una smorfia.
"Ah, si? E come?!"
Sbottò, e Jayden le fece segno di abbassare la voce con un semplice 'shhh'. Calliroe, intanto, sospirò, voltandosi verso un piccolo oblò che affacciava sulla loro piccola stanzetta.
"...non lo so, Azura....non ne ho la più pallida idea..."
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Alice lanciò un'occhiata furtiva a Sibilla e, portandosi una mano al petto, si avvicinò alla donna.
"Sibilla..?" La chiamò, e la veggente si voltò subito "...lei è sicura..di ciò che ha fatto?"
Domandò la più giovane, e Sibilla annuì subito.
"Si, cara. Quegli umani...non saranno una minaccia per noi"
Rispose quindi l'Akayashi, con un tranquillo sorriso sulle labbra pallide che però, quando l'anziana finì di parlare, scomparve subito. Alice, nonostante la sicurezza di Sibilla e le numerose volte in cui lei aveva cercato di tranquillizzarla, non si sentiva ancora tranquilla.
"Però...gli umani certe volte possono essere dei veri incoscienti...ne è proprio sicurissima?"
L'insistenza della giovane fece sorridere Sibilla, che però si prese qualche secondo per rispondere. Rallentò, ma non smise di nuotare per evitare di far andare a sbattere Shiro, che si trovava proprio dietro di lei, e fece dondolare la testa.
"Non posso essere sicura che questi umani non commetteranno errori..." Mormorò, portandosi un dito alla guancia "..ma so che hanno delle buone intenzioni"
Forzò un sorriso, quando Shiro le si affiancò.
"È sicura che anche le intenzioni di Lewis siano buone..?"
Domandò alla veggente, con un mezzo sorrisetto. Shiro si era sinceramente posto quella domanda, ma dalla sua intonazione la sua pareva più un'osservazione ironica od una battuta. Sibilla, però, lo prese comunque sul serio.
"Certo, fa solo un pò di...fatica a dimostrarlo..."
Rispose la sirena, e Shiro annuì.
"Perchè pensate tutti che Lewis abbia delle cattive intenzioni?" Intervenne Rokuro, gonfiando le guancie "A me sta molto simpatico!"
Esclamò poi. Ayaka gli si avvicinò, un pò perplessa dalla sua affermazione.
"Però non è stato molto carino con te.."
Osservò, ma l'Hikei scosse energicamente la testa.
"Non m'importa! Anche i miei fratelli non sono carini con me..ma questo non significa che io non gli voglia bene! Tanta gente non è carina con me, ma io voglio lo stesso bene a tutti"
Spiegò Rokuro, ed Akaya parve piuttosto sorpresa.
"Ah.."
Mormorò, mentre Shiro si voltò verso Alice rivolgendole uno sguardo dubbioso, che lei evitò. Allora, l'Hizuki si avvicinò a Rokuro, che stava ancora parlando con Akaya.
"Perchè ti va bene che gli altri ti trattino male? Non è giusto!"
Esclamò, e l'Hikei dalla coda rosa gli fece l'eco.
"Ecco, visto?"
Sussurrò ad un confuso Rokuro, che si voltò prima verso Shiro, poi nuovamente verso l'amica.
"Si che è giusto, avranno sicuramente un buon motivo! Non sono...così intelligente, sapete.."
Spiegò il minore, un pò imbarazzato. Shiro, allora, s'incupì.
"Ma no! Anche se fosse non sarebbe un buon motivo! Non-"
Il ragazzo incrociò lo sguardo di Rokuro ed, istantaneamente, si bloccò. Le sue gote assunsero un colore rossastro e, quando il minore inclinò la testa, Shiro decise di voltarsi..ma andò a sbattere contro Akihito, fermatosi improvvisamente.
"Ack-- Che..?"
"Il sottomarino"
L'Akayashi, un pò irritato, indicò la struttura, e Shiro trattenne il fiato. Si lasciò scappare un 'oh', voltandosi poi verso Sibilla.
"..procedete lentamente e nuotate in basso.." Iniziò la donna "...tutte le luci sono spente, quindi non sappiamo dove potrebbe essere quella cameriera..."
In fila indiana, sirene e tritoni iniziarono ad avvicinarsi al sottomarino in un silenzio religioso, che venne ovviamente spezzato da Rokuro.
"..sembriamo proprio delle spie..!"
Osservò il ragazzino, ed Alice, sperando di zittirlo, gli diede ragione.
"Si...delle spie in missione segreta..."
Fece l'Akayashi, e Rokuro sorrise, fiero.
In testa al gruppo si trovavano Sibilla, Alice ed Akihito, seguiti dal resto dell'improbabile squadra. Il tritone, che stava iniziando ad annoiarsi, iniziò a studiare la zona: oltre a numerose rocce dalle forme più disparate, attorno a loro non c'era proprio nulla. Certo, nel caso avessero avuto bisogno di nascondersi non avrebbero avuto problemi, però- no, un attimo. Uno strano movimento attirò la sua attenzione ed, ovviamente, Akihito iniziò ad indagare. Si allontanò dal gruppo ed, in risposta alla perplessità di Sibilla, le fece segno di aver visto qualcosa. La sirena lo lasciò andare, chiedendo agli altri di rimanere fermi, ma Ithilbor decise di seguire l'Akayashi, incuriosita dalla sua reazione. Lo raggiunse con un guizzo, ma i due rimasero nel più totale silenzio, con Ithilbor che cercava di capire cosa avesse visto l'altro e con Akihito alla ricerca di...qualsiasi cosa avesse notato. Aveva visto di sfuggita quello che gli era sembrato essere un pesce bianco...che potesse essere stato uno squalo? Il ragazzo iniziò a riflettere...no, era decisamente fin troppo piccolo per essere stato uno squalo, al massimo poteva essere stato un pesce. Ithilbor, intanto, si stava chiedendo se seguirlo fosse stata una buona idea: non succedeva nulla!
I due, dopo un pò, si scambiarono uno sguardo. Akihito si strinse nelle spalle ed una delusa Ithilbor annuì. Fecero, quindi, per allontanarsi, ma, un'altra volta, Akihito vide qualcosa.
"L'hai..vista anche tu?" Sussurrò subito Ithilbor, ed Akihito annuì "È andata di là.."
Ithilbor indicò con il mento una roccia, proprio dietro l'altro Akayashi, che si voltò di scatto.
"Non vedo nulla.."
Mormorò Akihito, diretto più a sè stesso che alla ragazza, avvicinandosi furtivamente alla roccia. Ithilbor lo seguì lentamente, ma si fermò subito quando il ragazzo si lasciò scappare un sussulto di sorpresa. In seguito a ciò, veloce come un fulmine, una minuscola sirena nuotò via. Frustrato, Akihito sbuffò.
"Ah! L'hai fatta scappare.."
Sussurrò a denti stretti, voltandosi verso la compagna di squadra. Ithilbor aggrottò le sopracciglia, un pò confusa.
"Io..?"
"Si, avvicinandoti.." L'Akayashi scosse la testa, iniziando ad allontanarsi "..era una sirena davvero piccola, dalla coda bianca...."
Ithilbor lo seguì a ruota e, nonostante non fosse totalmente convinta di essere colpevole di aver fatto scappare la piccola sirena, decise di ignorare la cosa.
"Quindi era un'Akayashi come noi?"
Domandò piuttosto, ed Akihito si fermò, dubbioso.
"...non saprei. La sua coda era piuttosto strana, quasi come quella....di.."
"...di un cavalluccio marino?!"
Sibilla pareva quasi spaventata. Akihito ed Ithilbor si guardarono, confusi.
"...si? C'è qualche problema?"
Fece il ragazzo, mentre l'anziana abbassò lo sguardo, apparendo quasi mortificata.
"...io.....accidenti, è peggio di quel che credevo...." Mormorò fra sè e sè la donna, tormentandosi le mani "..dobbiamo ritrovare le statue al più presto. Dobbiamo assolutamente ritrovarle.."
Detto questo, alzò lo sguardo verso dove, poco prima, si trovava il sottomarino. Peccato che non ci fosse più.
uÈ AMORI~
Prima di tutto, vi prego di leggere qui e darmi un vostro parere
Sono molto confusa ;-;
Anywayyyyyy, cosa pensate del capitolo? :}
Non è successo praticamente nulla ed è cortino...ma presto succederà qualche casino ewe
L'idea della sirena dalla coda a cavalluccio marino mi è venuta grazie a Sara-chan04, ringraziamola tutti insieme. Una scusa per separare le sirene mi serviva proprio, eheheheh- Chissà chi sarà questa sirenina~~~
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E niente datemi tutti un oof per Rokuro, che ovviamente, essendo un mio Oc, non poteva non avere un problema, H E H---
Vabù, ora volo su TsW~
Ci si vede~~~
×Flame×
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