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↻Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 6

▪■▪■▪■[Quella stessa mattina]▪■▪■▪■▪

Per la prima volta, si trovarono effettivamente davanti il tanto famoso 'Shop of Wonders'. Accanto alla porticina nera, si poteva notare un'insegna del medesimo colore, chiaramente fatta a mano per via di evidenti imperfezioni sulla sua superficie, le quali contribuivano, però, a darle un'aria più vissuta. Su uno dei due lati, osservando con attenzione, era possibile scorgere, in basso a destra, quelli che parevano essere due puntini bianchi ma che, strizzando gli occhi, Valery riconobbe essere due lettere.
"..'M.R.'...."
Mormorò, pensoso, osservando l'insegna.
"...e se fossero delle iniziali..?"
Riflettè Mok, portandosi le mani sui fianchi. L'esperto russo si voltò verso di lui e fece per dire qualcosa, ma Oz lo precedette.
"Allora? Entriamo si o no?"
I due esperti notarono come il biondo apparisse quasi...nervoso. Ovviamente, c'era di mezzo una bambina..e bisognava agire in fretta. Proprio per questo, Valery si fece subito avanti, seguito a ruota da Tiffany, avvicinandosi all'entrata del negozio.
"Entreremo solo noi, in veste di...normalissimi clienti. Voi aspettateci qui"
Non aspettò nemmeno una risposta da parte del coreano e del canadese, ed entrò nello Shop of Wonders, lasciando che la porta si richiudesse dietro di lui con violenza, facendo tintinnare più volte la campanella posizionata accanto ad essa.
"...va bene, noi esploreremo allora!"
Esclamò subito Oz, stringendo un pugno, e Nick lo imitò presto. Si guardarono attorno, scorgendo un vicoletto dall'aspetto davvero poco rassicurante non troppo lontano -a separarlo dal negozio c'era una banca, al momento chiusa, che occupava più vetrine-, e si guardarono.
"Pensa anche lei quello che sto pensando io?"
Iniziò il minore, ed Oz degludì.
"Forse??"
Nel frattempo, Mok ed Amaya li stavano osservando. La minore gli rivolse un'occhiata, come per chiedergli un parere sulla decisione che, presto, avrebbero preso i colleghi.
"Non tutti i vicoletti sporchi sono la tana di qualche criminale..."
Commentò il coreano, osservando i due.
"Vale la pena tentare, no? Non è troppo buio, poi!" Osservò Nicholas, con un gran sorriso sul volto. Si voltò poi verso il 'proprio' investigatore, che si era perso a scrutare quel lungo, scuro e losco vicolo...insomma, il tipo di vicolo in cui ti aspetteresti di trovare un cadavere in un cassonetto della spazzatura "Non è vero, detective Lévesque?"
"Hah? Ah, certo, certo..."
"Bene, allora andiamo!"
"Aspè...a cosa ho acconsentito?-"

"Non dovremmo...seguirli?"
Amaya osservò i due detective dirigersi verso il vicolo, mentre Mok alzò lo sguardo verso l'insegna del negozio, guardandola distrattamente.
"Nah, non credo ci sia bisogno"
Fece solamente il maggiore, continuando ad osservare il nulla più totale, decidendo dopo un pò di avvicinarsi alla vetrina dello Shop of Wonders e sbirciare....oh, sembrava che Legasov e Tiffany non fossero soli....chissà perchè, Mok quel negozio se l'era immaginato come uno squallido buco di culo, ma, al contrario, sembrava essere abbastanza grande, e gli scaffali pieni zeppi di oggetti non rendevano l'ambiente troppo opprimente, anzi. Insieme a Valery e Tiffany, c'erano si e no altri quattro clienti, e si trattava solamente di tipiche vecchiette inglesi, ed il detective notò come una di queste somigliasse quasi allo stesso Legasov.
"Ha notato anche lei le lettere?" Amaya se ne uscì improvvisamente con quelle parole, e l'investigatore ne rimase quasi sorpreso. Sollevò un sopracciglio, voltandosi verso la giovane ed inclinando la testa "M.R., vede?"
Le indicò con una mano, e Mok annuì.
"Si, le avevo viste..." Fece, secco "..mi chiedo cosa significhino"
Continuò, osservando la matricola con la coda dell'occhio, operazione per niente difficile data l'improbabile altezza della giovane donna, che probabilmente Valery doveva superare di uno o due centimetri.
"Sembrerebbero delle iniziali...ma è piuttosto strano, considerando nome e cognome del signor Oliver"
Mok annuì all'osservazione della più giovane, incrociando poi lei braccia.
"Potrebbero essere le iniziali della persona che ha realizzato l'insegna....ci converrebbe prendere nota"
Velocissima, Amaya scrisse su un taccuino le misteriose lettere, annotando poi le parole dell'uomo.
"...le iniziali di colui -o colei- che potrebbe aver realizzato l'insegna..."
Ripetè sottovoce, chiudendo poi con un click la propria penna nera. Mok, intanto, si era avvicinato alla vetrina del negozio, e prese ad esaminare le curiose statue in porcellana...che sembravano essere delle comunissime statue in porcellana. Nulla di più, nulla di meno. Sollevò un sopracciglio, osservando una piccola statuetta ritraente un cane, probabilmente un bastardino, accompagnato da una giovane ragazzina, dal largo vestito color verde menta.
"Oh, quella lì si è rotta.."
Commentò Amaya, indicando, sul fondo del locale, una statuetta simile, che ritraeva una bambina dai lunghi capelli biondi. Indossava un largo cappello nero, e giaceva sul pavimento, rotta in due perfette metà, sola soletta.
"Certo che quella è proprio una posizione curiosa.."
Riflettè il coreano, osservando come la statua fosse finita sotto un'alta libreria, lontana da qualsiasi scaffale.
"Qualcuno l'avrà calciata.."
Fece la matricola dal lunghi capelli corvini, alla luce dotati di riflessi quasi bluastri.
"Mh...."
Mok immaginò la scena: probabilmente, qualcuno doveva aver preso con davvero poca grazia qualcosa vicino alla piccola statuina...facendola così cadere. Date le sue dimensioni, nessuno doveva essersene accorto e così, qualche cliente od il signor Crawford stesso, doveva aver finito con il calciarla...in quel momento, l'esperto fece una specie di smorfia, rendendosi conto che il signor Crawford lavorava totalmente da solo. Nel negozio non c'era l'ombra nemmeno di mezzo commesso, eppure quel vecchietto non sembrava affatto in difficoltà, nonostante, basandosi sulla sua corporatura, sembrava essere piuttosto fragile.

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"Ugh, non c'è proprio nulla..."
Nick sospirò, mentre Oz gli era rimasto attaccato, guardandosi attorno.
"Beh...come ha detto Mok, non tutti i vicoli nascondono criminali...!"
Osservò il maggiore, degludendo. Nicholas, però, non pareva convinto, e prese il proprio cellulare, accendendo la torcia. Praticamente all'istante, un oggetto luccicante attirò l'attenzione dei due, ed Oz, facendosi forte della luce della torcia, vi si avvicinò.
"Oh, pare essere una spilla..."
Mormorò, rigirandosi il gingillo tra le mani. Nick gli si avvicinò, e presto i due realizzarono: una spilla nera, ovale, con una piuma stilizzata....
"LOLA!"
Esclamarono all'unisono, quando sentirono una presenza dietro di loro....si voltarono, trovandosi dietro un'alta figura..della quale non riuscivano a scorgere il volto. Riuscirono a vedere solamente degli occhi, che parevano essere di un turchese penetrante. I due investigatori rimasero praticamente pietrificati sul posto e la figura scomparì dopo qualche secondo, saltando su una scala antincendio poco lontana con un incredibile balzo. Saltando una seconda volta, scomparve dalla vista dei due e, prima ancora che potessero elaborare ciò che era successo, una risatina acuta li fece trasalire.
"Vi ha risparmiati! Questa poi...confesso che, in verità, mi sarebbe dispiaciuto vedervi fatti a fettine, Oz e Nick..." Continuò un'irritante vocina "...perchè quelle facce?! Ah, siete proprio divertenti! Ci si becca....credo!"
Dopo una seconda risata, ci fu il silenzio più totale.
"Detec-"
E poi un tonfo.

Mok provò a dare un leggero schiaffetto ad Oz, che Nick aveva trascinato a fatica dal vicoletto, ma non c'era proprio nulla da fare: era praticamente andato. Il coreano si grattò la testa, alzando poi lo sguardo su Nick, Amaya e Tiffany. Si strinse nelle spalle, alzandosi.
"Mi sa che dovremo aspettare..." Commentò, osservando l'uomo svenuto "...cosa diamine avete visto là dentro, comunque?"
Nick inclinò la testa, esitando leggermente.
"Credo che la domanda giusta da fare sia...cosa abbiamo sentito..." Iniziò, gesticolando involontariamente "...come vi ho già detto, abbiamo trovato una spilla simile a quella descritta dalla signora Jones...e subito dopo ci siamo trovati dietro un tipo altissimo!"
Esclamò, alzando le braccia.
"Un 'tipo'...? Com'era fatto?"
Amaya inclinò la testa, preparandosi per prendere nota, ma l'espressione di Nick la scoraggiò.
"Uhm...nel vicolo era così buio che non siamo riusciti a vederlo in volto, ma..aveva degli occhi turchesi quasi fosforescenti..ne sono certo"
Tiffany guardò il collega quasi preoccupata, rivolgendogli uno sguardo incerto.
"Occhi...dalla sclera nera..?"
Ripetè, inclinando la testa. L'altra matricola inglese annuì energicamente, e con decisione.
"Si, si! Non sono riuscito a vedere altro però. Ci ha guardati entrambi negli occhi, poi ha abbassato lo sguardo per qualche secondo, e poi...."
"È andato via...?"
Provò Amaya, ma Nick scosse la testa.
balzato via.." Il ragazzo fece un gesto con le mani forse fin troppo teatrale, allargando poi le braccia "...non ho la più pallida idea di dove possa essere finito"
Concluse, ma proprio quando Mok fece per dire qualcosa si ricordò immediatamente di quella strana vocina.
"Oh, poi qualcosa ha iniziato a ridere....aveva una voce irritante, acuta...sembrava quasi non umana...ha detto che si era stupita del fatto che quel...coso ci avesse risparmiati, e ci ha detto che siamo divertenti, per poi....scomparire? Non so che fine abbia fatto, perchè subito dopo il detective Lévesque è svenuto.."
Mok, Tiffany ed Amaya parevano piuttosto dubbiosi, e si guardarono.
"Ne sei...proprio sicurissimo?"
Chiese l'inglese dolcemente, quasi come se stesse parlando con un bambino. Nick, però, continuò ad annuire.
"Si! So cosa ho visto..e cosa ho sentito"
Affermò con decisione. Mok provò nuovamente a parlare, ma i passi di Valery spostarono l'attenzione degli investigatori su di lui....accidenti.
"Eccola. Parlavi di questa?"
Mostrò la spilla nera a Nick, che la prese subito in mano, alzandola al cielo.
"Si, si! È questa!" Esclamò, con un sorriso soddisfatto "Ora devo solo fare qualche ricerca..."
Mormorò a sè stesso, iniziando a smanettare col proprio cellulare. Intanto, Valery si era voltato verso Oz, indicandolo con un cenno della testa.
"Ancora KO?"
Tiffany si strinse nelle spalle, mentre Mok si avvicinò nuovamente all'uomo.
"Che sia morto?"
Si chiese, senza fare ovviamente sul serio, quando il canadese aprì un occhio, svegliandosi e mettendosi presto seduto.
"Uwaah, che è successo?" Domandò subito, guardando a turno tutti i presenti, per poi ricordarsi di ciò che era accaduto nel vicolo "AAAAH, i-il tizio! Do..Dov'è Nick?! E la spilla?!"
"Sono entrambi qui" Valery indicò Nick, che alzò poi lo sguardo dal telefono, salutando con un cenno il detective "...e del 'tizio' non c'è traccia"
Aggiunse il russo, ed Oz annuì.
"Capito.."

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Dei raggi di Sole dorati illuminavano debolmente lo studio, insieme ad una piccola luce da scrivania che Dorian si era procurato. Era bianca e dalla forma ovale o, più precisamente, dalla forma di un gattino, dotata perfino di orecchie a punta, occhi ed un musino puccioso. La matricola stava facendo da ore ricerche sui posti che, a detta di Marlene, suo padre frequentava di più......e che posti. Dorian, contro la propria volontà, si era fatto una vera e propria cultura. Ad ogni modo, non aveva scoperto nulla di troppo interessante ed aveva ricavato solamente dei nomi di alcuni locali davvero...particolari. Il giovane detective si sistemò sulla propria sedia, appoggiando lentamente la schiena alla spalliera ed incrociando le braccia al petto, osservando gli appunti sul suo computer. Aveva segnato nomi ed indirizzi di un paio di locali a luci rosse, qualche email che aveva provato a contattare e nomi di alcune conoscenze di Edward, anch'esse contattate dal russo, il quale spostò la propria attenzione su un taccuino, sul quale aveva invece fatto diverse mappe concettuali, che riassumevano quelli che forse dovevano essere stati gli spostamenti di Edward prima della sua scomparsa. In quell'istante, la porta dello studio si aprì e, prima che Dorian potesse dire qualcosa, la luce si accese, rivelando Ariane. Dorian strizzò gli occhi, coprendosi istintivamente con un braccio, che sollevò sopra la propria fronte, mentre la detective inclinò la testa.
"Che, sei un vampiro?"
Domandò, con una punta d'ironia, la donna. Dorian fece una mezza smorfia, abbassando il braccio ma continuando a tenere gli occhi semichiusi.
"...forse?"
Ariane, quindi, gli si avvicinò, senza nascondere un'occhiata alla sobria luce da scrivania. Chiudendo la zip di una delle sue numerose tasche -nella quale aveva nascosto un paio di barrette di cioccolata-, Dorian si sporse leggermente verso la donna, studiandone l'espressione. Si ricordò, poì, di aver segnato cose piuttosto compromettenti sul proprio computer, e fece per dire qualcosa, ma Ariane fu più veloce.
"Spero che sia tutto legato all'indagine, detective Utterson"
Commentò infatti, e Dorian non riuscì a capire se fosse totalmente ironica. La matricola, comunque, mise su un sorrisetto.
"Ovviamente.." Iniziò, per poi voltarsi verso il monitor "...sembra che il signor Mills passasse molto tempo in questi posti. Ho contattato diversi siti, ma sembra che nessuno abbia intenzione di rispondere"
Ariane annuì, osservando il lavoro del minore.
"Immagino. Sarà meglio andare ad investigare in prima persona.." La donna controllò il proprio orologio da polso, e poi annuì lentamente "...però avremo più possibilità di parlare con qualcuno di mattina, adesso è un pò tardi"
Dorian, nonostante fossero solo le sette, si ritrovò a convenire con la detective. I locali erano piuttosto lontani dall'agenzia, e per arrivarci avrebbero dovuto sicuramente prendere un taxi od un bus...e probabilmente non sarebbero riusciti nemmeno a parlare con qualcuno.
"Ha ragione. Sarà meglio provare domani"
Disse la matricola, notando Nazogi e Luna entrare nella stanza. Ariane si voltó verso i due, e pareva piuttosto compiaciuta.
"Abbiamo un'altra pista"
Annunciò subito, portando le mani ai fianchi. Il russo si limitò a sollevare le sopracciglia, mentre Luna inclinò la testa.
"Cioè? Che avete scoperto?"
Domandò, scettica. Dorian girò subito il proprio portatile, mostrando i nomi e gli indirizzi all'italiana.
"Ho individuato i club frequentati dal signor Mills, e mi sono procurato il nome di alcune sue conoscenze"
Spiegò il russo, mentre Luna iniziò a leggere gli appunti. Dopo un pò, schiuse le labbra, impressionata.
"Come...hai fatto ad arrivare a queste persone? Marlene non ce ne ha parlato.."
La matricola, nascondendo un leggero rossore dietro il suo parka, sollevò le spalle.
"I social media sono piuttosto utili in questi casi..."
Ariane, a quest'affermazione, storse il naso.
"Sei sicuro che conosca davvero queste persone?"
Si affrettò a chiedere, e Dorian annuì.
"Tutti abitano in città, ed è gente...esattamente come lui"
"Quindi ricchi sfondati, amanti di festini e soldi...?"
Fece Luna, e Dorian annuì.
"Esattamente"
La detective Jackson, però, non pareva troppo convinta.
"Va bene, chiederò in giro...."
Detto questo, la donna annotò nomi ed indirizzi delle possibili conoscenze di Edward e fece per uscire, scontrandosi con Leonardo.
"Ah-- Lei! Perchè non era qui?"
L'inglese puntò la propria penna al detective che, sorpreso, rimase in silenzio per qualche secondo.
"Stavo...cercando la mia matricola..?"
Fece l'italiano, mettendo su un sorrisetto, mentre Ariane, allontanandosi, scosse la testa.
"Che irresponsabili.."
Mormorò sottovoce, mentre Leonardo la osservava allontanarsi.
"..che pessima scusa...."
Osservò Luna, ed il maggiore si voltò subito verso di lei.
"No, è vero! Ho perso Kwan, l'avete visto..?"
Tutti, perplessi, scossero la testa.
"Non lo vedo da questa mattina..." Fece Dorian, risistemando il proprio computer "...ha provato in città?"
"Forse si è perso..."
Suggerì Nazogi, e le matricole annuirono.
"Forse...vabè, io vado allora~"

hEeyyyy-
Come va? :D
Finalmente sono tornata, hAH-
Okay, but now  l e t ' s   s p i l l  t h e   t e a
Va ben, la smetto con le cavolate...cosa pensate del capitolo? Chi sarà mai il tizio strano incontrato da Nick ed Oz? Ed a chi apparterrà la voce brutta?
E niente ohmygod stavo per fare spoiler sul prossimo capitolo, oof- vABB, secondo voi piuttosto.....che fine avrà fatto Kwan? :))))
Eheheheheheheheheheheheheheheheheheheh-
Tranquilli, è presto per ammazzarlo :>
.....quanto sono simaptica oh-
Dite che dovrei fare un paio di chiacchiere con mia cugina laureta in psicologia? Mhhh....nah.
Cioè, preferirei fare un paio di chiacchiere con quella infermiera...quel soufflè surgelato mi ha fatto male, ahi ahi.... s-s (cioè, rendetevene conto, mettete i vostri Oc nelle mani di una che mangia dolci surgelati che andrebbero riscaldati e nemmeno se ne accorge,  c i o è---)
cOMUNQUE! Come al solito, mi piacerebbe sentire la vostra opinione sul capitolo, su come ho gestito i personaggi e magari....anche qualche teoria(?) perchè sono cUrIoSa...detto questo, ora vado a dormire che sono stanca morta...notte! ywy

×Flame×


"...e ti hanno sentito?!"
L'uomo sbattè con forza le mani sul tavolo, mentre il ragazzino trasalì. Si strinse nelle spalle, portandosi, imbarazzato, un dito alla guancia sinistra.
"...si, ma..non mi hanno visto.." L'uomo sospirò, prendendosi la fronte tra le mani "....ma è stato divertente! Li avresti dovuti vedere, erano terrorizzati!"
Il minore allargò le braccia, ma l'altro scosse la testa.
"Non mi interessa, non devi farlo mai più! Potrebbero riconoscere la tua voce o, peggio, vederti...."
L'adolescente agitò una mano ed accavallò le gambe, annuendo distrattamente.
"Si, si, va bene..."
I due rimasero in silenzio, quando il maggiore ebbe una sorta di scatto.
"Un momento, e--"
"No, no. Lui non l'hanno visto, era troppo buio"
L'uomo sospirò, portandosi una mano al petto.
"..un giorno di questi voi due mi farete venire un accidente, diamine..."

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