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9- Il punto a fine frase

Axera: non adesso..
Axel: ..cosa? -chiese confuso.
Axera: io.. non posso..
Axel: ho capito troppo tardi di aver commesso un errore imperdonabile, ma ad-...
Axera: perché l' hai fatto allora?
Axel: devi fidarti di me se ti dico che non posso dirtelo
Axera: come faccio a fidarmi di te proprio adesso?!
Axel: tu mi ami?
Axera: io amo il ragazzo che mi ha sposata
Axel: Axera, sono sempre io!
Axera: non ti credo
Axel: dammi la possibilità di dimostrartelo
Axera: no.. non ti darò una seconda possibilità!

Axel sentì una fitta al cuore. Non si capacitava del rifiuto appena ricevuto. Cazzo, lui era follemente innamorato di lei e la stava facendo scappare.

Axel: ..vorrei non farti una domanda. Non credevo che te l' avrei mai dovuta fare
Axera: dimmi..
Axel: -esitò qualche secondo- vuoi finirla qui? V-Vuoi.. che ci lasciamo?
Axera: voglio solo stare per un po' lontano da te..
Axel: è ciò di cui hai bisogno?
Axera: ..sì
Axel: allora.. va bene
Axera: posso andare via?
Axel: -si spostò- ..non per sempre.. ti prego
Axera: deciderò io quando e se tornare
Axel: -esitò- ....non ci posso credere
Axera: a cosa?
Axel: sto permettendo che tu te ne vada
Axera: incredibile, vero? Forse tanto quanto il fatto che tu sia riuscito ad ignorarmi per tutto questo tempo.


Ad Axel faceva davvero male tutta questa situazione, ma non poteva fare nulla per farla finire, se non dirle la verità, anche se era proprio perché lui l' amava con tutto se stesso che non gliela voleva dire.

Axera: -si avvicinò alla porta- io so che c' è qualcosa che non vuoi dirmi.. o forse, non puoi, e magari pensi che così facendo mi farai stare bene. Ma Axel.. credi davvero che la verità sia più dolorosa del silenzio?
Axel: non dolorosa, orribile
Axera: allora perché mi hai fatta soffrire?
Axel: non posso dirtelo..
Axera: proprio non puoi?
Axel: n-no.. se avessi potuto, te l' avrei già detto tempo fa -faceva davvero un male cane.
Axera: ascoltami bene allora, tornerò da te soltanto quando vorrai raccontarmi tutto ciò che ora non posso sapere..
Axel: -spalancò gli occhi- n-no.. NON PUOI FARMI QUESTO!
Axera: è ciò di cui ho bisogno, Axel
Axel: cazzo, non puoi farmi questo!
Axera: -si avvicinò la porta prima di aprirla e sparire dietro essa.
Axel: ....A-Axera..

Non importava quante pause si sarebbero presi quegli stupidi, quanta gente avrebbero incontrato e quante farfalle nello stomaco avrebbero soffocato. Quanti battiti del cuore avrebbero ignorato e quanti sguardi sfuggiti avrebbero cercato di evitare.

Avrebbero comunque continuato ad amarsi perché il loro amore non era una cosa da tutti i giorni o il classico amore dei film. Il loro era vero amore, un sentimento tanto stupefacente quanto raro.

E loro, nonostante ciò, avrebbero provato a stare i più lontani possibile perché il dolore era riuscito a mettersi tra di loro. Direste che avessero solo bisogno di tempo, ma purtroppo era tutto nelle loro mani.

Dicono che sette anni passino velocemente, ma succedono tante di quelle cose che ricordarsele tutte è quasi impossibile.. quasi.

Quando si sarebbero visti, avrebbero ricordato il loro primo incontro, il loro primo abbraccio, il loro primo bacio, le loro prime avventure, la loro forza, la loro prima volta.. come avrebbero fatto a non corrersi addosso e baciarsi fino a che non ne avessero la forza non lo sapeva nessuno. L' orgoglio era davvero una brutta bestia.

Ma sarebbe accaduto sicuramente qualcosa che li avrebbe fatti rinsalire, quei pazzi si amavano troppo per stare divisi.

I primi mesi di pausa andarono così infatti. Cercavano di ingelosirsi a vicenda.

Axel andava a fare commissioni con le segretarie del Quinto Settore e quando vedeva passare Axera, posizionava un braccio attorno al collo delle sue colleghe, che lo lasciavano fare data la fama di Axel in quel luogo.

Ad Axel faceva schifo trattare così una donna che non fosse Axera. Dio, quanto le mancava..

Axera a quelle scene voleva solo vomitare, soffriva da morire, ma non voleva mostrare la propria debolezza a colui che la stava sia uccidendo che amando.

Con Xavier che era sempre a lavoro, Erik che viveva la sua vita coniugale con Silvia e Hurley che era sempre in viaggio, Axera usciva spesso con David.

Si volevano un bene dell' anima quei due, infondo erano fratelli adottivi.
Il loro era un legame solo affettivo, non erano uniti da nessun legame di sangue, e questo Axel lo sapeva.

Temeva che sarebbe nato qualcosa tra quei due e che ora che si trovavano in un periodo di pausa, lei avrebbe chiuso definitivamente con lui per seguire David.

Quest' ultimo non aveva mai pensato ad Axera in quel modo, ma l' aveva sempre trattata come tale. Teneva sempre un braccio attorno al suo collo quando passeggiavano, la riempiva di baci sulla fronte, sul naso e sulle guance. Le ripeteva costantemente di amarla, ma ovviamente Axel fraintendeva sempre ogni cosa per gelosia.

David: volete andare avanti così per sempre? -le chiese.
Axera: non credo ci siano altri modi
David: ce ne sono moltissimi e tra questi c' è il chiarimento
Axera: ci ho provato, ma lui non vuole spiegarmi nulla
David: e tu non hai mai fatto niente per scoprire che cosa stesse succedendo?
Axera: avrei dovuto pedinarlo per tutta la città?! Non è da me fare queste cose.. mi sono sempre fidata di lui..
David: in casi estremi è così che si fa
Axera: non ha voluto dirmi nulla, evidentemente non si fida più di me
David: oppure è qualcosa di troppo grande anche per lui
Axera: stai cercando di difenderlo?
David: ..di capirlo
Axera: ma perché ora dobbiamo parlare di lui?! Parliamo di te! Quando mi farai avere una cognata da parte tua? -domandò sorridendo.
David: -rise- credo mai
Axera: ma dai!!
David: e poi la ragazza più bella che io abbia mai visto, se la sono già presa -prese la mano della sorella e la baciò.
Axera: ma colui che se l' è presa non sa apprezzarla
David: se troverò una ragazza, dovrete andare d'accordo! Perché per me esisterete soltanto tu e lei
Axera: uhh addirittura?
David: ma se ti tratterà male, non ci metterò due secondi a lasciarla
Axera: -si scioccò- MA SE L' AMI!
David: tu sei tu! Se mai le diró "ti amo più di Axera" vorrà dire che sono cotto proprio a puntino
Axera: -sorrise- io ti amo!
David: io di più -la prese tra le braccia e iniziò a farla girare.

Axel aveva visto e sentito tutto.. come al solito. Lui non riusciva a starle lontano, l' aveva pure detto, e per questo la seguiva. Poteva sembrare uno stalker, ma non gliene importava assolutamente nulla.

Aveva perso circa cento battiti del cuore sentendo quella conversazione, e David aveva ragione, Axel non sapeva cosa si stesse perdendo.




{I miei tre righi}

Questa volta non è colpa mia.
Il mio telefono è in coma in riparazione.
Avrei davvero voluto aggiornare, ma non ricordavo più la password del mio profilo wattpad. Stavo seriamente per disperarmi, almeno fino a quando Axel non mi ha salvato la vita.
No, ve lo giuro.
Io ho tappezzato tutto l' armadio con le foto di Axel e uso mettere sotto di esse foglietti che non voglio perdere.

Ad un certo punto, per il nervosismo, ho sbattuto l' anta dell' armadio talmente tanto forte che questa si è riaperta, facendo staccare una delle tante foto di Axel e dietro di questa c' era un foglietto minuscolo, l' ho aperto... C' ERA SCRITTA LA PASSWORD DI WATTPAD!!

Ora ho scritto con il tablet.. è scomodissimo.
Se non mi ripararano il telefono con tutto quello che c' era dentro, mi incazzo come non mai.

Oggi sono particolarmente felice.. oggi è 9 dicembre, ma sono felicissima. È il mesiversario di Trump, no?
No dai serio, sto scherzando.
Ma non so, sono felice.

Axera

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