Le lezioni erano terminate già da un bel po'. Ormai era giunto il pomeriggio e tutti i ragazzi si erano cimentati in attività extrascolastiche, come ad esempio i club sportivi o gruppi di studio.

Victor non era certo da meno. In quel momento era nello spogliatoio per cambiarsi insieme agli altri ragazzi, ma, essendo arrivato più tardi rispetto agli altri, ci stava impiegando più tempo, così, dopo un paio di minuti, rimase da solo nella stanza, però solo con il ritardatario per eccellenza: il tanto famoso quanto ritardatario Axel Blaze.

Victor si era accorto del cambiamento di comportamento di Axel, lo trovava più riservato e decisamente più silenzioso, quando le altre volte non faceva altro che parlare con lui. Da quando aveva messo piede nello spogliatoio, Victor lo aveva addirittura beccato a fissarlo, o più che altro "studiarlo", ma lui non aveva mai dato a vedere all' altro di averlo scoperto.

Ormai era ovvio: sapeva qualcosa e Victor voleva scoprire cosa avesse scoperto suo "suocero".

Victor: cosa stai fissando? -si voltò verso di lui.

Axel venne colto di sorpresa, in flagrante più che altro.

Axel: cosa? -cercò di mantenere la calma e di non far saltare tutto.
Victor: sei teso, non parli, e in più hai lo sguardo posato su qualcosa da diversi minuti, non lo smuoveresti neanche se ti pagassero. Mi dici cosa stavi fissando?
Axel: nulla.. -continuò ad esaminare l' altro ragazzo, ma questa volta sotto i suoi occhi.

Victor si rese di come Axel lo stesse guardando, questa volta aveva scorto un dettaglio che prima non era riuscito a vedere: i succhiotti di Xeira.

Victor: non dirmi che sei scioccato per un paio di segni viola qua e là..
Axel: pff -ridacchiò- se pensi di sconvolgermi con tre o quattro succhiotti, sei decisamente fuori strada
Victor: anche perché.. -guardò il petto di Axel- ..tu ne hai il doppio, se non il triplo, dei miei..
Axel: ..il periodo dell' andarci piano è finito già da un pezzo
Victor: è stata Axera, vero?
Axel: certo! Me li farei fare soltanto da lei
Victor: dicono tanto a me e a Xeira che non riusciamo a tenerci i vestiti addosso per più di un giorno, ma da come sei ridotto, direi che tu e Axera non ce la fate per più di un' ora -ridacchiò.
Axel: prima o poi capirai quanto, andando avanti col tempo, sarà sempre più difficile tenerli addosso -gli rispose a tono, ghignando.
Victor: da quanto tempo è che state insieme?
Axel: tre anni e mezzo
Victor: wow..
Axel: non dirmi che adesso il finto scioccato sei tu
Victor: è ovvio che lo sia. Io sto con Xeira da nemmeno un anno.. -il suo tono si abbassò radicalmente.
Axel: che ti prende?
Victor: riuscirò a raggiungere quelle vette insieme a lei, secondo te?
Axel: perché non dovresti?
Victor: l' ultima volta che abbiamo litigato e che ci siamo allontanati, abbiamo rischiato seriamente di non tornare più insieme..
Axel: Victor, ascoltami. Axera è la mia ragazza da tre anni e mezzo, ma secondo te, in questo lunghissimo arco di tempo, non abbiamo mai litigato o non ci siamo mai allontanati?
Victor: davvero.. vi siete allontanati per un periodo?
Axel: magari fosse stato solo uno. Di difficoltà ne abbiamo avute fin troppe, anche noi abbiamo rischiato di perderci per sempre, ma non è successo
Victor: e come avete fatto a tornare sempre insieme? A fare sempre pace?  A perdonarvi di continuo?
Axel: non è difficile farlo se dall'altra parte c'è una persona che ti ama tanto quanto tu ami lei
Victor: sei sempre stato convinto di amarla?
Axel: lei è la ragazza della mia vita, quella con cui voglio passare il resto della mia vita e quella che voglio sposare. Io non l' amo soltanto, io sono completamente perso per lei
Victor: ..sei sempre stato il mio punto di riferimento, Axel. Sei sempre stato il mio idolo, sia nella vita che nel calcio. Non c'è niente che ti si possa dire contro, sei una persona meravigliosa.. -disse più a se stesso che ad Axel.
Axel: come? Non ho capito
Victor: sei una persona da ammirare, Axel. Non cambiare mai..
Axel: mi fai emozionare se mi parli così!
Victor: come sempre, fai sparire ogni minimo dubbio o paura dalla mia testa..
Axel: io ti dico semplicemente quello che sento di doverti dire
Victor: ecco perché non devi cambiare mai. Adesso andiamo ad allenar~
Axel: che sensazione si prova ad essere papà? -lo interruppe bruscamente.
Victor: -venne colto di sorpresa- cosa?
Axel: tu hai una figlia.. non è vero?
Victor: i-io.. beh ecco, sì. Faccio ancora fatica a dirlo, anche se ho sempre sperato che Harumi fosse figlia mia
Axel: ah vero.. c'è stato quel mezzo macello con Riccardo
Victor: già..
Axel: comunque.. come ci si sente?
Victor: beh.. credo che l'essere diventato papà sia uno dei regali più belli che abbia ricevuto. Per me Harumi è un segno che mi ha mandato la vita per scusarsi di tutto il dolore che ho dovuto patire, perché da quando c'è lei, io non ho smesso un attimo di sorridere. Sono rinato insieme a lei.. e adesso che ho scoperto di essere il suo vero padre, voglio restare per sempre al suo fianco. Vorrei tanto che in futuro mi si avvicinasse e mi dicesse "sono felice di avere un padre perfetto come te, papà".
Axel: ..per te è una creatura da proteggere in un certo senso
Victor: è la persona più importante.. insieme a sua madre -sorrise.
Axel: se davvero è così bello come dici tu, allora spero di non diventarlo troppo tardi -ridacchiò.
Victor: accadrà prima o poi.. ne sono certo. Intanto pensa a finire la scuola e a sistemarti, poi potrai parlare di figli ahahah
Axel: tu, però, hai velocizzato un po' troppo i tempi devo dire
Victor: ecco.. non fare la stessa cosa ahah, te lo sconsiglio. È sempre preferibile riuscire a sistemarsi prima di pensare a dei pargoletti che scorrazzano per tutta la casa. Su questo aspetto io e Xeira siamo stati un po' incoscienti e fortunatamente abbiamo dei genitori pronti ad aiutarci, ma se potessi tornare indietro, lo rifarei.. eccome se lo rifarei. Harumi, ormai, è troppo importante per me
Axel: anche tu sei una persona meravigliosa, Victor.. -gli sorrise.

Axel si avvicinò al proprio zaino ed estrasse da esso l' oggetto rubato poco fa a Xeira, e lo restituì a Victor.

Victor: come mai gliel'avevi rubata?
Axel: ho avuto una sorta di.. istinto paterno nei confronti di Xeira. Mi sono sentito come se lei facesse parte della mia famiglia..

A quelle parole Victor si irrigidì un po' e Axel se ne rese conto.

Axel: ..volevo impedirvi di continuare di fare quella cosa, però adesso ho capito quanto tu sia un bravo ragazzo e che ci si può fidare di uno come te, per questo adesso, te la restituisco..
Victor: sta' tranquillo.. ho capito perfettamente
Axel: ecco.. mi dispiace. Xeira era sul punto di uccidermi -ridacchiò.
Victor: come tu abbia fatto a sopravvivere non lo so. Quando si arrabbia, diventa un toro scatenato
Axel: ..sarà stata la mia esperienza con Axera ad insegnarmi come trattare una ragazza incazzata
Victor: ..secondo me è proprio una caratteristica di famiglia
Axel: come?

Victor si rese conto di come gli avesse risposto poco fa e si tirò un pugno in faccia mentalmente, doveva necessariamente cercare di farsi venire in mente qualcosa per svignarsela da quella situazione scomoda, a un passo dal far saltare la copertura.

Ciò, però, non fu necessario, dal momento che un forte boato rimbombò in tutta la struttura, spaventando tutti i presenti.

Axel: andiamo a vedere cos'è successo, forza! -incintò l' amico.

Ma Victor, in cuor suo, sapeva già cosa fosse successo, aveva riconosciuto quel boato.

La Protocollo Omega era appena arrivata alla Raimon per battersi contro di lui e gli altri.

{I miei tre righi}

Questo è un sogno..
Io non sono back sul serio..
È tutto frutto della vostra immaginazione, anime prave.

MA I SOGNI PRIMA O POI DIVENTANO REALTÀ.. e 'sto poi dopo na frega di tempo è arrivato.

VI SONO MANCATA. AMMETTETELO... (o almeno spero di sì).

Se mi odiate vi capisco, ma se mi amate no.. è amore vero se dopo tutto 'sto tempo mi amate ancora.

Il mio è sempre amore vero, don't ever forget it.

Axera♤