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47- Te necesito ver

Trascorsero tre mesi anche dalla nascita della figlia di Xeira a cui, dopo tante opzioni e indecisioni da parte dei familiari, venne assegnato il nome «Harumi», che sta a significare «bellezza primaverile».

La piccola viveva felice grazie alle varie attenzioni che riceveva da parte di tutti i suoi familiari, tranne che dal "padre". Ogni volta che Riccardo le stava accanto, Harumi si metteva a piangere o lagnava in continuazione, così il ragazzo cercava di starle alla larga il più possibile.

Nel frattempo in casa Blaze si stava organizzando un grande pranzo, voluto dai genitori di Xeira, in modo tale da poter salutare tutti i ragazzi prima che partissero per la missione alla quale erano stati assegnati.

Erano presenti Kai, Xeira, Jace, Keira, Katniss e Syon, insieme ai loro rispettivi genitori; Riccardo, invece, era venuto da solo.

Era stato invitato anche Victor, ma non era ancora fatto vivo. Tutti erano nel grande salone da pranzo, chi per dare una sistemata, chi per chiacchierare.

Katniss: Xeira.. tu partirai insieme a noi?
Xeira: certo che sì! Faccio parte della squadra anche io
Keira: e chi penserà ad Harumi?
Xeira: ..inizialmente non volevo partire proprio per lei, ma mamma mi ha convinta a farlo, assicurandomi che ci avrebbe pensato lei
Katniss: ..immagino che ti mancherà molto
Xeira: questa è una cosa che facciamo anche per lei. Voglio che in futuro anche lei possa giocare a calcio in modo pulito.. e per permetterglielo, dobbiamo proteggere questo sport!
Keira: ti trovo molto più sollevata in questo periodo -sorride.
Xeira: è solo grazie a mia figlia.


Non appena terminò la frase, sentì Harumi piangere dalla stanza adiacente alla loro. Evidentemente si era svegliata e aveva fame.

Xeira: scusate ragazze, torno subito.

Si allontanò dalle proprie amiche, ma non fece in tempo a raggiungere la figlia che il pianto di quest' ultima cessò. Era troppo strana come cosa.. solitamente occorrevano manciate e manciate di minuti per farla tranquillizzare, ma non appena arrivò da lei, capì tutto.

C' era Victor con la bambina in braccio che la coccolava mentre la faceva ridere e calmare.

Victor: ..hai fatto un brutto sogno, eh principessa? -rise e la neonata insieme a lui.

Victor: non direi proprio.. sei così felice in questo momento. Non puoi aver fatto un brutto sogno. Saresti un po' bipolare altrimenti.. come la tua mamma -continuò a ridere.

Lui era girato, quindi non si accorse subito di non essere solo in quella stanza, ma poi si voltò e scorse Xeira allo stipite della porta.

Victor: perdonami.. nel momento in cui sono entrato.. l' ho sentita piangere e non ho resistito
Xeira: tranquillo.. hai fatto bene. L' importante è che ora abbia smesso di piangere..
Victor: ..vado a salutare gli altri -si avvicinò alla ragazza per porgerle la figlia, ma quest' ultima non glielo permise.

Infatti Harumi afferrò con le sue piccole manine una mano di Xeira e una di Victor e le fece combaciare, in modo tale che i due ragazzi la tenessero in braccio insieme.

Xeira: Ha-Haarumi!
Victor: vuole solo giocare -ridacchiò.
Xeira: ...
Victor: Riccardo è un bravo papà?
Xeira: cosa?
Victor: ..si comporta bene con Harumi?
Xeira: c-certo.. hanno un rapporto f-fantastico
Victor: mi fa piacere
Xeira: perché questa domanda?
Victor: ogni volta che si avvicina a lei, Harumi comincia a piangere. Temevo che la facesse stare male
Xeira: lui è un padre e un ragazzo perfetto!
Victor: ..io so che piangi anche tu..
Xeira: da quando c' è Harumi, non ho più pianto
Victor: ..ma l' hai fatto.

Harumi voleva solo dormire in pace insieme alle due persone che la facevano sentire nel migliore dei modi, non aveva di certo l' intenzione di farli chiacchierare.

Voleva solo un po' di tranquillità!

Per avere solo tre mesi era già molto intelligente. Così lasciò le mani dei due ragazzi e afferrò i colletti delle loro maglie, stringendoli in due pugnetti abbastanza saldi per tirarli.

Nei cartoni animati aveva notato che per far zittire due persone, bastasse far sbattere le loro teste e farli così "addormentare" e lei voleva fare la stessa cosa con quei due, ma non aveva la forza necessaria per farlo. Non riuscì a farli "addormentare", ma sicuramente li ammutolì dal momento che si limitò a far scontrare semplicemente le loro labbra.

Dopo tanto tempo riavvenne quel fatidico e desiderato contatto che rimase intatto anche quando Harumi li lasciò andare, caduta in un altro sonno profondo.

Victor e Xeira sistemarono la bambina nella culla, ma poi lui si sedette sul divano vicino e la ragazza gli salì sopra, posizionandosi a cavalcioni.
Subito lui l' attirò in un contatto di labbra che mano a mano si intensificò. Era un bacio troppo desiderato da entrambi, che non esitarono a far aderire il più possibile i loro corpi.

Nella stanza risuonavano gli schiocchi che producevano le loro labbra e i loro udibili battiti cardiaci, i cui cuori erano entrambi sul punto di scoppiare. Victor si avvicinò Xeira sempre di più, trattenendola fra le proprie braccia, e, allo stesso tempo, lei gli afferrò la nuca per impedirgli di separarsi da quel magico contatto.

Dopo qualche secondo, le mani di Xeira arrivarono a toccare i bottoni della camicia di Victor, cominciando poi a slacciarli lentamente. Il ragazzo, di rimando, non fece domande, pensò solo a godersi il momento, anche mentre lei gli stava facendo cadere l' indumento dalle spalle, accarezzando le braccia con estrema delicatezza.

Victor, dopo ciò, fece scendere le sue mani fino a toccare i fianchi di Xeira, e in men che non si dica afferrò i lembi del maglioncino, tirandolo fuori dalla gonna dentro cui era stato riposto, e lo tirò verso l' alto, togliendolo. Le sue mani, poi, tornarono giù, passando lentamente dalla schiena fino a raggiungere ai glutei di Xeira, che Victor afferrò e strinse saldamente.

Dalla bocca della ragazza uscì un leggero gemito, che la fece staccare da quel meraviglioso bacio. Victor, estasiato, non si staccò però da lei, anzi, portò le labbra a baciare la sua guanca destra, la sua mandibola, il suo collo, la sua spalla.. durante tutto ciò, Xeira aveva tenuto le braccia ben salde al collo di Victor.

Dopo qualche secondo, Xeira si staccò di dosso Victor e fece combaciare di nuovo le loro labbra.

Però arrivarono, purtroppo, ad un punto in cui si ritrovarono costretti a doversi separare proprio per mancanza d' aria e, quindi, a guardarsi negli occhi.

Non si mossero di un solo millimetro, i loro occhi si erano incantati in quelli dell' altro.. e soltanto qualche istante dopo si resero conto delle loro azioni, delle loro condizioni in particolare, dal momento che avevano cominciato a togliersi i vestiti di dosso, e si allontanarono subito l' uno dall' altro.

Xeira: p-perdonami.. n-non sono riuscita a fermarmi
Victor: no, perdonami tu. Avrei dovuto impedirlo io. Ho dimenticato per un momento che tu fossi fidanzata..
Xeira: ..fingiamo che tutto questo non sia mai accaduto e non dirlo a Riccardo, per favore
Victor: sì.. va bene.

Subito si alzarono e si rivestirono.
Xeira rimase nella stanza a sistemare meglio la figlia nella culla e Victor si presentò alla sala da pranzo.

E dopo qualche minuto lo raggiunse anche Xeira, così il pranzo potette avere inizio ufficialmente. I loro occhi si scontrarono ancora altre volte durante l' arco della giornata, ma cercavano di non incantarsi. Non volevano che gli altri se ne accorgessero. Così, fra una portata e l' altra e una chiacchierata e un' altra, la piacevole giornata terminò.

Kai però non voleva che anche quella sera Victor stesse a casa da solo, così lo invintò a dormire da lui.

Kai: ..hai visto come cresce Harumi?
Victor: ogni giorno diventa sempre più bella -sorride.
Kai: proprio come la madre?
Victor: proprio come la ma- si rese conto solo dopo di ciò che stesse per dire.
Kai: non vuoi proprio togliertela dalla testa, eh?
Victor: ..non è che non voglia..
Kai: non ce la fai
Victor: ..già
Kai: sai.. a volte sembri tu il papà di Harumi
Victor: cosa?
Kai: Riccardo non è un bravo padre.. e non rende mia sorella felice. Tu invece l' hai fatto in passato e poi Harumi ti vuole così bene.. nemmeno io ho un rapporto così bello con lei. Sembri proprio suo padre..
Victor: voglio molto bene a tua nipote. Mi ci sono affenzionato e se farle passare del tempo con me la fa stare bene, allora passerò il mio tempo con lei
Kai: ..perché non fai questo ragionamento anche con mia sorella?
Victor: perché non c' è più nulla fra noi due
Kai: ..io non so come tu faccia ad avere voglia di sparare minchiate a quest' ora
Victor: io invece non so come tu faccia ad avere voglia di essere pestato a quest' ora
Kai: questione di punti di vista
Victor: voglio proprio vedere quanti punti vista avrai non appena ti farò un occhio nero
Kai: avrò sempre il solito
Victor: ossia?
Kai: tu non sarai mai in grado di dimenticare mia sorella
Victor: so di non esserne capace
Kai: allora smettila di provare ad esserlo
Victor: non sono io a dover smettere perché io non mi faccio problemi ad ammettere di amare tua sorella
Kai: ma allora.. perché non reagisci?
Victor: perché adesso Xeira ha un altro e una figlia insieme a lui
Kai: e prima?
Victor: ..è stata tua sorella a mantere le distanze. Io non ho colpe. Prenditela con lei
Kai: invece le hai! Non ti sei imposto fin dall' inizio!
Victor: senti Kai.. ora ho sonno.. ne riparleremo domani, okay?
Kai: però ne riparleremo seriamente, eh!
Victor: buonanotte!
Kai: buonanotte!





{I miei tre righi}

C'ho un sonno che mo si muore!! Se ci sono errori perdonatemi, con il tempo li aggiusterò.

Ora non ho un italiano al 100% puro quindi non so cosa abbia scritto esattamente, spero sia chiaro.

Prometto di aggiustarlo nel momento in cui la mia lucidità farà ritorno.

Ora ho una lavastoviglie da vuotare.
HASTA PRONTO♡

Axera♤

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