43- Halo
Xeira: ..
Victor: ..non c'è proprio nulla che io possa fare?
Xeira: ..
Riccardo: te l' ha già detto cosa vorrebbe che tu facessi
Victor: devo ignorarla e basta?
La ragazza sentì una leggera fitta trafiggere il proprio cuore in nemmeno un secondo, ma il dolore che le provocò durò molto di più di un semplice secondo.
Victor: è questo quello che vuoi?
Xeira: ..s-sì..
Victor: e così sia allora! Ti ignorerò così tanto da farti iniziare a dubitare della tua stessa esistenza!
Il dolore aumentò a dismisura con quelle parole, lasciando tutti i presenti senza parole, in particolare Xeira, che desiderava così tanto smentirlo.
Kai: ..V-Victor.. che stai dicendo?!
Victor: che altro dovrei dirle? Se sono dolce le faccio male, se la guardo la faccio stare male, se le dimostro quanto l' ami la faccio soffrire.. qualsiasi cosa provi a fare, le faccio solo del male, ma se ignorandola, la faccio stare bene, allora la ignorerò del tutto
Kai: ma-
Victor: ho voluto usare quelle parole cosicché capisca che lo farò seriamente. Se glielo avessi detto singhiozzando, non mi avrebbe né creduto né preso sul serio
Xeira: cosa ti fa credere che io adesso ti prenda sul serio?
Victor: ti ho appena ripetuto che ti amo e che per farti stare bene sono disposto ad allontanarmi. Tu sai quanto io sia serio su queste cose.
Quelle parole fecero capire a tutti, in modo particolare a lei, che avrebbe fatto sul serio per davvero e che non si sarebbe mai tirato indietro.
Kai: sei sicuro di quello che stai per fare?
Victor: completamente
Kai: Victor-
Victor: credo che ormai la pausa sia terminata. Domani abbiamo la finale. Riprendiamo gli allenamenti.
Tutti ripresero con i loro impegni.
Victor si stava impegnando come un matto negli allenamenti, dando tutto se stesso. Aveva detto che avrebbe ignorato Xeira e l' avrebbe fatto senz' ombra di dubbio.
Lui era un ragazzo di parola: una volta concessa, non si ritira più indietro.
Per questo avrebbe dato tutto se stesso in qualsiasi cosa pur di ignorare quella ragazza. Sapeva che sarebbe stato difficile, ma per lei avrebbe fatto uno sforzo.
Xeira, invece, sperava che stesse scherzando o che l' avesse detto per semplice sfogo, ma le sue speranze scomparvero molto presto, quando si rese conto che il ragazzo non le dedicava più neanche uno sguardo rubato, nemmeno per sbaglio.
Era molto attento a non guardare nella sua direzione.
Kai: se vuoi.. ci posso parlare io..
Xeira: no. Andiamo a scuola ad allenarci con gli altri
Kai: ma tu-
Xeira: domani giocherò anche io
Kai: non posso permetterlo, Xeira
Xeira: ti prego Kai, devo farlo!
Kai: ho detto no!
Xeira: se dovessi sentire dolore, ti avviserò
Kai: starei troppo in pensiero..
Xeira: nonna ha detto che nei primi mesi il dolore è sopportabile, è più un fastidio. Farò attenzione.. te lo giuro
Kai: ..parlane anche con papà. Non voglio assumermi questa responsabilità da solo
Xeira: va bene, lo farò.
La sera a cena...
Axel: CHE COSA?!
Xeira: papà ti supplico, ne ho bisogno!
Axel: ma tu sei scema, figliola!
Xeira: papà!
Axel: Xeira no! È troppo pericoloso
Xeira: ti prego!
Axel: ti ho detto di no. Tu domani non scenderai in campo!
Xeira: mamma, ti prego, digli qualcosa..
Axera: tesoro, cerca di capire.. aspetti un bambino. Se tu scendessi in campo, rischieresti di perderlo. È questo quello che vuoi?
Xeira: ma io-
Axera: un qualsiasi movimento brusco o caduta potrebbe risultare fatale.. i primi mesi sono i più delicati
Xeira: giuro di fare attenzione. Se dovessi sentire qualche dolore, prometto di uscire subito
Axera: ..Xeira..
Axel: tu mi hai chiesto e io ti ho risposto. Non scenderai in campo
Xeira: papà..
Axel: ho detto-
Xeira: per me è troppo importante. So già che riampiangerò la mia assenza in quel campo se non dovessi scenderci. Tu dovresti saperlo bene quanto me. Ti supplico.. fammelo fare. Ti giuro che non appena sentirò il più piccolo dolore uscirò!
Axel: ...hai idea del rischio che corri?
Xeira: certo che lo so! Ma voglio farlo comunque..
Axel: hai giurato di uscire nel caso dovessi sentirti male. Se non lo farai, prenderò dei seri provvedimenti
Xeira: hai la mia parola papà.
Giorno seguente. Momento della partita...
Tutti i ragazzi erano ansiosi, ma in particolar modo gli adulti.
Ormai tutti erano a conoscenza del Quinto Settore e la Raimon si stava impegnando duramente per far in modo di farlo fallire. La Resistenza lavorava sodo ogni giorno, dando frutti progressivi in poco tempo, ben assistita segretamente da Axel Blaze.
Quel giorno sarebbe stato il giorno decisivo. La Raimon contro L' Olimpo.
Due squadre composte da membri molto forti, ma soltanto una avrebbe prevalso sull' altra, guadagnandosi il titolo di campioni del Football Frontier.
Syon: ..ma.. Xeira giocherà..?
Arion: ne dubito. Non sarebbe l' ideale date le sue condizioni
Jp: sì ma.. io ho sentito che avrebbe fatto di tutto pur di scendere in campo
Michael: ma non.. non è rischioso..?
Gabi: tu le permetteresti mai di giocare, Riccardo?
Riccardo: preferirei non lo facesse, ma non sono il suo allenatore o suo padre. Non posso decidere io per lei..
Jace: ma potresti farla ragionare.
Victor aveva sentito tutta la conversazione, non di sua volontà, solo perché quelli non facevano altro che parlare di quell' argomento.
Victor: non puoi decidere tu, eh? ... bah Riccardo, ti sembra una giustificazione?! Credevo tenessi di più a tuo figlio e alla tua ragazza..
Gabi, da lontano, vide la squadra avversaria riscaldarsi e scorse fra i vari giocatori una figura femminile dai capelli rosso fuoco.
Gabi: ragazzi! Xeira si sta riscaldando
Arion/Jp: CHE COSA?!
Gabi: ma non.. non giocherà seriamente..
Aitor: purtroppo credo che lo farà
Keira: è certo che lo farà..
Victor si voltò, osservandola da lontano.
Victor: che cosa ti passa per la mente stupida ragazzina?!
Dopo un altro paio di minuti, le squadre fecero il loro ingresso in campo, stringendosi la mano. Nel momento in cui Victor e Xeira unirono le mani, i loro cuori presero a martellare pericolosamente nei loro toraci, battendo sempre più forti.
Xeira: b-buona fortuna..
Victor: che vinca il migliore -detto questo se ne andò, lasciandola lì.
Xeira non ci credeva.
Sul serio.. era capace di ignorarla?
Lei credeva fosse così, ma in realtà lui riusciva soltanto a non guardarla e sembrare distaccato, ma non a non pensarla.
Con il fischio d' inizio la partita ebbe inizio. Tutti quanti si stavano impegnando nel modo migliore possibile, ma allo stesso tempo facevano attenzione quando si ritrovavano a dover contrastare Xeira.
Non volevano farle male, nessuno di loro.
Dopo una serie di continui ricapovolgimenti di fronte, il primo tempo terminò con uno 0-0.
Kai: stai bene?
Xeira: sì Kai, sta' tranquillo
Kai: avevi promesso che saresti uscita se avessi sentito dolore
Xeira: lo so, ma adesso non sento dolore. Pensa ad una tattica con la quale possiamo vincere
Kai: ce ne sarebbe una..
Xeira: il nostro doppio tornado di fuoco
Kai: tu non puoi farlo
Xeira: invece posso
Kai: Xeira-
Xeira: ragazzi, abbiamo bisogno di spingerci nell' area di attacco. Dovete aiutarci a non farli arrivare in porta
Tutti: va bene!
Kai: non sei tu a decidere queste cose!
Xeira: tu sai che ci aiuterebbe, ma non la vuoi applicare. Smettila di avere paura per me.
La partita ricominciò e dopo un quarto d' ora buono, i gemelli riuscirono ad applicare la loro tattica, segnando.
Nell' atterraggio, però, ci fu qualche problema.
Proprio mentre Xeira stava scendendo, sentì un piccolo dolore che le fece perdere il controllo, spaventando il fratello.
Kai: XEIRA!!
Lei cercava di riprendere il controllo, senza riuscirci. Così si preparò ad un imminente scontro col terreno che avrebbe avuto conseguenze quasi certe.
Ma ciò non accadde.
Qualcuno l' afferrò prima che potesse toccare il terreno.
E non era affatto Riccardo.
Xeira: oh mio-
Victor: sei un' irresponsabile
Xeira: ma io-
Victor: non saresti affatto dovuta scendere in campo! Ti rendi conto del pericolo che stavi correndo?!
Xeira: ..per..perdonami
Victor: non devi scusarti con me, ma con tuo figlio e con suo padre
Xeira: ...
Victor: -la fece scendere per poi iniziare ad allontanarsi.
Xeira: avevi detto che mi avresti ignorata, perché mi hai aiutata?
Victor: l' ho fatto perché aspetti un bambino
Xeira: solo per questo?
Victor: sì, solo per questo
Xeira: non ti credo..
Victor: non è un mio problema
Xeira: tu l' hai fatto per un altro motivo!
Victor: se credi che sia per un altro motivo, capiscilo da sola
Xeira: ..ma io l'ho capito
Victor: non avresti potuto capirlo prima?!
Xeira: ..mi dispiace
Victor: ti ho già detto che non devi chiedere scusa a me, ma-
Xeira: ma a mio figlio e a suo padre. Lo so
Victor: bene, allora vallo a fare -si allontanò definitivamente.
Xeira: ma io.. l' ho già fatto..
{I miei tre righi}
«Ma io l' ho già fatto...» ....XEIRA CHE CI NASCONDI?!
Mi sono alzata da non troppo, ma mi si sono già riaddormentate tutte le dita delle mani.
È fastidiosissimo!
Tanto non le lascerò mai in pace. Devo ancora fare colazione!!
Axera♤
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