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34- Love you so bad

Kai: Jace.. mi sto pentendo di tutto questo..
Jace: perché?
Kai: si sentirà tradita quando scoprirà che Key in realtà sono io. Insomma.. la sto prendendo in giro
Jace: ma lo stai facendo per una buona causa
Kai: ..ma non ne sono comunque convinto
Jace: fa' come vuoi allora Kai. Io ora devo scappare.. ho gli allenamenti
Kai: ah.. già..
Jace: da quanto tempo è che non tocchi un pallone?
Kai: da quando ho smesso di vivere..
Jace: non ti fa bene, Kai
Kai: se tornerò in vita, ricomincerò a giocare
Jace: lo spero.. -disse per poi andarsene.


Kai spense il telefono e si rinascose sotto le coperte, cercando di addormentarsi. Nel frattempo un' altra persona era arrivata a casa sua. Il suono del citofono rimbombò per tutta la casa.

Axera: arrivo.. arrivo.

Dietro la porta si scorse una ragazza.

Katniss: lei?!
Axera: ..ci hai messo un po' di tempo, ma alla fine ti sei decisa
Katniss: ..c-cosa?
Axera: tu sei quella ragazza che ho incontrato al fiume.. e che è stata portata qui già una volta.. da mio figlio
Katniss: KAI È SUO FIGLIO?!
Axera: ..strano che tu non mi abbia riconosciuta..
Katniss: ma allora lei è Axera Foster!
Axera: ..Katniss, ora ascoltami..
Katniss: s-sì?
Axera: mio figlio è innamorato di te.. davvero tanto.. e non voglio che lui soffra quando in realtà non se lo merita
Katniss: ..i-io-.. dov' è Kai?
Axera: dovrei dirtelo secondo te?
Katniss: signora Blaze.. ho fatto un errore madornale. Ho bisogno di chiarire con suo figlio.. la prego.. mi faccia andare da lui.. i-io.. lo a-amo.. non voglio perderlo..
Axera: ..Axera
Katniss: prego, mi scusi?
Axera: se sei la ragazza che mio figlio ama.. chiamami pure Axera
Katniss: grazie mille.. Axera!
Axera: tu invece..?
Katniss: sempre Katniss, Katniss Lachance
Axera: SEI LA FIGLIA DI DARREN LACHANCE?!
Katniss: ..e di Celia Hills -rise prima di salire al piano superiore.
Axera: QUELLA RAGAZZA PARTORISCE MIA NUORA E NON MI DICE NULLA?! Ora mi sente! -fece entrare Katniss prima di andare in cucina e telefonare alla sua vecchia amica.

Katniss bussò alla porta, ma non ricevette alcun tipo di risposta, così entrò senza permesso. La stanza era quasi del tutto buia, entrava solo un piccolo spiraglio di luce dalla persiana.

Trovò Kai nascosto sotto una montagna di coperte, addormentato.
Si sedette accanto a lui e lo scoprì leggermente per poterlo guardare. Si accorse subito dello stato di Kai e del fatto che non fosse stato molto bene e, alla vista, a Katniss si fermò il cuore. I suoi occhi si riempiono di piccole e leggere lacrime che minacciavano i suoi occhi di scendere.

Un suo flebile singhiozzo fece svegliare improvvisamente Kai che, spaventato dal rumore venuto fuori dal nulla, uscì dalla montagna di coperte. Non riconobbe subito la persona di fronte a lui, ma diede per scontato che fosse Jace.

Kai: Jace? Sei tornato? Senti. Io mi sono pentito. Abbiamo sbagliato. Non dovevamo creare il falso profilo di Key. Mi sono lasciato sopraffare dalla nostalgia di Katniss. Dobbiamo rimediare..
Katniss: allora avevo ragione.

Kai restò spiazzato dalla persona che realmente aveva di fronte.

Kai: sto forse sognando? Oppure tu sei Jace e io ho le allucinazioni.

Katniss si sporse verso Kai e lo baciò.
Inizialmente era un semplice contatto, ma il ragazzo aveva subito approfondito tutto, facendo danzare le loro due lingue in un bacio più bagnato.

Katniss: da quando ti piace baciare Jace?
Kai: ...
Katniss: Kai?
Kai: ...-abbassò lo sguardo.
Katniss: non ti senti bene? Devo chiamare qualcuno?
Kai: sto morendo per te. Chiedilo a chiunque tu voglia. Piccola, non ho mai avuto cattive intenzioni. Non ho mai avuto intenzione di farti soffrire. Non voglio più rovinarmi e per te avevo deciso di tenere le mani a posto. So che non ti piaccio in questo modo, ma purtroppo anche questo essere fa parte di me..

Katniss lo fermò per poterlo ancora baciare.


Katniss: shh.. va tutto bene Kai.. a me vai bene così. Perdonami, sono stata una stupida a lasciarti andare.. scusami, ti prego.


Lo abbracciò appoggiando la propria testa sul petto del ragazzo, stringendo la sua vita con le proprie braccia.

Kai era incredulo.
Davvero lei era tornata tra le sue braccia? Sorrise istintivamente per poi mettersi a piangere dalla felicità.
S

i strinse a Katniss e poi appoggiò la propria testa su quella della ragazza.


Kai: ..quindi tu sapevi che Key fossi io..
Katniss: ho immaginato per tutto il tempo di star parlando con te, non con lui.. poi.. hai scritto le stesse identiche cose che mi hai detto. Eri davvero pentito.. ma non devi esserlo. Io ti accetterò così come sei. Mi dispiace di non averlo fatto prima..
Kai: ..ti amo Katniss
Katniss: ti amo anche io Kai.


Sorrisero ancora per poi riprendere a baciarsi e avrebbero continuato se non fossero stati interrotti da Axera, che aveva assistito a tutta la scena.


Kai: mamma!! Che ci fai qui?
Axera: ..ho trovato la porta semichiusa e non ho resistito
Kai: potresti lasciarci.. soli?
Axera: oh, sì certo.. ehm.. la tua ragazza resta a mangiare da noi?


I due ragazzi si sorrisero nel sentire il modo in cui la donna avesse chiamato la ragazza.

Kai: sì mamma, la mia ragazza resterà da noi stasera
Axera: allora quando è ora di cena, vi chiamerò
Katniss: grazie mille Axera
Axera: grazie a te.. Katniss -le sorrise.












Le labbra di Xeira andarono automaticamente a cercare quelle del proprio ragazzo e le trovò subito.


Le parole di Victor avevano eliminato ogni possibile traccia di insicurezza dall' animo di Xeira, almeno momentaneamente. La ragazza diede inizio ad un bacio semplice, formato da piccoli e lenti movimenti. Le mani grandi e calde di Victor andarono ad accarezzare la schiena di Xeira da sotto il maglione bagnato, non esitando a soffermarsi poi sul sedere della ragazza mentre Victor le stava divorando le labbra senza pietà, rendendole difficile anche solo farle prendere un po' d' aria.


Vorrebbe essere più dolce con lei, ma stava cercando di reprimere la rabbia e il nervosismo che provava nei confronti di Syon e Kai.


Xeira: Victor.. -riuscì a dire faticosamente- ..ehy.. fermati!


Victor obbedì, rendendosi conto del tono che aveva assunto la ragazza.

Xeira: che hai?
Victor: ..sto.. sto bene
Xeira: sei sicuro?
Victor: certo
Xeira: ..con me puoi parlare..
Victor: non ho bisogno di parlare -asserì con fermezza.
Xeira: ..sei arrabbiato
Victor: no
Xeira: sì invece, è a causa di Syon?
Victor: ...
Xeira: Victor, adesso siamo solo io e te.. non pensare a lui
Victor: ..può parlare con Kai e tu non vuoi che lui lo scopra perché poi ti ritroveresti costretta a scegliere, ma tu non vuoi scegliere..
Xeira: ..adesso siamo solo io e te. E ora scelgo di voler stare insieme a te
Victor: -prese una mano di Xeira.
Xeira: ora pensa solo a me e a te..

Victor ricominciò a baciarla, ma molto più dolcemente questa volta.
Le corde vocali della ragazza producevano dei piccoli ansimi che avevano il solo scopo di mandare Victor fuori di testa. Gli occhi del ragazzo perlustrarono quel corpo che avevano davanti e che non vedevano l’ ora di spogliare.

Con un colpo secco, Victor sfilò il maglione e i jeans di Xeira.

Xeira non credeva di star per farlo davvero, gli sembrava un sogno e non voleva svegliarsi per nessun motivo al mondo. Victor rimase un attimo ad ammirare la sua piccola, ma quel contatto visivo durò ben poco poichè la resistenza di Victor era andata a farsi fottere.

Posò le labbra sul suo collo.

Le mani intanto avevano trovato posto sulla schiena di Xeira, arrivando poi al suo sedere, che massaggiò con movimenti circolari, stringendo ogni tanto la presa. Alzò lo sguardo e sorrise soddisfatto nel vederla così rilassata.

Risalì con le mani lungo la schiena per cercare il gancetto del reggiseno, che slacciò e sfilò via subito.

Victor: fermami quando vuoi..

Afferrò anche l' ultimo indumento che le restava e lo tirò giù. Xeira si irrigidì nell’ istante successivo a quel gesto e si morse le labbra.
Con gli occhi chiusi si stava godendo tutto quello che stava succedendo, ma improvvisamente si sentì toccata in un punto dove nessuno, oltre lei, era mai andato.

Xeira arrossì in nemmeno due secondi e desiderò così tanto nascondere il viso sotto un cuscino.

Victor: che ti prende adesso? -ghignò.
Xeira: è.. è imbarazzante..
Victor: oh.. davvero?
Xeira: SÌ!!
Victor: mi devo fermare?
Xeira: ...
Victor: sai, non credevo fossi così timida.. -la prese in giro.

Se c'era una cosa che Xeira odiava, era essere provocata. Victor sapeva che carte giocare in situazioni come questa, infatti la ragazza raggiunse nuovamente le sue morbide labbra, baciandole con foga e divorandole tra i denti.

Permettendo a Victor di continuare.

Xeira: perché tu sei ancora vestito?-. domandò ad un certo punto.

Victor ridacchiò.

Victor: vuoi togliermeli tu?
Xeira: ...s-sì..
Victor: prego, fai pure.

Xeira portò le proprie mani all' estremità del maglione di Victor, togliendolo lentamente. Poi si avvicinò ai suoi pantaloni, dal quale slacciò la cintura per poi abbassarli insieme all' ultimo indumento che gli rimaneva.

Victor: come mai tutta questa fretta?
Xeira: smettila!
Victor: ..te la senti davvero?
Xeira: più tardi potrebbe succedere qualsiasi cosa..
Victor: e se non dovesse succedere nulla?
Xeira: voglio comunque farlo.

Senza esitare, Victor avvicinò un suo dito all' apertura della ragazza, il tutto senza interrompere il contatto visivo, e lo spinse successivamente dentro, iniziandolo a muovere solo nel momento in cui lei si era abituata.

Xeira rilasciò un piccolo gemito. Chinò il capo all’ indietro, godendosi quella sensazione fantastica.
Victor non pensava di averla mai vista più bella.. Voleva andarci piano con lei, quindi preferì prepararla.

Poi dopo un po' si fermò. Le allargò le gambe e s’ insinuò tra esse.

Gli occhi di Victor non volevano saperne di lasciare quel viso così carino, eppure così sensuale in quel momento, che gli faceva venir voglia di prenderla subito e farla urlare di dolore e piacere, ma era la sua prima volta così decise di non farlo.

Fin dal loro primo incontro in quella vecchia stanza, percepì i suoi sentimenti nei suoi confronti. E se n’ era innamorato perdutamente, nonostante il loro amore fosse palesemente impossibile da vivere come loro desideravano.

Infilò un secondo dito.

La sentì mugolare piano, così si accertò di non averle fatto male.

Victor: stai bene? -chiese preoccupato.

Sul suo viso si potevano scorgere solo espressioni di dolore.

Xeira: s-sì, non fermarti…-piagnucolò, stringendo le lenzuola tra le dita.

Victor si avventò sulle sue labbra per distrarla, non voleva farle male.

Victor: tra non molto non ti farà più male..

Dopo non molto tempo, Xeira parlò.

Xeira: ..Vi..V-Victor..
Victor: dimmi piccola
Xeira: credo.. credo di essere pronta..
Victor: sei sicura?
Xeira: sì..
Victor: non voglio farti male.. è la tua prima volta..
Xeira: ..non lo è anche per te?
Victor: non proprio, ma ti giuro di non essermi mai sentito così bene.. queste sensazioni.. le ho provate solo con te
Xeira: ..tu sei sicuro di essere pronto?
Victor: che intendi?
Xeira: ..prima non ti importava molto di fare del male alle altre, ma ora ti importa..
Victor: io le altre.. non le amavo
Xeira: io mi fido di te..
Victor: così tanto?
Xeira: così tanto.

A quelle parole, Victor sfilò le dita da lei, posizionandosi contro la sua apertura prima di entrare lentamente, cercando di farle il meno male possibile.

Xeira urlò in preda a quelle sensazioni intense. Respirare diventava sempre più faticoso, persino tenere gli occhi aperti sembrava essere un’ impresa.

Victor: vuoi che mi fermi? -le chiese, vedendo l’ espressione sofferente della ragazza.
Xeira: ..n-non ti azzardare.

Victor rimase fermo dentro di lei in modo da farla abituare alla sua presenza e non appena la sentì rilassare i muscoli, cominciò finalmente a muoversi.

Un ringhio roco lasciò la sua gola alla prima spinta. Lei era così diversa dalle altre ragazze..

La teneva stretta dai fianchi, tirandola a sé ad ogni spinta per arrivare sempre più in profondità.

Victor: sei bellissima, piccola- sussurrò contro il suo orecchio per poi scendere a baciarle il collo.
Xeira: a-a.. anche tu lo.. lo sei- gli rispose, abbracciandolo stretto.

Allacciò le gambe alla sua vita, andando in contro alle sue spinte sempre più veloci e profonde. Urlò più forte quando un punto preciso venne toccato in lei, inarcando ancora di più la sua schiena.

Victor capì cosa fosse appena successo e aumentò la velocità, dopo poco tempo finalmente i due ragazzi raggiunsero l' apice.

Victor collassò sul piccolo corpo della ragazza, che lo accolse delicatamente fra le proprie braccia. Si accoccolò sul seno della ragazza, usandolo come cuscino, non appena coprì entrambi con una coperta.

Lei si stava divertendo a giocare con le sue ciocche blu e teneva le braccia avvolte attorno al suo corpo.

Victor: al diavolo tutto e tutti. Io voglio stare con te. Non mi importa del resto
Xeira: ..ti amo Victor
Victor: ti amo piccola.

Poi Victor invertì le posizioni, facendo questa volta accoccolare lei sul suo petto prima di avvolgere un braccio attorno alla sua vita, possessivo.

Poi si addormentarono abbracciati, ma soprattutto insieme.



{I miei tre righi}

Ora.. ho bisogno di riprendermi perché io non posso aver scritto quella roba..

Oh gesù aiutami tu!!

Axera♤

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