28- Se salvarlo.. non so
Victor e Xeira non sapevano di essere spiati da qualcuno, la cui scena gli aveva causato una reazione mista tra il preoccupato e il felice.
I due ragazzi si separarono nel momento in cui riecheggiò intorno al loro lo squillo del cellulare di Victor, che salutò un' ultima volta la ragazza prima di andarsene via. Xeira, poi, andò in una direzione che l' avrebbe inebitabilmente fatta incontrare con quel ficcanaso.
Xx: ciao Xeira.. -uscì da dietro un albero.
Xeira: K-Keira?! Che ci fai qui?
Keira: stavo passando da queste parti
Xeira: oh..
Keira: da quanto tempo va avanti questa storia? -andò dritta al punto, senza perdersi in inutili giri di parole.
Xeira: d-di che stai p-parlando?
Keira: lo sai benissimo. Da quanto tempo tu e Victor state insieme?
Xeira: ...
Keira: rispondi
Xeira: in realtà.. non stiamo insieme, usciamo e basta
Keira: -la guardò dritta negli occhi, cercando di capire se la cugina stesse mentendo o no- ..non ci esci da amica, però
Xeira: ...
Keira: tu lo ami?
Xeira: -ingoiò una grande quantità di saliva.
Keira: ..lo ami?!
Xeira: SÌ! LO AMO! OKAY?! -urlò spaventata, come costretta.
Keira: ...
Xeira: lo so, faccio schifo! Mi sono innamorata della peggior nemesi di mio fratello! Non c'è bisogno che tu mi faccia la predica!
Keira: ...
Xeira: mi odierà a morte.. non credo mi rivolgerà mai più la parola.. ma che posso farci io?! Non riesco a stare senza di lui!
Keira: ..non gli dirò niente Xeira, tranquilla
Xeira: c-cosa?
Keira: non gli dirò niente perché dovrai essere tu a farlo
Xeira: Kei.. io non.. posso dirglielo. Significherebbe lasciare Victor..
Keira: non potrai nasconderglielo per sempre
Xeira: lo so.. ma per il momento non voglio farglielo sapere
Keira: e se lo scoprisse da solo?
Xeira: stiamo cercando di evitarlo
Keira: e se al mio posto ci fosse stato Kai? Purtroppo sappiamo entrambe come sarebbe andata a finire
Xeira: ..sì, lo so -si rattristò.
Keira: ci era mancato davvero poco..
Xeira: ho capito..
Keira: è farti capire a cosa stai andando incontro. Quel giorno Kai e Victor si erano quasi uccisi..
Xeira: ho detto che me lo ricordo!! Non devi per forza tirare di nuovo fuori quel discorso! Adesso lasciami sola..
Keira: ma io voglio aiutarti..
Xeira: allora se non te ne vai tu, me ne vado io! -esclamò per poi andarsene.
Xeira si ritrovò sulla riva del mare a camminare tranquillamente.
Nella sua menta era balenato per l' ennesima volta il ricordo di quel tragico giorno.. il giorno in cui suo fratello e il ragazzo che amava più al mondo, nel cortile della scuola, si pestarono a sangue.
Era trascorso soltanto un anno, ma lei ricordava quell' avvenimento nei minimi particolari, come se fosse accaduto qualche secondo prima.
Flashback.
Non era stata la classica lite o rissa fra ragazzi, era stato qualcosa di molto di più, di spaventoso:
Era una mattina come le altre. Victor e Kai erano soliti incontrarsi nel cortile della scuola ogni mattina.
Quella mattina, però, Kai non era ancora arrivato e Victor aveva iniziato ad insospettirsi. Attese per altri minuti, fino a quando non lo vide avvicinarsi a lui con grande velocità. Victor non fece in tempo a raggiungerlo che Kai gli si scaraventò contro, buttandolo a terra.
Lo cominciò a riempire di calci e pugni, alla quale però Victor rispose solo per difendersi, il suo unico intento era cercare di fermare l' altro.
Il secondo non riusciva a capire perché il suo migliore amico lo stesse picchiando, realizzò soltanto poco dopo, quando scorse un gruppo di ragazzi, che ben conosceva, ridere a creapapelle, divertiti dalla scena, così provò a spiegargli tutto, ma Kai non voleva più avere niente a che fare con "quel lurido verme".
Erano ridotti abbastanza male, anche perché nessuno aveva osato fermarli, intimoriti dai due ragazzi.
Ad un certo punto Victor, involontariamente, tirò fuori dalla tasca della divisa un piccolissimo taglierino che puntò contro a Kai, intimorendogli di fermarsi.
Non era completamente cosciente di ciò che avesse appena fatto, voleva soltanto farlo calmare e spiegargli.
Victor: ASCOLTAMI, KAI! TI PREGO, IO NON VOGLIO FARTI DEL MALE!
Kai: VAFFANCULO, STRONZO!
K
ai, non essendosi affatto spaventato, fece la stessa identica cosa.
Nemmeno lui voleva, in fondo, fargli del male.
Con quel gesto, venne dichiarata ufficialmente guerra tra i due, ormai, ex-migliori amici. Victor, dopo il gesto dell' amico si sentì tradito, e quando Victor Blade viene tradito, non perdona.
Tutta la sua voglia di sistemare le cose andò a quel paese, e il povero ragazzo si scaraventò contro Kai, invaso da profondi sensi di vendetta e rabbia.
Ricominciò uno scontro acerrimo. Seguirono diversi tagli e graffi, un vero e proprio disastro.
Stavano davvero esagerando. Giunse Xeira un bel po' di tempo dopo e si spaventò quando vide quella scena: suo fratello e il ragazzo che più amava al mondo pieni di lividi, graffi e.. le loro divise riempite di chiazze rosse.
Tirò fuori un urlo straziante che fece rabbrividire i due litiganti, che a quel richiamo subito si fermarono, come pietrificati. Si voltarono entrambi verso di lei, trovandola con il volto stracolmo di lacrime e le gambe tremanti. Cadde a terra pochi secondi dopo, troppo scioccata.
Non appena provarono ad alzarsi per raggiungerla, però, i due ragazzi caddero a terra, privi di sensi.
Axel si affrettò a chiamare un' ambulanza. I ragazzi vennero portati al pronto soccorso e non appena si svegliarono e vennero medicicati, potettero tornare a casa.
Diverse volte veniva chiesto loro il motivo di quella rissa, ma entrambi si rifiutano tutt' ora di rispondere.
La ragione era una sola.
Una sola.
....uno stupido frainteso....
Fine Flashback.
Xeira cercò di ricacciare via quel pensiero, ma era troppo difficile. Si era ritrovata in un guaio bello e buono.
Kai era giunto alla porta della classe di Syon, ma esitò un momento prima di entrare. Alle sue orecchie erano giunte parole che non gli erano tanto piaciute.
XX: devi smetterla di darti delle arie!
YY: non sei assolutamente nessuno! E non conti nulla!
Katniss: ..m-ma io n-non ho detto n-niente..
XX: non credo affatto carina, mi è arrivata una voce che dice che tu ami sparlare di me
WW: non ti devi neanche permettere di dire queste cose!
KK: sei una nullità! Dovresti vergognarti di frequentare questa scuola!
XX: a te le buone maniere proprio non piacciono.. e solo perché anche tu hai genitori importanti, non vuol dire che te le meriti a prescindere!
Katniss: v-voi.. non avete m-mai usato le b-buone maniere c-con me e-e poi io non ho m-mai va-vantato le mie origini..
WW: CREDI DI MERITARLE?! -le arrivò un altro schiaffo, piuttosto sonoro.
Katniss: ..c-che vo-volete d-da me?!
KK: che lasci perdere i calciatori della Raimon.. non meritano di averti intorno. Poveri tesori..
Katniss: v-va bene.. m-me ne an-andrò da lì..
WW: e spera di non averci fatto fare tardi! Se Kai è già arrivato, non te la faremo passare liscia!
In quel momento entrò nella stanza il ragazzo, che rimase sbalordito dal fatto che la classe fosse piena di studenti che se ne stavano altamente della scena. C' era un gran chiasso, ma non appena entrò lui, tutti si zittirono.
Sembrava fosse arrivato chissà chi.
Ragazze: È ARRIVATO KAI! -seguirono dei sonori moini più che fastidiosi.
Kai si ritrovò circondato da tutte le ragazze presenti nella stanza. A lui, però, interessava l' unica che non era andata da lui e che era rimasta isolata in un angolo. Scansò gentilmente quella massa e si diresse verso Katniss, che nel frattempo era caduta a terra, ancora abbastanza scossa.
Kai: Katniss.. ehy, mi senti? -disse scuotendola, un po' preoccupato.
Katniss: certo che ti sento, idiota.. -ridacchiò flebilmente.
Kai: -rise.
XX: come ti permetti di dargli dell' idiota?!
Kai: -prese in braccio la piccolina, almeno in confronto a lui, data l' altezza, e la portò via- se volete che continui a venire qui, non osate mai più trattare Katniss in questo modo, CHIARO!? Un solo segno che troverò su di lei e io non metterò più neanche un dito qui dentro!
Tutti annuirono.
Katniss era ancora in braccio a lui mentre se ne stavano andando.
Katniss: non dovevi ordinarglielo..
Kai: sta' zitta per ora. Sei ferita..
Per il resto del cammino ci fu un silenzio nervoso. Kai portò la ragazza nella propria casa, non sapendo in quale altro posto poterla medicare.
Axera: chi è tornato?
Kai: io mamma!!
Axera: oh Kai, come va am-... OH MIO DIO! CHE È SUCCESSO A QUELLA RAGAZZA?!
Kai: l' hanno picchiata..
Axera: oh povero tesoro!! Portala nella tua stanza, la medichiamo immediatamente!
Kai la portò nella propria stanza e l' adagiò sul letto. Poco tempo dopo giunse Axera con tutto l' occorrente per medicarla e diciamo che ci volle un po' per curarla completamente.
Nel frattempo Kai osservava tutto con grande preoccupazione.
Kai: secondo te.. le hanno fatto molto male?
Axera: ..beh.. sicuramente questa non è stata la prima volta che l' hanno picchiata
Kai: ..è tutta colpa mia..
Axera: amore, ma tu non c'entri nulla..
Kai: ..sarei dotuto arrivare prima! Avrei potuto evitarlo...
Axera: -sorrise.
Kai: cosa c'è da ridere, mamma?
Axera: niente Kai. È che mi ricordi tanto tuo padre..
Kai: -sorrise- davvero?
Axera: come mai ne sei così felice?
Kai: perché per il momento non ho ancora trovato un altro "ragazzo" che abbia mai amato nello stesso modo in cui papà ha amato e sta continuando ad amare te. Per me è un onore essere definito come lui..
Axera: aww amore mio!! -lo prese e lo abbracciò fortissimo, stringendolo tra le proprie braccia- il mio bambino!!
Kai: ti voglio bene, mamma
Axera: io di più Kai -gli stampò un bacio sulla fronte.
Kai: dovrebbero fare un film su di voi, o un libro!
Axera: oh piccolino, credo che probabilmente non esisterà mai qualcuno senza niente da fare che scriverebbe la storia di me e papà
Kai: nahh secondo me qualcuno ci sarà!
Axera: ora falla riposare. Si deve riprendere per bene
Kai: va bene mamma, grazie mille. Ti voglio un mondo di bene
Axera: anche io tesoro mio -andò verso la porta- ora vi lascio soli.
Katniss si risvegliò una mezz' oretta dopo, ma non riconobbe il luogo in cui si trovava. Era distesa su un letto, solo quando si girò da un lato riconobbe a chi appartenesse quella stanza.
ERA SUL LETTO DI KAI BLAZE?!
OH MIO DIO!
OH NO! PEGGIO!
LUI STAVA DORMENDO AL SUO FIANCO?! A VENTI FOTTUTI CENTIMETRI DA LEI?!
Ci mise tre secondi a diventare rossa come i capelli della madre di Kai. Da quella prospettiva però.. era decisamente più carino del solito.
Il viso era più dolce e beato, dormiva profondamente, proprio come un bambino. La ragazza gli accarezzò il volto, ma non appena smise, ricevette dei mugolii da parte di Kai, che la incitavano a continuare.
Katniss: ..bah.. che bambino!
E lo continuava a fissare..
Katniss: a volte mi sembra che tu stia al gioco con alcune galline.. insomma.. per quale insulso motivo un ragazzo come te dovrebbe sprecare il suo tempo prezioso con una.. come me? Parli con me perché ti fa davvero piacere o per far felici quelle galline? ...come fanno a starti simpatiche? Come fai a sorridere con loro? Io.. mio Dio quando mostri loro il tuo sorriso, rosico come un castoro.. non ha molto senso detto in questo modo, ma ne assumerà giusto uno quando ti dichiarerò i miei probabili senimenti..
Si fermò un momento per ricomporsi. Decise di voler azzardare un pochino.. tanto Kai stava dormendo. Si avvicinò ancora di più a lui e gli stampò un minuscolo bacio.
Quello che la spaventò fu però il fatto che Kai stesse ricambiando.
La ragazza, spaventatasi, provò a ritirarsi, ma Kai le afferrò un labbro con i denti, stringendolo un po', per portarlo indietro sulle proprie labbra, approfondendo il bacio.
Kai: le tratto bene innazitutto perché sono un gentiluono, ma anche per cercare di farti ingelosire.. dato che io credo di provare seriamente qualcosa per te..
{I miei tre righi}
AVAST! IO VADO A DORMIRE.
Io mi vado a buttare da un ponte, per chi volesse seguirmi.. il ponte è abbastanza alto per tutti.
Axera♤
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