22- Dubbi esistenziali
Mattino seguente...
Non si era accorto di nulla nessuno. Victor era riuscito nel suo piano: far impazzire Xeira, anche se, in realtà, non era andata esattamente come l' aveva pianificato.
Infatti non aveva previsto che tutto ciò.. gli sarebbe piaciuto, che ne restasse, insomma, coinvolto o addirittura che Xeira potesse ricambiare quei gesti in quella maniera.
Quella ragazza era davvero strana.
Non aveva mai incontrato una ragazza come lei.
Ormai era mattina presto. Victor non si era neanche accorto di essere rimasto a dormire in quella stanzetta, per di più con una ragazza!
Era davvero piacevole avere Xeira accoccolata a lui.. ma doveva staccarsela. A lui non interessava saltare un giorno, ma il padre di Xeira se ne sarebbe certamente accorto.
Victor: Xeira.. ehy.. Xeira.. -la scosse.
Xeira: ancora cinque minuti..
Victor: non mi va di aspettarti. Se non ti alzi ora, ti lascio qui da sola!
Xeira: uff.. che ore sono?
Victor: le 07:30
Xeira: ..è tardi..
Victor: per fare cosa?
Xeira: sono in condizioni pietose..
Victor: allora ti accompagno a casa
Xeira: non posso tornare a casa! Ieri hai detto a mio fratello che avrei dormito da Keira!
Victor: ..allora.. vieni a darti una sistemata a casa mia
Xeira: a-a casa tua?!
Victor: che c'è? Ci hai ripensato?
Xeira: n-no.. ma.. mi vergogno
Victor: non c' è nessuno a casa a quest' ora
Xeira: s-sicuro?
Victor: è casa mia! Dovrei saperlo, no?!
Xeira: s-sì.. certo. Grazie allora
Victor: non ringraziarmi.
Dopo essersi alzati, i due ragazzi si diressero verso la casa del ragazzo.
Xeira era nervosissima. Prima viene baciata da lui e poi viene addirittura invitata a casa sua!
Stavano succedendo tante cose troppo in fretta.
Non appena entrarono nell' abitazione, Xeira iniziò ad esaminare anche la più piccola parte della casa.
Tutto era rimasto esattamente come lo ricordava, non era cambiata una virgola, sebbene fosse già da un bel po' che non metteva piede in quella casa.
Victor: il bagno è di sopra, la prima porta a sinistra -spiegò accompagnandola.
Xeira: ..s-sì.. me lo ricordavo
Victor: ah.. già.
Salì le scale e, come le aveva detto poco fa, trovò subito il bagno.
Entrò e chiuse la porta, cominciando poi a darsi una sistemata.
Si sistemò i capelli e si sciacquò la faccia e le mani. Poi dal suo zaino estrasse dei trucchi che portava sempre con sé e si aggiustò il make-up.
Una volta aver assunto un aspetto decente, e aver realizzato di essere tornata a casa di Victor Blade, uscì dal bagno e tornò al piano di sotto.
Era convinta di averlo sentito scendere, ma non riusciva a trovare la sua figura in nessun angolo del piano inferiore.
Xeira: ..Victor? -chiamò il suo nome.
Non fece in tempo a chiamarlo una seconda volta che il ragazzo l' abbracciò da dietro, stringendola forte tra le proprie braccia.
Xeira: V-Victor..
Victor: ....
Xeira: che hai? Non ti senti bene?
Victor la girò verso di sè, facendo unire le loro labbra in un bacio decisamente troppo dolce.
Il ragazzo ci sapeva fare.
Xeira lo abbracciò a sua volta, inspirando il suo profumo, buono come sempre. Victor si abbassò leggermente per afferrare le cosce della ragazza, prendendola in braccio.
Lei ovviamente non si rifiutò, sarebbe rimasta avvinghiata a lui anche tutto il giorno. La tenne in braccio per un bel po', fino a che non la trasportò nel salotto, facendola sdraiare sul divano.
Salì sopra di lei e finì nuovamente a baciarle il collo. Erano baci piccoli che mano a mano andavano ad ingradirsi, diventando talvolta anche dei morsi.
Ad ogni segno finito, il ragazzo poi leccava quella zona, come per alleviarle un po' il fastidio. Mano a mano poi risaliva, tornando a baciare quelle labbra talmente perfette da non sembrare reali.
Lei era indescribile, completamente diversa da tutte le altre. Anche le altre non opponevano resistenza, ma non avevano mai cercato di ricambiare tutte quelle azioni come Xeira.
Se con lui ora ci fosse stata un' altra ragazza, sicuramente adesso non si sarebbe ritrovato schiacciato tra il divano e Xeira, non gliel' avrebbe mai permesso. Era sempre lui ad avere in mano le redini della situazione, ma con lei.. amava anche lasciarsi andare.
Xeira, infatti, aveva invertito le posizioni e si era posizionata a cavalcioni su Victor. Lo teneva con le due mani sulla nuca, e lo aveva alzato in modo da rimanere seduta su di lui.
Il ragazzo la manteneva saldamente per i fianchi, non la mollava neanche per scherzo.
Un suono.
Il rintocco dell' orologio li aveva interrotti e fatti staccare. Erano in un ritardo mostruoso. La campanella sarebbe suonata alle 8:15 e da casa di Victor fino a scuola bisognava per forza prendere un mezzo.
La scuola era veramente lontana.
Xeira: e adesso?! Faremo tardi!
Victor: no, aspetta.. calmati
Xeira: abbiamo perso il treno.. come ci andiamo a scuola adesso?!
Victor: ..con la moto di mio fratello
Xeira: CHE COSA?!
Victor: tranquilla, la so guidare
Xeira: ma se.. se mio fratello ci vedesse..
Victor: parcheggerò sul retro, nessuno farà caso a noi
Xeira: allora.. va bene.
Si alzarono dal divano e si diressero verso il garage. Victor prese due caschi e uno di questi lo lanciò alla ragazza, che lo afferrò.
Victor: sai come si mette, vero?
Xeira: non prendermi per una cretina!
Victor: va bene, va bene.. non agitarti!
Xeira indossò il casco e non appena Victor la vide, iniziò a ridere.
Xeira: che hai da ridere?
Victor: l' hai allacciato?
Xeira: -corrugò la fronte- e come si allaccia?
Victor: ..vieni qui -rise.
Non appena le si avvicinò, lui iniziò a sistemarle il casco e, poco prima di abbassarlo completamente, le stampò un innocentissimo bacio.
E alla fine glielo allacciò.
Salirono sulla moto. Xeira era un po' insicura, non era mai salita su una moto e non sapeva come.. insomma, evitare di cadere.
In quel momento Victor le afferrò le braccia e se le portò sui suoi fianchi, facendola poi stringere a lui.
Victor: devi reggerti.. potresti cadere
Xeira: ehm.. o-okay...
Victor: sta' tranquilla.
Fece partire finalmente il mezzo e sfrecciò via, correndo come un razzo.
Xeira si stringeva sempre di più a lui, aveva una paura tremenda di cadere.
E ciò non dispiaceva sicuramente al ragazzo.
Victor era sempre stato un tipo chiuso che non amava esternare le proprie emozioni, infatti per lui l' amore non era mai stata una cosa seria. Cambiava continuamente ragazza perché era convinto che quel tipo di sentimento comprendesse solo divertimento..
In quel momento si rese conto di non aver capito assolutamente niente, se ne accorse solo più tardi che Xeira gli facesse un certo effetto.
Molto tempo fa, quando era ancora amico del fratello della ragazza, nutriva qualcosa di profondo per lei.
Ma nel momento in cui litigarono, decise di reprimerlo, di dimenticare i suoi sentimenti per Xeira, convinto che le altre ragazze sarebbero riuscite a fargliela dimenticare.
Arrivarono a scuola con dieci minuti di ritardo. Come aveva detto, Victor parcheggiò sul retro. Scesero velocemente dalla moto e si tolsero i caschi, ma prima di separsi, il ragazzo attirò Xeira a sè, iniziandola a baciare per qualche secondo.
Ormai erano già in ritardo.. un secondo in più, un secondo in meno non faceva nulla.
{I miei tre righi}
NON HO PIÙ UNA VITA SOCIALE.
PER IL MONDO STO SCOMPARENDO.. MI STO ESTINGUENDO.
Mi faranno specie protetta del WWF a rischio estinzione.
Ma in un qualche modo risorgerò.
Axera♤
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