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I giorni che seguirono la cena, June li passò a riflettere sulla proposta di Sam.

La possibilità di iniziare karate sembrava tanto allettante quanto spaventosa.
Una parte di lei avrebbe voluto dire di sì, entusiasta di provare un nuovo sport  e mettersi alla prova.
Forse per dimostrare agli altri, ma soprattutto a se stessa, di non essere più una persona fragile.

Dall'altra, invece, aveva paura delle conseguenze.
Il ricordo doloroso delle violenze fisiche e psicologiche della madre, che l'avevano perseguitata per tutta l'infanzia, erano ancora indelebile.

Riusciva ancora a sentire le ossa del suo polso spezzarsi, per impedirle di ballare.

ma forse doveva accettare, per mettere un punto al passato.
Forse il karate non solo le avrebbe dato forza fisica, ma anche la possibilità di sentirsi di nuovo libera.

Sorrise tra sé e sé.
Si sentiva pronta a fare quel passo, a prendere il controllo della sua vita.

In quel momento, la voce di Hunter la fece sobbalzare. Era al lavello, intento a lavare i piatti, ma la sua voce si sentì, nonostante il rumore dell'acqua.
"- sei inquietante-" disse, guardandola con un'espressione di lieve divertimento, ma anche preoccupazione.

June sbuffò, ma il sorriso non le abbandonò il volto.
"- sto solo pensando-"
"- e perché sorridi?-"chiese lui, alzando un sopracciglio. La sua voce aveva un tono curioso.

La Lowe lo guardò per un attimo, poi, parlò con voce bassa: "- credo che inizierò karate-".

Hunter la guardò, ma invece di rispondere con un commento sarcastico, sorrise.
June notò una strana approvazione, sul volto  del fratellastro.

La mora si diresse poi  verso il suo telefono.
Lo sbloccò e aprì il contatto di Sam, pronta a digitare un messaggio.

ehi Sam,
ci ho pensato e ho
deciso di accettare!
Credo che il Miyagi- Do
avrà un nuovo membro❤️.

E mentre aspettava la risposta dell'amica, June fu pervasa da una forte emozione: speranza.

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June fisava l'insegna davanti a sé:" Miyagi- Do Karate".

Il legno lucido e la scritta elegante la colpirono con un  misto di ammirazione e ansia. Rappresentava una sfida contro le sue paure.

Inspirò profondamente, cercando di calmare il battito del cuore, e con passo deciso, varcò la soglia.

Si guardò attorno, incerta su dove dirigersi.
Sentì in lontananza la voce di Daniel e la seguì, trovandosi davanti un ampio giardino, con un laghetto alla sinistra che rifletteva i raggi del sole.

era un posto bellissimo

"- June!-" la voce di Sam la fece voltare di scatto.
Sam stava sorridendo, e il calore nel suo sguardo fece sentire June un po' più a suo agio.
Ma l'attenzione di tutti era, ormai, su di lei.

Daniel si voltò per primo, con un sorriso gentile, ma non fu il solo.
Al suo fianco c'era un ragazzo che June non aveva mai visto.
Aveva i capelli castano chiaro che gli ricadevano leggermente sugli occhi.
Un sorriso incuriosito gli si disegnò sulle labbra.

"- ciao June, sono molto felice di vederti qui-" disse Daniel, con tono caloroso.
"- anche io, signor LaRusso-" sorrise.

Daniel fece un cenno verso il ragazzo accanto a lui.
"- lui é Robby, Robby, lei é June. É la figlia di un amico, ed é appena arrivata in città-"

Robby le porse la mano, con un piccolo sorriso.
"- piacere di conoscerti-" disse, e il tono della sua voce era rilassante, quasi accogliente.

June l'afferrò, aprendosi in un sorriso.
"- piacere mio-" rispose, cercando di mascherare il suo nervosismo.

Daniel si posizionò al centro del giardino, attirando l'attenzione su di lui.
"- bene, direi che possiamo iniziare-"

June lasciò cadere il suo borsone, impaziente di iniziare.
Daniel prese un sacco di farina e, con un un movimento netto, lo tagliò, lasciando che il contenuto si riversasse a terra, formando un grande cerchio.

"- uno dei principi fondamentali del Miyagi-Do Karate é  di muoversi sempre in cerchio-" spiegò LaRusso, con una calma che sembrò quasi ipnotica.
"- e con la tecnica della ruota, potrete scoprire che due persone possono essere forti quanto venti-"

Robby si guardò attorno, poi sollevò un sopracciglio, divertito.
"- due? siamo tre-" osservò Robby, con tono ironico.

Daniel scosse la testa.
"- June deve iniziare dalle basi, mentre voi vi eserciterete , io lavorerò con lei-" rispose Daniel.

Sam e Robby si misero in posizione, l'uno di fronte all'altro, pronti per iniziare l'allenamento.
Daniel si avvicinò poi a June, con sguardo serio ma incoraggiante.

"- pronta?-" le chiese, con tono di sfida.
Una cosa che non sapeva, era che June amava le sfide.
"- nata pronta-" rispose, sollevando il mento.

I due le rivolsero uno sguardo e, in coro, esclamarono:" - buona fortuna-" .

June alzò gli occhi al cielo, divertita ma anche leggermente preoccupata.

Daniel si fece serio.
"- ti chiedo solo una cosa: io dico, tu esegui. Nessuna domanda sui metodi, capirai alla fine-"

Per un attimo, la mente di June cominciò a viaggiare, immaginando scenari assurdi o difficili, ma poi annuì.
Imponendosi di restare concentrata.

"- ora ti mostro la prima lezione di questo dojo-"  spiegò l'uomo, prendendo un panno e indicando il pavimento con un gesto solenne.

"-dai la cera, togli la cera-"

June lo guardò incredula, ma poi afferrò il panno, decisa a fidarsi.
era solo l'inizio.

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spazio autrice: mi scuso in caso di
errori!
SONO TROPPO GASATA
amo questo capitolo,
perché i miei amori si incontrano
e sono così carini🥹
spero vi sia piaciuto,
sof❤️