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"La piccola June stava disegnando nella sua stanza.
Ha sempre amato l'arte, in tutte le sue forme.
Disegnare e danzare erano i suoi modi preferiti, per esprimerla.
Tuttavia, smise di ballare a seguito di un incidente.
Incidente causato da sua madre.
Come sempre, era sotto effetto della cocaina e la piccola June sapeva che doveva ignorarla.
Ma voleva che qualcuno la guardasse ballare.
Così raggiunse la madre in salotto, ma quest'ultima ordinò alla figlia di lasciarla stare.
June non le diede retta e la donna iniziò a urlarle contro, per poi spingerla violentemente contro il muro.
La bambina si slogò un polso e la madre, come se volesse darle una lezione, le schiacciò il braccio con la sua scarpa, fino a romperglielo.
June aveva solo cinque anni e si ritrovò a mentire al padre, dicendo di essersi fatta male a danza.
Quando dovette lasciare la scuola, la bambina pianse mentre la madre le ricordava che se lo era meritato.
Ora la piccola June aveva sette anni, e poteva solo disegnare.
Stava disegnando il suo ideale di famiglia perfetta: lei , il suo papà e un barboncino, che purtroppo non aveva.
Sentì urlare dal piano di sotto e scese velocemente le scale a controllare.
Si sedette, pronta ad assistere all'ennesima lite tra i suoi genitori.
"- sei una madre di merda, hai portato qui il tuo spacciatore ieri. E se avesse fatto del male a June? Ha solo sette anni-" urlò suo padre.
"- June ne ha cinque, e io mi fido di lui . Non tocca nessuno senza il suo consenso -" gridò a sua volta la donna.
" - cinque? cinque? Mia figlia ha sette anni-"
"- vabbè. Stai facendo questo caos per nulla. Io mi fido dei miei nuovi amici!-"
"- allora se ti fidi di loro e li vuoi nella tua vita, io non posso stare con te-"
La piccola June sussultò, suo padre non poteva abbandonarla.
"- che stai dicendo?-"
"- ogni azione ha una conseguenza. Perciò prenditi questa, come conseguenza-" si tolse la fede e la lanciò ai piedi della donna.
"- io voglio il divorzio-"
"- e non avrai più contatti con mia figlia-"
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June non riusciva a non pensare a quella discussione, che aveva cambiato la sua vita.
Sua madre quella notte firmò le carte del divorzio e lasciò la casa, senza salutare la figlia.
Rubandole anche i risparmi, che avrebbe usato per comprare il cane tanto desiderato.
Nonostante tutto, lei e suo padre si ripresero.
E June era felice che si stesse rifacendo una vita.
Sprofondata nei ricordi , abbandonò la testa sul finestrino nell'auto mentre leggeva " Welcome to Valley"
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spazio autrice : mi scuso in caso
di errori!
ho appena scoperto che la scuola inizia l'11 e sono molto depressa.
ma spero vi sia piaciuto il prologo
sof❤️
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