Jade scende le scale velocemente, rischiando pure di cadere dalle scale; ho visto come il suo piede era scivolato dallo scalino e come ha evitato un brutto volo, grazie a Dio.
Ho avuto più paura io di lei, che ha continuato a scendere i gradini come se nulla fosse.
Io sarei rimasto mezz'ora a pregare Padre Pio.

I suoi capelli sono mossi e legati in una coda e sulla fronte cadono due ciocche che ha deciso di lasciare libere.
Il suo vestito è nero con strisce verticali leggermente grigie ed aderente.
Ai piedi porta degli stivali che le arrivano fin sopra il ginocchio.
È bellissima.

«Sei bellissima» mormoro cercando di non farmi sentire, ma Nick mi sente e si volta abbastanza velocemente, riuscendo anche a sentire il "crack" nel suo collo.
«Niick, fai attenzione a non ucciderti il collo» dice Jade avvicinandosi a suo fratello e lasciandogli un bacio nella guancia.
Mi sorride quando mi vede e non riesco a fare altro che aprire le braccia e stringerla a me, come se avessi paura di perderla.

«Andiamo» dice felice.
Jade saluta Nick e la sua famiglia, chiude la porta di casa dietro di sé e cominciamo a camminare verso il ristorante dove con il resto del gruppo ci siamo dati appuntamento.
«Allora...» inizio a parlare, anche se non so cosa dire dato che non ho fatto nulla di esilarante in questa giornata.

Tranne stare rinchiuso nella mia stanza a dondolarmi e deprimermi con la paura che sta sera qualcosa vada storto, ma lasciamo stare.

«Allora, ti è passato un po' il bernoccolo?» domanda.
Sento le nostre dita sfiorarsi e faccio una mossa che fa battere molto velocemente il mio cuore, le prendo la mano.
Jade stringe la stretta e incrocia le nostre dita, ho bisogno di un'ambulanza.

«Beh, sì. Anche se riesco a nasconderlo benissimo sotto la bandana» dico ridacchiando.
Maledetto il cane del vicino che abbaia ogni qual volta che mi sente, perché ogni volta che sorrido mi fa male il bernoccolo? Oh gesù.
«E ti fa male adesso?» domanda preoccupata.
«Solo ogni volta che faccio un'espressione facciale, in pratica sempre» rispondo.

Jade annuisce ed io vedo in lontananza il punto d'incontro con i ragazzi.
«Ma come lo stai curando?» domanda Jade, mettendo la ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Metto una semplice crema» rispondo semplicemente.
Arriviamo davanti al Bar Caritas e già ci sono gli altri, ovvero Selena, Erick, Christopher e Jade Nelson.
«Ciao ragazzi» salutiamo in coro io e la ragazza a cui tengo la mano.

«Ciao Jadey» urla Selena stonandoci le orecchie con la sua voce acuta, si fionda direttamente su Jade la quale è pronta e la afferra saldamente; evitando che finiscano col il culo spiaccicato a terra.
Osservo lo sguardo colmo di felicità verso la bionda, felicità che quando stava insieme a Elizabeth e Faith non avevo mai notato ansi sembrava annoiata quando stava con loro.

«Ah si? Mi tradisci con lei? Ok basta è finita» mormora Erick mettendosi a braccia conserte e girandosi verso Christopher, che ride alla scena.
«È la mia migliore amica, shiut up»

(vi prego leggete questo "shiut up" con la voce di Jesy HAHAHAHHHAHAHAHAHAHAH)

«Davvero?» domanda incredula Jade.
«Certo tesoro» risponde Selena dando due pacche sulla sua palla.
Jade mi guarda e mi sorride e sento il mio cuore perdere 350 battiti al millisecondo a causa sua.
È così bello vederla felice.
«E la chiama pure "tesoro"» risponde Erick gesticolando con il dito.
Jade Nelson sbuffa e Christopher si mette la mano nei capelli.
«Gelosone» dice Christopher sistemandosi il capellino e ricevendo uno sguardo di fuoco da parte del cubano.

«Dunque ciurma,» inizio a parlare per far ritornare tutto alla normalità.
Jade Nelson ride a questo nomignolo affibiato.
«Che dobbiamo fare? Qual è il programma di sta sera?» domando.
Selena scatta subito all'attenti, mettendosi al centro del cerchio.
«Siccome non sono mai stata una persona normale e probabilmente mai lo sarò, intanto sistemiamo le tovaglie nel giardino di Stanley Park. State tranquilli ho portato tutto io e a breve mia sorella ci porterà le chitarre così possiamo cantare o suonare, -visto che Erick e Christopher ne sono capaci-. Poi visto che c'è il camion dei panini lì vicino, possiamo prendere i panini e mangiare distesi sulle tovaglie» spiega la bionda.

«Non ho mai fatto nulla del genere».
«Neanche io» rispondono sia Jade Nelson che la mia Jade.
Uh, a pensarci suona bene "la mia Jade".
No ok, Joel non è il momento di farsi le paranoie e iniziare le riprese dei film mentali, concentrati.
«Davvero?» domandiamo io e Christopher all'unisono.
«Voi quando avete mai fatto una roba del genere?» domanda la sorella minore di Nick.

«Quando i nostri genitori ci hanno buttato giù dal letto per andare in campeggio» rispondiamo sempre in coro.
Io e il mio migliore amico ci guardiamo con una faccia strana, che poi si trasforma in un sorriso e ci battiamo il cinque appoggiandoci l'uno alle spalle dell'altro.

«Batman e Robin dei poveri» dice Erick facendomi ridere.

«Heey, non insultare il mio supereroe preferito!» sbotta Christopher fulminandolo con lo sguardo.
«19 anni e non mostrarli» dice Jade godendosi la scena.
La guardo mentre sorride e compio un gesto che mi viene spontaneo: mettere il braccio intorno al suo collo.
Selena sorride intenerita dal mio movimento e lascia perdere Christopher ed Erick che si urlano l'un l'altro chi è migliore tra Badman e Ironman.

Menomale che io preferisco spiderman.

«Ok ok. Ragazzi manco i bambini di 2 anni si litigano così,» si riprende Selena.
«C'è una prima volta per tutti. Però bisogna trovare dei soprannomi pe le due Jade, perché se vi chiamiamo poi vi girate entrambe» osserva la bionda.
Jade Nelson si gratta la testa e pensa, stessa cosa fa la mini-Robinson.
«Usiamo i nomi di città!» esclama Christopher ed io sgrano gli occhi.
«Come in La Casa De Papel!» esclamo sognando ad occhi aperti.
«Eh, però quello va bene solamente se stai facendo una rapina alla zecca di stato...» osservo.

«Usate il cibo» propone Erick.
«Seh, Lasagna andiamo a prenotare il tavolo per l'uscita» dico facendo roteare gli occhi al cubano.
Anche se devo ammettere che come idea non è poi tanto male.
«Oppure Pizza, vai ad accendere la stampante dei soldi» dice Christopher ridendo sa solo.
«Hey! Non insultare la pizza,» dice la mia Jade. «Non si infama l'Italia in questo modo» diciamo all'unisono.
Si sente Erick darsi uno schiaffo con tutte e due le mani, infatti quando ci giriamo verso di lui ha le mani sulle guance e un'espressione idiota in volto.

«Io vi shippo» dice emozionato.

Tutti noi scoppiamo a ridere ma dentro di me sento del forte disagio e arrossisco.
Spero solo che Jade non lo veda.
Mentre la Nelson pensa quale soprannome possono darsi, Jade Robinson si esatto proprio lei la mia crush da una vita intera e con cui ora sto uscendo, decide di farmi morire non appena lei poggia la testa sulla mia spalla.
«Comunque so come potreste chiamarmi» continua la Nelson a parlare.
Improvvisamente cala il silenzio e aspettiamo che ci dica il suo nome.

«Ho origini russe e il mio secondo nome è Александра» finisce di parlare.
«Figo» commento.
«Non mi hai mai detto di avere origini russe» dice Christopher.
«Beh, direi che ora è più che perfetto. Possiamo prendere le tue tovaglie, Sel, così andiamo a sederci a Stanley Park e tu vai a prendere le ordinazioni delle pizze» dico, dato che ormai abbiamo risolto tutto quanto.
«Perché devo andare io?» domanda sconvolta.
«Perché l'idea è stata tua» dico con un sorriso innocente.
La bionda sbuffa e ci consegna le tovaglie, ma di sua sorella ancora nulla.

«Però tu Erick vieni con me»

Hi (or hey) Everybody!

HO AGGIORNATO IERI MA LA MIA MIGLIORE AMICA CONTINUA A INTASARMI DI MESSAGGI IL TELEFONO E QUINDI DOPPIO AGGIORNAMENTO

TheUniverseOfDreams_ contenta? :D

Oggi ho un matrimonio ed ho i capelli ricci e UAAAA SONO BELLISSIMI *-*