10.
«Qual è il tuo gusto di gelato preferito?» domanda Jade salendo sulla panchina ed io dietro di lei.
«Cioccolato o nutella, decisamente. A volte cambio gusto prendendo il gelato al fiordilatte» dico sicuro.
Sono i miei unici due gusti preferiti,così ho sempre l'alternativa in caso non ci fosse uno dei due.
«Tocca a me adesso» rispondo e lei annuisce.
Penso attentamente alla domanda, prima di parlare.
«Mare o Montagna?» chiedo, curioso della risposta.
«Entrambi» risponde sicura di sé.
Corrugo le sopracciglia osservandola.
«Perché?» chiedo.
La ragazza alza le spalle e mette le mani nelle tasche dei jeans, sia io che Jade siamo a maniche corte.
Ormai maggio sta finendo e c'è alle porte giugno, non vedo l'ora che questa scuola di merda finisca.
«A Vancouver in inverno nevica tre volte a settimana ed io adoro la neve. Soprattutto a Natale, dà quel senso di magia meravigliosa. Ogni volta che ne parlo non mi comprende nessuno, neanche Nick. Siete delle belve di Satana. Poi mi piace anche il mare perché l'estate è la stagione della libertà ed io amo tantissimo entrambe le stagioni» spiega.
«In effetti non hai tutti i torti» dico, pensando bene alle sue parole.
«Lo so» dice sorridendomi.
Ogni volta che lo fa il mio cuore perde tremila battiti in pochissimi secondi, Jade smettila.
«È il tuo turno» annuncio.
«Lo so, sto pensando alla domanda» dice passandosi una mano fra i capelli ricci.
Una delle cose che vorrei fare è toccarglieli, sono ricci e sarà anche vero ma sembra un riccio morbido e non di quello pesante e duro come quello di certe ragazze.
«Okay, ci sono. Città preferita dove vorresti andare a vivere e perché» chiede.
«Ouch, questa è un pò difficile» rispondo.
Non so cosa dire sinceramente, sono quel tipo di persona a cui piace viaggiare e vedere il mondo.
Effettivamente non so cosa scegliere, mi piace qualsiasi città di ogni paese: dall'Italia alla Francia, dall'Australia al Medio Oriente.
«Penso sceglierei Abu Dhabi» dico rispondendo dopo un po'.
«Fantastica città, come mai questa scelta?» domanda con un luccichio negli occhi ad aver sentito questa città.
Scrollo le spalle.
«Penso sia una città curiosa e bella da visitare. Con il caldo presente lì andrei a mare tutti i giorni, non mi importa se ci sia il sole o sia una notte fitta, io devo andare a mare.
L'unica cosa che non so è se d'inverno nevica,» spiego e Jade ridacchia alle mie ultime parole.
«Poi penso che visiterei la grande Moschea dello sceicco e il Ferrari World e...» resto in suspence sulle ultime parole, cercando qualcosa da aggiungere per finire in capolavoro questo discorso.
«E...?» mi incita Jade a parlare.
«E poi perché lì hanno registrato il settimo film di Fast&Furious quindi è interessante per quello»
Jade alza gli occhi al cielo, ma non si può nascondere un sorriso nella sua faccia.
Devo cercare di frenare i miei istinti di baciarla, potrebbe uccidermi o chiamare suo fratello e farmi uccidere da Nick.
Piuttosto mi lancio nell'Etna.
«Invece qual è la tua città preferita?» domando.
«Vancouver ha già le caratteristiche che cerco. Le montagne dietro il mare, la neve in inverno e il caldo afoso in estate. È perfetta per me» dice.
«Sei perfetta tu» sussurro cercando di non farmi sentire ma lei mi sente comunque e si forma un leggero rossore nelle sue guance.
«È il tuo turno, di nuovo» commento e lei annuisce.
«Non riesco a farmi venire una domanda decente, anche perché tutte quelle normali te le ho chieste prima. Fammici pensare un attimo» dice.
«Trovata?» domando dopo un minuto di silenzio.
Jade scuote il capo e schiocca la lingua contro il palato.
«Per ora non mi vengono in mente altre domande da farti, quindi se vuoi salto il turno e parli tu» dice.
«Va bene» rispondo, pensando alle domande.
Le solite le ho già chieste: qual è il tuo cibo preferito... Serie TV preferita... Dormire o mangiare...
Diciamo che abbiamo entrambi gusti simili.
Adora la pizza con le patatine e i würstel mentre io adoro la pizza margherita.
La sua serie Tv preferita è New Girl, io sono un ragazzo completamente fatto per il sovrannaturale e la mia serie preferita è American Horror Story (nonostante io sia fermo alla 05x07).
Per quanto riguarda l'ultima domanda, amiamo entrambi dormire.
Potremmo stare davvero bene insieme e passeremmo le giornate a dormire assieme, lei fra le mie braccia e la sua testa appoggiata sul mio petto mentre io la guardo felice e spensierata, magari una volta svegli ci saremmo seduti sul divano di casa mia e avremmo visto le nostre serie TV preferite, commentando insieme gli episodi.
Ma la verità, purtroppo, è che non accadrà mai.
Quindi Joel Pimentel De León, sei pregato di smetterla di farti film mentali.
«Ho esaurito anche io le domande» dico guardando Jade e mordendomi il labbro.
«Non fa niente, magari ci verrà in mente mentre camminiamo» afferma ed io sorrido timidamente.
Coraggio Joel, hai sempre avuto culo nelle interrogazioni facendo domande ai professori e mostrandoti fintamente interessato, solo per avere un voto più alto.
Non deve essere difficile.
Gratto il capo, nervoso, mentre nella mia mente già balena intorno una domanda, una domanda davvero stupida, ma che devo chiedere per sentire ancora la sua dolce e tenera voce.
«Em... Jade, ho pensato alla domanda» dico ancora nervoso.
Dio, cosa sto per fare...
«Dimmi pure» risponde con allegria.
Prendo un sospiro e lancio uno sguardo al cielo, che gli dèi dell'Olimpo siano con me.
«Anche a te piace bere l'acqua quando hai sete?»
Avete presente quelle notti stellate dove la luna splende più del tuo futuro, il mare calmo e cristallino che puoi anche specchiarti e quella leggera brezza che ti sfiora la pelle facendoti venire la pelle d'oca?
Ringraziando Dio, oggi per la prima vota posso dire fieramente di sì.
Sono sempre stato solito rispondere a queste domande con un "no" a causa di vari motivi.
A volte pioveva, in inverno se avevo voglia di uscire nevicava o grandinava, d'estate uscivo con Christopher ed Erick e facevamo i deficienti in giro e durante l'anno scolastico o ero stanco oppure ero talmente sommerso dai troppi compiti che non riuscivo nemmeno a respirare.
Ma oggi finalmente è arrivata per me la giornata perfetta.
Il mare è calmo, il vento è talmente leggero da non riuscire a spostare neanche una formica e la luna e le stelle splendono sopra di noi.
Brillano più del mio futuro, questo è vero, ma sono solamente dettagli.
«Vieni spesso qui?» domando a Jade che sembra sapere a memoria la strada che mi sta facendo fare.
«Si» risponde solamente.
Continuiamo a camminare per Jericho Beach, lei come un'abile ginnasta ed io cercando di non rompermi l'osso del collo cadendo nelle pietre.
«Come fai a fare questa strada senza cadere? Io ho già rischiato la vita minimo 10 volte» domando rialzandomi.
Maledette buche.
«Fidati, anche io ero così quando non sapevo dove mettere i piedi. Comunque siamo arrivati, quindi non ci sono altri rischi di caduta» dice aiutandomi a rialzare da terra.
Alzo lo sguardo verso il mare e ne rimango davvero sbalordito.
Davanti a noi c'è una sola pietra dove poi Jade prende posto, mi siedo accanto a lei e osservo il luogo.
La luna sembra essersi ingigantita ed ai miei occhi è più grande di prima e sotto di lei c'è l'acqua dove si specchia.
(So che non e' proprio come e' descritto nel capitolo, ma ammirate solamente Jericho Beach.)
«Wow, non so cosa dire...» dico senza parole.
Sul suo viso c'è un timido sorriso ed io avvolgo un braccio intorno alla sua spalla, facendole poggiare la testa sulla mia spalla.
«Ogni tanto vengo qui a rilassarmi quando finisco di studiare oppure quando mio fratello esce in giro con Zabdiel e Richard» dice giocando con le mie dita.
«A cosa pensi?» chiedo sistemandomi meglio nella pietra, così che Jade si possa mettere comoda su di me.
«Boh, un po' di tutto. A volte vengo pure a studiare qui» dice.
«Sei brava a scuola?» domando curioso, girano voci che sia davvero brava e che, nonostante sia al penultimo anno, una delle Università più prestigiose ed importanti di Vancouver e del Canada in generale, le abbia riservato un posto sia qui che a Toronto.
«Troppo. La verità è che sono secchiona al massimo. Mi piace studiare ed imparare cose nuove, riesco a ricordare perfino ciò che ho fatto alle medie. Non riesco a spiegarti come sia possibile, solo.... È nel mio DNA» spiega ed io sospiro.
Vorrei tanto dirle che lei mi piace ma sicuramente mi vorrà come un amico.
«Io faccio davvero schifo nello studio: non ricordo nulla e dimentico tutto, nonostante ci metta tutta la buona volontà io dimentico le cose. Fa davvero schifo non ricordarsi neanche quando è iniziata la seconda guerra mondiale» dico lasciando la sua mano per grattarmi l'occhio, per poi riprenderla.
«Quando è iniziata la seconda guerra mondiale?» domanda Jade alzando la testa per guardarmi.
La guardo anch'io e nella mia mente si crea una confusione simile a questa:
Non riesco a rispondere perché non ricordo nulla.
«Em.... »
Jade ridacchia e mi guarda, osservando i capelli.
«Sei riccio naturale?» domanda notando i miei capelli.
Annuisco.
«Sembrano morbidi, posso toccarteli?» domanda con quell'aria innocente da bambina.
«Certo» esclamo abbassando la testa.
A Jade viene un po' difficile, anche perché io sono nella pietra sopra di lei e lei seduta in quella sotto, appoggiata sulle mie gambe.
La prendo dai fianchi, sollevandola e facendola sedere sulla mia coscia e aiutandola a sistemarsi sulle mie gambe.
Timidamente, la sua mano si infila fra i miei capelli e sentendo di tanto in tanto le sue unghie sfiorarmi la testa, facendomi venire la pelle d'oca.
Chiudo gli occhi, sentendo le palpebre farsi pesanti e mi appoggio sulla sua spalla.
L'altra sua mano libera si poggia sulla mia spalla destra ed avvolgo le mie braccia sul suo bacino, portandola più stretta a me.
Una delle cose che non sopporto di me è il fatto di trovare una qualsiasi posizione comoda, che sia all'impiedi o seduto o sdraiato, ed essere capace di farmi venire il sonno o riuscire addirittura ad addormentarmi.
Ed è proprio quello che sta succedendo, se mi addormento in questo momento farò la scena del deficiente.
Sembro un bambino a volte.
«Mi piace stare con te» sussurra Jade pianissimo, come se non volesse farsi sentire.
Spero che la sua mano poggiata nella mia schiena non senta i battiti del mio cuore, in questo momento stanno andando alla velocità della luce.
L'ha detto sul serio?
«Veramente?» domando sollevando la testa e guardandola negli occhi.
Jade annuisce.
«Veramente Joel. Sei un ragazzo davvero molto divertente e pieno di energia, mi dispiace parlare poco con te al telefono e a scuola solo che abbiamo diversi impegni che non vorrei ci fossero mai.
Tu non mi fai pesare il fatto di essere popolare, non mi fai pesare la scuola, nulla. Tu sei solo te stesso con qualsiasi persona tu hai davanti e questa è una cosa bellissima» dice ed io penso di aver bisogno di un'ambulanza, un centodiciotto e un ospedale.
Il mio cuore non può reggere tutto questo.
«Tu mi sei sempre piaciuta sin dall'inizio» sussurro confessando.
Non ho idea di cosa stia pensando perché lei sta guardando me ed io l'ho guardata negli occhi solo per un momento, non riuscendo a sostenere il suo sguardo.
Ecco, adesso lo so, gli piace solo la mia compagnia e verrò friendzonato, sono già in zona amicizia mi sparo.
Ritorniamo di nuovo alle posizioni di prima, io appoggiato sulla sua spalla mentre mi rilasso con le sue mani nei capelli e lei appoggiata sulla mia fronte.
Questa serata è bellissima: la luna splende in cielo, il mare è calmo, non c'è vento, sono qui con la ragazza che mi piace da parecchio tempo ed io non posso essere più felice di così.
«Mi è venuta un mente una domanda» dico interrompendo il silenzio e alzando la testa per guardarla.
«Quale domanda?» chiede, incrociando le mani dietro il mio collo.
«Vorresti mai farti un tatuaggio? Se sì, dove?» chiedo, ho sempre amato i tatuaggi.
Sin da piccolo ero fissato con i tatuaggi temporanei, quelli che si facevano in estate: andavo a mare con i miei genitori e a volte, quando passavano gli uomini con in mano le "bancarelle" se così vogliamo chiamarle, gli fermavo per vedere se avevano il libro con i tatuaggi.
Ne sceglievo sempre uno a forma di Spider-Man, è sempre stato il mio cartone animato preferito e ricordo che mi facevo stampare il tatuaggio temporaneo nel polso.
Quando tornavo a casa per giocare con Christopher ed Erick, usavo il tatuaggio come se fosse l'aggeggio di spiderman da cui fuoriuscivano le ragnatele.
Lo usavo per giocare in pratica.
Però crescendo cambiavo e a volte facevo la luna... Il sole... Una volta sono pure tornato a casa con il tatuaggio di una lucertolona nella gamba.
La reazione di mia madre è stata fantastica, non me la dimenticherò mai.
«Em... Io... A dir la verità, non... Cioè, non è che non mi piacciono solo che...» corrugo le sopracciglia cercando di capire il suo discorso.
La ragazza sbuffa nervosamente e abbassa lo sguardo, porto una mano nella sua guancia, accarezzandola e sentendo la morbidezza della sua pelle.
Al contrario mio. La mia pelle è ruvidissima a causa di brufoletti sparsi nella guancia e un po' nelle braccia.
MAMMAAAAA COMPRA LA CREMA PER LA FACCIA GRAZIE.
«Non è che non mi piacciono i tatuaggi, è solo che se venissi a casa con uno di quei disegni incisi nella pelle mia madre mi butterebbe fuori casa con una mazza in mano» dice ed io scoppio a ridere nell'ultima parte.
«Perché?» chiedo asciugandomi le lacrime.
«Perché a lei non piacciono» dice con un sorriso tirato e forzato.
Quando ritorna il silenzio, la mente di Jade sembra essersi volatilizzata dal mondo reale, ma ritorna quando ricomincio a parlare.
«Io avrei in mente diverse idee per dove voglio fare i tatuaggi» dico e lei è tutta orecchie.
«Vorrei farne uno qua,» dico indicando il polso. «Da bambino mi facevo disegnare Spider-Man in questo punto ed è anche bello quindi sì, decisamente in questo luogo»
Sul viso di Jade spunta un sorriso.
«Perché Spider-Man?» domanda.
«Era il mio programma preferito, "hanno ucciso l'uomo ragno e chi sia stato non si sa"» canticchio la canzone di Max Pezzali e Jade si mette a ridere, coprendosi la bocca con la mano.
«Sinceramente io adoravo... Un momento» dice iniziando a parlare ma bloccandosi subito dopo a causa del suo telefono che squilla.
«Zabdiel?» risponde al telefono Jade, sono vicino a lei e riesco a sentire ciò che il ricciolino le dice.
«Mi puoi spiegare dove minchia sei? È mezz'ora che ti sto cercando nel locale e fuori non ci sei, dove minchia sei finita? Sei ancora con Joel?» domanda ed io la guardo spaventato riconoscendo la voce dalla prima sillaba.
Cazzo adesso vuole uccidermi, meglio scappare.
«Si, sono con Joel e siamo a Jericho Beach» dice.
Io ho il terrore che scorre nelle vene, diciamo che sono spaventato per il fatto che Nick mi prenda e mi strangoli.
«A voi chi cazzo vi ci porta lì? Quanto avete camminato? Hai idea di che ore sono?» domanda suo fratello ed io e Jade ci guardiamo negli occhi con la stessa domanda che ci balena in testa.
Merda, questo non l'avevo considerato.
«Em.. No» dice Jade grattandosi la testa.
Con il labbiale chiedo a Jade un "cosa dobbiamo fare?" ma lei in risposta alza le spalle.
«Sono le fottute 4:30 del mattino. E si può sapere poi perché hai il mio telefono? Io ti uccido appena arriviamo a casa,» dice e lei alza gli occhi. «Sto arrivando e non muovetevi da lì».
Nick attacca e Jade posa il telefono nella tasca dei jeans, dato che abbiamo lasciato tutto in casa Cabrera.
Ci alziamo e usciamo dalla spiaggia, evitando di cadere come sempre e non appena i miei piedi toccano l'asfalto della strada, intreccio la mia mano con quella di Jade.
«Sei pronta per la corsa più grande della tua vita?»
«Non mi fiderò mai più di te» dice Jade col fiatone e poggiandosi sulle ginocchia.
Io ridacchio, sono solamente sudato in faccia ma non sono stanco o dolorante.
Oddio, la palestra sta davvero funzionando non voglio crederci.
«Non abbiamo fatto nulla!» esclamo ridendo, vedendola appoggiarsi al muretto della spiaggia.
«Tu magari, io non ho mai fatto nulla di iperattivo nella vita oltre allo stato vegetativo nel divano» dice soffiandosi in faccia.
Poverina, le darei l'acqua se solo non l'avessi lasciata nella borsa di Jade Nelson.
In questo momento mi sorge un dubbio, come faccio a distinguere le due Jade?
«Hai dei soprannomi?» domando a Jade, vedendo che si è leggermente ripresa.
Lei si alza dal muretto e assieme cominciamo a camminare, ho paura che suo fratello non ci trovi e ci uccida.
Soprattutto me.
«Si, diversi. I miei genitori mi chiamavano e mi chiamano tutt'ora "stellina",non so perché.
Nick ogni tanto mi chiama con la traduzione del mio nome italiano che sarebbe "Giada".
Richard, Zabdiel, Elizabeth e Faith invece mi chiamano "Jadey" e sinceramente preferisco più questo» spiega.
Perfetto, se preferisce l'ultimo soprannome allora la chiamerò così.
«Perché me l'hai chiesto?» domanda ed io faccio spallucce.
«Hai conosciuto Jade Nelson alla festa, vero?» chiedo mettendo le mani nelle tasche dei jeans e dando un calcio ad un sasso davanti a me.
«A dir la verità no, ma so che è la sorella di Jesy. Perché pensavi a lei? Ti piace?» domanda come se fosse preoccupata.
Scoppio a ridere, fino a ieri non sapevo neanche chi fosse Selena Collins (no dai scherzo) figuriamoci piacermi Jade Nelson.
«No, oddio no, l'ho conosciuta questa sera. Te l'ho chiesto perché si chiama come te, la stavo pensando perché quando ti sei appoggiata al muretto stanca morta volevo darti l'acqua ma l'ho posata dentro la sua borsa. Per questo volevo saperlo, così non vi confondevo» spiego guardandola in faccia.
Jade ridacchia e annuisce, mormorando vari "okokok".
«I tuoi soprannomi invece quali sono?» domanda la riccia curiosa.
Scrollo le spalle, pensando ai vari nomi che tutte le persone che mi conoscono mi hanno affibbiato.
«Allora, tutta la mia famiglia mi chiama "potato" per via della forma del mio viso e delle mie guance.
Anche un po' per via del mio carattere sbadato, pazzo e ormai fuori controllo,» Jade ride a questa affermazione ed io la sento solo per poter riprendere a parlare. «Invece Christopher ed Erick sin da bambini mi hanno sempre chiamato "Joelito" e adesso lo sta facendo anche Selena, spero non si uniscano anche Jade e Jesy Nelson.» dico pensando ai miei amici.
«Joelito, mh... È divertente» pensa picchiando il dito sul suo mento.
Mi passo una mano nella testa, nervoso, cazzo non dovevo dirglielo perché adesso mi farò sfottere dalla ragazza che mi piace.
«Già, lo so» dico imbarazzato.
Jade avvolge le braccia attorno al mio busto mentre io ne avvolgo uno nella sua spalla, lasciandole un bacio in fronte.
Il clacson di una macchina suona, facendoci alzare lo sguardo verso la strada, merda è arrivato suo fratello e sicuramente vorrà uccidermi.
«Devo andare» dice triste, sono triste pure io, non potevamo stare insieme per tutta l notte mentre c'eravamo?
«Già, ho visto» dico mordendomi il labbro.
Mi avvicino per lasciarle un bacio nella guancia e si sente lo Schiocco fra le nostre labbra.
Jade corre in macchina di Nick salutandomi con la mano e ricambio sorridendo.
Realizzo adesso che noi ci siamo baciati e si, ma non nella guancia ma nelle labbra.
Hi (or hey) everybody!
CHIEDO A TUTTI UMILMENTE SCUSA PER NON AVER POSTATO MA ORA CHE È INIZIATA L'ESTATE (si ho finito scuola l'8 giugno ma sono una persona pigra e senza valia ri fari cosi, quindi non ho postato) PERDONATEMI PLS
Volevo aggiornarvi su un po' di cose lol
-mi sono fidanzata e sono happyyyyyyy
-È USCITO IL NUOVO ALBUM DEI 5SOS: YOUNGBLOOD E BASTA È UN MASTERPIECE DI QUELLI MERAVIGLIOSI. MONSTER AMONG MEN, GHOST OF YOU, BABYLON E WHY WON'T YOU LOVE ME SONO LE MIE CANZONI PREFERITE DELL'ALBUM MA QUELLA CHE AMO PIÙ IN ASSOLUTO È VALENTINE AAAAAAAAAAAAAaaaaAAAAAAAAAA 5SOS VI AMO
La mia reazione all'album:
E dopo queste c'è la mia morte vabb.
-OGGI A SCUOLA MIA ESCONO I TABELLONI SE SEI STATA AMMESSA O NO IO SICURAMENTE SI E NON HO NEANCHE IL DEBITO IN MATEMATICA QUINDI VIVA LA VIDA LOCA (ricky martin always en el corazon)
Eehh ho finito :D
Come stanno andando a voi le vacanze?
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