La vita non sa mai cosa ti mette davanti, decide lei cosa deve succedere o cosa no. Nella maggior parte dei casi la vita decide di collaborare insieme a Madre Natura. Con certe persone sono buone e gentili, con altre persone sono cattive ma alla fine la felicità la fanno ricevere alla persona scelta. 

Adesso, immaginiamo che la Vita e Madre Natura siano due donne.
Come tutti noi sappiamo (almeno mi auguro che sappiano), le donne soffrono di un disturbo al basso ventre che le tortura, le spinge a commettere atti violenti e odiano il mondo intero. Piangono e si disperano, prima ridono e poi si ritrovano depresse nel divano a vedere Dirty Dancing per almeno 7 volte. Insomma, sono molto ma molto bipolari e lunatiche. 

Ma è a causa di un terzo soggetto che hanno questi disturbi. Questo terzo soggetto ritorna una settimana di ogni mese, all'apparenza sembra un nome normale ma credetemi, fa venire la pelle d'oca solo alla pronuncia. Questo terzo soggetto prende il nome di ciclo.

Ecco, io adesso non so come si sentivano madre natura e la vita ma da quando sono in vita su questo pianeta, hanno deciso di farmi avere prima di tutto la sfiga, poi il sarcasmo e poi l'ansia. E adesso mi ritrovo qui a correre per la quinta mattinata di fila per raggiungere uno stupido mezzo anche chiamato autobus. 

L'autista mi vede dagli specchi del mezzo di trasporto e riapre le porte. Cerco di riprendere fiato mentre salgo i tre gradini e mostro l'abbonamento all'autista che mi guarda incazzato per non averlo fatto partire in tempo.
«Sempre tu sei in ritardo!» esclama.

Sbuffa e col dito segna che posso entrare, per un attimo ho l'istinto di pregare il signore ma mi trattengo e entro, cercando un posto da solo, ma tutto ciò che trovo è un posto accanto a una ragazza che sembra la bruttissima copia di Patty del mondo di Patty.

Madre Natura, cosa avrò mai fatto di così terribile nella mia vita?

«Ricordatevi i compiti per domani, li troverete elencati sul registro elettronico» dice il professor Ramirez, prima di prendere i soldi dalle tasche e muovermi per andare a fare la fila in mensa a prendere le patatine.

«Dove vai così di fretta?» mi raggiunge Christopher. Ed ecco qui la nostra prima stella del cinema.

Christopher Vélez.
Alto ragazzo con le spalle larghe, un fisico tonico e i capelli a uso marmotta morta. Considerato comunque dalle ragazze un ragazzo figo per via del suo ipnotizzante sorriso.
Almeno lui ha questa specialità di farle subito innamorare senza un minimo sforzo.
Ma rimaniamo calmi, Chris è 18 anni che lo conosco e non ha mai trattato male nessuna ragazza, anzi il contrario, è il tipico ragazzo che le tratterebbe come principesse.

Ammettetelo che nella vostra scuola non esiste un ragazzo come lui.

«Muoviti, se non trovo le patatine è colpa tua» rispondo scendendo le scale.
Apro le porte della mensa ed è qui che avviene ogni spettacolo.

Ogni ragazzo e ragazza si trova già in fila per prendere la sua ordinazione.
Richard Camacho, Nick Robinson e Zabdiel De Jesus si trovano in un lato dell'enorme stanza a parlare con il loro gruppo e qualche ragazza con mille chili di trucco.
Alcuni ragazzi sono messi fuori a fumarsi delle canne, altri sono seduti nei tavoli a mangiare la loro roba come brave persone normali, ma qualcosa o meglio, qualcuno, fa la propria entrata in mensa.

Ora iniziate a pensare a quelle scene dei film dove ad un tratto, tutto è al rallentatore.

Elizabeth Martin e Faith Reyes, due semplici ragazze all'apparenza ma delle grandissime serpi assetate di gossip e delusioni. Sanno tutto di tutti e sono molto simili a degli avvoltoi.
Ma a me non importa, quindi ritorno volentieri a cercare le mie patatine.

«Hey, vi ho preso le patatine» risponde Erick, la seconda star di questa fantastica storia.
Erick Brian Colon è più piccolo di noi due di un anno, infatti va al penultimo anno. Se non fosse stato per lui avrei fatto la fila.

«Grazie Erick» ringrazio prendendo la mia vaschetta di patatine, quelle al ketchup.
Christopher prende il suo e Erick si tiene il proprio senza nessun contenuto.
Porto una mano fra i capelli, scompigliandoli, mentre osservo i ragazzi presenti in mensa.
Si trovano tutti qui, dal più secchione alla più popolare. Dal più fatto al più sobrio. Eppure lei non c'è...

Perdo le speranze fino a quando una ragazza mi finisce addosso di schiena.
Mi giro, pronto a ritornare in classe quando vedo la ragazza che aveva appena sbattuto contro di me a terra che si alzava da sola, fino a quando io non le porsi la mano per aiutarla ad alzarsi da terra.
«scusami tanto, non ti avevo visto ero di fretta e... » si ferma di colpo sulle sue stesse parole, ed ecco che io mi incanto.

Jade Robinson, sorella di Nick Robinson ovvero il ragazzo popolare della scuola, conosciuta da tutti ma con una reputazione da "seconda in tutto".
È dal primo anno che da quando la vidi ebbi una cotta per lei, ma adesso non penso sia una cotta ma molto di più.
È una ragazza bellissima con i capelli lunghi e neri, come quelli del fratello, labbra carnose e grandi occhi marroni.

«Spero di non averti fatto male e scusami per la brutta figura appena fatta, non volevo...» dice balbettando fra una parola e l'altra, sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e facendo apparire un leggero rossore nelle sue guance.
Si tortura le dita mentre timidamente, osserva il fratello dietro di lei.
Immagino stia sperando che non l'abbia notata.

«Non preoccuparti, capita ogni tanto..» rispondo, cercando di farla stare a suo agio e ci riesco per fortuna.
Le sue labbra si voltano all'insù, formando un sorriso timido ed è lì che il mio cuore inizia a battere velocemente.
Maledetto cupido.

«Mi dispiace comunque, oh e... Non mi sono presentata, sono Jade» si lo so, Jade Leila Robinson, frequentante della classe quarta, diciassettenne e con un fratello molto popolare e adorato da tutte le ragazze di questo dannato inferno chiamato anche scuola.

Non guardatemi male, so che lo fate pure voi, quindi non giudicate.

Pongo la mano alla ragazza e stringo leggermente la presa.
Diamine è delicata pure con un tocco di mano.
«Jade, muoviti che dobbiamo andare!» esclama Nick dietro di noi in uno dei tavoli della mensa.
Jade si morde timidamente il labbro inferiore mentre guarda nuovamente dietro me.

«Immagino devi andare» dico e lei annuisce.

«Ci sentiamo... Ciao» che idiota, non le ho detto il mio nome.

Cerco di far uscire qualche suono decente dalla mia bocca, ma sono troppo incantato dai suoi capelli per poter solo escogitare una parola.
Tutto ciò che riesco a fare è salutarla con la mano e sorridere come un deficiente.
Tutto fino a quando due persone non mi passano le mani davanti agli occhi, come per farmi riprendere da uno svenimento.
«Principessina muoviti» dice Christopher indicando la porta per risalire alle classi.

Ed è come se ad un certo punto partisse il rallentatore fino a quando tutto non si ferma definitivamente.
Le persone si fermano, chi stava ridendo è fermo in un sorriso. Dei ragazzi presi per mano sembrano fermi, paralizzati.
Il tempo si è definitivamente fermato, ci sono solo io che mi muovo.

Ah, a proposito.
Mi chiamo Joel. Joel Pimentel De León.
E se stavi pensando che questa fosse una storia normale come tutte le altre, ti sbagli di grosso.
Benvenuto nella mia vita.
Una vita da piccola persona invisibile che in qualche modo, è riuscito a conquistare la ragazza dei suoi sogni.

Hi (or hey) Everybody!

Okay ho cambiato intro e okay, lol, è più carina questa perché l'ho preso dal video dei 5sos quindi si.
In teoria dovevo pubblicare domani pomeriggio alle 16:00, la data sarebbe sempre stata quella ma domani non posso e adesso sto uscendo.

Quindi pubblico adesso e tutti i capitoli di questa storia usciranno tutti i martedì.
Mentre pubblico questa storia, mio nonno sta cantando la tarantella siciliana e già da questo si può capire che non sono una persona normale.

Enjoy e spero vi piaccia🌹

»conoscete i Cnco? Chi è il vostro membro preferito?