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✽2.0✽

Taehyung spingeva il carrello ancora vuoto dentro al supermercato nei vari reparti, mentre Sun-Hi cercava qualcosa di interessante nei vari settori esposti.

«Cosa vuoi comprare?» chiese mentre guardava i vari pacchetti di patatine di ogni marca esistente.

«Mhhh ho voglia di... –si fermò e indicò la corvina– te!» sorrise.

Sun-Hi si girò di colpo alzando un sopracciglio.

«E io sarei un oggetto? Quindi sarei la tua bambola?» chiese sorridendo con le braccia incrociate.

«No, tu sei la mia vita.» abbandonò il carrello e abbracciò la sua ragazza da dietro in mezzo al supermercato, non importando di quante persone li avessero visto, meglio così almeno sapevano che Sun-Hi era appartenente a Taehyung e viceversa.

«Da quando che sei diventato così dolce, mh? Però mi piaci.» era un sorriso inestimabile il suo e era felice di come si stava facendo la piega la sua vita.

«Meglio così. Dovrai abituarti per sempre.» disse il ragazzo, mentre faceva un sorriso dolce come lo zucchero nel tentativo di restare per sempre in quella posizione, ma ahimé la corvina si staccò tra le braccia possenti del suo fidanzato.

«Dai andiamo a comprare qualcosa, TaeTae.» e aggiunse una risata divertita non dimenticando il bel nomignolo che si portava.

«Te la farò pagare!» rise correndo verso di lei trainando il carrello ancora vuoto.

«Ow che paura.» rise facendo finta di essere spaventata.

Si avviarono al reparto bibite e trovarono un sacco di succhi, bibite gassate, alcolici, eccetera.

«Vuoi della Coca Cola?» chiese mostrando una lattina rossa di Coca.

Taehyung come reazione prese una bottiglia d'acqua per dire nha non la voglio”.

«É più puro bere acqua minerale, soprattutto per una come te.» disse sfiorando il naso di lei con un dito per poi sorridere mostrando i denti ben bianchiastri.

La corvina arrossì a quel tocco così gentile e dolce. Aveva sempre sognato di vivere come dentro un film, dove la protagonista trascorreva bei momenti con il fidanzato più bello del mondo.

«Capisco. Credevo che volevi assaggiare delle bibite del nostro mondo moderno.» rispose posando la lattina sullo scaffale per darle addio per sempre.

«L'avevo già assaggiato e mi faceva uno strano gusto, poi scopro che ha troppa caffeina. Non credo che sia propriamente addatto a un consumo quotidiano umano.» rispose prendendo un'altra bottiglia d'acqua per mettere nel carrello.

«Ahhh allora sei intelligente.» la meringa fece l'occhiolino.

«Yha! Non sei divertente.» disse facendo il finto offeso per poi stare alla guida del carrello.

«Invece lo sono.» replicò ridendo sotto i baffi.

«Se se come no.» la prese per finta in giro e le strofinò i morbido capelli neri come se fosse una bambina.

«Sun-Hi!» salutó Jin-Ho avvicinandosi ai due ragazzi.

Taehyung aveva un espressione annoiato e freddo nel vederlo, come qualche tempo prima e come era suo solito fare.

«Ciao, Jin-Ho! Da quanto tempo. Come stai?» disse la meringa sfoggiando un sorriso, gioiosa nel rincontrarlo nuovamente.

«Tutto bene io, e a quanto pare tu stai alla grande con Taehyung.» disse il ragazzo guardando un attimo il ragazzo alto e si mise a sorridere e a ridere sotto i baffi.

Alla fine aveva, ovviamente, ragione.

«Io e Taehyung? Ma tu come-» non sapeva proprio che dire la più piccola.

«Come ho fatto sapere? Primo: so che era molto evidentemente che eravate innamorati entrambi. Secondo: vi ho visto al supermercato poco fa che vi stavate toccando o dicendo cose un po' troppo sdolcinati per essere normali amici. E quindi boom! E ho Indovinato. Sai, mi piaci ancora Sun-Hi, però so che adesso stai con Taehyung, semmai un giorno ti farebbe un torto io ci sarò sempre per aiutarti. Quindi Taehyung prenditi cura di Sun-Hi.» posò una mano sulla spalla del biondo.
«Lo farò e sta tranquillo che un torto non gliela farò mai.» rispose mettendo un braccio attorno alla meringa per fargli capire che era di sua proprietà.

«Ci credo, Taehyung.» rise Jin-Ho divertito dalla reazione del biondo. Guardò un istante l'orologio che aveva sul polso e si accorse di che ora erano.

«Oh! Devo andare. Mia sorella mi sta aspettando a casa. Ci vediamo piccioncini.» e così se ne andò alla cassa pagando il tutto che aveva acquistato per poi andarsene a casa di corsa.

«Devo essere geloso?» chiese il biondo incrociando le braccia.

«Che!? Dai TaeTae, non fare così.» fece il labruccio pregandolo.

Il biondo si morse il labbro vedendola così cucciolosa e soave..

«Aish! Sei troppo dolce.» e l'abbracció inchinandosi un po' per essere alla sua stessa altezza.

Sun-Hi si sentiva la ragazza più felice al mondo!

Dopo aver fatto la spesa, per ognuno presero un sacchetto di plastica pieno di roba.

Per tutto il tragitto Taehyung non faceva altro che farà battute per far ridere la sua bellissima fidanzata.

Arrivarono a casa e c'era proprio il Conte in piedi che li aspettava, per essere giusti aspettava il ritorno della figlia per parlarne.

Finalmente riuscì a rivederla, infatti la abbracciò.

«Scusami se non ti ho detto nulla della tua addozione e tutto quanto, ma credimi l'ho fatto per proteggerti e-» lo fermò la figlia stessa.

«Papà, ti capisco davvero. Anch'io avrei fatto così, quindi non ti incolpo, nonostante so che cosa mi aspetta, ma sono felice di aver conosciuto Taehyung, tu papà e Margherita, siete una cosa preziosa per me, e tutti ci mettono una vita per trovare la vera felicità. Io sono contenta di viverla così a lungo. Almeno saranno anni  passati felici. Irrealtà sono io che ti devo chiedere scusa, papà. Sono stata stupida a essere così immatura. Perdonami, papà.» abbassò il capo.

«Ohh figliola mia. Non morirai, tesoro e non hai colpe. Sei la mia bellissima figlia.» disse feli

«Papà, non mi interessa se non ci riesci e non voglio che lo fai. Sinceramente mi va bene così.» un sorriso, ma era diverso. Era più splendente di tutti i sorrisi precedenti che vedeva sempre l'uomo.
La prima lacrima che scese al Conte.

Si girò verso il biondo.

«Taehyung, mi fido di te, anche se in questi trecento anni ti ho fatto soffrire fin troppo, ti prego perdonami. Sono stato solo uno schiocco a uccidere tuo padre e far impazzire la mia piccola sorellina. È tutta colpa mia.» disse abbassando molto lo sguardo.

«Signor Cont-...anzi, signor Park, io la capisco e l'unica cosa che voleva era solo proteggere vostra sorella, anche se non era il metodo giusto il bostro. Però stia tranquillo io proteggerò Sun-Hi anche morendo.» disse il biondino più che sicuro.

L'uomo era felice di aver fatto pace con il figlio di sua sorella, anche Margherita che asciugò una lacrima.
I due innamorati si guardarono a vicenda e sorrisero.

«Voi due siete proprio una bella coppia.» commentò il padre che sorrise fiero di ciò.

Sun-Hi arrossì di brutto per quel commento dell'uomo.

«Dai cara figliola, non essere imbarazzata. Taehyung è un ragazzo che ha tutto e anche tu, quindi era destino. Adesso su su che voglio diventare nonno.» commentò il Conte ridendo di gusto.

«Papà!» disse imbarazzata e tutta a fuoco.

Taehyung era accanto alla dolce meringa che rideva insieme al padre della sua ragazza.

«Quando sarai pronta tesoro ti sposerai con Taehyung, va bene? Voglio che tu sia felice per sempre Sun-Hi.» disse l'uomo appoggiando le due mani sulle piccole spalle della dolce figlia.

«Grazie, papà. Ma sempre se il mio ragazzo è d'accordo.» disse la più piccola cercando lo sguardo del ragazzo, infatti si grattò la nuca.

«S-sì, o-ovvio, Sun-Hi.» balbettò diventando tutto rosso.

«Oh! Sbaglio o Taehyung si è trasformato in un pomodoro?» commentò poi Margherita indicando il viso del biondo, diventato assai buffo e carino, proprio come un bambino. .

Tutti scoppiarono in una gioiosa risata, dove anche il giovane Taehyung era molto contento di far parte di quella famiglia e di poter star insieme con la sua donna dei sogni.

Ahimè era lunedì e si doveva ritornare a scuola.

Eccitante, no?

Sun-Hi era tutta felice, ma quando vide Yun le venne in mente una cosa.

«Ciao, Yun.» sorrise la meringa, ma nella mente aveva una nuova cosa importante da pensare.

«Hi, carissima.» sorrise a trentadue denti.

«Sai so tutto, Yun. Non devi più nascondermi. So che mi hai nascosto la vera identità della mia malattia.» cominciò a dire, ma non aveva un espressione seria, anzi era sorridente.

Yun sgranò gli occhi.

«Ehm...Noooo....che dici!?» rispose sorridendo nervosamente.

«Ormai so già tutto. Ieri, io e Taehyung siamo andati al superamento e durate il ritorno mi ha detto tutta la verità. So che anche tu sai che Taehyung è –guardò attorno a lei prima di riprendere a parlare e sussurrò– un Angelo.» finì di dire.

«Quindi hai saputo tutto?» aveva paura della reazione della sua amica.

La corvina annuì.

«Mi dispiace tantissimo! Non volevo mentirti, volevo proteggerti. So che scoprire ciò è un colpo. Chissà, forse era stato meglio dirtelo fin dall'inizio. Perdonami.» abbassò lo sguardo dispiaciuta per averla mentita.

«Yun, tranquilla. Non devi sentirti in colpa. Sono qui per dirti un grazie.» sorrise e la abbracció.

«Ohhhh Sun-Hi, sei una ragazza meravigliosa e forte.» ricambió l'abbraccio lacrimando alcune gocce.

Si staccano e Sun-Hi non vedeva l'ora di dire del suo fidanzamento con il suo amato Kim Taehyung.

«Volevo dirti che...» arrossì al solo pensiero di stare assieme realmente con egli.

«Io e Taehyung stiamo insieme!» disse sorridendo a trentadue denti.

Yun sgranò subito gli occhi e aprì la bocca quanto un tunnel.

«OMO! DAVVERO!? Oh dio sono troppo felice!» urló e cominciò a scendere una lacrima di felicità per poi asciugarla.

«La tua reazione è più peggio di quello di Margherita.» fece la meringa.

Entrarono in classe dopo una fragrosa risata.
Appena Sun-Hi mise piede in classe subito arrivó Rita.

«Oh ciao.» salutò la meringa.

«Ciao, signorina Sun-Hi. Com'è va con il tuo ragazzo?» chiese sorridendo fastidiosamente.

«Bene. Però chiamami Sun-Hi, per favore.» rispose sforzando un sorriso.

«Verrai alla festa di San Valentino che ha organizzato la scuola, domani? Possono venire anche persone che non fanno parte della scuola. Quindi mi chiedevo se tu verrai con il tuo ragazzo.» disse Rita ignorando completamente la proposta della corvina.

Ci pensò molto su. Infondo non era mai stata in una festa organizzata dalla scuola, quindi era una buona occasione.

«Non sarebbe male, sempre se lui é d'accordo.» rispose alla fine.

«Oh davvero? Allora ci incontriamo domani sera.» disse Rita per poi andarsene senza salutarla.

«Ci andrai?» chiese Yun.

«Sì, devo godermi la vita.» sorrise.

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