✽0.9✽
Margherita pensò in continuazione del perché non potessero stare insieme se un giorno si innamorassero....non sarebbe una brutta cosa, ma poteva anche comprendere ciò che pensava e provava il suo signore.
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Erano già finite le vacanze primaverili. Tutti i studenti erano obbligati a ritornare alle loro rispettive scuole....putroppo.
«Kim Taehyung? Si chiama Taehyung quel ragazzo che abiterà d'ora in poi con voi?» disse Yun inarcando un sopracciglio, mentre si stavano dirigendo assieme verso la strada per scuola.
«A quanto pare si chiama così.» sospirò ripensando al suo alto e formato corpo da uomo, il suo viso era la parte migliore di tutto.
«Ha veramente un fascino fuori dal comune. Sembra quasi....non umano.» affermò la corvina ripensando sempre più volte il bellissimo volto del biondo.
Un sorriso si fece vivo sul viso latteo di Yun.
«Ahhh capito, ti sei innamorata di questo Taehyung!» diede gomitate a Sun-Hi che la guardò male, quasi offesa per la sua affermazione.
«Dai, era solo una battutina» si scusó.
Sun-Hi non ci fece troppo caso e va avanti con la conversazione, sperando di non andare troppo fuori argomento.
«Indossa anche le lenti colorate...quelli che vano molto di moda in questo periodo » spiegò la meringa, infatti ieri li aveva notati subito. Certo, ovviamente il desiderio di voler vederlo senza era grande.
«Allora sembrerà un cantate.» affermò Yun posando un dito sul mento.
«Sembra, ma ammetto che é meglio di un cantate che vediamo solitamente in TV.» ammise la corvina convinta di ciò che pensava.
In effetti voleva saperne di più di lui, ma non voleva essere troppo evidente.
La frase appena stata pronunciata, fece pensare solo una cosa a Yun...
«E poi mi dici che non trovi nemmeno un piccolo di quell'interesse per questo affascinante Taehyung.» rise divertita l'amica di Sun-Hi.
Quest'ultima non rispose e se ne andò offesa senza aspettarla.
Non voleva dargliela per vinta.
Sí, essa provava uno strano interesse nei confronti di Kim Taehyung, il figlio di un amica della madre.
«Sun-Hi! Daiiii! Stavo scherzando.» provó a raggiungerla correndo tenendo ben stretta la cartella.
«Si si, come sempre.» rispose ironicamente senza degnarla, mentre avanzava sempre più passi rispetto a Yun.
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Iniziarono le lezioni e bhe, non c'era molto da raccontare...la solita routine che faceva uno studente di ogni paese.
Lo studio era fondamentale a quanto pare.
Ma le ore preferite di ogni adolescente era la pausa pranzo... decisamente.
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Sun-Hi e Yun avevano in mano il loro vassoio pieno di cibo, erano intenzionati a trovare una tavola vuota tutta per loro e sono state fortunate, perché proprio lì giaceva un tavolo vuoto, nemmeno una mosca che volava.
Si misero comode, sedendosi una di fronte all'altra.
Sun-Hi spezzò le bacchette e dalla fame si abbuffó del cibo con gusto.
«Un giorno voglio assolutamente incontrare questo Kim Taehyung.» affermó Yun mangiando un cucchiaio di stufato.
Subito ricevette l'attenzione della corvina, anch'essa aveva in bocca lo stufato.
«Quando vuoi.» rispose Sun-Hi con la bocca piena, infatti aveva messo la mano davanti per non far intravvedere la sua bocca piena.
«Allora già da oggi.» fece un sorriso di malizia.
Sun-Hi roteó gli occhi disperata per quanta malizia fuoriusciva dalla sua amica.
«Mangia va, pervertita!» disse la corvina esasperata, ma divertita.
Rise anche Yun con la bocca piena.
In quell'istante arrivò un gruppo di ragazzi nel tavolo, dove c'erano Sun-Hi e Yun, come sempre d'altronde.
«Ciao, signorina Park Sun-Hi, qui c'è una persona che vuole parlarti.» disse un ragazzo facendo avanti un'altro ragazzo che era dietro di lui.
«Vai amico.» sussurrò incoraggiando l'amico con una rosa in mano.
Il ragazzo fece passi tremolanti avanti, avvicinandosi a Sun-Hi...uno dei tanti che ci provavano.
«Sun-Hi i-io t-ti a-a-am-o. A-accetta questa m-mia rosa.» confessò il ragazzo inchinandosi e regalandole una rosa con le mani che sembravano fatti di gelatina.
Il ragazzo non era affatto snello, anzi era bensì robusto con un viso paffuto, indossava anche dei grandi occhiali.
Sun-Hi per educazione la prese e sfoggiò un bellissimo sorriso.
«Grazie mille.» sorrise facendo impazzire qualsiasi ragazzo e annusó la rosa rossa compiaciuta dal buon odore del fiore.
In realtà la nostra dolce meringa odiava le rose rosse, lei amava solo ed esclusivamente le rose bianche, infatti a San Valentino accettava sempre rose rosse, facendo finta che le piacciano.
Le rose rosse le fanno ricordare il sangue e la morte di una persona cara, come la madre. Non era un colore puro o candito, era un peccatore.
«V-vorresti u-scire.....con m-me?» ovviamente non era il primo ragazzo che ci provava, ma la corvina sapeva come gestire la situazione senza spezzare il cuore di nessuno.
«Mi spiace, ma ho già tanto da fare con la mia amica. Se mai oggi possiamo uscire insieme a scuola e ci salutiamo al cancello. Ti va bene?» disse Sun-Hi con molta cautela e gentilezza prestando attenzione ai sentimenti del ragazzo.
Il ragazzo rimase un po' deluso, ma anche molto felice dell'invito della ragazza più bella di tutta la scuola.
«D-davvero!? Accetto volentieri! G-grazie.» rispose il ragazzo andandosene e sorridendo a trentadue denti come un bambino felice.
Il gruppetto lasciarono soddisfatti il tavolo delle due ragazze.
Finalmente poteró fare un grande sospiro.
«Sei sicura di quello che fai? Vuoi uscire dalla scuola con quello là?» chiese Yun indicandolo con il cucchiaio insoddisfatta. Non le andava affatto a genio quel ragazzo robusto....non le piaceva nemmeno un po'.
«È solo uscire fuori dalla scuola e salutarci al cancello e addio.» spiegò Sun-Hi continuando ad mangiare lo stufato con tranquillità senza farsi troppe paranoie.
Ma si sa, alla fine l'intuito di Yun é sempre acuta e ci tiene alla sicurezza della sua migliore amica, che non si sta facendo un briciolo di problema.
«Va bene, ma vengo anch'io.» insistí Yun decisa.
«Se proprio vuoi. Ma non combinare casini, per favore.» la avvertì, sapendo com'era fatta la sua amica e il suo carattere acuto.
«Se ce ne bisogno, faccio casino.» rispose facendo spalluce.
«Sei sempre la solita.» roteó gli occhi la corvina.
«Senza la sottoscritta non puoi vivere, Sun-Hi. Sono tua sorella.» sorrise Yun facendole l'occhiolino.
Un sorriso uscì dalle dolci labbra della corvina e si arrese.
«Ok, hai vinto, sorella mia.» rise divertita ricambiando quello della sua amica di poco fa.
Non per niente amiche d'infanzia per tutta la vita.
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L'ultima campanella suonó e tutti i studenti poteró fare un grande sospiro e stiracchiarsi.
Finalmente le ore di scuola erano terminate e sapete no? Casa dolce casa.
Sun-Hi preparó la cartella seguita da Yun e vide sulla porta della sua classe, il ragazzo robusto della mensa, che la aspettava con agitazione....come se stava per uscire per un appuntamento con una super star.
Prese la cartella e camminó verso il ragazzo salutandolo educatamente, sotto lo sguardo spinoso di Yun Che teneva le braccia ben incrociate.
«Oh ciao, sei già qua. Usciamo?» parlò per prima Sun-Hi sorridendo come un angelo caduto dal cielo.
«O-oh ciao! U-usciamo.» rispose il ragazzo nervoso grattandosi la testa.
«Prego.» fece spazio per la signorina Park e le fece uscire per prima, poi uscì lui seguendola ammirandola nel suo splendore.
Uscirono dalla classe fino a percorrere il corridoio fino all'uscita dove tutti gli studenti videro Sun-Hi camminare affianco a quel ragazzo strano.
Arrivarono fino al cancello per poi salutarsi....era quasi una tortura.
«Allora ciao.» disse Sun-Hi regalandogli un ultimo sorriso e fa per andarsene, ma il ragazzo le prese il polso con molta possessione.
«Ti prego Sun-Hi, diventa la mia ragazza! Sei bellissima, tu sei la mia dea!» impazzì il ragazzo urlando e stringendo la presa, facendo arrivare altri studenti che sentirono e assistettero alla scena.
«Ahi lasciami, t-ti prego.» lo supplicò la meringa addolorata dalla presa rude.
«Non hai sentito brutto ciccione!?» disse Yun provando a liberarla, ma nulla da fare...era troppo in carne e decisamente più forte.
«Ti prego, sii la mia ragazza Sun-Hi!» disse di nuovo il ragazzo fuori di testa ormai.
«Che vergognoso! Alla faccia tosta di chiedere a Park Sun-Hi la mano!» sussurrò una studentessa a un'altra guardando la scena, ma senza fermare la sceneggiata tanto vergognoso.
«Non lo merita! Merita un ragazzo mille volte meglio!» sussurrò un altro studente.
La ragazza non c'è la faceva più, quella presa si faceva sempre più possessivo e forte....sentiva un liquido caldo bagnarle il polso....sangue.
«Lasciami!» esclamò Sun-Hi dal forte dolore.
«Lasciala brutto scemo!» disse Yun cercando ancora una volta di aiutarla, ma invano come prima.
«Non hai sentito!? Ha detto di lasciarla!» disse una voce da dietro il cancello, al quanto familiare alla corvina, che lo guardò....era Taehyung, con gli occhi scuri come due buchi neri. Era bellissimo anche con quegli occhi, era diverso senza lenti, pensò la ragazza, ma aveva altri problemi da risolvere in quel momento.
Tutti gli altri studenti presero il cellulare e fecero foto a Taehyung per poi bisbigliare qualcosa.
«E tu chi sei?» chiese lo sbruffone che teneva in modo aggressivo il polso della ragazza, che cominciò a gocciolare del sangue.
«Vuoi saperlo?» guardò attorno e si accorse che c'erano tutti gli studenti che stavano assistendo, lo sguardo ritornò sul ragazzo robusto in modo serio.
«Lei é la mia ragazza.»
Tutti si presero un colpo e continuarono a fare foto.
«Quindi la ragazza più popolare di tutta la scuola ha già un ragazzo!? Persino uno più grande di lei.» sussurrò una.
Sun-Hi rimase sorpresa dalla risposta del ragazzo, visto che non era alquanto vero, ma sentí il cuore vaccillare in modo irregolare e veloce.
«Lascia la mia ragazza. Sai che non é bello fare un proposta così a una ragazza che é già fidanzata, quindi lasciala andare o farai conti seri. Sparisci prima che ti riempi di botte.» minacciò Taehyung addentandolo con lo sguardo aggressivo, ma allo stesso tempo protettivo.
Il ragazzo assunse un espressione vergognato, decise così di lasciare la presa e scappò via correndo come un cerbiatto impaurito.
Sun-Hi, fece un piccolo lamento di dolore e mise la mano sul polso che sanguinava.
«Sun-Hi!» urló Yun che la aiutó.
«Quel brutto ciccione farà i conti con me!» affermò arrabbiata, anzi furiosa che del fumo stava uscendo dalle orecchie.
Taehyung si avvicinò molto velocemente alla dolce ragazza che la prese per le spalle, aiutandola a stare in equilibrio.
«Stai bene Sun-Hi?» chiese molto preoccupato vedendo il sangue ancora gocciolare.
«Non è niente.» rispose provando a sforzare un sorriso.
«Non dirmi bugie. Ti porto alla farmacia più vicina per medicarti. Su andiamo.» la trascinò, seguita da Yun, ma fece un altro lamento di dolore.
Taehyung non aveva altra scelta.
La prese in braccio come una sposa e la portò via seguita da Yun con la bocca aperta, come gli altri studenti d'altronde che incominciarono a dire tanti di quei commenti.
«Oh dio! Che carini! Stanno proprio bene insieme.» sussurrò una.
«Che peccato! E io che volevo provarci con la signorina Park.» disse uno buttando la spugna, come gli altri ragazzi.
Taehyung camminava a passi veloci con in braccio la cara Sun-Hi, che lo fissava incantata. Aveva un viso perfetto e angelico. Poi con quegli occhi scuri come le nocciole che lo rendevano ancora più affascinante.
Ovviamente ci era stato lo zampino di Margherita per le lenti scure color nocciola, visto che l'argento era proprio il suo colore originale, ma nessuno deve scoprirlo.
Arrivarono alla farmacia più vicina e il ragazzo appoggiò la ragazza in uno dei sedili.
«Come ti sei fatta male, cara?» chiese la farmacista che era una donna di cinquant'anni.
«Un ragazzo mi ha stretto fortemente il polso.» rispose la meringa quasi impaurita al solo pensiero.
«Chiunque é stato, ha una forza pazzesca. Adesso, ti disinfetto, ma farà abbastanza male. Resisti, va bene?» cercò di essere assai dolce.
La corvina annuì ed era pronta.
La signorina prese il disinfettante e lo applicó sulla ferita fresca. Sun-Hi strizzò gli occhi per i pizzichi di dolore che sentiva sulla ferita.
Strinse i denti pur di non gemmare di dolore.
Una mano calda prese la sua mano libera e la strinse dandole protezione...tanta protezione.
«Sta tranquilla.» disse il biondo a bassa voce regalandole sicurezza e per magia i dolori erano come spariti.
La farmacista, vedendo i loro comportamenti, supponeva solo una cosa...
«State proprio bene insieme.» affermò addolcita.
«A-ah?» rispose la ragazza un po' rossa sul viso.
«Noi non stiamo insieme. Siamo solo amici.» rispose il ragazzo spiegando la situazione con la sua solita espressione.
«Ah davvero? Allora credetemi, vi metterete insieme un giorno.» disse di nuovo la donna che aveva finito di applicare il liquido.
I due si guardarono a vicenda con imbarazzo.
«Ecco fatto, mia cara.» disse per poi finire di fasciarle il polso con della benda bianca.
«Stia attenta a non toccare l'acqua e la tolga dopo una settimana.» avvertì la donna mettendo apposto un rotolo di fasce.
«Grazie mille.» sorrise la corvina alzandosi dallo sgabello.
«Di nulla, tesoro.» sorrise dolcemente la farmacista.
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Uscirono fuori dalla farmacia, mentre Taehyung prese in spalle la cartella della meringa.
«Taehyung.....p-perché hai detto a quel ragazzo che ero...ero...» disse senza riuscire a finire la frase per la vergogna.
«Eri la mia ragazza? Be' era l'unico modo per liberarsi della presa di quel ragazzo.» come se fosse ovvia...infatti lo era.
«Ah già, che stupida.» fece una risatina imbarazzata e forzata.
«Ma perché sei venuto a nella mia scuola?» chiese di nuovo incuriosità.
«Margherita mi ha detto che l'autista è malato e poi dovresti camminare di più. Così mi ha detto lei.» rispose il ragazzo con lo sguardo fermo, come se fosse indifferente.
«Capisco....grazie tante, Taehyung.» se non fosse per lui forse sarebbe veramente finito male, molto male.
«Sun-Hi!» urlò una voce, si giró e vide Yun correndo verso di loro.
«Stai bene?» chiese con il fiatone finalmente raggiungendoli.
«Sì, solo un graffio.» rispose assicurandola.
«Mi hai fatto prendere un colpo. Sono andata a picchiare quel stupido ciccione!! Però la prossima volta ascolta la tua amica.» era così preoccupata che voleva ritornare e picchiare nuovamente quel ragazzo vergognoso.
«Dai adesso è tutto ok» rispose l'amica sorridendo come sempre aiutandola a calmare.
«L'importante é quello.»
Solo adesso notò il ragazzo alto e biondo.
«Oh, e lui chi sarebbe?» chiese Yun guardandolo per bene, era molto affascinante.
«Lui è Kim Taehyung.» rispose la corvina.
Subito Yun spalancò gli occhi udendo quel nome.
«Tu sei quel famoso Kim Taehyung! Piacere, sono Yun» disse presentandosi e facendo un inchino.
«Piacere mio.» fece un inchino non cambiando tanto l'espressione.
Yun sorrise a trentadue denti notando la rara bellezza del più alto.
«Sun-Hi mi aveva parlato molto bene di te e non credevo che fosse un ragazzo così affascinate.» disse ridendo.
Le guance della piccola meringa si tinsero di un colore ciliegio.
«Mi fa molto piacere.» disse facendo un piccolissimo sorriso...era anche compiaciuto dalla frase dell'amica di Sun-Hi.
La stava fissando troppo incantato...un incantesimo per caso? Una magia? Cos'era per Taehyung?
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I ragazzi si separarono le strade.
E tornarono a casa loro fuori dai pericoli e quant'altro.
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