✽0.8✽
Era mattina presto.
Sun-Hi e Yun dovevano partire.
Uscirono dall'albergo con i loro bagagli e si scontrarono con Jin-Ho che le aspettava con un trolley affianco ad egli.
«Buongiorno ragazze.» salutò il ragazzo con un sorriso smagliante; non vedeva l'ora.
Era contento di sapere che Sun-Hi abitava in Corea del Sud e persino nella stessa città.
Diciamo che si era preso una bella cotta per la nostra meringa, che neanche ci faceva caso a lui.
«A te. Partiamo, Jin-Ho.» affermò tutta gasata Yun e lo prese per il braccio di Jin-Ho.
La dolce meringa non diede peso a questa situazione, anzi così avrebbe tenuto impegnata la sua amica per poi leggere tranquillamente un libro che aveva portato con sé.
.
Salirono sull'aereo e presero i posti.
Quell'aereo in ogni fila aveva tre posti attaccati, quindi Jin-Ho si sedette a sinistra, Yun al centro e Sun-Hi vicino alla finestra cioè alla destra.
«Ci messaggeremo Jin-Ho?» chiese Yun.
«Certo, tutti e tre.» voleva attirare l'attenzione della corvina, ma fallendo, continuava a leggere il libro come se niente fosse accaduto.
«Usciremo insieme un giorno?» chiese di nuovo Yun appiccicata al ragazzo che voleva liberarsene.
«Sì, così ci divertiremo tutti e tre insieme.» ci riprovava, ma niente.... Sun-Hi era sempre immersa tra le righe del libro.
Yun era arrabbiata, ogni volta che chiedeva qualcosa a Jin-Ho lui aggiungeva sempre "tutti e tre".
Pensava che si era presi una cotta per Sun-Hi, ma non si stupì, quindi non si arrabbió più, anzi era divertita.
La corvina dormiva con il libro appoggiate sulle gambe; era assai stanca.
«Jin-Ho....ma a te ti piace Sun-Hi vero?» sussurrò a bassa voce per non svegliare l'amica che dormiva come un ghiro.
Quella domanda fece accelerare i batti del ragazzo.
«C-cosa!? Ma no! Che dici.» rispose altrettanto sottovoce, ma con un tono nervoso e imbarazzato.
«Hai balbettato, quindi ti sei presa una cotta per lei. Non mi stupisce visto che é la regina di tutta la scuola, apparte questo, lei é la migliore di tutti.» era fiera di avere una migliore amica come essa.
«Davvero?» chiese, ma infondo poteva anche immaginarselo, dopotutto era una ragazza splendida ...una ragazza che tanto vorrebbero.
«Quindi ammetti che ti piace eh?» gli diede spinte sul braccio con il gomito.
Arrossì.
«S-sì, lo ammetto. Ma non dirglielo, proprio a nessuno.» lo supplicò e guardò un momento che la corvina stesse veramente dormendo.
«Come vuoi.» sorrise malinziosa.
Yun sospirò.
«E io che mi ero presa una cotta per te, ma va be'.» rispose facendo spallucce, come se non fosse succeso niente di che.
Non le dispiaceva lasciarlo per la sua amica....affatto. Lei pensava sempre al bene della corvina
«D-davvero? Scusami Yun.» si scusó dispiacendosi per questo fatto, non si era neanche accorto....bhe forse un po', ma non era diretto.
«Va bene così. Il destino dice che non sei tu il mio eterno amore? Ok, va benissimo.» disse con un sorriso stampato sulle labbra; non era affatto triste.
Iniziarono a ridere e a diventare sempre più intimi che diventarono migliori amici durante il viaggio in aereo.
Invece la meringa era stata nel mondo dei sogni per tutto il viaggio.
Jin-Ho non sarà il fidanzato di Yun, ma almeno era diventato il suo amico.
.
L'aereo atterrò e i tre ragazzi uscirono fuori per andare all'aereoporto per vedere se qualcuno era venuto a prenderli.
Il ragazzo avvistò la persona che doveva venire a prenderlo, cioè sua sorella maggiore.
«Oh, c'è mia sorella. Io vado. Se un giorno usciremo ci messaggiamo, ok?» disse Jin-Ho facendo l'occhiolino.
«Certo, ci vediamo.» dissero le ragazze e lo salutarono.
Si sedettero per aspettare l'arrivo di Margherita.
Yun era pronta per un interrogatorio.
«Che cosa ne pensi di Jin-Ho?» chiese improvvisamente Yun, senza essere troppo sospettosa.
«Non ti piaceva?» come se la cosa fosse ovvia, dopo tutte quelle scene che aveva fatto la sua amica.
«Non si risponde con un'altra domanda.» non voleva tanto rispondere alla domanda della corvina...affatto.
«Tecnicamente sì.» risponse la meringa.
«Ok ok, hai vinto. Comunque ho scoperto che dopotutto non mi piace così tanto. Ma a te ti piace?» si inventò una scusa qualsiasi pur di convincere Sun-Hi.
«Prima cosa: perché questa domanda? E seconda cosa: No, non mi piace.» rispose precisamente Sun-Hi continuando a guardare tra la gente se c'era Margherita.
«Bhe....» prima che Yun cominciasse a dire qualcosa, sentono la voce di Margherita chiamarli.
«Signorina Sun-Hi!» chiamò la donna sventolando in alto la mano per farsi notare.
«Eccovi Margherita, mi ero preoccupata.» ammise la meringa abbracciando la donna con tanto amore.
«C'era un po' di gente, ma ce l'ho fatta.» rise divertita la governante.
.
Escono dall'aeroporto ed entrarono nella macchina del loro autista di sempre.
«Allora signorine, vi siete divertite?» chiese la donna seduta davanti affianco all'autista, mentre attraversavano l'autostrada.
«Un mondo.» rispose Sun-Hi ritornando a tutto.
Ma non riuscirà a dimenticare facilmente quella vecchia signora e delle sue parole e neanche il sogno tanto strano che aveva fatto, dove c'era sua madre e sembrava troppo reale.
«Peccato il ritorno.» ammise Yun facendo un finto broncio e tutti si misero a ridere come una famiglia.
.
L'autista si fermó prima a casa di Yun.
«Ci sentiamo Yun.» disse Sun-Hi.
«Certo, signorina Park.» si abbracciarono e fecero un ultimo saluto per poi tornare alla villa della nostra dolce meringa.
.
La governante aprì lo sportello posteriore, mentre l'autista prese i bagagli della signorina per poi portarli dentro alla villa.
«Ben tornata, cara!» esclamò Margherita dandole il buon ritorno.
Casa dolce casa.
La propria casa è sempre un posto caldo e accogliente.
«Grazie.» sorrise.
La donna lasciò un momento Sun-Hi per recarsi all'ufficio del Conte.
Non vedeva l'ora di abbracciare Blacky, ma non lo trovò in giro stranamente; si aspettava che gli saltasse addosso e qualche leccatina.
Anzi sentì una voce umana e dei abbai del cane.
Lasciò il suo trolley nella sala dell'entrata e si recò nel giardino, dove sentiva quei rumori.
A passi lenti si avvicinò sempre di più alla voce e al suo cane.
Finché....
«Su vieni Blacky.» disse la voce battendo le mani attirando l'attenzione del barboncino.
Ecco, che vide un ragazzo con in braccio Blacky che si divertivano.
Un ragazzo bellissimo....anzi affascinante, fin troppo che potrebbe far cadere la mascella a tutti.
Taehyung accorgendosi di essere osservato si girò e vide la ragazza a fissarlo in modo angelico.
I sguardi dei due ragazzi si scontrarono e rimasero a fissarsi per un tempo indefinito, finché il ragazzo biondo non aprì bocca per interrompere il momento.
«Tu saresti Park Sun-Hi? La figlia del signor Park?» chiese il bionfo tenendo il cucciolo in braccio.
«Sí, ma tu chi sei?» rispose con inchino e un sorriso straordinario.....stile Park Sun-Hi, come sempre.
«Io sono il figlio di un amica di tua madre. I miei sono partiti per una viaggio di lavoro e dovrò restare per un po' di tempo con voi.» rispose avvicinandosi di qualche passo alla ragazza....era troppo vicino, che un po' esitava la corvina per la sua vicinanza. .
Da vicino la vista era ancora meglio.
«C-capisco. Come ti chiami?» chiese di nuovo Sun-Hi un po' imbarazzata, perché lo stava mangiando con gli occhi...anzi, quest'ultimi non volevano neanche battere ciglio.
«Sono Kim-Taehyung. Piacere.» gli diede la mano in segno di saluto.
La meringa pensava se doveva stringere la sua mano, però poi pensò "perchè non dovrei stringergli la mano? È solo un semplice saluto"
Prese il coraggio e lo strinse.....era fredda.
«Piacere mio» sempre sorridendo, tenendo sotto controllo i suoi strani pensieri e comportamenti che sta assumendo dopo aver visto questo ragazzo per la prima volta in tutta la sua vita.
«Oh scusa. Credo che il cane sia tuo.» lo restituì, ma Sun-Hi lo lasciò tra le braccia del ragazzo, perché aveva notato quanto piaceva al suo barboncino.
«No no, ho visto che vai molto d'accordo con Blacky quindi continuate pure.» sorrise felice per il suo piccolo palla di pelo.
Arrivó la signora Margherita con il Conte.
«Vedo che hai già conosciuto Taehyung.» disse la governante con un sorriso dolce stampato sul viso con qualche ruga su alcuni tratti.
«A quanto pare sì. Non sapevo che mamma aveva un amica che avesse un figlio come Taehyung.» ammise stupita, ma felice di sapere la permanenza del biondo.
Successivamente spostò l'attenzione al vecchio amato padre.
«Oh, ciao papà! Contento di rivedere tua figlia?» disse la meringa abbracciandolo con tanto amore.
«Sempre.» rispose ricambiando l'abbraccio.
Taehyung restò lì, con il cane in braccio, a fissarli pensando che dopotutto il Grande Conte aveva un cuore, dopotutto.
Sun-Hi aveva reso il temuto Conte delle Tenebre un padre premuroso e gentile.
«D'ora in poi Taehyung abiterà insieme con noi.» disse il padre sorridendo.
Il ragazzo vedendo il Conte così lo rendeva strano e confuso, non era affatto abituato a questo lato da parte dell'uomo...veniva solamente reputato uno senza cuore, ma forse si sbagliavano tutti.
«Verrà anche a scuola con me?» chiese Sun-Hi curiosa come sua insaputa.
«No, lui ha già venti anni.» rispose la donna al posto del Conte.
«Peccato, mi sarebbe piaciuto andare con lui a scuola.» quasi si dispiacque, ma ne farà una valida ragione.
Si girò verso il biondo e prese le sue mani fredde per poi regalargli uno dei suoi sorrisi.
«Sono felice di fare la tua conoscenza, Taehyung.» fece un sorriso bellissimo, a dir poco splendido.
Il ragazzo era rimasto sbalordito dalla sua bellezza e gentilezza allo stesso tempo. Gli ricordava la madre, era bella, gentile e sempre felice.
Come poteva una ragazza come lei essere tanto diversa e speciale....adesso capiva il motivo per cui il Conte voleva assolutamente salvarla.
Sun-Hi sciolse la presa e guardò suo padre nuovamente.
«Papà, posso parlare con Taehyung? Voglio conoscerlo.» chiese la piccola.
Il Conte era preoccupato, ma poi vide Margherita che gli sussurrò di stare tranquillo.
Sospirò e accettò la cosa con calma.
«Certo figliola.» sorrise cercando di non far vedere la preoccupazione alla meringa.
«Lasciamo pure i giovani da soli.» lasciarono il giardino e rientrarono a casa.
I due giovani si sedettero comodi in un tavolino del giardino per farsi due chiacchiere per conoscersi.
A questo punto, Taehyung dovrebbe stare attento alle domande della corvina e dovrà mentire ovviamente.
«Allora Taehyung, tu quale scuola avevi frequentato?» chiese Sun-Hi curiosa come suo difetto.
«Io...» non era mai andato a scuola e non aveva un passato normale come tutti.
«Io....ho fatto l'università! E diciamo che non ho avuto tanti amici.» mentì.
Si dispiacque assai per lui. Non amava vedere altrui assumere tristezze.
«Mi spiace, ma se ti fa piacere possiamo essere amici.» propose la più piccola sorridendo come il sole ad agosto.
«Ne sarei felice.» rispose sorridendo leggermente ricambiando.
La risposta positiva riuscì far felice Sun-Hi.
«Posso farti una domanda?» ed ecco altre domande in arrivo da parte della meringa.
«Dimmi.» era pronto a tutto.
«Perchè porti le lenti a contatto? Non ti danno fastidio?» chiese.
A questa domanda Taehyung cominciò ad innervosirsi leggermente, ma non lo fa vedere di molto, perché lui era abituato a stare sempre calmo in ogni situazione critica.
«Mi piacciono. Tutto qui.» rispose il più convincente possibile.
«Stai bene, sinceramente. Un giorno te lo toglierai, vero mh?» sorride.
«Immagino di sì.» rispose abbastanza secco.
«Hai fratelli o sorelle?»
«No.» fu secco.
«Sai, devo ammettere che sei un ragazzo straordinario.» ammise Sun-Hi.
«E perché?» si stupì della sua affermazione....era confuso.
«Non so, ma me la sento. Scusa, qualche volta sono un po' fuori di testa.» ride divertita.
«No no, anzi ha senso quello che dici.» disse Taehyung.
«Ne sono felice. Sarà karma.» rise assai divertita per la sua piccolissima battutina.
«Ecco la merenda!» spuntò Margherita con il vassoio in mano tutta gassata; sembrava più felice di qualunque persona che i due giovani si conoscessero.
«Oh grazie.» ringraziò la ragazza.
«Di niente cari. Mangiate la mia torta al cioccolato e gustalo piano Taehyung.» disse la governante per poi andarsene non aggiungendo altro.
«Mi sembra che vi conoscete già da tanto tempo.» disse Sun-Hi mangiando un pezzo della torta speciale di Margherita.
«Infatti è così. E come una madre.» rispose mangiando anch'esso.
I due giovani si parlano fino a diventare amici.
Mentre mangiavano fuori e chiacchieravano venivano spiati dal Conte. Non era tranquillo lasciare Taehyung avvicinarsi a Sun-Hi, era pericoloso. Pensò il Grande Conte assumendo una faccia preoccupata.
«Deve star tranquillo, signore. Taehyung non farebbe mai del male a Sun-Hi, non vede come lo guarda? E come se fossero amici da molto tempo. Non si preoccupi. Taehyung mi ha promesso di prottegere Sun-Hi, e poi vi ha promesso che non farebbe mai e poi mai del male a vostra figlia.» disse Margherita rassicurandolo con un sorriso.
«Mi fido, ma fai si che non si innamorino. Mi sembrano già troppo intimi. Non accetterei.» disse il Conte guardando Taehyung con disgusto.
La donna non era sicura di quello che faceva il Conte, anzi si stava seriamente preoccupando per i due ragazzi.
Il Conte non ottenendo nessuna risposta si recó nel suo ufficio per riflettere come suo routine quotidiano.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro