Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 4: Festival Charmony

Un teatro vacante, un enorme palcoscenico e dei manichini che troneggiavano sulla minuta figura di una ballerina solitaria che danzava al ritmo di sacri inni-ciò che pareva essere un sogno dall'aria di deja vù.

Quella volta, tuttavia, il soave canto aveva gradualmente assunto una cadenza sempre più tetra e roca con ogni passo di danza.

"...E⬜️a l'Or⬜️i⬜️⬜️ è em⬜️r⬜️, d⬜️si⬜️nat⬜️ a rip⬜️ist⬜️na⬜️e l'es⬜️st⬜️nz⬜️..."

Delle marionette erano inchinate attorno a lei in reverenza, altre si lasciavano trasportare dalle sue movenze una ad una, ma tutte erano accomunate da qualcosa: veneravano la fanciulla come una dea discesa nel regno mortale sottoforma di creatura dalle ali di seta, avvolta in aggraziati fiocchi altrettanto adorati.

"P⬜️inc⬜️p-p-e⬜️⬜️a dell'O⬜️⬜️i-i-⬜️e..."

Spiegò le braccia e tese una gamba all'aria, assumendo la posizione di un uccellino in procinto di spiccare il volo, ma avvinghiata al suolo a causa dei fiocchi che fino a un momento fa le pendevano dagli arti-questi erano, infatti, tesi verso l'alto e spronavano l'albina a sollevare lo sguardo celato al di sotto delle piccole ali rosate.

Delle mani artificiali biancastre e dorate, come quelle di un'enorme marionetta, tenevano la presa sui lacci e controllavano i movimenti della ballerina al proprio volere come se fosse nient'altro che una delle sue tante bambole. No, la più pregiate della collezione.

Pianoforti e violini in sottofondo divennero sempre più frenetici e aggressivi, scaturendo un forte senso di irrequietudine nel cuore dell'haloviana.

"P⬜️inc⬜️pe-s⬜️a dell'O⬜-r⬜️i⬜️e...!"

Un tonfo risuonò ai piedi dell'albina, ma il suo corpo non sobbalzò di un millimetro, incapace di reagire all'emozione scaturita. Poteva soltanto inclinare la testa, poiché braccia e gambe erano totalmente limitate, posando lo sguardo su...

...una mela. La stessa che si manifestava incessantemente nei suoi sogni, morsicata da un lato con del liquido rossastro che sgorgava dal poro.

-No. No, no, no, no! Ti prego, Xipe l'Armonia! Tutto ma non questo!

L'aria attorno a sé era densa a tal punto da risultare soffocante, ritrovandosi in una disperata ricerca di ossigeno. Sfortunatamente, i suoi tentativi furono invano, e lo capì dai forti capogiri che ne susseguirono.

Un nauseante odore di ferro pervase il suo olfatto, ed il sangue ai suoi piedi risuonò con un raccapricciante suono sotto ai suoi tacchi mentre l'incessante danza perseverò sotto il LORO comando.

Nella distanza, tra immagini sfocate e suoni lancinanti, poteva intravedere ciò che sembrava essere un antico albero-nonché fonte della mela. Il cupo teatro cominciò ad amalgamarsi con la flora, creando un irregolare contrasto di sogni che non fece altro che dar fuoco alla benzina. La testa... è sul punto di scoppiare...

⋆˚𝜗𝜚˚⋆

I violacei occhi di Eden si sgranarono, ritrovandosi ad ansimare. Colmi di lacrime, queste erano scese lungo le sue guance-toccandosi il viso, constatò che fossero asciutte, e arrivò alla conclusione che era accaduto durante l'ennesimo incubo.

Decidendo di darsi un'occhiata, tirò fuori il suo specchietto e vide il trucco ormai sciupato. Le sue ciocche albine, solitamente legate in un fiocco, erano sciolte e arruffate dopo una lunga notte.

Si guardò intorno e si accorse di essersi addormentata in camera sua, nel caldo abbraccio del proprio letto-ma in quel momento, non era mai stato così gelido. L'ultima volta che aveva chiuso occhio si trovava nel giardino segreto... che fosse stato frutto di un sogno nel sogno? O qualcuno l'aveva portata fin qui?

Era pressoché impossibile, poiché nessuno aveva la benché minima idea dell'esistenza di quel luogo. Nessuno tranne una persona.

"Ah... che pasticcio. Temo di aver bevuto più del dovuto al Dreamjolt Holstery," Scosse la testa con un sorrisetto a discapito di sé stessa.

I suoi piedi nudi toccarono il freddo pavimento, recandosi in direzione del bagno. Una doccia mattutina l'avrebbe sicuramente aiutata a riassemblare i propri pensieri.

Un lieve sospiro abbandonò le sue labbra mentre l'acqua calda le scorreva sulla testa, socchiudendo le palpebre per concentrarsi sulla rilassante sensazione che le offrì. Passarono alcuni momenti, prima che iniziò a fare uso dello shampoo, assicurandosi di applicarlo sui capelli a sufficienza.

La doccia aiutò gradualmente la ballerina a rilassarsi, poiché cominciò a canticchiare dolcemente durante il processo, come era suo solito fare in momenti come questo. Fu dopo svariati minuti, forse una mezz'ora, che uscì avvolta in un asciugamano.

Si sedette dinanzi allo specchio e cominciò ad asciugarsi i capelli albini, per poi riavvolgerli in un fiocco netto. Indossò il solito vestito da danza, applicò del trucco, e fu pronta ad andare per un'altra lunga giornata di lavoro ad attenderla.

A fermarla sull'uscio della porta fu una repentina vibrazione emessa dal suo cellulare, e si apprestò a controllare la notifica sullo schermo. A quanto pare il capo della Famiglia Iris, Maeven Ellis, nonché sua madre-l'aveva convocata per un incontro post lavoro.

Sospirò e mise via il dispositivo, Golden Hour la sua destinazione.

⋆˚𝜗𝜚˚⋆

"Il Festival Charmony?" Eden ripeté, sbattendo le palpebre per enfatizzare il suo scetticismo.

Seduta dall'altro lato della tavola rotonda fu la stessa Maeven Ellis. Proprio come Eden, naturalmente, anche lei apparteneva alla razza haloviana-un'aureola spinosa costituita da un paio di piccole rose ai lati, e delle ali di nettamente più grandi le pendevano dai lobi. Una rosa era collocata sul suo occhio destro, avendolo perso tempo fa durante uno sgradevole incidente.

Quest'ultima annuì, accavallando elegantemente le gambe una sopra l'altra. "Hai sentito bene, figlia mia. Devi sapere che qui nel Pianeta delle Festività si tiene il Festival Charmony una volta ogni Amber Era, organizzato dalla Famiglia da generazioni or sono per espandere gioia sotto il nome di Xipe l'Armonia."

L'albina ascoltò acutamente, le sue mani poggiate sul suo grembo nella posizione più composta che poteva sfoggiare. Sua madre proseguì, "Ebbene, ti ho convocata qui per un semplice motivo. La Famiglia Oak ospiterà presto un nuovo leader... Immagino che il nome Sunday ti risulti familiare, non è così?"

Di fronte a tale affermazione, Eden deglutì. Il corpo si mosse con fare irrequieto mentre lottò per preservare la sua calma ed eleganza, come le era stato inculcato dalla stessa haloviana. Con la sola pronuncia di quel nome, ricordi spiacevoli risalenti a ieri cominciarono a riaffiorare nella sua mente-nonostante ciò, si impose ad annuire.

"Sunday... il più giovane Bronze Melodia che ha recentemente avuto accesso alla posizione a seguito della scomparsa di Gopher Wood, sì?"

Lo sguardo a dir poco sospettoso di Ellis la fece rabbrividire, ma anziché divagare in domande, continuò. "Dici bene. È solamente questione di tempo prima che salirà al potere come Rappresentante delle Cinque Famiglie-ovviamente, ciò non scoraggia la sua stirpe dall'organizzare i piani futuri per Penacony... specialmente in questo momento di crisi dovuto alla morte del povero Gopher Wood."

L'espressione della donna assunse un'aria alquanto malinconica, presumibilmente dispiaciuta per la sorte dell'ex Rappresentante della Famiglia. Stando a quanto si diceva, era un uomo tutto fuorché apprezzato nonostante l'amicizia che lo teneva legato al Watchmaker. Maeven, d'altro canto, era sempre stata dalla sua parte soprattutto le rinuoni tra i Cinque Capi.

"Madre... qualcosa non va?" Eden ruppe il silenzio che aleggiava nella sala, vedendola scuotere il capo.

"No, non è niente. Tornando a noi, piuttosto..."

I loro sguardi s'incrociarono, e quelle semplici parole bastarono purché il tempo attorno alla ballerina si arrestasse.

"...Il motivo per cui ti ho chiamata fin qui è semplice. Sunday vorrebbe che prendesti parte al Festival Charmony come ballerina."

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro