Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 1: Ballerina

Il soave eco di tacchi raffinati riecheggiava lungo il pavimento in mogano del gran palcoscenico, laddove una giovane solitatia danzava per un pubblico che non sarebbe mai arrivato. Inni e sonetti in nome di un eone oramai caduto decenni or sono pendevano dalle sue labbra come acqua di rose. Le setose ali situate al di sotto dei lobi le oscuravano il viso, seguite dall'aureola a immagine e somiglianza di una corona di spine che fluttuava sul suo capo con ogni flebile movimento.

Gli arti erano avvolti in seta rosata, seguendo ogni suo delicato passo di danza. Un simbolo di giurata fedeltà che tenevano l'haloviana avvinghiata eternamente agli dei, una bambola in porcellana che sottostava al volere del marionettista, una delle più pregiate appartenente alla personale collezione della Famiglia. Le sinuose dita s'allacciarono attorno ad altre artificiali, guidando una marionetta in una danza lenta e concisa. Per il più flebile degli attimi, si sentiva in un paradiso dove bene e male cessavano di coesistere dando spazio a pura euforia, come se avesse trovato il suo piccolo posto nel cosmo.

"⬜️⬜️⬜️, oh ⬜️⬜️⬜... perché ci hai abbandonati? ⬜️⬜️⬜️, oh ⬜️⬜️⬜... perché ci hai dimenticati?"

...poteva giurare che la fonte di quella voce fosse la marionetta stessa. Le mani tremavano, e a rimpiazzare quella dolce sensazione fu un repentino senso di paura, portandola ad abbandonarne la presa con un pesante tonfo, aggiunto da un altro ancora. Una mela, infatti, ruzzolò ai suoi piedi. Era morsicata da un lato, da cui sgorgava un liquido rossastro, ancora e ancora, sommergendoli in un lago di sangue.

L'ORDINE È MORTO. L'ORDINE È MORTO. L'ORDINE È MORTO. Una seconda voce si aggiunse nella sua testa. Le gambe correvano e correvano, tentando di sfuggire a sé stessa e/o chiunque la stesse perseguitando, ma non aveva la benché minima idea di dove l'avrebbero portata. Poteva soltanto udire il frenetico suono dei suoi tacchi ed il cuore che le palpitava.

—Ti scongiuro, Xipe! Aiutami! Conducimi sulla via della salvezza!

⋆˚𝜗𝜚˚⋆

"Un altro di quegli incubi, dici?" Parlò Siobhan da dietro il bancone, porgendo un bicchiere contenente una bevanda dal colore rosato. Eden annuì, la sua espressione visibilmente esausta. La accettò con un cenno grato, scuotendone il contenuto con aria assente.

"Nel Dreamscape, sognare due volte è pressocchè impossibile," Constatò, concedendosi una breve ma intensa pausa per assaporarla, lasciando che il forte sapore del liquore le pervase la gola. "Ma ora come ora, temo sia diventata una routine. Continuo a fare gli stessi sogni, notte dopo notte, e tutti si interrompono in equal modo."

La barista annuì comprensivamente, rivolgendole uno sguardo empatico mentre si occupava di lucidare dei bicchieri ormai sporchi.

"Forse c'è un significato dietro a questi sogni. Probabilmente, non so, stanno cercando di dirti qualcosa." Suggerì, sebbene lei stessa non parve interamente convinta delle sue stesse parole. L'attenzione della ballerina fu suscitata in ogni caso, spronandola a continuare con un semplice sguardo interrogativo. "O, ancora meglio, i tuoi ricordi potrebbero star finalmente cominciando a riaffiorare. Forse il tuo passato ha proprio a che fare con questi incubi."

Il bicchiere si fermò a metà percorso verso le labbra di Eden, la quale non poteva fare a meno di ponderare quel suggerimento. Il suo ragionamento non faceva una piega. Ma cosa avrebbe potuto scaturire questi sogni di punto in bianco? Non le era dato saperlo. La testa le scoppiava al punto da renderla stordita a furia di rimuginarci, e socchiuse le palpebre—un lieve sospiro abbandonò le sue labbra arricciate in un mesto sorriso, il rossetto sciupato dell'alcool.

Siobhan sembrò cogliere le sue emozioni, poiché cambiò discorso. "La sai l'ultima? Dicono che il figlio adottivo di Gopher Wood, rappresentante della Famiglia, abbia ereditato la posizione di Bronze Melodia."

Di fronte a tale informazione, Eden batté le palpebre. Lei stessa era facente parte della Famiglia, mentre Siobhan aveva deciso di abbandonarla tempo fa a causa di Maeven Ellis, loro madre illeggittima, che le aveva garantito un futuro come star a Penacony che non faceva per lei. Invece, sognava di lavorare come barista ed offrire un posto sicuro qui a Dreamjolt Holstery affinché le creature che popolavano il dolce sogno potessero vivere serenamente. Per quanto le riguardava, aveva perseguito il proprio sogno come ballerina nella Famiglia Iris, che aveva sempre nutrito sin dalla tenera età—era merito delle proprie abilità e dedizione per la danza se oggigiorno era una rinomata ballerina qui a Penacony. In un certo senso, erano come sorelle.

Fu bizzarro agli occhi di Eden come non fu aggiornata sugli ultimi avvenimenti all'interno della Famiglia, al contrario della barista. Doveva trattarsi di una decisione dell'ultimo minuto, o molto probabilmente c'era lo zampino di Gallagher.

"...Sunday? Sunday della Famiglia Oak?" Il quesito arrivò dopo alcuni attimi di silenzio, susseguito dall'inarcamento del sopracciglio. La risposta di Siobhan fu uno schietto cenno, riponendo un bicchiere finemente lucidato nell'apposito scaffale prima di passare ad un altro.

"Hai sentito bene. È solamente questione di tempo prima che passi al potere come prossimo Rappresentante della Famiglia," Aggiunse. "Ti dirò, è alquanto arduo da comprendere a prima vista, quel tipo. Sono abbastanza certa che dietro quella facciata di gentilezza e cortesia si nasconda qualcosa... dopotutto stiamo parlando del bambino prodigio della Famiglia. Nonostante questo, pare essere nato per fare il leader. Non mi sorprende che sia arrivato fino a questo punto."

Ascoltando quell'avvertimento, Eden mandò giù gli ultimi sorsi di liquore per poi riporre il bicchiere vuoto sul bancone. "...andrò a parlagli." Annunciò, la sua voce a malapena un sussurro, come se stesse confidando un segreto. "Dei miei incubi. Sono certa che lui potrà aiutarmi."

La barista emise un suono di disappunto, fermandosi momentaneamente dal proprio lavoro. Aveva un'espressione incredula in volto, ma la determinazione nei suoi occhi violacei suscitò esitazione in lei prima che potesse tentare di fermarla. Eden, d'altro canto, si rendeva perfettamente conto che Siobhan non era esattamente legata alla Famiglia ed i suoi membri, portandola a non fidarsi di nessuno a cui vi appartenesse fatta eccezione per la ballerina in questione. Proprio per questo era esitante nel lasciare che si confidasse con uno di loro, il loro futuro leader per giunta. Malgrado ciò, sapeva che l'albina era tutt'altro che una sprovveduta.

"Hai qualche peccato da confessare di cui non sono a conoscenza, per caso?" Siobhan inarcò il sopracciglio con fare malizioso, nel tentativo di spezzare la soffocante tensione che aleggiava nel bar desolato quando vide l'albina alzarsi e porre dei crediti sul bancone.

"Hmn... Ho deciso di darti il beneficio del dubbio per stavolta, hehe~" Eden le offrì un sorrisetto dall'innocente apparenza, stando al gioco.

"Fa'un po' come vuoi. Tentar non nuoce, suppongo." La bionda replicò con nonchalance, tornando a spolverare bicchieri come se le circostanze non la riguardassero. Osservò gli eleganti fiocchi rosati che pendevano dal suo scialle fluttuare delicatamente alle sue spalle mentre di diresse all'uscita.

Tale fu uno dei tanti motivi per cui Eden era così tanto adorata a Penacony—dal suo talento per la danza alla sua bellezza e moda. Adornata da fiocchi dalla testa ai piedi, tutti la definivano come una bambola di porcellana; così aggraziata, e altrettanto incantevole d'aspetto. In molti erano d'accordo che i suoi tratti da haloviana erano parte del suo fascino, con ali rosate che le pendevano dai lobi e vita, e un aureola di spine composta da fiori multicolore che si sposavano con i naturali lineamenti delicati. Siobhan non fu minimamente sbigottita dal fatto che Maeven Ellis avesse deciso di prenderla sotto la propria ala a seguito del Cancro di Tutti i Mondi, eppure...

Scosse il capo come per scacciare il treno di pensieri, esalando un lieve sospiro prima di riprendere il suo lavoro come di consueto.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro