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𝑰 𝒘𝒂𝒏𝒕 𝒕𝒐 𝒃𝒓𝒆𝒂𝒌 𝒇𝒓𝒆𝒆 ②

{Dealor. 70's Roger x 80's John.
La parte due di i want to break free. Ah... Se ho scritto per sbaglio Freddie o Brian o ho scritto John al posto di Roger o viceversa è perché sono rincoglionita :)}

John lo bacia nuovamente con passione, mordendo e tirando il labbro inferiore, mentre l’intimo si sfila con facilità rimanendo impigliato nella caviglia sinistra.

Roger è senza fiato, in fremente attesa di poter essere suo. Gli sfugge un piccolo “John” sussurrato tra un morso e l’altro.

John si allontana da lui solo per poterlo sistemare con la schiena premuta contro il materasso e le gambe aperte senza vergogna.

Sghignazza inginocchiandosi tra di esse, sporgendosi verso il comodino per prendere il lubrificante e il preservativo.

Roger trema come una piccola foglia, esposto e legato senza possibilità di muoversi.

Non riesce a staccare lo sguardo da ogni movimento del Master, sentendo il proprio sesso guizzare allegro ed eccitato nell’osservarlo srotolare il preservativo lungo tutta l’erezione, un gesto che fin dal primo momento Roger ha sempre voluto fare lui.

Guardare negli occhi il proprio padrone facendolo, oh, una sensazione così elettrizzante da farlo inarcare appena in cerca di una sorta di sollievo che non sa neanche lui come estinguere.

John abbonda con una buona dose di lubrificante che cola lentamente lungo tutta la sua lunghezza; l’ultima goccia viene fermata dalla sua mano destra che velocemente si intrufola tra le natiche di Roger, stuzzicando rozzamente la sua apertura.

Trattiene il respiro, mordendosi il labbro inferiore quando un gemito gli sfugge dalla gola nel sentire per un istante il polpastrello spingersi oltre l’anello di muscoli.

John sogghigna, abbassandosi per mordergli appena l’interno coscia.

-I bravi ragazzi vengono sempre per ultimi, non è così?- sussurra guardando Roger con occhi scuri e famelici; questo sorride eccitato.
-Sì, Master.- sussurra senza fiato quando la punta del sesso di John spinge lentamente, non trovando resistenza nella sua entrata.

John osserva con attenzione ogni minima espressione di Roger, pronto a fermarsi nel momento in cui voglia interrompere ancora la punizione ma dal modo in cui lo fissa, non ne ha la minima idea.

Chiude gli occhi estasiato quando finalmente lo sente dentro, completamente stretto dai suoi muscoli che nervosi pulsano attorno alla base. Affonda con la nuca nel cuscino, aprendo la bocca in un lungo sospiro eccitato, stringendo la presa attorno alle corde che ancora lo tengono fermo.

-Deacy. Ah, si cazzo, Deacy.- ansima sfacciato quando il Master comincia a scoparlo con rinnovata passione, afferrandolo saldamente per il retro delle cosce, premendogli le ginocchia quasi contro il petto, mozzandogli il respiro.

-Bravo, piccolino, lo prendi così bene.- ruggisce John, trovando l’angolazione giusta per toccare quel punto magico dentro a Roger.

Quando ci riesce, il batterista apre la bocca in un gemito muto, ribaltando gli occhi all’indietro completamente in preda al piacere più puro. Rantola quando John lo schiaffeggia ancora sul culo, immaginandolo già pieno di segni rossi.

Roger grugnisce sbuffando dal naso, quando le gambe gli vengono appoggiate sulle spalle del Master, questo piegato in avanti per rubargli un bacio.
Roger non riesce a distogliere lo sguardo dall’espressione animalesca con cui l’altro lo guarda, come se fosse vittima di quegli occhi scuri che vorrebbero solo divorarlo completamente.

È così difficile riuscire a trattenere quel piacere che continua sempre di più a montare dentro di lui, concentrandosi nel non lasciarsi conquistare, scacciando la dolce sensazione dell’orgasmo che aumenta sempre più nel suo basso ventre.

Con due ultimi affondi che schioccano contro le ossa del suo bacino, John viene, ringhiando nell’incavo del suo collo e liberandogli le gambe mentre l’orgasmo lo attraversa completamente. Se Roger avesse le mani libere gli circonderebbe il collo con le braccia senza lasciarlo andare.

Ma il filo dei suoi pensieri si interrompe quando sente le dita di John sfiorargli l’addome contratto, fino a stringersi con forza attorno al suo cazzo più che bisognoso di attenzioni.

Geme ancora, mentre John sghignazza nel suo orecchio cominciando a masturbarlo, ben deciso a strappargli ogni singola goccia di piacere.

-Avanti, Rog, vieni, amore mio.-

Gli basta quel nomignolo per poter toccare la vetta più alta di un orgasmo che lo sconvolge. Si inarca, gettando la testa all’indietro fin quasi a rischiare di spezzarsi.

Un gemito acuto sfugge dalla sua gola, insieme ad una nenia di        “John, ah, John, sì” mentre gli ultimi spasmi si stringono attorno al sesso del Master ancora dentro di lui.

Il climax serpeggia nel suo corpo per una manciata di minuti, lasciandolo privo di forza e brividi che increspano la sua pelle.

Quando lentamente riapre gli occhi John è intento a ripulire i segni del suo orgasmo con un asciugamano umido. I suoi polsi sono liberi, baciati e massaggiati poi da questo, quando si distende di fianco a lui.

-Meglio?- gli domanda in un sussurro delicato, Roger allarga il sorriso sornione comparso sul suo viso qualche istante prima; si avvicina, rannicchiandosi contro il suo petto, sentendo sotto i palmi il suo calore.

John lo stringe tra le braccia, baciandolo tra i capelli biondi scompigliati, mentre con la mano libera gli accarezza delicatamente la natica sinistra.

Ancora bruciano i colpi inferti, ma Roger accoglie quella sensazione sgradevole, rendendola propria.
Il bassista sospira pesantemente, quasi affranto mentre gli bacia la tempia e si sistema meglio nell’abbraccio.
-Tutti questi anni e ancora a volte non riesco a capire le tue richieste di aiuto.- sussurra, Roger storce il naso sentendosi in colpa.
-Non…non preoccuparti, John. Davvero.- gli accarezza la spalla seguendo distrattamente una vena che pulsa in rilievo sotto la sua pelle -sinceramente mi meritavo un trattamento così.- alza il viso dal suo nascondiglio, dandogli un piccolo bacio a fior di labbra.

-Lo sai che sto sempre meglio quando mi sculacci.- sussurra scatenando un debole sghignazzare da parte dell’altro, John gli accarezza il viso soffermandosi sulla sua guancia.

Gli sfiora lo zigomo con il pollice, lo guarda dritto negli occhi.
-Mi piacciono i ragazzini cattivi.- afferma sfoggiando un sorriso malizioso, aggiungendo un pizzicotto sul fianco di Roger, il quale ridacchia, dimenandosi appena contro di lui.

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È un po' corto rip.

Well inizio a scrivere la poly :>

Come sempre.

Vi è piaciuta?

Shi? I'm happy :3

No? So dove abitate :)

Nah scherzo.




Forse.


Byee

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