-Complimenti! Anche questa volta ce l'avete fatta! Laura è la colpevole. Ma mi dispiace informarvi che avete sbagliato il come si è svolto l'omicidio. Ora lo spiego- ghignò il ragazzo.
- Laura si trovava in piscina. Aveva notato che pure Iris era fuori, a quell'ora. Erano le uniche due presenti nel giardino.
La invitò a fare un bagno, e così, quando Iris ritornò in camera per prendere il costume, lasciò accidentalmente le chiavi nella serratura. Iris tornò in piscina, e Laura le prese la testa e l'annegò. Una volta morta, Laura la trascinò in camera sua, ancora aperta. Prese un'asciugamano a l'asciugò, ma i capelli rimasero ancora un po' bagnati. Laura conficcò un coltello nel petto della vittima per inscenare la sua morte. Laura, presa dalla disperazione, scrisse un codice binario con il sangue di Iris sul muro, che significava "L", l'iniziale del suo nome. Tornò in camera sua poi, con il cuore che batteva a mille.-

- E ora... L'ESECUZIONE!-

Laura è stata smascherata. Un collare di ferro le si mise attorno al collo. Venne portata in una grande sala, la sala delle esecuzioni. Il sangue di Chiara era stato pulito dalle pareti. Dei cavi elettrici a potenza elevata vennero fatti entrare dalla porta e l'esile corpo prese una scossa molto forte che la fece quasi morire. La scossa le provocò ferite dalle quali usciva sangue, che si riversava a sui piedi e sul pavimento. Ma l'agonia non era naturalmente finita. Venne appiccato un fuoco sulla tenda della sala e quest'ultima venne chiusa a chiave. Niente finestre. La ragazza morì a causa del gas. Il suo sangue sarebbe rimasto i nquella sala per circa una settimana.
Laura era morta.