"Bentornati, cari amanti di strane fantasie mentali, qui Shawnee Steelet in studio", suona bene come inizio del mio programma, vero?
Si, anche a me piace.
Ad ogni modo, se state leggendo questi appunti, vuol dire che:
1) Per sbaglio non ho chiuso a chiave la porta di camera mia, oppure
2) Sono impazzita e ho regalato questo prezioso quaderno a qualcuno di veramente affidabile.
E se non è nessuna delle due opzioni, significa che la mia sanità mentale sta giungendo ad un limite.
"Ma che cavolo hai messo in questo quaderno?" vi starete chiedendo.
Ecco il motivo per il quale ho cominciato a sfogarmi qui sopra: da ormai tre mesi e mezzo Lucifer abita a casa mia.
E, sì, intendo quel Lucifer.
Ah, ma non fate quelle facce confuse.
È cominciato tutto quando ho regalato un ombrello usa e getta ad un barbone, ovvero un Lucifero nascosto sotto un cumulo di stracci, che mi ha messo un sigillo addosso.
Io sono una di quelle poche "fortunate" persone che vengono definite "El", per il fatto che riusciamo a fare un contratto con uno spirito celeste senza disintegrarci.
E così il mio sigillo mi impone di non superare una certa di stanza da lui, altrimenti, dopo un certo periodo di tempo, mi trasformo in cenere.
La cosa triste è che il contratto può essere reciso solo da uno dei due Capi.
Ovvero i boss del Piano di Sotto e del Piano di Sopra.
Avete sicuramente capito a chi mi riferisco.
Quindi, in queste settimane, mi sono impegnata a creare una nuova identità a Lucifer: ribattezzato Luke, per le persone che frequentano le mie stesse lezioni all'Università.
Luke Della Rosa, il mio "adorato" cugino spagnolo.
Lui ha passato questi mesi seguendo le mie stesse lezioni e frequentando i miei stessi amici.
Così ha avuto modo di conoscere il mio ragazzo, la mia migliore amica, i pazzi del mio gruppo di studio, eccetera eccetera.
La cosa triste è che quando è in pubblico sembra un santo, mentre appena entriamo a casa è tutto un "Il frigo è vuoto, vai a prendere qualcosa", "Cosa hai fatto ai capelli? Qualcuno ci ha vomitato sopra per renderli così?", "Ma come vai in giro? Sembra tu sia appena stata investita." e cose del genere.
Tutto.il.giorno.
E dato che la mia punizione divina non era abbastanza dura, ho dovuto portarmi Luke anche al lavoro.
È stato assunto anche lui al caffè dove lavoro io.
E indovinate? I clienti lo adorano.
Ma che dico? Gli farebbero una statua per la sua gentilezza e la disponibilità.
Io tutti i giorni prego che quelle persone che vedano il lato di Luke che vedo io.
Dopo il primo mese, però, arrivò un altro inquilino a casa Steelet: Michael.
Sì, quel Michael, venuto in città per rispedire quel Lucifer al Piano di Sotto; ha avuto a che fare con il mio nervosismo, che mi ha portata a minacciare severamente l'Arcangelo.
Quindi, per evitare di far portare via Lucifero e, di conseguenza, trasformarmi in polvere, mi tocca ospitare anche lui.
Quindi, oltre ai commenti "simpatici" e "apprezzati" di Luke, mi tocca anche sentire le litigate divine tra lui e Michael, ribattezzato Miki della Spina, mio altro cugino spagnolo.
In sintesi, la mia vita è diventata un incubo.
Ancora di più quando sono venuta a sapere che la mia migliore amica, Lily, ha una cotta per i miei finti parenti spagnoli.
Mi ha anche chiesto di organizzarle un appuntamento con uno dei due.
Lei è una ragazza carina, pura, tranquilla.
Insomma, non potevo e non posso lasciarla nelle mani di quei due fuori di testa sclerati senza alcuna supervisione.
Così, tutte le volte ho dovuto partecipare attivamente alle nostre uscite, per impedire che Luke e Miki mettessero i loro artigli malefici sulla mia piccolina.
Alla fine...
...credo di essermi rovinata l'esistenza da sola.
Cerco però di guardare ai lati positivi della mia situazione.
Ho scoperto un po' di cose interessanti su angeli e demoni.
Ad esempio, Lucifer adora alla follia i peperoncini piccanti e il pepe in generale, perché dice che gli ricordano le fiamme infernali del Piano di Sotto.
Michael, invece, va matto per il gelato alla vaniglia ed è l'unica cosa che lo calma quando è sull'orlo di una crisi isterica.
Lucifer odia le montagne russe e Michael è spaventato dai fiammiferi.
Mi sto facendo una vera e propria cultura.
Sto diventando un'enciclopedia vivente su questo argomento.
Un'altra cosa molto inaspettata l'ho scoperta pochi giorni fa.
Stavo camminando per strada e, alzando lo sguardo, ho visto una persona volare.
Era Michael.
...E aveva un paio di ali giganti appiccicate dietro la schiena.
Io sono rimasta allibita.
E anche sorpresa che nessun altro essere umano oltre a me avesse notato una cosa del genere.
Tornata a casa, gli ho chiesto come mai non avevo mai visto una cosa del genere e, come al solito, è intervenuto Lucifer, dicendo "Non è colpa nostra se non vai al cinema a guardarti qualche fantasy, e non sai nulla di queste cose, asociale."
Gli ho chiesto se anche lui avesse delle ali e lui me le ha fatte vedere.
Erano nere e segnate dal tempo.
La peima cosa che ho pensato è stata "Wow... Adesso se facciamo tardi a lezione mi può dare lui un passaggio..."
Sì, queste sono le poche cose per cui sono felice di essere una El.
Gli altri momenti in cui sono contenta sono quelli dove riesco a mangiare l'ultima fetta di pizza, oppure quando riesco a battere tutti e due i miei coinquilini a "Angels Wars" nonostante Lucifer bari sempre o altrimenti, quando andiamo a fare un giro tutti assieme e riesco a farmi comprare qualcosa sotto minaccia.
Insomma, non è male stare con loro.

P.S. ragazzi, se state leggendo questi appunti, sappiate che l'altro giorno ho visto un vestito davvero carino in centro...

A/N
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