~Capitolo XXI Icicle Town La città nordica~
Haren
Giungiamo alla città nordica, è stupenda: case dai tetti a spiovente innevati, giardini ricoperti di neve, fontane con statue di angeli.
La città è situata sotto le montagne. Insieme alle due ragazze entriamo in una taverna. Essendo stanchi del viaggio pernottiamo per la notte.
Sono disteso nel letto accanto a Samira. Il piccolo Igor dorme beato all'interno di una cesta improvvisata come giaciglio. Mi sveglio nel cuore della notte, sono un po' ansioso. Mi volto verso l'amata, Samira dorme serena. Sorrido e scosto la coperta e in punta di piedi scendo dal letto e raggiungo il piccolo Igor che dorme nella cesta, guardo mio fratello minore, la sua innocenza, il suo sorriso dolce sulle sue piccole labbra rosee.
Lo copro meglio con la copertina, sorrido a malincuore: «Come sei dolce fratellino, così piccolo e innocente già corri gravi pericoli, ma devi stare tranquillo, io ti proteggerò a costo della vita! Non permetterò ad Azazel di stroncare la tua vita. Piccolino, sacrificherò la mia vita volentieri per salvarti!» Sono deciso a tutto pur di proteggere mio fratello. Torno a dormire accanto alla mia amata.
Il mattino seguente, mi sveglio insieme all'amata, ci scambiamo un casto bacio. «Haren, sono preoccupata. Ho paura di ciò che accadrà quando ci ritroveremo faccia a faccia con Azazel. Ho paura di perderti, se tu morirai. Non voglio perderti io… Ti amo». Lo dice in lacrime mi getta le braccia al collo, poggia il capo sul petto, io le sorrido e, le prendo il volto nelle mani la costringo a guardarmi negli occhi e le dico: «Amore, ascoltami qualunque cosa accada... Sappi che ti amo!» «Haren amore mio. Promettimi che quando tutto finirà quando avremo sconfitto insieme Azazel torneremo a casa e vivremo insieme felici tutti insieme» Farfuglia lei con gli occhi lucidi.
La guardo negli occhi poi le asciugo le lacrime:
«Mi dispiace, ma non posso prometterti niente, ma ti posso solo promettere che farò di tutto perché noi potremo essere felici insieme. Adesso basta piangere ok?»
Astrid bussa e dopo poco, entra nella stanza:
«Buongiorno ragazzi» Volge lo sguardo verso di noi poi verso la cesta dove giace Igor, sgrana gli occhi sconvolta: «Mio dio! Haren, Samira... Igor è scomparso lo hanno rapito!»
D'istinto mi catapulto verso la cesta del piccolo che è vuota... Igor non c'era più, in lacrime e con gli occhi iniettati di rabbia urlo: «Maledetto Azazel Sto venendo a riprendermi mio fratello! Me la pagherai!!» Corro fuori dalla locanda come un forsennato, sono accecato dalla rabbia a tal punto da volerci scontrare con Azazel da solo. Ho solo un pensiero fisso nella mente: salvare mio fratello dalle grinfie del malvagio Azazel. E per farlo sono disposto a tutto, corro nel bosco invoco DragonFly e salendo in groppa del drago ordino: «Portami lassù su quella montagna! Ti prego, svelto!» Il Drago spicca in volo e sorvoliamo il cielo azzurro.
Samira
Io e Astrid vediamo il drago sorvolare nell'azzurro del cielo, in alto sopra di noi.
Haren e il Drago scompaiono dalla nostra visuale diretti verso il castello di Azazel che si scorge da lontano oltre la collina innevata.
"Haren, per favore, torna sano e salvo con Igor."
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