Haren 

Sono insieme a Samira e Astrid nel bosco innevato. 

A un tratto siamo circondati da guerrieri oscuri: indossano tutti armature completamente nere, e hanno gli occhi rossi. «È un imboscata attenti!» Non riesco a finire la frase che vengo scaraventato violentemente contro il tronco di un albero, durante il colpo l'armatura va in frantumi e resto sprovvisto di protezione. 

Vedo i guerrieri oscuri che si avvicinano a Samira che ha nella tracolla il piccolo Igor che piange, come consapevole del pericolo. D'istinto con uno scatto sguaino la spada. 

Samira

Vedo Haren che lotta contro i guerrieri oscuri.

Il giovane con un fendente della sua spada: Blizzard Sword, una spada magica, scaglia il potentissimo attacco magico di elemento ghiaccio: Blizzard Blast è un attacco magico potentissimo, congela i nemici in statue di pietra. 

In questo istante io e Astrid comprendiamo che la battaglia è giunta al termine. 
Haren ha sconfitto tutti i nemici.  «Ecco fatto ragazze, possiamo proseguire», commenta sarcastico. Il giovane è a torso nudo con solo un copriabito nero con pellicciotto di ugual colore.

 Haren 

Possiedo tutti gli elementi: acqua, terra, fuoco, aria, ghiaccio e luce.

Proseguiamo il percorso e avanziamo. Vediamo davanti a noi la stupenda città nordica. Icicle Town.

Ci guardiamo, per un breve istante. «Andiamo ragazze, riposeremo in qualche taverna, ripartiremo domani mattina», comunico la mia decisione, ma a un tratto avverto una presenza oscura. «Sento una presenza oscura, qualcuno sta arrivando. Stiamo in guardia!» Riferisco guardandomi intorno guardingo.

Ad un tratto una folata di vento si eleva e cala un silenzio che viene interrotto da una voce maschile:

«Finalmente ci incontriamo Haren. Ti tenevo d'occhio da tempo... Bene, adesso consegnami il bambino!» Mentre mi fissa negli occhi con freddezza.

Senza proferire parola sguaino la spada: «Nemmeno per sogno! Per averlo dovrai passare sul mio cadavere!»

Azazel ridendo col solo gesto della mano evoca con la magia una stalattite di ghiaccio dalla lunghezza di un bastone, scagliandola diretta verso di me che vengo trafitto alla spalla destra. Samira e Astrid sconvolte urlano: «Haren?!!» Io  in piedi davanti a loro, afferro la stalattite con entrambe le mani, fisso Azazel negli occhi sulle labbra di Haren apparve un sorriso, estraggo la scheggia di ghiaccio dalla spalla. La ferita si rimargina, digrignando i denti: «Adesso mi hai fatto arrabbiare!» E con tutta la forza che ho scateno con un' agitazione della spada un turbine di vento che scaraventa Azazel violentemente contro il tronco di un albero. Il Demone, incredulo dalla mia incredibile potenza con la paura negli occhi annuncia: «Sono costretto a rimandare la battaglia tra di noi. Ci rivedremo!» Scompare  lasciando dietro di sé piume nere. Guardo verso il cielo e stringendo la spada tra le mani borbotto: «Ci rivedremo, Azazel. Quando quel giorno arriverà ti ucciderò con le mie mani!» 

 «Stai bene?» Chiedono Samira e Astrid concitate.

 «Non mi sono mai sentito meglio in vita mia! Andiamo proseguiamo, ecco siamo arrivati, eccoci alla città Nordica bella vero?» Ed entriamo nella città che è stupenda.