Astrid 

Haren sorregge il piccolo Igor tra le braccia, Astrid nel vedere quella scena resta sorpresa. Nel notare, la somiglianza tra Haren e il piccolo Igor. «Haren, ma chi è questo bambino? Ti somiglia in modo impressionante!» Haren mi guarda infine risponde: «Già, hai ragione, mi somiglia molto, questo bel bambino è Igor, e dobbiamo proteggerlo da un demone di nome Azazel che vuole sacrificarlo per acquisire l'immortalità. Dobbiamo evitare che questo accada!» Spiega concitato.

 Resto rattristata nel comprendere che il piccolo Igor corre un grave pericolo, Azazel minaccia la sua vita e la sua serenità. Stringo i pugni con rabbia e infine accenno: «Dobbiamo proteggerlo, contate sul mio aiuto. Non riuscirà a far del male a Igor, glielo impediremo!» Haren, io e Samira siamo decisi a proteggere il bambino.

Haren distende il piccolo in una grossa cesta di vimini e coprendolo con lo scialle, gli accarezza dolcemente il viso, il piccolo dorme beato.

Più tardi andiamo a dormire.

Haren 

Mi addormento sul divano del soggiorno sul tavolino accanto nella cesta dorme il piccolo Igor.
Il mattino seguente, faccio colazione insieme a Samira e Astrid, conversiamo tra di noi. 

«Vorrei salutare mio padre, è da giorni che non lo vedo. Vorrei presentarvi a lui» Samira e Astrid incuriosite rispondono: «Ok, andiamo allora.»

 Prendo in braccio il piccolo Igor e insieme a Astrid e a Samira usciamo di casa, ci inoltriamo nel bosco, raggiungiamo la città confinante.

«Ecco, questa è la mia casa», bussò alla porta, poco dopo la soglia viene aperta da mio padre, che nel vedermi dopo giorni e che sorreggo in braccio il piccolo Igor, in lacrime dice: «Haren, tesoro mio che gioia rivederti, Igor, piccolo mio!» Io, Astrid e Samira restiamo sorpresi, mio padre conosce Igor? Questo ci chiediamo mentre veniamo invitati dall'uomo in casa, le sorprese non finiscono lì, vediamo nel soggiorno una donna: bionda e occhi azzurri. Io nel vederla riconosco nella donna la stessa che gli aveva affidato il piccolo Igor la notte scorsa.

“Perché questa donna è qui? A casa nostra? Conosce mio padre? Chi è non capisco”. Mio padre ci fa accomodare. «Haren, ascoltami, tesoro. Devo dirti una cosa molto importante. Tua madre, è viva.. Ed è lei!» Indicando la donna misteriosa, incredulo con gli occhi lucidi e con in braccio Igor farfuglio: «Dunque, lei è mia madre? Papà avevi detto che la mamma era morta, perché mi hai mentito?!» Madelene mi si avvicina, poi risponde: «Tesoro sono stata costretta a stare lontana da te. Mi dispiace, sappi che ti voglio bene. Non potevo stare accanto a te, mi dispiace averti lasciato con tuo padre, ma vedi io tesoro dovevo affrontare delle battaglie per la salvezza del mondo. Poi la pace è tornata dopo molti anni, e adesso che ti rivedo purtroppo c'è un'altra minaccia che incombe su tutti noi. Haren, tu sei molto speciale, possiedi in te un potere immenso, sei un Semidio!» Scuoto il capo incredulo da quella rivelazione abbasso lo sguardo, verso il piccolo Igor e con gli occhi lucidi sussurro: «Mamma... Dunque Igor è mio fratello minore?! Santo cielo sono un semidio? Ma è assurdo!»

 Consegno il piccolo Igor tra le braccia di Samira,  raggiungo mia madre e in questo istante, posso ricevere il primo abbraccio di mia madre. Madelene accenna:
«Ti voglio bene tesoro»
«Anch'io mamma» rispondo commosso.