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Capitolo 5

La mia mano è a pochi centimetri dal maniglione della porta d'emergenza. Il tempo è come se si fosse bloccato. Tutto intorno a me è immobile. Lentamente faccio scivolare la mano lungo il mio fianco, ma i miei occhi fissano il pavimento. Una vampata di calore improvvisa riscalda il mio volto, ormai rosso. È tutto vero? A risvegliarmi da questo stato di trance è Taeri che saltella tutta contenta intorno a me, e con la mano ancora nella mia mi fa roteare sul posto.

«Hai visto, Youjin? Sapevo che ce l'avremmo fatta!» urla abbracciandomi forte e continuando a saltellare come una bambina felice. Ho gli occhi lucidi, lo sento, e in questo momento fissano quelli di Taehyung. Sembra si sia commosso anche lui, non ne comprendo il motivo. Ha una mano poggiata sul tavolo e l'altra nella tasca dei pantaloni. Dopo che Taeri si stacca da me, Taehyung abbassa lo sguardo e si volta verso Namjoon:«Che stai facendo, Tae? Non puoi prendere queste decisioni da solo. Siamo una squadra.»
«Ho detto che Youjin fa parte del club e così sarà, punto», nessuno lo contraddice, lo stesso Namjoon lascia perdere.
«Dai, amico. Che ti salta in testa? Perché fare entrare quella sfiga-...» se ne esce Jungkook alzandosi in piedi ed indicandomi con un gesto fugace della mano, ma viene bruscamente interrotto da Taehyung che tira un pugno sul tavolo per poi uscire dalla palestra.
Rimangono tutti in silenzio, perfino Jungkook che ritorna a sedersi fissandomi accigliato.
In questo momento non mi importa di lui e di nessuno. Ora posso dire ufficialmente di essere iscritta al club di Musica e che il mio destino pian piano si sta realizzando.
«Congratulazioni» dice semplicemente Namjoon rivolgendo a me e Taeri un sorriso sfoggiando le profonde fossette che solcano il suo viso.
Usciamo da scuola e fuori al cancello iniziamo a strillare come due ragazzine.
«Non ci posso credere che sia successo per davvero!» grido dalla gioia.
«Non è mai successo in tre anni che esiste questo club che facciano entrare due persone» dice con un sorriso a trentadue denti Taeri, facendomi riflettere sul fatto.
«Hai ragione» dico grattandomi la fronte dubbiosa, «Secondo te, per quale motivo lo avrà fatto?»
«Non mangiarti la testa ora, l'importante è che tu ce l'abbia fatta. Dobbiamo festeggiare!» dice Taeri euforica. È vero, non devo pensarci, ma mi piacerebbe tanto saperne il motivo. Kim Taehyung non farebbe mai una cosa del genere senza un tornaconto personale. Ci sarà sicuramente qualcosa sotto, penso. Prima di andare al bar per bere un po' e divertirci, mando un messaggio a Mina per annunciarle la bella notizia:«Sono dentro!» le scrivo semplicemente.

Ci chiudiamo in un locale qui vicino dove molto spesso gli studenti si ritirano dopo le lezioni per svagarsi nella piccola sala giochi posta nel retro del bar. Ci sediamo al bancone e subito un ragazzo viene da noi per prendere l'ordine:«Allora, cosa desiderano queste due belle ragazze?» ci chiede con fare ammiccante. Devo ammettere che è un bel ragazzo. Capelli neri, zigomi alti, indossa una maglietta a maniche corte e un pantalone, entrambi neri e basici. Quando si avvicina a noi, è intento ad asciugare dei bicchierini da shot con uno straccio bianco ormai consumato, mettendo in mostra i bicipiti. A Taeri cade subito l'occhio su questi ultimi ed io, accorgendomene, le tiro un piccolo calcio incrociando le gambe. Come risposta al mio gesto ridacchia portandosi una mano davanti alla bocca:«Due bottiglie di soju, abbiamo da festeggiare!» urla sorridente al ragazzo che dal canto suo se la ride.
«Ecco qui. Due bottiglie di soju per due ragazze bellissime» continua a flirtare. Gli sorrido solamente, imbarazzata. Taeri, invece, sembra essere partita ancor prima di bere.
«Geonbae!»* gridiamo all'unisono facendo sbattere le bottiglie.

Quando usciamo dal locale è ormai tarda sera e Taeri quasi non si regge in piedi dopo tutto l'alcol che ha in corpo. Io, invece, che a bere non sono proprio abituata, dopo il primo sorso ho rifilato il tutto alla mia amica. Non smette di ridere, inciampa sui suoi stessi piedi ed io non posso fare altro che ridere tanto quanto lei. Prende il cellulare dallo zaino e rimette la canzone che abbiamo portato all'audizione e iniziamo a ballare come due sceme.
«Tutto questo è un sogno!» sbiascica Taeri allargando le braccia e lasciando cadere la testa sulle spalle, «Finalmente dopo non so quanto tempo mi hanno accettata» continua a farfugliare.
Per un momento ritorno seria:«Ci provi fin dall'inizio?», mi fa cenno di sì con il capo, «E come mai non ti hanno mai presa? Sei fantastica a ballare.»
«Non potevo fare nemmeno l'audizione», strabuzzo gli occhi, «Taehyung non me lo ha mai permesso» dice sporgendo il labbro inferiore come una bambina.
«Taehyung? E perché mai lo faceva?», sono davvero curiosa di capire perché diavolo glielo proibiva.
«Perché lui è-...» non riesce a concludere la frase che si porta una mano alla bocca e con un riflesso impressionante corre verso il cestino più vicino per poi vomitarci dentro. Che schifo!
Decido di riportarla a casa. Le metto il braccio intorno al mio corpo e fermo un taxi. Taeri, con le poche forze che le rimangono, dice l'indirizzo all'autista, un vecchietto sulla settantina. Si trova a pochi isolati lontano da casa mia.
Non parliamo per tutto il tragitto e, non appena arriviamo, ringrazio il signore e gli do i soldi che devo:«Scusami, Youjin. Non avrei dovuto bere tutto quel soju!» dice la mia amica massaggiandosi le tempie. Sospiro senza risponderle. L'accompagno davanti alla porta d'ingresso e suono il campanello. Sentiamo il rumore dello spioncino e dall'altra parte della porta si sente vociferare qualcuno. Aprono finalmente la porta e di fronte mi ritrovo lui. Come pensavo. Chissà cosa c'è tra di loro, penso.
«Che ci fai qui, Youjin?», Jungkook si volta verso la mia amica accasciata per terra, «Oh merda, ti sei ubriacata di nuovo Taeri», la mia amica mugugna in risposta. La prende in braccio e chiude la porta alle sue spalle facendola sbattere. Mi ha chiuso la porta in faccia senza dirmi niente. Che figlio di-... Youjin, calmati. Fai un bel respiro. Inspira, sì, brava. Espira, così. Questa è sempre la mia coscienza che parla ed io seguo quello che dice. Nonostante la rabbia che bolle dentro il mio corpo per la maleducazione di Jungkook, riprendo i miei passi per tornarmene a casa.

Mi butto sul letto sfinita. Oggi è stata una grande giornata. Mi sarebbe piaciuto condividere la notizia anche con i miei genitori e renderli partecipi di quello che mi accade attorno, ma se lo scoprissero, non ne sarebbero per niente contenti e, anzi, l'unica cosa che accadrebbe è essere messa in punizione per il resto della mia vita.

Il giorno seguente

«Youjin, sapevo ce l'avresti fatta!» esclama Mina gettandosi su di me e dandomi un bacio sulla guancia.
«Anch'io non avevo dubbi» dice Koosung appoggiato al davanzale della finestra.
«Beh, in realtà...» dico sedendomi sul banco e abbassando lo sguardo, «Non è andata proprio così.»
«In che senso?» chiede Mina confusa. Si scambia uno sguardo stranito con Koosung, il quale mi chiede:«Cioè?»
Sospiro e continuo a parlare:«In realtà avevano scelto Taeri.»
«Oh, lo sapevo. Quella piccola bastarda. Sapevo che non bisognava fidarsi di lei, era tutto troppo strano», la mia amica continua ad agitare davanti alla mia faccia un dito che, ridendo, scosto.
«No, non è come pensi» riprendo, ma vengo nuovamente interrotta da Mina:«Beh, dicci allora come è andata a finire. Non lasciarci sulle spine!»
«Se la lasci parlare, forse ci riuscirà. Chiudi quella bocca!» dice Koosung e scoppiamo a ridere.
«Comunque, hanno scelto entrambe. Non è mai successo che prendessero due persone in un anno e mi sembra ancora strano. Non me lo sarei mai aspettato da Taehyung» dico alzando le spalle. I miei amici si posizionano di fronte a me e alzano le sopracciglia. Si guardano per qualche secondo negli occhi e successivamente Mina si avvicina a me, appoggia le piccole mani fredde sulle mie ginocchia scoperte per via della gonna della divisa. Abbassa lo sguardo, sospira per poi fissarmi con le sopracciglia ancora alzate:«Youjin, hai appena detto che Taehyung, il ragazzo più bello che ci sia in questa dannata scuola, con lo sguardo più sexy che io abbia mai visto, che ha un culo così-...», fa per indicarlo, ma viene interrotta da Koosung che le dà un buffetto sul braccio dopo aver alzato gli occhi al cielo ed io porto una mano davanti alla bocca per trattenere una risata, «Ouch, sì, scusa. Kim Taehyung ha deciso di farti entrare nel club di sua iniziativa?!», ha gli occhi spalancati e sete di conoscere ogni minimo dettaglio. Koosung incrocia le braccia e si riappoggia sul davanzale, anche lui ansioso di saperne di più nonostante sia bravo a nasconderlo.
«Ehm, sì. Vorrei sapere anch'io perché lo ha fatto, non me ne capacito» dico stiracchiandomi la schiena. La mia amica mi guarda con un sorriso malizioso e con un sopracciglio alzato. Sapendo già quello che sta pensando, la spintono e contemporaneamente suona la campanella ricordandoci che le lezioni stanno per essere riprese.

Mi dirigo verso l'aula di Musica dove si tiene il club. Essendo una novità, nel senso che è qualcosa di introdotto relativamente da poco, la nostra scuola non era equipaggiata di una sala che potesse ospitare un club del genere. Così il preside ha deciso di affittare una sala idonea all'ambito in un edificio non molto distante. Non ho nemmeno mandato un messaggio a Taeri per sapere come sta. Spero che Jungkook se ne sia preso cura, penso. Ricordo, però, che ha detto un'altra volta, ciò significa che non è la prima volta che Taeri si ubriaca. Certo, è una cosa abbastanza comune in Corea, ma da come lo ha fatto intendere sembra che sia un problema. Chissà se oggi verrà a lezione, non l'ho vista né sentita per tutta la giornata.
Non appena arrivo davanti alle porte di quella che sembra una grande palestra, faccio un grande respiro e butto fuori l'aria. Sei pronta?, chiedo a me stessa.
Entro e proprio all'ingresso c'è un bancone. Vi si trova una signorina che, non appena mi vede, mi sorride:«Ciao, sei qui per il club di Musica?» mi domanda. Ha i capelli biondi ossigenati legati in una coda alta e gli occhi talmente piccoli che sembra li abbia chiusi.
«Ehm, sì. Come fa a saperlo?» le chiedo confusa.
«Beh, hai addosso l'uniforme della Seoul High School e ho pensato fossi venuta per questo», abbasso lo sguardo sui miei vestiti e chiudo gli occhi per la vergogna. Che imbranata! Solo una domanda: perché?! Le mostro il mio più imbarazzato sorriso e la signorina si mette a ridere:«Vieni, seguimi. Ti accompagno nella sala.»
Attraversiamo un lungo corridoio costellato di porte. Questo posto è enorme!
«Allora, starai ogni giorno con i Bangtan» dice rompendo il silenzio che si era creato.
«Già» le rispondo semplicemente. Mi sento ancora in imbarazzo per prima. All'improvviso si ferma e le sbatto contro: «Scusami.»
«Questa è la sala» dice con lo stesso sorriso di prima, «Buona fortuna!» aggiunge e se ne va. Come buona fortuna?!
Mi avvicino alla porta e sento già la musica ad alto volume, ma quando metto piede dentro la stanza, rimango più che allibita. Non avrei mai immaginato di assistere ad una scena del genere.
I ragazzi che si sentono i più fighi della scuola, in questo momento, proprio davanti ai miei occhi, stanno ballando come dei bambini, saltellando e urlando tutti sorridenti, scatenandosi con delle mosse alquanto buffe. L'unico normale, o almeno come l'ho sempre visto, è Yoongi che se ne sta seduto per terra intento a smanettare il suo cellulare. Ogni tanto alzava lo sguardo per vedere i suoi amici fare gli scemi e per riprenderli ed è proprio lui che si accorge della mia presenza:«Oh, Youjin.»
Non appena fa il mio nome, tutti si fermano e si guardano tra di loro. Poi, si girano verso di me e iniziano a fissarmi. All'improvviso, spunta alle mie spalle Taeri:«Eccomi, scusate il ritardo» dice col fiatone. Nota l'atmosfera che si era formata e Yoongi sogghignare:«Cosa mi sono persa?» chiede mentre si lega i capelli guardando il suo riflesso sulle pareti specchiate. Imbarazzati, non dicono niente, Jungkook non se ne frega e fa finta di niente, gli altri si mettono una mano sul viso per nascondersi, mentre Taehyung abbassa lo sguardo con le mani nelle tasche della tuta per poi spostarlo su di me. Immediatamente, mi ritornano in mente il suo ghigno e l'episodio dell'armadietto e un brivido percorre tutta la mia schiena.
«Allora, dove posso cambiarmi?» esclama Taeri tutta contenta. Sembra stia bene e che si sia ripresa dopo la sbornia di ieri sera.
«In fondo, a sinistra» dice Taehyung con la voce un po' roca e facendo segno col mento. Poi, ritorna a guardarmi, stavolta passando a rassegna ogni centimetro. Per fortuna c'è Taeri che mi trascina via. Spalanca la porta, mi mette un braccio sulla spalla saltellando e ci avviamo verso gli spogliatoi. Sorrido felice:«Allora, come stai?» le chiedo mentre ci cambiamo.
«Bene, grazie per avermi riaccompagnato a casa» dice allacciandosi le scarpe.
«Al dire il vero, sei stata da Jungkook», la guardo con un sopracciglio alzato.
«No, ero a casa-...» s'interrompe e spalanca gli occhi, «Oh, certo. Ero da Jungkook» dice grattandosi il capo e sistemando le sue cose.
«Scusami se sono invadente, ma c'è per caso qualcosa tra di voi?» le chiedo curiosa appendendo la giacca della divisa all'attaccapanni.
«Tra me e quel moccioso?! Assolutamente no!» afferma ridendo.
«E perché-...» non riesco a concludere la mia domanda che bussano prepotentemente alla porta.
«Vi state per caso restaurando? Non abbiamo tutto il pomeriggio, muovetevi!» urla Jungkook tirando un pugno finale.
«E tu credi davvero che stia con uno così?!» chiede ironica e scoppiamo a ridere.

La giornata è stata produttiva: ci hanno dato altre informazioni, come, ad esempio, sul saggio finale, e Hoseok ci ha mostrato dei passi base che bisogna sapere. È proprio bravo a ballare, se non il migliore. Inoltre, è diverso dagli altri. È molto solare, con il sorriso sempre stampato in faccia, ti spiega i passi con calma e tanta pazienza, a differenza di Jungkook che non ha fatto altro che prendermi per il culo.
«Youjin, non capisci proprio un cazzo!» oppure «Youjin, quando salti, hai la stessa grazia di un ippopotamo!» e chi più ne ha più ne metta.
Per ora ho solo ignorato, ma è solo il primo giorno. Non oso immaginare come sarà convivere con lui per un intero semestre.
«Allora, cosa ne pensi?» mi chiede Taeri mentre usciamo dall'edificio.
«È stato strano» le rispondo guardando il tramonto che dipinge Seoul di arancione.
«Strano?» ripete Taeri confusa.
«Poco prima che tu arrivassi, li ho colti in un momento strano» le dico girandomi verso di lei, «Sembravano dei bimbi scemi», scoppiamo a ridere e le racconto meglio quello che era successo.
«Tipico di Jungkook. Mi piace il suo lato menefreghista, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno e per lui il giudizio degli altri è pari a zero» dice guardando il calare del sole con gli occhi che le brillano. Vorrei scoprire cosa c'è tra di loro, penso, ma decido di non fare alcuna domanda per non sembrare un'impicciona.
Di colpo una Jeep nera lucente si ferma davanti a noi e dal finestrino sbuca il diavolo, ovvero Jungkook:«Taeri, salta su. Ti accompagno a casa», grazie per la tua gentilezza anche nei miei confronti, penso e ribollo di rabbia.
«No, grazie. Accompagno Youjin prima» dice seccata per il suo comportamento.
«Oh, Youjin. Ci sei anche tu, per quanto sei bassa non mi ero nemmeno accorto di te» dice sarcastico ed io gli rispondo con il sorriso più falso possibile. Taeri nel frattempo ha alzato gli occhi al cielo e lo saluta con la mano:«A domani, ragazzi», in macchina ci sono anche Jimin e Taehyung. Stanno per ripartire quando si fermano nuovamente. Jimin abbassa il finestrino dei sedili posteriori e annuncia:«Ragazze, comunque domani faremo una festa. Voi ci siete?»
«Non saprei...», vengo sovrastata da Taeri che subito prende parola dandomi una gomitata:«Certo, ci saremo.»
«Perfetto, portate da bere» dice infine e se ne vanno.
«Andremo ad una festa!» canticchia entusiasta la mia amica e ci incamminiamo verso casa.

Sono dentro la doccia quando mi arriva un messaggio.
Taeri
La festa sarà da Jungkook. Andiamo insieme?

Me
Vieni da me?

Taeri
Perfetto. Ci divertiremo, te lo assicuro.

Me
Sei già stata ad una delle loro feste?

Taeri
Sì, e sono pazzesche. Sanno come divertirsi.
Sapevo che si conoscevano già. Ma allora perché non accettarla subito nel club?!

Me
Dici che posso invitare due miei amici?
Mina ne sarà sicuramente felice.

Taeri
Certo, le loro feste sono piene di gente. Nemmeno si accorgeranno della loro presenza.
Appoggio il cellulare sul lavandino e finisco di lavarmi. Torno in camera e accendo una candela profumata, mi rilassa molto. Mando un messaggio a Mina e Koosung per dir loro della festa a casa di Jungkook. La risposta della mia amica è immediata e, ovviamente, è impazzita.

Geonbae è il brindisi coreano.

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