Capitolo 18
Taehyung mi riaccompagna a casa:«Potremo farlo qualche altra volta se ti va», mi cinge la vita con le sue braccia e mi sento al sicuro.
Appoggio le mani sul suo petto e sussurro un:«Sì», prima di baciarlo timidamente. Il suo sorriso scatena forti emozioni dentro di me, ma la mia attenzione viene catturata da una figura nera al di là della strada. Non riesco a capire chi sia, ma non appena si accorge che la sto fissando se ne va via.
«Cosa stai guardando?» mi chiede Taehyung girandosi verso quella direzione dove ormai non c'è più nessuno.
Gli sposto il viso verso di me con una mano e gli accarezzo una guancia:«Mi era sembrato di vedere qualcuno, ma mi sono sbagliata» e le sue labbra si posano nuovamente sulle mie.
A casa non è arrivato ancora nessuno, così infilo il pigiama e mi fiondo nel letto. Decido di chiamare Taeri per raccontarle della serata:«Youjin, sono contenta che tu e Taehyung siate usciti. Penso che tu gli faccia bene.»
«Io gli faccio bene?» e un sorriso ebete spunta sul mio viso.
«Sì, lo trovo cambiato in positivo da quando avete iniziato a parlare, uscire e fare le cose zozze», scoppio a ridere e sento la risata fragorosa di Taeri dall'altro capo della linea, «Gli hai fatto smettere di fumare ed è già un grande passo in avanti. Quando mamma morì e papà se ne andò di casa, Taehyung si era totalmente chiuso in sé. Jungkook ed io abbiamo provato ad aiutarlo, ci siamo trasferiti qui a Seoul, ma i primi tempi passava tutto il tempo nella casa sull'albero», i miei occhi iniziano a bruciare. Taehyung è dovuto crescere così in fretta, si sentiva solo e cercava di trovare un rifugio allontanandosi da tutti. Dopo una piccola pausa, Taeri riprende il discorso:«E da allora iniziò a fumare» sospira frustata.
«Mi dispiace che abbia dovuto passare tutto questo. Soprattutto la sorella.»
«La sorella?»
«Sì, anche lei deve essersi sentita sola quando Taehyung non dormiva a casa con lei. Erano pur sempre i suoi genitori e lui è suo fratello», cala il silenzio e sento Taeri tirare su con il naso.
«Sì, hai proprio ragione. Per fortuna, c'era Jungkook con-...», la mia amica s'interrompe e sento delle voci in sottofondo, «Scusami, Youjin. Devo andare, ci vediamo domani», ci salutiamo e chiudo la chiamata. Appoggio il cellulare sul comodino mettendolo sotto carica e spengo la lampada. Provo ad addormentarmi, ma non riesco. Ogni volta che chiudo gli occhi compare quella figura nera. Sembrava che ci stesse spiando e per tutto il tempo dell'appuntamento mi sentivo come osservata, ma cercavo di non farci troppo caso per non rovinare il momento con Taehyung. Scuoto la testa per scacciare i pensieri, sono solo mie impressioni, cerco di convincermi. E poi quale sarebbe il motivo per cui qualcuno volesse spiarmi?
♪
«Ragazzi», entra la signorina Yoon in classe e tutti ci alziamo in piedi, «Vi prego, sedetevi» dice facendoci segno con la mano di ritornare ai nostri posti, «Volevo comunicarvi che oggi il vostro professore di Inglese non sarà presente a causa di un imprevisto personale. Dovete comunque rimanere in aula e studiare, mi raccomando», tutti annuiamo, ma sento già alcune risatine da parte dei ragazzi in fondo all'aula. La signorina Yoon esce dall'aula chiudendo la porta alle sue spalle e iniziano già a fare chiasso, mentre mi avvicino a Mina e Koosung che fanno i piccioncini.
«Sono sollevato che sai finalmente tutto. Non ce la facevo più a trattenermi!» esclama Koosung ed io e la mia amica scoppiamo a ridere.
«Qualcuno, invece, non ci ha messo molto per lasciarsi andare» sento la voce di Misun dietro di me e Siyeon ridere alla sua intromissione. Mi volto verso di lei e la vedo seduta sul suo banco, con le gambe incrociate che mi guarda divertita. Sono stufa del suo comportamento, cosa vuole da me?
«Cosa vorresti dire, Misun?» le domando stizzita.
«Hai la coscienza sporca, mia piccola Youjin?!» serpeggia avvicinandosi a me.
«Assolutamente no», incrocio le braccia al petto.
«Beh, ci credo. Deve essere stato divertente, vero?» esclama rivolgendolo sguardo verso l'amica Siyeon che sogghigna accanto a lei.
«Vuoi arrivare dritta al punto?» affermo e il sorriso malefico di Misun scompare al tono della mia voce.
Si avvicina ancora di più a me, a tal punto da sentire il suo respiro:«Ho visto come vi siete divertiti ieri sera», non appena le sue parole entrano nella mia testa, strabuzzo gli occhi, «Erano molto carini gli interni di quel locale. Concordi con me, Siyeon?», si volta verso l'amica.
«Beh, non incontra molto i miei gusti personali, però-...», ma viene interrotta da Misun.
«Era una domanda retorica, Siyeon. Svegliati!» le sibila schioccando le dita davanti alla faccia. Siyeon sussulta e annuisce indietreggiando un po'.
«Mi hai seguita per caso?» le domando indignata assottigliando gli occhi.
«Oh, no! Come potrei mai?! Non sono mica stata io, come puoi pensare che io mi metta a stare dietro ad una come te?!» dice ridendo guardandomi dall'alto verso il basso.
«Come vi siete permesse-...»
«Youjin, io mi preoccupo per te» dice mettendomi una mano sulla spalla che subito mi scrollo da dosso, «Chissà quale male intenzionato poteva vedervi alla Namsan Tower, a quell'ora della notte.»
I miei occhi iniziano a bruciare a causa delle lacrime che vorrebbero solcarmi le guance, a causa della rabbia che ribolle dentro di me:«Mi avete seguito fin sotto casa?», la mia voce esce un po' strozzata e Misun, accorgendosene, inizia a ridere.
Mi prende una ciocca di capelli e mi sussurra all'orecchio:«Youjin, te la farò pagare per aver preso il mio Taehyung. E quando scoprirai la verità, proverai lo stesso dolore che ho provato io quando mi ha lasciata. Anzi, che dico?! Soffrirai molto di più perché è questo che ti meriti per averlo allontanato da me.», la guardo accigliata mentre con un ghigno esce dall'aula insieme a Siyeon.
Mina poggia una mano sul mio braccio:«Quella stronza!», esclama attirando l'attenzione dei nostri compagni di classe e Koosung le dà una gomitata, «Cosa ti ha detto?»
«Si riprenderà Taehyung», una lacrima non riesce a trattenersi e mi riga il viso.
Mina l'asciuga prontamente e mi abbraccia:«Non credo che Taehyung sia così stupido da lasciarti andare via. Se si sono lasciati, ci sarà un motivo.»
«E se fa qualche cazzata, se la vedrà con me!» esclama Koosung battendo un pugno contro l'altra mano, cosa che fa scoppiare dal ridere sia me sia Mina, e ci abbraccia. Le parole dei miei amici mi rincuorano, ma non a tal punto da farmi dimenticare le parole di Misun. Quale verità dovrei scoprire?
Durante le prove, i ragazzi ci hanno fatto ascoltare la base della nuova canzone a cui stanno lavorando. Deve essere spettacolare!
«Vorremmo inserirla nel saggio finale» ha esordito Jungkook, «E voi due ragazze potreste prenderne parte.», facendo l'occhiolino a Taeri.
«Sarebbe fantastico! Siete sicuri che sarà pronta per Febbraio?» ho chiesto loro pensando al fatto che mancavano ancora testo e coreografia.
«Certo che ce la faremo!» esclamò Yoongi, «Noi siamo i Bangtan Sonyeondan!» e tutti cacciarono un urlo.
Una volta finite le prove, Hoseok mi si avvicina:«Youjin, posso parlarti un attimo?»
Per tutto il tempo ha cercato di evitare il contatto visivo con me dopo la sfuriata dell'altro giorno:«Certo», ci sediamo sulle panchine della sala mentre gli altri fanno stretching.
«Volevo scusarmi per come mi sono comportato ieri. Non avrei dovuto sfogare la mia rabbia contro di te, scusami» dice realmente dispiaciuto con il capo basso.
«Non ti devi preoccupare, Hobi. È stata anche colpa mia, ero persa nei miei pensieri e non ero concentrata sulle prove» gli dico accarezzandogli una guancia.
Mi guarda negli occhi:«Non devi prenderti la colpa. Avrei dovuto fartelo notare in maniera diversa, con più calma. Ero nervoso perché mi hanno messo in lista d'attesa in una prestigiosa accademia in America e ho riversato il mio nervosismo su di te», Hoseok abbassa lo sguardo dispiaciuto e vederlo così mi fa male, senza il suo sorriso che riesce ad illuminare una stanza intera. Mi avvicino a lui per abbracciarlo e, anche se un po' sorpreso, il rosso mi stringe a sé ricambiando.
«Ora, pace fatta e andiamo a festeggiare!» esclamo contenta alzandomi di scatto dalla panchina e Hoseok al mio fianco fa lo stesso.
«Ragazzi, si va a ballare!» urla ballando in tutta la sala e tutti lo seguono con movimenti buffi.
Non appena arriviamo davanti alla discoteca, sento la musica rimbombare già da fuori e i bassi nello stomaco. Il buttafuori all'ingresso fa passare tutti quanti, ma quando arriva il mio turno, mi blocca con un braccio davanti alla faccia dicendo:«Documento d'identità, prego» mi affretto a prendere il documento dalla borsetta, ma una mano prende la mia per tirarmi a sé.
«Lei sta con me», la voce di Taehyung esce bassa e guarda serio l'uomo vestito tutto di nero che mi fa cenno di entrare. Dentro la discoteca c'è un sacco di gente, a causa delle luci stroboscopiche le persone sembrano muoversi a scatti.
«Youjin, non sei mai andata in una discoteca, vero?» mi chiede Taehyung avvicinandosi al mio orecchio per farsi sentire meglio.
«Perché me lo chiedi? È così ovvio?»
«Sei minorenne, non puoi entrarci senza un documento falso» afferma con un ghigno soddisfatto.
«E voi come fate ad entrare ogni volta? Ne avete uno?» domando esterrefatta.
«No, conosciamo il proprietario e, dato che gli portiamo sempre un po' di gente, ci dà il privilegio di entrare», mi guarda dall'alto allargando il petto e subito gli do un pugnetto sul braccio divertita. Mi cinge la schiena col braccio stringendomi a sé e baciandomi delicatamente sulle labbra. Sorrido di nascosto e, mano nella mano, raggiungiamo gli altri che sono andati a sedersi ai divanetti.
«Finalmente siete arrivati! Vi stavamo aspettando per prendere da bere, piccioncini» urla Jimin adocchiando già qualche ragazza in giro. Il suo fascino, o la sua mascella tagliente, o forse le sue labbra carnose, o gli occhi sottili, colpisce sempre e noto già qualche ragazza rispondere alle sue frecciatine maliziose.
«Allora ragazzi, diteci cosa volete così io e Yoongi andiamo a prenderli» dice Jin prendendo appunti sul cellulare.
«Proposta!» esclama Jungkook improvvisamente alzandosi di scatto dal divanetto, «Perché non prendete un po' di tutto?», tutti scoppiamo a ridere notando il corvino già un po' brillo e così anche Taeri che cade stesa sul divanetto sbellicandosi dalle risate.
«Io sono d'accordo!» esclama la mora agitando un dito in aria mentre si rimette composta. Jungkook si risiede e posa un braccio sulla spalla di Taeri che si accoccola a lui. Mh-mh, non me la raccontano giusta questi due, penso tra me e me.
«Vedremo cosa possiamo fare» dice Yoongi per poi allontanarsi insieme a Jin verso il bar.
Mi sistemo girandomi verso Taehyung e noto il suo sguardo severo puntato verso Taeri e Jungkook che ridacchiano tra di loro, forse troppo vicini per essere solo semplici amici.
«Ti dà fastidio?» gli chiedo.
Il moro rimane fisso verso la stessa direzione:«Cosa mi dovrebbe dar fastidio?»
«Che Taeri sia così vicina a Jungkook. Sei geloso per caso?», lo guardo assottigliando gli occhi.
«Cosa?!», Taehyung si volta verso di me spalancando gli occhi, «Certo che no!»
«Non è che ti piace Taeri?» e alle mie parole rotea gli occhi divertito, «O forse ti piace Jungkook?», gli punto un dito contro e Taehyung scoppia a ridere gettando la testa all'indietro.
«Dio, assolutamente no!» esclama cercando di non ridere più, «A me piaci solo tu» e queste parole mi fanno sciogliere e Taehyung se ne accorge:«Non mi guardare in questo modo, Youjin», mi cinge le spalle e mi abbraccia. Avvicino il mio viso al suo e le nostre labbra schioccano in un bacio.
«Se non sei geloso di loro due, allora perché li guardavi in quel modo?» gli chiedo.
«Fai sempre così tante domande» dice con un sorriso.
«Sono curiosa» rispondo innocentemente.
Taehyung mi guarda per un po' prima di rispondere:«Sono solo protettivo, non voglio che Taeri venga ferita», è così sincero e abbassa lo sguardo subito dopo averlo detto.
«Ma Jungkook è tuo amico, non sei sollevato?»
«Non sai mai come è realmente la gente», s'incupisce, «Anche tu dovresti stare attenta.»
Le sue parole mi lasciano sorpresa: è forse questa la verità di cui parlava Misun?
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