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Capitolo 10

Entro nella mia camera e mi butto sul letto. Affondo il viso nel cuscino e sorrido come una bambina. Mi siedo incrociando le gambe e prendo il cellulare. Istintivamente entro nella chat con Mina per raccontarle di Taehyung, ma subito mi fermo. Sono settimane che non ci parliamo più, dalla festa a casa di Jungkook. Mi ha sempre evitata, non mi ha dato l'occasione di parlare. Tristemente appoggio il telefono sul comodino, metto il pigiama e vado in cucina dove, intanto, sono arrivati i miei.
«Tesoro, come è andata oggi la giornata?» mi chiede mio padre dandomi un bacio sulla fronte.
«Bene, come al solito» rispondo aiutando mia madre a sistemare la tavola.
«Il prossimo fine settimana tua madre ed io dovremmo partire in America per questioni di lavoro. Se vuoi puoi invitare Mina e l'altro tuo amico, com'è che si chiama?» dice mio padre grattandosi il mento con espressione confusa.
«Koosung» rispondo appoggiandomi al tavolo sospirando.
«Sì, lui. Puoi farli dormire a casa, così hai compagnia» dice togliendosi la giacca e allentando la cravatta.
«Non siamo più amici» mormoro.
«Come?» chiede mia madre stupita, «Cosa è successo?»
«Sono giorni che non ci parliamo più, abbiamo litigato» rispondo incrociando le braccia.
Mia madre si avvicina e mi accarezza un braccio, la guardo negli occhi:«Se la vostra amicizia è forte, lo cose si aggiusteranno. Può capitare di litigare qualche volta, è il segno che ci tieni a loro», mi sorride confortandomi, «Andrà tutto bene.»
Le sorrido e mi dà un bacio sulla guancia. Una volta finito di cenare, vado in camera per finire i compiti e poi dritta nel letto.
Non appena spengo la luce e la mia stanza viene illuminata solo dalla luna che entra dalla finestra aperta, mi ritorna in mente Taehyung. Una parte di me avrebbe voluto andare oltre, ma non voglio essere una delle sue tante conquiste. Quei sette ragazzi sono famosi per il loro essere dei dongiovanni e le ragazze sono semplicemente degli oggetti sessuali per placare i loro animi bollenti. Queste sono le voci che girano sui loro conti. Anche se non sapevo che Hobi avesse una ragazza e lui e Chaeryl sono davvero carini insieme. Sarà l'unico sano in quel gruppo, penso.
Dall'altro lato è difficile resistergli, lo sguardo di Taehyung è così enigmatico. I suoi occhi sono così profondi, i suoi capelli così soffici e le sue labbra... ouch, mi sono morsa la lingua!

«Youjin!» esclama Taeri spuntando da dietro le mie spalle e facendomi prendere uno spavento, «Mancano pochi giorni alla festa più bella dell'anno» dice con gli occhi che le brillano.
«Non sono d'accordo», la mia amica diventa improvvisamente seria e quasi mi fa paura.
«Youjin, come puoi dire una cosa del genere?!» mi chiede con la bocca aperta e gli occhi spalancati per lo stupore, «Tutti amano Halloween!»
Roteo gli occhi continuando a camminare per il corridoio:«Tutti eccetto me.»
«Come fa a non piacerti Halloween? Ci si maschera ed è l'unico giorno in cui puoi mangiare tutti dolci che vuoi fregandotene della dieta» afferma portando le mani sulla vita.
«Pensi che io faccia la dieta?» dico sarcastica e Taeri in tutta risposta alza gli occhi al cielo, «Halloween non è solo travestimento e dolcetti vari, ma anche scherzi, film dell'orrore.»
«E allora? Magari qualcuno che conosci potrà proteggerti e chissà poi da cosa nasce cosa...», fantastica maliziosamente e le do una gomitata.
«Smettila, non credo proprio. E non farò un bel niente il 31 ottobre, anzi rimarrò chiusa in casa con tutto quanto chiuso per bene e non accenderò la televisione» dico incrociando le braccia sotto al seno. Odio questa stupida festività. Quand'ero piccola, Mina ed io volevamo vederci un film di paura e abbiamo scelto The Ring. Ne sono rimasta traumatizzata e da allora non guardo più nessun film di quel genere e non ho mai più festeggiato Halloween.
«Dai, Youjin. Non fare la guastafeste. Possiamo andare in giro e spaventare i bambini, oppure andare al cinema. Deve uscire un nuovo film horror», tamburella le mani contenta.
«Taeri, ti ho già detto che non festeggerò mai Halloween» ribadisco entrando nel bagno delle ragazze, «Per di più i miei genitori quel weekend non ci saranno a casa, ma andranno in America per questioni di lavoro. Quindi, sarò sola e mi chiuderò nella mia stanza.»
«Sei troppo esagerata, Youjin. Se vuoi, possiamo stare insieme. Così se spunta Samara dalla televisione, ci sono io a proteggerti» dice con sorriso strafottente prendendomi in giro e la spintono, «Potremmo invitare anche i ragazzi, una piccola festicciola.»
«No, sicuramente vorranno vedersi qualche film e mi spaventerebbero a morte» le dico guardandomi allo specchio e sistemandomi i capelli, «Forse è per questo motivo che Jungkook è diventato così buono con me. Starà tramando sicuramente qualcosa!», mi tormento mangiandomi le unghie. Taeri rotea gli occhi e allontana la mia mano dalla bocca.
«Ormai è deciso. Festa di Halloween da Lee Youjin!» esclama emozionata.
«Taeri, ti ho detto di no!», ma ormai è già uscita dal bagno.

Mentre usciamo dall'edificio dove si tengono le prove del corso di Musica, Taeri inizia a raccontare i preparativi per la festa che si terrà a casa mia, contro la mia volontà. Taehyung è stato molto taciturno oggi, sicuramente per via di quello che è successo ieri sera.
«Dato che Youjin è una gran fifona, per favore niente film horror e niente scherzi» continua Taeri mettendomi in imbarazzo.
«Ehi! Non sono una fifona, ma quel film faceva davvero paura» esclamo fingendo di essere offesa.
«Anch'io mi sono molto spaventato quando ho visto il volto quasi putrefatto di quella bambina» afferma Jungkook gonfiando il petto.
«Davvero?» gli chiedo confusa. Ma come?! Lui è Jungkook, il più forte e coraggioso di tutti i tempi.
«No, non è vero» risponde sorridendo, «Ma se mi chiamassi Youjin, sicuramente me la sarei fatta addosso!», non è cambiato per niente. Gli tiro un buffetto sul braccio e tutti scoppiano a ridere.
«Taehyung, tu cosa ne pensi?» chiede Taeri al moro. Quest'ultimo sembra essere ritornato alla realtà, come se avesse la testa altrove, non appena la ragazza lo smuove per una spalla.
«Non penso di venire alla festa» dice semplicemente e una piccola parte di me vorrebbe che, invece, ci fosse.
«Perché? Cos'hai da fare?» continua a chiedergli Taeri. Risponde semplicemente facendo spallucce:«Non ti preoccupare, Youjin. Lo convincerò» mi sussurra all'orecchio strizzando l'occhio. Roteo gli occhi sorridendo:«E cosa non meno importante, voglio che vi travestiate», i miei occhi s'illuminano. L'unica cosa che mi piace di questa festa è il travestimento. Voglio cercarne uno originale e non il solito costume banale. Farò qualche ricerca su internet.
«Non siamo mica dei bambini» brontola Jungkook.
«È la mia festa e decido che bisogna travestirsi!» m'impunto sbattendo un piede sull'asfalto.
«Non hai appena detto che non ti piace Halloween?» mi chiede Taehyung con un sopracciglio alzato. Oh, beh, ora ha deciso di parlarmi.
«Si» tentenno, «Ma mascherarsi è bello, quindi fate come dice Taeri», la mia amica mi abbraccia.
«Non vedo l'ora» esclama eccitata battendo freneticamente le mani.

Di solito, quando arriva questo periodo dell'anno, a farmi compagnia è sempre stata Mina. Non mi sarei mai immaginata di trovarmi tra i piedi i ragazzi più popolari della scuola e dei miei migliori amici nemmeno l'ombra. Sprofondo sul divano affranta e nascondo il viso tra le mani.
Com'è possibile che ancora non mi risponda ai messaggi, penso. Ho cercato di far pace con lei, ma mi ignora completamente. È solo un'egoista che pensa solo a sé e non alla felicità della sua migliore amica, ora che finalmente è riuscita ad arrivare dove voleva essere. Proprio non la capisco, mi fa arrabbiare. Sento il viso farsi rosso per il calore, stringo le braccia al petto e incrocio le gambe.
«Youjin, che succede?» mi chiede Taeri preoccupata. Si accovaccia davanti a me e posa una mano sul mio ginocchio. La guardo negli occhi senza dire niente, solleva le sopracciglia e roteo gli occhi.
«Mina continua a non rispondere ai miei messaggi» rispondo sospirando. Taeri si alza e si siede di fianco a me.
«Ehi, basta pensare a cosa che ti fanno soffrire» dice lasciando cadere la testa all'indietro e chiudendo gli occhi.
«Ma è la mia migliore amica. Si è offesa per una stupida festa!», strabuzzo gli occhi per il nervoso.
«Smettila di rimuginarci sopra. È solo una bambina se si è arrabbiata per questa sciocchezza. Ci sono cose peggiori che possono capitare e questa non lo è», la sua espressione si fa seria.
«Hai ragione» mormoro alzandomi di scatto dal divano.
«E poi...» continua con sguardo malizioso, «Sono riuscita a convincere Taehyung, quindi sarà dei nostri», il mio cuore perde un battito e sorrido tra me e me.
«Okay, sì. Bene, sono contenta» dico come se non me ne importasse. Immediatamente mi ritorna in mente il nostro bacio:«Taeri» la chiamo prima che lei si alzi dal divano.
«Sì?», mi guarda confusa.
«Devo raccontarti una cosa», si risistema incrociando le gambe, «Ecco, ieri sera dopo le prove Taehyung mi ha accompagnato a casa, ricordi?», fa cenno di sì con il capo, «Beh, mi ha-...» non mi fa finire di parlare che m'interrompe spalancando la bocca per poi coprirla con entrambe le mani.
«Non dirmi che è successo quello che penso sia successo?» dice raggiante. Le sorrido timida e porta le mani sul petto ricambiando il sorriso. Mi fa sedere prendendomi per i polsi:«Voglio sapere tutto.»
«Ecco, è stato strano» inizio sistemandomi sul divano.
«Strano? E perché?» mi chiede confusa.
«Prima di baciarmi, mi aveva spiegato che quello che era successo tra di noi non sapeva spiegarselo», Taeri mi guarda attentamente corrugando la fronte e poggiando il mento sulle mani, «Ma, non appena siamo arrivati davanti casa mia, stavo per entrare nel mio palazzo quando improvvisamente mi bacia.»
«E com'è stato?» mi chiede con gli occhi lucidi.
«È stato emozionante. Sentivo il cuore palpitare forte, come anche il suo», il mio sorriso subito scompare, «Ma poi si è staccato da me come se si fosse scottato e se n'è andato via senza dirmi nulla e lasciandomi lì come un'ebete» dico gesticolando.
«Mmh», Taeri si gratta il mento pensando e subito, come se la sua lampadina si fosse accesa, dice:«Magari lo aveva detto semplicemente per proteggersi.»
Alzo un sopracciglio interdetta:«Proteggersi? E da cosa?»
«Sai, Taehyung è difficile da comprendere. Lo è sempre stato» dice appoggiando le braccia sulle gambe e guardando fuori dalla finestra.
«Da quanto vi conoscete?» le chiedo. Magari finalmente si deciderà a raccontarmi la verità.
«Diciamo che siamo cresciuti insieme» sospira.
«Dopo la festa a casa di Jungkook, ho visto una foto sul comò del soggiorno», il suo sguardo mi agita stranamente e deglutisco, «C'eravate tu, Taehyung, Jungkook e Jimin da piccoli», a queste parole Taeri sorride amaramente e abbassa lo sguardo.
«Eravamo vicini di casa e giocavamo sempre insieme. Al tempo abitavamo in periferia e avevamo un giardino enorme dove scorrazzavo tutto il tempo. Poi siamo cresciuti e, un po' per la scuola, un po' per altro, ci siamo trasferiti a Seoul», porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio scoprendo gli occhi lucidi. Guarda l'orologio che tiene al polso:«Youjin, è tardissimo. Dobbiamo finire di decorare casa e tu devi ancora travestirti. Saranno qui a momenti», scatta in piedi sistemando il suo vestito da infermiera sexy, tipico di Taeri. Almeno lo ha reso più spaventoso aggiungendoci del sangue, anche sul viso.
«Non so cosa mettere» mormoro agitata per la reazione della mia amica.
«Cosa?» urla arrabbiata. Ecco, questo intendevo:«Youjin!» mi rimprovera.
«Scusami, Taeri, ma non ho trovato niente che mi piacesse in giro per internet e volevo fare qualcosa di originale», la guardo con gli occhioni di una bambina per farmi perdonare.
Poggia le mani sui fianchi scocciata e alza gli occhi al soffitto:«Il tempo passa e non puoi permetterti niente di originale» dice, «Hai delle calze a rete, un vestito nero e un cappello a punta?» mi chiede con sguardo malizioso. Alzo un sopracciglio confusa e annuisco:«Bene, prendili. Diventerai una strega per una notte.»
«Ma è così banale!» esclamo annoiata.
«Peggio per te che non hai trovato un costume» dice avviandosi verso la mia camera e aprendo l'armadio. Prende tutto il necessario e me lo lancia addosso:«Ora va a cambiarti, per il trucco ci pensiamo dopo. Intanto, sistemo le ultime cose di là.»
Entro in bagno e indosso prima le calze a rete, poi un vestitino nero attillato che non pensavo nemmeno di avere ed, infine, il cappello da strega che mia madre mi aveva comprato quando ero più piccola. Faccio delle piccole onde ai miei capelli e metto un rossetto bordeaux. Torno in soggiorno dove Taeri sta sistemando delle ciotole con diversi snack sul tavolino. Dall'arco che separa la cucina dal soggiorno casca una tendina formata da fili decorati con zucche di carta, abbiamo aggiunto delle ragnatele finte sui mobili e qualche ragnetto. Taeri voleva mettere anche uno scheletro, ma gliel'ho proibito perché da piccola ho fatto un incubo su una truppa di scheletri che m'inseguivano e per proteggermi mi ero rinchiusa in una zucca gigante. Lo so, facevo dei sogni strani, penso. Taeri si avvicina a me e mi sistema i capelli, poi mi guarda meglio. Poggia un dito all'angolo della mia bocca e lo fa scivolare fino al mento sbavandomi il rossetto.
«Ma che fai?» le urlo bloccandole un polso.
«Youjin, è Halloween, devi fare paura. Perché non ti metti le lenti colorate?», la guardo accigliata per poi dirigermi in bagno e prendere delle lenti celesti, come il ghiaccio.
Improvvisamente suona il campanello e un senso di ansia inizia a pervadere tutto il mio corpo. È la prima volta che faccio una festa in casa mia, o perlomeno dove non ci sono solo tre persone, e spero si divertano.
«Ma perché li abbiamo invitati? Non sarà mai come la loro festa!» piagnucolo mentre mi avvicino alla porta.
«Smettila di essere così pessimista, sarà migliore la nostra. E ora va ad aprire!» urla la mora dandomi un piccolo schiaffo sul fondoschiena. Il campanello suona di nuovo, apro la porta.
«Dolcetto o scherzetto?» dice con voce sensuale.

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