★Capitolo 37 Il Sacrificio di Argon L'Ira di Levina★
Levina, restò sconvolta dalla scena che le si parò davanti ai suoi occhi. Argon, che corse verso di lei e gridò, «Attenta!» Il giovane aveva un'espressione di terrore, impressa sul volto. Il giovane la raggiunse e in un attimo venne trafitto da numerose frecce oscure; fece da scudo a Levina con il suo corpo.
La giovane, sconvolta vide il suo amato Argon crollare in ginocchio tra le braccia, e con un filo di voce disse, «Hey! Piccola, s-stai bene v-vero?» La guardò sorrise. Levina non riuscì a trattenere le lacrime; il giovane aveva compiuto un gesto estremo e di puro amore, l' aveva protetta sacrificandosi per salvarla.
Singhiozzando la giovane disse, «Perché Argon? Non dovevi farlo!! Ti prego. Non lasciarmi!!» Lo strinse forte a sé, mentre il ragazzo, sorrise e con dolcezza, «Amore, ti prego. Non piangere. Sei così bella quando sorridi! Fammi un sorriso, ti prego. » Sulle sue labbra rosee, vi era un dolce sorriso. Levina gridò, «Maledizione! Non puoi lasciarmi!!» Accarezzò i capelli corvini del giovane, che la guardava con dolcezza sussurrò, «Non piangere, tornerò te lo prometto! Anche se morissi. Tornerò da te». I suoi occhi azzurri si chiusero lentamente, Levina con le lacrime agli occhi guardò il suo amato disteso sul terreno arido del deserto, si asciugò le lacrime davanti a gli occhi aveva impresso i ricordi del passato, le avventure vissute accanto a Argon, la sua immensa dolcezza, il loro primo bacio.
I ricordi affollavano la sua mente, e tra le lacrime di dolore e l'odio che provava verso Zalia per averle ucciso il suo amato davanti ai suoi occhi pensò, "Argon amore mio, ti sei sacrificato per salvarmi, il tuo sacrificio non sarà invano". Alastor e Hector raggiunsero in lacrime Argon e Levina. I due giovani con gli occhi colmi di lacrime dissero, «Argon è...» annunciarono affranti.
La giovane, strinse i pugni nelle mani, e con freddezza lanciò uno sguardo carico d'odio verso Zalia. Gridò, «Argon è morto tra le mie braccia, ha sacrificato la sua vita per salvarmi! Maledetta Zalia! Ti odio. Giuro me la pagherai!» Mostrò tutta la sua ira, venne avvolta da una luce bianca, quando essa scomparve si trasformò in un angelo dalle candide ali.
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