Argon e compagni erano giunti alla sala dei portali; era un luogo arcano. Si ergevano piattaforme su cui poter proseguire il cammino; giunsero su una piattaforma in cui sul pavimento vi erano raffigurati dei simboli; Argon incuriosito disse «Guardate ragazzi, questi simboli; sono i simboli degli elementi! Fuoco, ghiaccio e acqua. Credo che centrino qualcosa con l'attivazione dei portali. Dunque vediamo un po'». Il giovane, incuriosito poggiò la mano su un misterioso artefatto, ove vi era raffigurata sopra il simbolo dell'elemento ghiaccio; il ragazzo esclamò, «Ho capito. Levina Alastor raggiungete gli altri due artefatti dobbiamo usare le magie insieme!» Levina, Alastor e Hector, fecero come Argon aveva consigliato; e nel preciso istante, che i tre ragazzi usarono le magie di ghiaccio; fuoco e acqua sui simboli degli artefatti. Apparvero subito quattro cristalli che fluttuavano a mezz'aria. Argon sorpreso disse, «Ragazzi guardate; i cristalli brillano! Significa che siamo riusciti a attivare i portali!»  Annunciò entusiasta.

C'era un albero enorme con all'interno del tronco un cristallo di colore giallo aranciato che emanò un bagliore di luce giallo; gli altri cristalli magici erano attivi e sulle piattaforme apparvero dei varchi dimensionali ovvero i portali magici. All'interno dei portali si scorgevano; Bawerstone, Frozen Town, La città Inidantium e la città di Brhandal.

«Ecco siamo riusciti a attivare i portali! Potremo così accedere alle città senza viaggiare. È una specie di teletrasporto Forte!» Disse Argon, in tono entusiasta. Ma il suo sorriso si spense poiché d'improvviso udì la voce di Zalia, «Argon vieni da me!» Il ragazzo,  avvicinò le mani alle tempie e con un'espressione sofferente gridò, «Zalia?! Smettila! Sparisci dalla mia testa. Vattene!» Sudava freddo; mentre barcollò, e crollò in ginocchio. Levina Alastor e Hector, restarono allibiti dalla scena Argon che crollò sulla piattaforma privo di sensi.

Levina con le lacrime agli occhi raggiunse il suo amato, e con delicatezza lo scrollò; Argon si risvegliò tra le braccia dell'amata disse, «Amore, che succede? Perché piangi?» Chiese ansioso.
Levina si asciugò le lacrime e rispose, «Eri svenuto. Stai bene adesso?» Chiese con gli occhi lucidi
Il giovane, annuì con un tono dolce, «Sto bene piccola, tranquilla non è niente». Levina con tristezza pensò "Argon amore mio, perché quel malore? Che ti succede? E se hai problemi di salute? Non voglio pensarci!"
Il giovane, venne abbracciato da Alastor Hector e Levina tutti erano preoccupati per il giovane.

Quest'ultimo, con un sorriso disse, «Sto bene, tranquilli, sicuramente sono svenuto a causa di Zalia che voleva manipolarmi! Già sono immune agli attacchi psichici, ma purtroppo mi indeboliscono e probabilmente è stata la causa del mio malore. Ma adesso sto bene. Dunque cosa facciamo adesso?»Chiese curioso, Alastor con un tono serio rispose, «Io avrei un idea, torniamo al castello e riferiamo al Re che abbiamo attivato i portali, ci riposeremo e domani riartiremo per raggiungere il castello di Zalia oltre la valle della morte; siete daccordo con me?» Argon con un sorriso rispose, «In effetti non è una cattiva idea, allora torniamo al castello! E domani riprenderemo il viaggio».
Così i quattro giovani ritornarono al castello; riferirono al Re che avevano attivato i portali magici.

Jaden felice abbracciò i quattro ragazzi, con un sorriso di gioia disse «Argon Alastor Hector e Levina vi ringrazio infinitamente per aver attivato i portali magici; potrò andare da mia moglie Helen. Alla città Inidantium! Li disattivammo per impedire a Diablos di raggiungere la città Inidantium. E impedire che potesse rapire Levina.» Argon pensò, "Dunque Diablos in seguito imparò a usare la tecnica del teletrasporto e minacciò la mia famiglia, perché Diablos aspirava a rapire me e Levina? Non capisco, sono confuso». Si passò una mano sotto al mento pensieroso; Levina con serietà gli chiese, «Amore, cosa pensi?» Argon la guardò negli occhi poi con un sorriso rispose, «Mi chiedevo, perché Diablos aspirava a rapirci? Non capisco, non so cosa pensare».

Jaden con serietà rispose, «Argon risponderò alla tua domanda, chiarirò i tuoi dubbi. Sedetevi comodi vi spiegherò tutto con calma». Argon incuriosito insieme a Alastor Levina e Hector si sedettero sulle poltrone; Argon con curiosità chiese, «Dunque ci speghi tutto la prego».
Jaden con un tono serio rispose, «Dunque Diablos, il Re degli inferi quando era in vita era un nemico temibile. Aspirava a scovare gli angeli e tramutarli nei loro simili; Levina e Argon voi siete molto simili entrambi siete i prescelti; angeli Guardiani».

I due ragazzi, si guardarono negli occhi e confusi chiesero «Siamo entrambi angeli Guardiani?» Argon accennò, «Ecco perché Diablos minacciò anche la tua famiglia! Levina santo Cielo! Sei come me, un angelo Guardiano. Sei in grado di trasformarti in modalità angelica?» Chiese il giovane con un tono curioso.

Levina arrossì e rispose, «Ehm si, riesco a trasformarmi in modalità angelica». Disse con un sorriso, Argon con dolcezza disse «Capisco! Wow, chissà quanto sarai bella con le ali. Sicuramente sarai un incanto». Quel complimento fece arrossire Levina che con timidezza rispose, «Ehm amore, mi fai arrossire, anche tu sei stupendo. quando sei in modalità angelica!» Alastor e Hector, erano sorpresi e felici della scoperta delle origini angeliche di Levina, come Argon anche lei era un Guardiano della luce.