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14.

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Arrivati in hotel, andammo verso le nostre camere (che fortunatamente si trovavano vicine).

Prima di andare via da quel posto, mentre Leila era già seduta in macchina, controllai se avesse fatto qualcosa che non avesse dovuto, qualcosa dettata dal troppo dolore.

Infatti trovai un barattolino di pillole, vuoto.
Non le dissi che l'avevo trovato, semplicemente lo misi in tasca, credendo fosse meglio parlarne dopo con le ragazze, magari loro sapevano qualcosa.

C'era una gran confusione nel corridoio, precisamente davanti la camera di Leila, ad iniziare con Seb e Cate che ci venivano incontro per poi abbracciare la ragazza al mio fianco.

"Lel non farlo mai più" la disse seb con un filo di voce, immagino la sua preoccupazione.

La piccola ragazza annuì con la testa immersa nel collo del mio compagno di squadra, era una scena così tenera.

Anche le ragazze l'abbracciarono, si vedeva quanto tenessero a lei.

A svegliarmi da quel piccolo vortice di pensieri fu proprio Max, che si avvicinò a me e disse

"TI sta aspettando nella tua camera" disse mandandomi un'occhiata comprensiva.

Annuii capendo già a cosa stavo andando incontro. Prima però guardai la ragazza che poco prima stavo baciando e notai i suoi già sulla mia figura.

Aveva gli occhi stanchi e vuoti, ma vedevo che si stesse chiedendo dove dovessi andare.

Le rivolsi un piccolo sorriso e la lasciai lì, decidendo che era il momento di mettere un punto a quella situazione.

Arrivai di fronte la mia camera e aprii la porta, trovando la mia presunta ragazza seduta sul mio letto, braccia conserte e sguardo particolarmente arrabbiato.

"Giada io poss.." cercai di spiegare ma lei mi interruppe.

"No. Non puoi." disse ferma, poi continuò "Mi hai mentito. Mi hai detto che non stavi andando da lei ma mi hai piantato in asso. Hai piantato in asso la tua ragazza, che c'è sempre stata, che è tornata con te anche quando non l'hai scelta, solo per una ragazzina che fa la finta vittima per attirare l'attenzione.

Ma in fondo, sei sempre stato ingenuo, non dovrei neanche stupirmi. "disse con tanta superiorità che non riuscii più a riconoscere la ragazza di cui ero innamorato tempo fa.

"TI sbagli. Lei non è così. E non è stata lei a chiedermi il suo aiuto, ci sono andato io di mia spontanea volontà." dissi calmo ma non servì a calmare la situazione

"AH ancora meglio. Mi spieghi cosa vuoi dimostrare in questo modo? Vuoi fare il lecchino? Allisciarti sebastian o il team in qualche modo? Dimmi charles perché non ti riconosco più." urlò Giada con gli occhi quasi fuori dalle orbite.

"Quello che non ti riconosce qui sono io semmai, non mi stupisce il fatto che non ti amo più data la persona che sei diventata" sputavi velocemente rendendomi troppo tardi delle parole che lasciarono la mia bocca.

"Cosa hai detto?" disse con un filo di voce. Vedevo i suoi occhi pian piano diventare lucidi.

"Giada io non ti amo più. Non ti amo dal momento in cui ti ho lasciato la prima volta." dissi fermo, convinto sempre di più di quello che stavo dicendo.

"è per lei non è vero? Cazzo ma come ho fatto ad essere così ingenua." pronunciò quelle parole accompagnandole con una risata sarcastica
"Direi che oramai sia chiaro che tu sia pateticamente innamorato di lei" continuò

La guardai senza dire niente per la seconda volta quella sera, abbassai lo sguardo così, non sapendo come continuare.

"Non partirò con voi." trovai finalmente le parole per sganciare l'ultima bomba della serata.

"Come prego?" disse lei paonazza

"Non partirò con voi, non verrò in America, mi limiterò ad andare in Itala con pierre e gli altri, non potrei sostenere una vacanza sapendo quello che ti ho fatto." dissi con aria colpevole, in effetti mi sentivo un mostro. Mi stava rendendo tutto più difficile ma ahimè la situazione era questa, meglio tardi che mai.

"Stai rovinando tutto charles, ti rendi conto di come ci rimarranno male i ragazzi appena sapranno che il loro amico se la svigna con la puttanella di turno invece di passare le vacanze con i proprio amici dopo mesi di non vederli? io non ci credo. Non so chi tu sia." Sputò l'ennesimo insulto, e lì sentii spezzarmi dentro.

Ero sempre stato molto insicuro, e il giudizio degli altri era molto importante, soprattutto quello delle persone a me più vicine.

però decisi che non era il momento di crollare e

" Sono fottutamente grande abbastanza per decidere. Leila non è una puttanella, non ti permettere mai più a chiamarla così. Mi dispiace davvero tanto per i ragazzi ma rimedierò con loro. Ora se non ti dispiace esci fuori dalla mia camera. Chi sono io non ti riguarda, non più. " dissi alzando di poco la voce.

Ero arrabbiato. incazzato. e lei se ne doveva andare, e io dovevo calmarmi.

"Oh sì che esco, e non solo dalla stanza ma anche dalla tua vita. Non ti permettere a chiamarmi. Sarò morta d'ora in poi per te." e con questo uscì sbattendo la porta.

Un peso enorme si era liberato dentro di me.
Sentii qualcuno bussare, ma non mi importò. Ero troppo stanco, sia fisicamente che psicologicamente.

Mi buttai sul letto, sfinito. Avevo ancora lo smoking addosso, ma non mi importò. Chiusi solamente gli occhi.

///////

" Charles? Svegliati" una mano mi scuoteva la spalla.

"Che ore sono?" mugugnai assonnato

"Le 3:30 del mattino" rise una voce che avrei riconosciuto tra mille

Leila era in piedi davanti a me con addosso un jeans e una felpa e ai piedi delle pantofole a forma di rana. Era adorabile.

"Che cazzo ci fai qui? Lasciami dormire" Sbuffai ricadendo con la testa sul cuscino.

"Abbiamo il volo tra 3 ore e tu hai uno smoking addosso e la valigia tutta scatta, su forza a lavoro." ordinò ridendo

"io avrei un'altra idea" dissi furbamente prendendola da un braccio e trascinandola sul letto per poi intrappolarla tra le mie braccia e appoggiarmi alla sua spalla.

"No Charles, dai alziamoci, sei una cozza" piagnucolò lei e io risi tra i suoi capelli.

"Va bene va bene, ai suoi ordini" Sbuffai alzandomi

Poi mi ricordai di ieri sera, e di qualcuno che avesse bussato alla porta, era stupido pensare fosse lei, ma tentai lo stesso.

"ieri sera sei per caso venuta a cercarmi?" le chiesi

La vidi strabuzzare un po' gli occhi e poi abbassarli subito verso il pavimento.

"Io ero venuta prima ma avevo sentito delle urla, così aspettai finché non vidi giada uscire di tutta furia e sbattendosi la porta dietro, non si accorse nemmeno di me, provai a bussare per vedere se stavi bene, ma tu non hai risposto, quindi non ho insistito" confessò tenendo sempre lo sguardo basso.

"Hai sentito tutto vero?"

Annuii, e vedevo anche un piccolo sorriso alleggiarle sulla faccia, e non potei che sorridere alla visione.

"Sei una vera impicciona" dissi ridendo

"Eii non ti permettere, monegasco da quattro soldi" ribadii uscendo la lingua in modo giocoso

"Comincia a correre che se ti prendo non ne uscirai viva da questa stanza" la minacciai cominciando ad avvicinarmi.

"Ma come io voglio vedere l'Italia." sbuffò come una bambina ma poi si risvegliò da quell'attimo giocoso e urlò

"CAZZO L'ITALIA, CHARLES VAI A PREPARARTI IO TI FACCIO LA VALIGIA, OH MERDA È TARDISSIMO" cominciò a correre per tutta la stanza per cercare di fare in meno tempo possibile.

E pensai a quanto vorrei svegliarmi ogni mattina con questa visione.

pierregasly

pierregasly Italy with my people 📍🇮🇹

👤catemasettizannini arianorris leilavettel charles_leclerc maxverstappen1

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landonorris alla fine l'avete preso l'aereo ahahahha

maxverstappen1 abbiamo rischiato di perderlo per colpa di charles_leclerc

charles_leclerc 🖕🖕

kimiraikkonen oltre che sentimentale aggiungerei anche maturo

danielricciardo da notare che max non sta un secondo senza aggiustarsi I dannati capelli

celestericciardo mi ricorda qualcuno

lewishamilton Io non ne so niente

catemasettizannini finalmente a casaaa

danielricciardo arianorris MA NE VOGLIAMO PARLARE DI LEILA CHE ABBRACCIA CHARLES

arianorris LA SHIP RIPARTE

lewishamilton ma domanda più importante, da quando charles porta gli occhiali

leilavettel 🤦🏻‍♀️🤦🏻‍♀️🤦🏻‍♀️

charles_leclerc

👤 leilavettel

charles_leclerc e conta su di me, quando niente sembrerà più contare qualcosa e avrai bisogno di qualcuno su cui contare davvero📍🌟

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d

irect tra danielricciardo e charles_leclerc

DANNATO DI UN MONEGASCO, SE DISABILITI I COMMENTI IO DOVE LA SCRIVO LA SHIP, AAAAAAAAAAAA QUESTE GENERAZIONI VI ODIO TUTTI.

sorry piccolo avocado

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Se mi avessero mai detto che avrei scritto una storia e questa avrebbe appossianato delle persone le so che avrei riso per due giorni

e invece sono qua a ringraziarvi
1K visualizzazioni, non posso nemmeno crederci

io non so Come ringraziarvi per il supporto che state dando alla storia, vi voglio veramente tanto bene

grazie di tutto
a presto❤️

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