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4.0

Erano già arrivati al palazzo. Tutti tornarono al proprio lavoro.
Mentre Jungkook e Lailla stavano facendo delle passeggiate nei guardini del palazzo, cercando di trascorrere più tempo possibile.

Chiacchieravano e ridevano, ma non durò a lungo.
Hee-Young li vide e si avvicinò a loro mostrando un sorriso.

Lailla ebbe un po' di terrore. Prese le distanze dal principe, cercando di essere il più naturale possibile davanti alla principessa. 

Lui ci era rimasto abbastanza male, ma sapeva che lo stava facendo per non far scatenare la lira di Hee-Young per poi cominciare una guerra.

«Siete ritornati da qualche parte?» chiese curiosa di saperlo, visto che non li aveva più visti ultimamente.

«Oh ehm bhe sì. Abbiamo avuto delle questioni con degli abitanti. Il principe aveva bisogno del mio aiuto e sono andata ad aiutarlo.» spiegò senza stare in dettagli.

«Ahhh capisco. Se la prossima volta hai bisogno di aiuto puoi chiamare me, Jungkook oraboni.» affermò guardando il suo principe preferito con occhioni dolci.

«Se ne avrò bisogno, ti chiamerò.» restò pacato.

«Bene bene. Allora andiamo insieme a mangiare qualcosa? Immagino che non avete pranzato. Anch'io non ho pranzato. Hanno aperto un nuovo locale di ristorazione dove puoi mangiare e goderti il suono del *gayageum » propose lei, quasi come se lo stesse facendo apposta.

(gayageum: è uno strumento a corda che ha dodici corde fissate su una tavola rettangolare fatta in legno di paulonia.
Il musicista con mano destra pizzica le corde mentre con la mano sinistra le preme per creare toni differenti.
Ha un suono chiaro e dolce ed è uno dei più conosciuti strumenti).

Jungkook e Lailla si guardarono per leggersi mentalmente.

«Oh....bene, se non avete pranzato, andiamo assieme. Giusto in tempo per poter ascoltare il gayageum.» disse Lailla mostrando un sorriso forzato.

Non volevano affatto passare del tempo con la principessa, la mettavano in difficoltà, dovevano sempre stare attenti a cosa fanno e cosa dicono, non possono neanche amarsi liberatamente.
Però, che si può fare?

«Siete d'accordo, quindi? Allora andiamo.» li incitò a seguirla.

Erano appena tornati e dovevano già uscire con l'ultima persona che volevano ha che fare.

Si spostarono nuovamente con la carrozza e quando arrivarono davanti al locale entrarono dentro.

«Buongiorno, signori. Avete bisogno di un tavolo per tre?» ad accorglierli era il locandiere.

«Sì, per tre. Vorremo avere un posto che sia vicino al palco dei musicisti.» rispose Hee-Young cortesemente.

«Ma certo!» il lacandiere vendendoli ben vestiti e curati era sicuro che fosse dei grandi nobili, di conseguenza avranno un gran consumo. Affari grandi perciò.

Dentro era ben allestita con grande vele sottili di colore rosa chiaro e dei tavoli ben fatti.
Dentro la locanda c'era un sacco di gente che erano impazienti di ascoltare i musicisti.

Si sedettero in un tavolo vicino al palco e ordinarono dei piatti per accompagnare per bene del buon vino.

«Non siete eletrizzati?» chiese eccitata la principessa.

«Sì.» annuì Lailla, mentre Jungkook rosastava freddo.

Dall'altra parte videro una figura assai familiare.

«Oh? Quella figura non vi sembra il principe Jimin?» indicò Hee-Young la figura.

Lailla a solo sentire il suo nome le veniva una pelle d'oca.

Ineffeti era egli.

Anch'esso li notò e si avvicinò al loro tavalo per unirsi a loro che staraene da solo.

«Che sorpresa. Anche Voi?» disse con un sorriso compiaciuto.

Lailla non lo guardò neanche un faccia. Cercò di nascondersi dai suoi occhi aggressivi.

«È una sorpresa, principe Jimin. Unisciti a noi. Più siamo meglio è.» la principessa lo invitò a unirsi a loro, ma non piacque per niente a Jungkook e a Lailla.

Jimin, notò subito e rise divertito.

«Passo sta volta. Ho un contrattempo. Vi devo lasciare, signori. La prossima, se ci sarà occasione.» e così lasciò la locanda con un sorriso beffardo.

Lailla sospirò sollevata. Sarebbe stata una tortura averlo nello stesso tavolo per tutto il pomeriggio.

«Credo che il musicista sta per iniziare a suonare il gayageum. Ascotiamolo.» avvertì Hee-Young guardando il palco.

Tutte le attenzioni erano dirette verso il palco dove cominciarono a suonare vari brani.

Lailla finalmente sorrise ascoltando per la prima volta uno strumento così dolce e sensibile.
Era completamente concentrato sulla musica. Jungkook era concentrato solo ed esclusivamente sulla sua amata.
Hee-Young lo notò subito nonostante fossero piccoli sguardi invisibili, ma l'amore tra loro era ben visibile nonostante ciò.
Continuava a sorridere ugualmente, ma dentro il seme di odio stava pian piano crescendo.

Il pomeriggio era quasi alla fine e anche lo spettacolo era finito.
Uscirono dalla locanda soddisfatti.

«È stato magnifico! Non è vero, Jungkook oraboni?»

«Sì, molto bello lo spettacolo.» in realtà per tutto il tempo era mentalmente concentrato sulla sua amata, anche se gli occhi guardavano verso il palco, la mente e gli occhi stavano guardando Lailla.

Dopo lo spettacolo ritornare al palazzo nelle rispettive stanze per riposarsi.

Hee-Young incontrò nuovamente Jimin nel palzzo.

«Siete di nuovo qui, principe?» chiese mostrando un sorriso diverso dal solito. Non era un sorriso gentile e dolce, tutt'altro.

«Sono qui per voi, principessa. Tu vuoi il cuore di Jungkook?» anch'esso avevo un sorriso poco raccomandabile.

«È anche se fosse?» continuava a mantenere il sorriso stando molto calma.

«Lo considero un sì. Io voglio Rhee Lailla. Che ne pensi se collaboriamo, mia dolce principessa?» propose.

«Ti piace quella ragazzina?» chiese molto compiaciuta da ciò.

«Diciamo di sì. Lei è diversa, mi diverte un sacco. La voglio ottenere.» strinse un pugno come se sta stringendo Lailla stessa.
Voleva intrapporarla tra le sue mani e non farla volare via.

«Divertente!» rise divertita.

«Quindi? Vuoi accettare la mia offerta?»

Guardò gli occhi del principe pieni di desideri e di malinzia. Le piaceva il suo carattere. Era come lei. Quindi perché non accettare un'offerta così grande?
Anche se falissero, lei era pur sempre una principessa di grande onore. Ci sarà sempre il suo Regno a vendicarla. Non ci perderà nulla.

«Collaborazione accettata. Mi piaci assai, Park Jimin. Non deludermi eh.» e così collaborerano assieme per distruggere il Regno Jeon.

«Hai vostri ordini, bellissima principessa.» fece un'inchino.

Lei sorrise soddisfatta e rientrò nella stanza lasciando il principe Jimin, che a sua volta era soddisfatto. Aveva mille idee per poter distruggere l'intero Regno e acquisire il potere reale.
Doveva essere lui il futuro re! Sua madre era morta solo per colpa del re Gongchan e della regina Aera.
Era assettato di vendetta!
Avrebbe messo le vite di milioni di persone se era necessario. Per lui non contavano niente le vite dei sudditi, a lui importava la vendetta e il trono imperiale!
Il vincente dell'ultima battaglia sarebbe stato lui, non più Jeon Jungkook. Avrebbe messo fine al Regno Jeon per iniziare

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