Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

3.3

I giorni passavano veloci e tutto sembrava andare liscio come l'olio.

Hee-Young, oggi, era ritornata dal suo regno e sembrava cambiata di carattere, sembrava più calma rispetto a prima.

Quest'oggi le cinque mogli del principe Jungkook si erano riunite in una saletta a perdersi un tè accompagnate da varie chiacchiere. Ovviamente erano tutte lì a parlare male degli altri, soprattutto Rimi, Kyun e Rha che erano le famose gossip del palazzo.

«E quindi come sta andando con il principe, Lailla? Lui mi ha regalato un nuovo bracciale di giada.» Kyun mostrò alle altre fanciulle il suo nuovo bracciale.

Lailla roteò gli occhi.

«Ah sì? Magnifico, però a me sembra che sia falso sai e il principe non regala mai cose false.» rispose Lailla prendedola in giro facendo la finta graziosa.

«Come osi dire certe fessire al gioiello regalato dal principe??» affermò Rha.

«Dal colore si vede. È senza sfumature ed è di un unico colore. Ciò detiene che non sia vera.»

«E noi dovremmo credere a te? Patetica.» sbuffò Rimi.

Lailla mostrò il suo bracciale di giada alle altre per far capire che cos'è l'autenticità di un vero prodotto.

«Questo è il bracciale che mi è stato regalato dalla regina in persona.»

«E chi lo dice che è falso e che ti sei inventata la storia?» Rimi la prese in giro.

«Posso vedere il tuo bracciale, signorina Kyun?» chiese educatamente Hee-Young.

Kyun porse il suo braccio e gliela mostrò volentieri con un sorriso stampato sulla faccia.

«Ma certo, principessa Hee-Young. È bella, vero?» continuava a vantarsi.

La principessa la toccò con la mano a lungo.

«Che strano. Ho sentito dire da mio padre che la vera giada non si riscalada facilmente al tato, invece il vostro bracciale si scalda facilmente al tato della mia mano.» poi mise la mano sul bracciale di Lailla per provare se era vero.

«Wow. È una cosa incredibile. Il bracciale della signorina Lailla rimane fredda nonostante il mio calore alla mano. Mio padre diceva che una vera giada non si scalda facilmente, ci vuole un lungo tempo.» continuò a dire.

Le tre rimasero in silenzio per qualche secondo pensando a inventate un'altra bugia, perché in questo momento stavano facendo una brutta figura.

«Oh ehm bhe....Non si può credere a tutto quello che dicono gli altri.» Kyun continuava a sostenere la loro bugia.

«State accusando che mio padre è un bugiardo?» Hee-Young per la prima volta mostrò il suo volto arrabbiato.

Le tre cominciarono a tremare dalla paura. Nessuno poteva osarsi di offendere un re. Si sentivano già morte.

«N-noi non volevamo intendere ciò, principessa. Ci perdoni.» si scusarono chinadosi in ginocchio.

«Vi perdono con piacere. Non sono una persona così cattiva infondo, ma adesso vorrei restare sola con Lailla. Grazie.» rispose Hee-Young mantenendo la sua grazia, ma stava mostrando leggermente i suoi artigli.

Quando se ne andarono, rimasero solo Lailla con la principessa del regno accanto.

«Grazie mille per l'aiuto, signorina Hee-Young.» Lailla era molto sorpresa dal carattere che aveva fatto fuoriuscire la principessa.

«Era il minimo, signorina Lailla. Non erano affatto delle fanciulle intelligenti da far confronto con te. Era naturale che ti aiutassi.» rispose sorridendo.

«Lo pensate veramente?» si stupì.

«Ma certamente. Siete una fanciulla degna di essere mia amica. Ne sarei felice.»

Non pensava che un carattere da graziosa come lei poteva essere così  forte e dolce allo stesso tempo.

«L'onore è mio, principessa.» fece un piccolo cenno con la testa.

«Non serve tutta sta etichetta con me. Ah! È molto tardi. Devo lasciarvi.» si alzò e se ne andò via lasciando sola Lailla.

Hee-Young era stanca, desiderava tornare nella sua stanza per riposarsi un po', ma si trovò davanti al principe Jimin che veniva verso di lei.

«I miei onori incontrarvi, principessa Hee-Young. È la prima volta che ci incontriamo soli e soletti eh.» parlò ler primo.

«Principe Jimin. Cosa vi porta qui?»

«Ma niente di che. Cosa da principe, sai? E voi invece? Fatte cose da principessa?» fece un sorrisino.

«Sì, infondo sono una vera principessa. Fare cose da principessa è quello che mi viene di natura.» ricambiò il sorrisino.

«Se vuoi un aiuto posso darti una mano, sa? Sono un principe molto gentile con le principesse. Che ne pensate?» sorrise ancora più maligno di prima.

«Attraente la vostra proposta. Ci penserò su, ma non adesso. Scusate per la maleducazione, ma temo proprio di dover lasciarvi.» fece un piccolo inchino e se ne andò con altezzosità.

Il principe si spostò di lato e la fece passare.

Jimin sorrise soddisfatto dalla cosa.

Dopo la bellissima riunione con le altre mogli del principe, Lailla andò a trovare la regina Jeon.

«Sapevo che eravate destinati a stare assieme. Come madre, sono fiera di mio figlio.» commentò la regina dopo aver saputo che stavano insieme.

«Ho una cosa da dirvi.» disse seria Lailla.

«Dimmi, cara.»

«So che Hee-Young è la principessa del Regno accanto e sono a conoscenza dei sentimenti che prova per Jungkook. Ciò significa che vuole il posto come regina in futuro. Vorrei che fosse lei la regina. Se lei non ottiene ciò che vorrà, può scatenanare una guerra colossale. Io non voglio creare morte al popolo, non sarebbe giusto nei confronti di nessuno.» spiegò quello che pensava lei.

La Regina sospirò, ma sorrise. Accarezzò la sua mano come conforto.

«Sei davvero degna del titolo come regina, ma purtroppo hai ragione sul fatto di Hee-Young. Non è da evitarla e Jungkook dovrebbe stare molto attento a come trattarla, però ho visto che te sei in avanti e hai già capito come agire. Ciò che hai appena detto è giusto. Concordo con te.»

«Io spero di poter aiutare il popolo.»

«Jungkook sarà sempre tuo marito. Non ti preoccupare. Finché ci sono io nessuno potrà farti del male, carissima.» la consolò, ma a Lailla poco importava il posto di regina, a lei importava che Jungkook stia bene e che il Regno sia in vita.

«La ringrazio profondamente.» sorrise.

La Regina era ormai come una seconda madre. La trattava sempre come se fosse figlia sua e ciò la faceva pensare alla sua madre ormai defunta.

«Ti devo lasciare, cara mia. Devo andare dal re. Ultimamente ha mal di testa. È la vecchiaia sì.» con ciò concluse il tutto e si diresse verso la dimora del re.

Lailla fu nuovamente da sola.

Si diresse davanti allo specchietto e tra i scaffali prese tra la mani il fermaglio che le aveva regalato Jungkook in quella notte magica.
Lo avvolse tra le sue mani potendo sentire tutto l'amore che provava per Jungkook e viceversa.

In questi giorni la famiglia reale stavano organizzando una caccia nella foresta selvatica. Era una tradizione reale andare a caccia: chi cacciava una preda di valore o più prede poteva esprimere un desiderio davanti al re e quest'ultimo poteva accontentare il desiderio del vincitore, ovviamente potevano solo partecipare le famiglie nobili e reali invitati personalmente dal re. Non tutti avevano questo onore.

Jungkook e Jimin erano tra i sfidanti più forti.
Si erano già messi nei loro cavalli e armati con arco e frecce.
Il cavallo del primo principe, Park Jimin, era tutto di marrone, sembrava molto robusto.
Il cavallo di Jeon Jungkook era completamente nero come la pece, a differenza di Jimin questo cavallo era più magro, ma aveva delle zampe lunghe. Era un cavallo molto veloce, non fisicamente potente come quello di Jimin.

Lailla e le altre donzelle erano seduti all'aperto con gli imperatori che attendevano la fine della caccia e brindare il vincitore.

Lailla lasciò il suo posto e andò dal suo marito per incoraggiarlo.

«Stai attento, Jungkook. E fai del tuo meglio.» lo incoraggiò prendendolo per mano mentre era già ingroppa al cavallo.
Con la schiena si chinò abbassandossi all'altezza della testa della fanciulla e sorrise promettendo di fare attenzione.

«Promesso, mogliettina.» fece anche l'occhiolino.

Jimin era da parte che li guardava quasi fastidio dalla scena romantica.

«Ehi! A me non dici nulla?» scherzò Jimin apposta davanti al suo fratellastro per dare fastidio.

«Che posso dirti? Buona fortuna, principe, Jimin?» rispose Lailla facendo le spalluce.

«Grazie per gli auguri.» fece l'occhiolino.

A Jungkook non è piaciuto per niente lo scherzo del maggiore, sopratutto il fatto che stava giocando con il fuoco, cioè con Lailla.

Un soldato suonò una trombetta per dare l'inizio alla gara della caccia.

Tutti corsero tra i cespugli e gli alberi della foresta in cerca di animali selvatici.

In un batter d'occhio non si videro più le ombre dei cacciatori. Adesso bastava attendere la fine del tempo.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro