2•9
Lailla si era incasata nella sua stanza più rilassata e felice di aver provato qualcosa di diverso.
«Ci andrei volentieri un'altra volta. È troppo forte quando la freccia colpisce dritto il bersaglio.» era assai entusiasta che avrebbe saltato pure sul letto.
«L'importante che vi siete sfogata.» era bello sapere che non si rinchiudeva nella stanza con gli occhi rossi.
«È come se mi sono sfagata!»
Entrò nella stanza la Regina Jeon con la sua solita gentilezza, seguita da tanti servi.
«Lailla cara. Come stai?» chiese con una voce assai dolce e soffice.
Era molto preoccupata per lei dopo che aveva perso la madre biologica, aveva paura che non si sarebbe ripresa facilmente, ma a quanto pare si era ripresa in fretta.
«Mia Regina! Che onore!» si alzò immediatamente e si inchinò cordialmente, seguita da Jangmi.
«Non essere così cordiale con me, cara mia. Sono come madre per te, va bene? Ne sarei felice.» la prese per le braccia, negando tutta questa cordialità.
Si vede che Lailla era ormai importante per lei, la stava riconoscendo come figlia propria.
«Non avrei coraggio, Regina. Io non sono abbastanza eccellente quanto voi.»
«Non dire idiozie. Tu lo sei e come. Sediamoci e offrimi un tuo tè, cara.»
Si sedettero al tavolo della stanza, innergendosi tra tè e chiacchiere.
«Sono assai felice di vederti felice. Lailla mia. Oggi hai visto Jungkook?» sosrseggiò con cura il tè verde che ha servito Jangmi.
«Mi ha accompagnata al cimitero di mia madre e poi non lo più rivisto. Mi voleva aiutare a cercare il nome di mia madre.» rispose..
«Non sai il nome di tua madre?» chiese quasi scioccata dalla cosa.
«Suonerà strano, ma ineffetti è così. Io la chiamavo sempre mamma.» pensò nuovamente ai momenti belli quando la chiamava mamma.
«È una donna fantastica se ti ha cresciuta così.»
«Lo è, madre.» arrivò anche Jungkook seguito da Taehyung che dopo aver visto la regina si inchinò immediatamente.
«Alzati, Taehyung.» sorrise gentilmente.
«Oh figlio, siedidi qui. Cosa ti porta qui?»
«Ho trovato il nome della madre di Lailla!» rise molto soddisfatto del lavoro di Taehyung.
«Ahh immagino che Taehyung abbia lavorato sodo. —la regina si girò verso di lui per complimentarsi— Bravissimo, caro Taehyung.»
Il sorriso angelico della regina era talmente gentile che persino Taehyung arrossiva.
«G-grazie infinite, mia regina.» arrossì.
Jangmi rise di nascosto per la sua espressione timida.
«Potrei sapere quello che avete scoperto, principe Jungkook?» chise Lailla felice.
«Principe Jungkook? No No, tu devi chimarla solo Jungkook o ancora meglio: amore.» rise la regina maliziosamente.
«Madre! La prego di non dire certe cose davanti a Lailla. È timida e poi....è solo questione di tempo, prima o poi mi chiamerà così.» sorrise quasi sognante.
La regina annuiva soddisfatta e invece Lailla stava arrossendo di brutto, non poteva picchiarlo davanti a sua maestà.
«Ritornado alle cose importanti. Ho mandato Taehyung a cercare il nome di tua madre. Si chiama Rhee Sook.»
«Rhee Sook? È il nome di mamma.....che bel nome.» trovava il nome di sua madre quasi come una melodia.
«Rhee Lailla, ti suona bene.» complimentò Jungkook.
«Vado subito dal re per cambiarmi il cognome.» fu entusiasta ma fu fermata dal principe.
«Non ce bisogno, stupida. Ho già detto tutto al re.» sorrise alla fanciulla.
Era stupita....
«Davvero?»
«Non volevo farti andare su e giù. Visto che ero già lì, facevo prima a dirlo al re.» sorrise timidamente.
Tutto era sotto gli occhi della Regina.
«Che bella coppia. Ho fatto bene a darti il bracciale di giada, tu sei quella perfetta, mia cara Lailla. Non ho mai visto Jungkook fare così tanto per una donna.» già pensava di abbracciare un nipotino.
«C-che onore.» rispose la fanciulla in imbarazzo, mentre Jungkook la stava fissando innamorato.
«A proposito, figliolo mio. Hee-Young ti sta cercando dappertutto, è persino venuta da me solo per incontrarti. Capisco che non la rappresenti
come tua moglie, ma per via del regno Sang non possiamo fare altre guerre. Il nostro popolo è ancora debole. Qualche occhiata la devi alla principessa. —la madre cercò di consolarlo— Perdonami se ti faccio sentire ciò, Lailla.»
«Non ce problema, Regina. Il regno viene prima di tutto. Senza regno non avremo una casa.»
«Jungkook ama solo te, cara mia. Se ti fa qualcosa, dimmelo. Lo sistemo io per le feste.» guardò poi male Jungkook.
«Non fate così, madre. Io ho solo Lailla al mio cuore.» promise egli.
«Bravo, figliolo.»
Lailla era molto imbarazzata tra i discorsi, ma non poteva negare a se stessa che Jungkook era qualcosa di importante per lei, anche se la faceva arrabbiare spesso e litigavano per cose da bambini.
Era felice.
A parte sua madre, il principe Jeon Jungkook era un'altra sua famiglia che si poteva fidarsi.
«Bene, d'ora in poi sarai Rhee Lailla.» disse Jungkook molto felice per lei che ha un cognome suo.
«Vi devo tanti favori.»
«C'è tempo per restituirli una alla volta. —la guardò quasi maliziosamente— Bene. Mi tolgo dai piedi e vi lascio il tempo a voi donne.» così dicendo se ne andò via con molta soddisfazione.
Era più che altro felice di aver fatto giustizia alla sua Lailla e finalmente la vedeva sorridere nuovamente dopo tutti questi episodi spiacevoli.
«Andiamo Jungkook.»
Jungkook doveva ritornare ad altre faccende di regno, ma mentre camminava sorrideva a trentadue denti.
«Non serve nulla cambiare il cognome, prima o poi ti chiamerai Jeon Lailla: la mia regina.» sorrise molto fiducioso in sé.
•
Mentre da Hee-Young era molto infelice, perché erano giorni che non vedeva il principe Jungkook.
Girovagava per tutta la stanza molto arrabbiata.
«Perché Jungkook oraboni non mi viene mai a trovare!? Non sono abbastanza bella? Non sono intelligente? Dimmelo, madre.» si chinò davanti alla Regina Sena appoggiandosi tra le sue cosce.
«Piccola della mamma, nessuno è pargonbile alla nostra principessa. Il principe Jungkook avrà avuto ultimamente degli impegni. Ci tiene a te, infondo siete cresciuti assieme.» cominciò ad accarezzarle la testa.
«Davvero, madre? A me sembra che sia freddo nei miei confronti.» guardò la propria madre con gli occhi da cucciolo abbandonato.
«Alzati, principessa mia.» la fece alzare tra le sue braccia e cominciò a sorridere come farebbe una madre qualunque.
«Devi ricordati che non solo sei la moglie del principe ereditario, ma sei anche la principessa del Regno accanto. Nessuno può renderti infelice e soprattutto nessuno può farti del male. Chiunque osserà toccarti, io e tuo padre scateneremo una guerra. Quindi non hai niente da temere, tesoro mio.» cercò di confortarla il più possibile.
Hee-Young abbracciò la madre incantata dalle parole di conforto.
«Oggi io e tuo padre dobbiamo tornare nel nostro regno. D'ora in poi il Regno Jeon sarà la tua casa, ma ricordati che quando sentirai la mancanza della tua vera casa, puoi ogni momento ritornarci, va bene principessa mia?»
«Non temere, madre. I miei servi più affidabili resteranno con me. Sarà tutto apposto. C'è anche Jungkook oraboni.» la assicurò.
«Bene, sono molto più tranquilla.» sorrise alla figlia e le stampò un bacio sulla fronte.
Dopo la partenza del re Sang e della regina Sena, Hee-Young aveva un vuoto dentro, era assai lontana dal Regno natale, ma pensando che c'era Jungkook oraboni si sentiva meno frustrata.
«Chissà cosa sta facendo.» guardò il tramonto da una delle torri alte del palazzo e la carrozza dei suoi amatissimi genitori si stava allontando sempre di più.
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