2.5
«Se vuoi dormire, chiudi pure gli occhi.» disse Jungkook con Lailla ancora alle spalle.
«Scherzi spero! Solo per una camminata di poco tempo dovrei dormire??» chiese impazzita dalle stranezze che aveva il principe in sti ultimi giorni.
«Te l'ho detto solo per sicurezza. E poi non mi spiacerebbe sentire la tua testa pesante toccare la mia schiena.» rose dvirtito nel prenderla in giro.
«Tu oggi non stai bene, principe. Meglio che mi lasci giù.» affermò quasi impaurita dalle stranezze del principe ereditario.
«Troppo tardi. Siamo già arrivati.» la lasciò andare alla ricerca di sua madre.
Davanti a loro si presentò una casetta semplicissima fatta di legno recintata con un piccolo orto. Lailla e gli altri cominciarono ad ammirarlo da lontano.
«Questa è la casa dove abita mia madre?» sorrise felice ammirando la dolce casetta.
Era semplice, ma molto confortevole e carina.
Si avvicinarono sempre di più alla casetta, ma quando si avvicinarono al giardino notarono una cosa strana per terra.
«Che cos'è?» Lailla si avvicinò sempre di più, quando era quasi sotto ai suoi piedi riuscì a capire che era del sangue rosso mischiato con la terra secca.
«S-sangue....» con le mani tremanti toccò il sangue e lo guardò con un brutto presentimento.
Sentiva che poteva svenire al solo pensiero.
«No....no no no! Non può essere! MADRE! ESCI FUORI!» entrò nella casetta alla ricerca di sua madre, ma neanche l'ombra si presentò.
Ormai era alla più totale disperazione.
«No! Non può essere! Stava andando tutto bene....stava andando nei miglior dei modi la mia vita. Ditemi che non è il sangue di mia madre...vi prego...» si inginocchiò per terra con le mani in testa fissando nel vuoto il terreno del giardino.
Jungkook aveva subito ordinato a Taehyung di chiamare dei soldati per rendere più veloce e più efficace la ricerca della donna.
«Vedrai che non è successo nulla, Lailla. Andrà bene.» Jungkook cercò di confortatala in qualche modo.
«Dai pulisci la mano.» prese la sua mano sporca di sangue e la pulì con un fazzoletto di stoffa pulita.
Era delicato e premuroso, quasi da farla dimenticare per un secondo la disperazione che provava in quel momento.
«E se fosse successo veramente qualcosa???? Come posso continuare la mia vita??» delle lacrime scesero.
«Ci sono io.» e l'abbracciò con affetto per tramettere sicurezza.
Lailla si sciolse e si fece accogliere tra le ali calde di un angelo.
I soldati si sparsero in giro per ritrovare la donna scomparsa, finché non videro un terreno che sembrava essere stato scavato non da tanto.
Diedero questa novità a Taehyung.
«Il terreno è ancora morbido, questo fatto ci fa capire che qualcuno abbia scavato da poco una buca per nascondere qualcosa.» disse una delle guardie.
«Scavatelo e cercate.» ordinò secco e serio davanti ai soldati.
«Agli ordini, generale!» urlarono in corro.
Presero delle pale e cominciarono a scavare finché non toccarono qualcosa, buttarono via le pale e continuarono a scavare con le mani.
•
Lailla era ancora soffocata dal suo cuore a pezzi. Sperava ovviamente il bene per sua madre, ma era talmente preoccupata che poteva andare fuori di testa.
Jungkook era affianco a lei e cercava di mantenerla calma.
Arrivò giusto in tempo il suo braccio destro.
«Principe, abbiamo trovato....» disse Taehyung con la testa abbassata.
Subito Lailla si mise davanti a Taehyung e cominciò a tempestare mille domande.
«Dov'è mia madre? Sta bene? È ferita? Dove si trova in questo momento? Portami da lei!!» fu nervosa.
«Ecco...non saprei c-cosa dirle, signorina Lailla. N-non sono sicuro di ciò....»
«Cosa succede, Taehyung?» si intromise poi Jungkook.
Guardò gli occhi del suo soldato più fedele e come se avessero parlato con la telepatia Jungkook disse:
«Stai qui buona, Lailla. Vado solo un attimo con Taehyung per parlare solo da uomini.»
«Come bella e buona?! C'è mia madre che forse è ferita e voi mi dite di stare buona?!!!?? Scherzi spero, Jeon Jungkook!!!» era come impazzita da questa tensione.
Jungkook per calmarla la afferrò per le spalle.
«Ho capito, ma è importante, Lailla. Fidati di me, va bene?» la strinse dolcemente le spalle e la assicurò con degli occhi fedeli.
Lailla stette calma e guardò lo sguardo di Jungkook che parlava.
«Metti giù le mani da me. Vattene via adesso e torna subito.» sbuffò e se ne stette buona e calma, cioè faceva il più possibile per stare calma, anche se quasi impossibile.
Jungkook sorrise e si allontanò assieme con Taehyung.
«È successo qualcosa vero, Taehyung?» chiese direttamente conoscendo molto bene lo sguardo del suo braccio destro.
«Sì, principe. Abbiamo ritrovato la madre della signorina Lailla, ma priva di vita. È stata oltrepassata da una spada al petto ed è stata sepolta da poco.» raccontò in breve tempo.
Jungkook con gli occhi sbarrati per la notizia scioccante strinse i pugni per la rabbia.
«Come può essere?! Taehyung, chiama dei esperti e esamina per bene. Voglio la testa dell'assassino che ha osato fare ciò!!!» gli occhi divennero profondi e pieni di rabbia.
Era sicuro che avrebbe preso l'assassino a testate e l'avrebbe decapitato con le sue stesse mani.
«Sì, ai suoi ordini.» e così precedette gli ordini.
«Cavoli! Come faccio con Lailla?» strinse ancora di più i pugni.
Non sarebbe riuscito comunque a nasconderlo, prima o poi l'avrebbe saputo, e poi ha diritto di saperlo più di chiunque altro anche se non è tra le
cose più piacevoli. Sarebbe stata più male se lo nascondeva.
Si avvicinò lentamente a Lailla sperando che io tempo si forse fermato improvvisamente, ma non esistevano miracoli così.
«Jungkook! Portami da mia madre adesso!!» disse agitata.
«Calmati.»
«Ti ho dato il tempo di parlare con Taehyung! Adesso devi dare del tempo anche a me! Portami da mia madre.» prese strettamente la manica del principe e lo pregò con gli occhi lucidi.
«Devo diverti una cosa Lailla. Ti prego di prepararti mentalmente.»
«C-cosa? M-mi spaventi....» nel cuore forse aveva capito cosa fosse successo ma preferiva continuare a dare l'ignorante.
«Bhe.... —non riusciva a dire parole così dure—. Abbiamo sì ritrovato tua madre, ma.....ma se ne era già andata. Non potevamo più salvarla.»
Per due secondi il cuore della giovane fanciulla aveva smesso di pulsare.
Mise una mano al petto e delle lacrime scesero ancor di più di prima.
Lacrime di disperazione.
Il giovane principe non poteva dire altro per sollevarla di morale, cioè stiamo parlando della morte di una madre. Nessuno sarebbe stato mai contento, tutti sarebbero rimasti chiusi a piangere per un periodo. Poteva solo mettere la sua mano e accarezzare la sua schiena per darle un minimo di affetto, invece di lasciarla da sola con le lacrime salate.
•
Il corpo ormai freddo della madre era steso dentro la barra, ma prima di chiuderla c'era ancora un'ultima possibilità di vederla.
Lailla era sommersa tra i suoi stessi pianti mentre accarezzava il volto scolorito della madre.
«Madre.....»
Jungkook poteva percepire quel dolore, ma ormai era successo. Brutto ma reale.
«Lailla, sono tre ore che sei qui a piangere. Ti prego di non fare così. È ora di chiudere la barra e portare tua madre nel paradiso. Sono sicura che sarà felice. Non vorrebbe vedere la figlia affranta.» affermò il principe.
«No...no! Non voglio! Voglio che resti per sempre con me. Finalmente l'avevo ritrovata! Perché?! Con quale diritto hanno avuto per farla allontanare per sempre da me!! QUALE?!» era ingiusto, il mondo era ingiusto, eppure era così...questo era vita...semplice ma dura.
«Devi andare avanti, anche senza tua madre. Non è questo che vuole tua madre! Lasciala andare, Lailla....» era doloroso anche per lui ma doveva farlo.
Arrivarono dei servi per chiudere la barra, ma Lailla li impediva di avvicinarsi.
«Andate via!!! Non toccatela! Non osate!!» urlò a squarcia gola.
Jungkook la bloccò abbracciandola fa dietro, bloccandola per tutto.
«Lasciami, farabutto!!! LASCIAMI!! AHHHH» cercava di tutto per liberarsi, ma non ci riusciva.
Vide con i suoi stessi occhi chiudere la barra e portarla via per sempre da lei.
Se ne era andata via da lei....per sempre.
Lailla si inginocchiò per terra con gli occhi persi.
Jungkook continuava ad abbracciarla, ma con più dolcezza.
«Ti prometto che troverò quell'assassino e ti mostrerò la sua testa. Piangi pure. Io sono qua solo ed esclusivamente per te.» sussurrò Jungkook.
Lailla cominciò a piangere e si avvolse su Jungkook.
Quest'ultimo l'abbracciava e la accarezzava con tale dolcezza.
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