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2•1

Sua sorella sembrava molto arrabbiata con lei, non è che sia una novità, ma era più arrabbiata del solito diciamo.

Lailla non poteva muoversi troppo, si sforzò almeno di stare seduta sul letto per vedere che situazione era.

«LAILLA! Come hai potuto fare ciò alla mia famiglia?!» si avvicinò pericolosamente al suo letto, ma si mise davanti Jangmi per fermarla.

Yuan non diede retta all'esistenza di Jangmi, stette dove era e cominciò a sfogarsi con l'interessata.

«Ti abbiamo presa nella nostra famiglia, ti abbiamo dato casa, ti abbiamo dato cibo e tutto! È questo il ringraziamento che dai ai miei genitori?! E non solo! Ci provi persino a corteggiare il mio principe Jimin! Sei veramente una cagna! Dovresti morire!!» tutto quello che doveva dire aveva detto.

Lailla non sarebbe stata zitta nonostante fosse ferita grave.

«Quale faccia tosta ti dà il diritto di dire certe fesserie? Io vorrei vivere per sempre con la mia VERA madre, anche se dovremmo essere per sempre poveri, io sarei felice ugualmente. Da quando sono entrata nella vostra famiglia, sembrava di stare negli inferi! Non mi avete dato la possibilità di rincontrare mia madre per ANNI! E io dovrei ringraziarvi per avermi picchiata, usata e urlata addosso per tutti questi anni?» voleva alzarsi dal letto e parlarne più chiaramente possibile, ma dalle sue circostanze glielo impediva.

Yuan stette zitta per qualche secondo guardando altrove.

«Devi ringraziarci ugualmente! Sennò saresti già morta di fame.   —insistette—    Libera immediatamente i miei genitori. È un ordine!! Non hai diritto di punirli.» continuava ad insistere.

«Ho già detto al principe Jungkook di non bandirli dal regno e schiavizzarli. È già andato dal re per chiedere se si poteva mandarli almeno da qualche parte del regno.» ammette Lailla sospirando, voleva solo che se ne andasse e che la lasciasse riposare.

Ma la maggiore non era per niente gradita dalla risposta della minore, quindi spinse per terra Jangmi per avvicinarsi pericolosamente alla sua preda.
La prese per un braccio e la buttò completamente per terra brutalmente, facendole un sacco di male alle ferite che aveva già.

Si lamentò per il dolore infatti.

«Mi stai per caso prendendo in giro, Lailla? Vuoi mandare via i miei genitori dalla nobiltà?! Lo sai benissimo cosa succede se un nobile viene scalato di rango!    —la prese per le guance brutalmente—    Verrebbero presi in giro dagli altri, persino dagli classi inferiori! E io, essendo una Shin, verrei presa dalla risate senza fiato! IO DOVREI ESSERE LA MOGLIE DEL PRINCIPE JIMIN! LA SIGNORA PARK!» cominciò a provare un tale disprezzo nei confronti della più piccola.

«Lailla!!» Jangmi voleva aiutarla, ma fu fermata dalla schiavetta affidabile di Yuan.

«Dimmi dove dovrei mettere la faccia come signora Park dopo questo? IO DOVREI ESSERE LA REGINA!» quanta forza aveva urlato per dire l'ultima frase quanta forza aveva lanciato una sberla sulla guancia di Lailla.

Ieri aveva già ricevuto una sberla da parte del signor Shin e c'era ancora il segno, mancava solo un'altra da parte di un'altra pazza.
Le diede pure dei colpi con i piedi sulle gambe della malata.

«Tu devi liberare la mia famiglia Shin! Devi ridarci la NOBILTÀ!» questa volta la prese il per collo con due mani e la strinse forte senza voler sciogliere la stretta.

Lailla cominciò a menarsi per liberare dalla presa. Stava letteralmente soffocando. Se non lasciava subito la presa, sarebbe morta veramente. Doveva liberarsi da questa pazzoide.

«Lasciala, brutta strega!!!! LASCIALA!!» Jangmi era sempre stata debole di forza, non poteva scogliere facilmente la presa della schiava personale di Yuan, ciò la faceva inutile.

Non c'è la faceva più....non sentiva più aria arrivare ai polmoni. Stava cedendo!
Che qualcuno venga a salvarla.

"Aiuto....." pensò.

Jangmi fece di tutto per liberarsi, dopo tantissimi tentavi riuscì a liberarsi per poi spingere abbastanza forte da far lasciare la presa a Yuan.

Finalmente sentiva di poter nuovamente respirare. Con vari tocchi di tosse, la sua respirazione tornò regolarmente. 

Ma Jangmi fu nuovamente catturata.

«Brutte streghe!!!» urlò Jangmi, ma per questo ricevette una sberla da parte della figlia maggiore degli Shin.

«Come osi, lurida schiava!» voleva darne altre, ma fu subito interrotta e sapete da chi?

Entrò il temuto principe dal cuore di pietra: Park Jimin.

Aveva la sua solita espressione fredda e aggressiva, con le mani messe dietro elegantemente, gli dava un'altro tocco in più di freddezza.

«J-Jimin....» sussurrò Yuan quasi impaurita.

Jimin lanciò un fulmine alla sua "moglie" e si avvicinò pericolosamente.

«Volevo darle una lezione per aver-» non riuscì a finire di raccontare che ricevette una sberla bella e forte da parte del principe.

Talmente forte da buttarla per terra.

Mise una mano sulla guancia, stava già arrossendo di brutto, gli occhi cominciarono a diventare lucidi.

«Sei veramente vergognosa, stupida donna. Non hai diritto di auto-nominarti "signora Park" e ne tanto meno pensare di diventare una Regina. Che schifezza.» affermò freddamente guardandola per basso come se fosse una inferiore. Solo una leccapiedi.

«Ma io sono tua moglie, JIMIN!» urlò di dolore per il cuore spezzato.

«Forse fisicamente, ma non realmente.» rispose senza pensarci due volte. Era la specialità del principe: diceva ciò che pensava e voleva.

«Signorina Yuan....» arrivò la sua schiava per aiutarla ad alzarsi.

«È la tua schiava?» chiese Jimin freddamente.

«Perché questa domanda?» chiese Yuan.

Jimin senza obiettare diede una sberla anche alla sua schiava, mandandola anch'essa per terra.

Yuan, preoccupata, si avvicinò ad ella per vedere come stava.

«Jimin! È cresciuta con me! Non puoi picchiarla!» disse sconvolta.

«Perché non posso?   —si avvicinò minaccioso ad ella e la prese per il mento con le sue mani ghiacciate—   Io sono il principe e posso fare di tutto di voi. Ricordatelo, stupida donna. Adesso, smamate dagli miei occhi!» era talmente freddo con tutti che era temuto da tutti.
Quanto freddo quanto spaventoso.

Yuan versò lacrime e se andò via assai delusa dalla freddezza di Jimin. Non poteva crederci di essersi sposata con un uomo senza cuore. Credeva che era mancanza di tempo, credeva che prima o poi avrebbe cominciato a provare qualcosa per lei, insomma era sua moglie infondo, ma aveva sbagliato di grosso.
La considerava solamente una stupidata donna da quattro soldi.

Jimin non sentiva rimpianto nel aver detto tante cattiverie a una donna come Yuan.

«Mi sembri un po' in difficoltà, zanzara.» la prese in giro con un sorrisetto.

Jangmi aiutò la sua padroncina ad alzarsi, anche se stare in piedi non era altrettanto piacevole. Voleva stendersi sul letto e riprendersi sia fisicamente che mentalmente, ma neanche spostarsi di un millimetro che cadde nuovamente per terra per colpa dei colpi che aveva ricevuto poco fa dalla sua sorella.
Il peso di Lailla era troppo pesante per Jangmi, faceva fatica ad alzarla.

«Certo che voi donne siete proprio una seccatura.» il principe Jimin sbuffò seccato per poi prendere Lailla a mo' di sposa per poi metterla sul letto senza farle del male.
Quando la prese in braccio la guardò negli occhi, si accorse che aveva un paio di occhi luminosi.

«Grazie, cognato.» sorrise Lailla scherzosamente.

«Questo "cognato" non mi fa per niente piacere, zanzara. Fai in modo di trovare un nomignolo migliore. Sono stato chiaro?» ripose facendo il finto minaccioso, in realtà dentro si stava divertendo a fare una conversazione così con lei.

«A parte i scherzi. Io ti devo ringraziare per avermi salvata, principe Jimin. Ma....non capisco perché eri qui. Lo trovo strano.» alzò un sopracciglio.

«Stavo facendo dei giretti negli dintorni, perché ero frustato, e poi ho sentito delle urla provenire da qui. Sei fortunata che ero di passeggio, sennò ti avrebbe uccisa seriamente, zanzara.» rispose freddamente.

«Comunque sia, grazie mille per avermi salvata da mia sorella.» sorrise sinceramente.

«Non farti strane idee. Ero molto seccato sul fatto che si era autonominata la mia donna, sennò ti avrei lasciata volentieri morire.» con questo lasciò la stanza e ritornò a fare quello che doveva.

In realtà aveva già visto molto prima che Yuan era molto arrabbiata per i suoi genitori. L'aveva vista andare di fretta verso la dimora di Lailla, quindi aveva supposto che voleva darne di colori alla sua sorellina dopo l'accaduto alla famiglia Shin. Aveva sentito parlare di ciò e anche della vita personale di Lailla, sapeva che non era una Shin ecc.
Perciò l'aveva seguita di nascosto e aveva sentito tutto ciò che si sono detti.

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