1•6
La regina Jeon dovette andare via. Abbracciò per bene Lailla e la lasciò con un sorriso.
«Abbi cura di te, cara.» e con questo se ne andò con dei suoi servi che la seguivano ovunque.
«Lo farò.» si risedette e ci ripensò profondamente le parole della donna.
«State bene? Vi vedo pensierosa.» si intromise Jangmi.
«È che....è che mi sento talmente male per quel brutto farabutto di Jungkook! AHHH! Accidenti a quel bastardo!» si arruffò i capelli dal fastidio.
Tutto ciò a cause della storiella della regina.
«Vi consiglierei una bella passeggiata fuori. Così penserete ad altro invece ai problemi.» le consigliò.
«Concordo. Le parole della regina mi mettono a pensare troppo. Mi fanno sentire in colpa.» ammise lei.
Prese la sua affidabile serva e si diressero in giro per il palazzo.
Lailla cercò di andare in posti che non era ancora andata, adesso era una bella scusa per farlo.
Per coincidenza era arrivata in un posto recintato dove si poteva fare pratica con i cavalli e con le varie armi.
Non c'era quasi nessuno, ma ella notò subito da lontano un viso assai familiare: principe Jimin.
Si stava allenando con l'arco e le frecce con la sua solita freddezza.
Era molto attratta da ciò, talmente curiosa che voleva avvicinarsi un po' di più per poter guardare meglio come si maneggiava l'arco e le frecce, ma fu fermata da una persona sbucata dal nulla.
«Ma questa non è la mia carinissima sorellina?» poteva riconoscere quella voce che tanto odiava anche dopo la morte.
Fece un falso sorriso e rispose con la sua stessa tonalità senza tirarsi indietro.
«Ma buongiorno, bellissima principessa. Cosa vuoi rompermi oggi? Vuoi rompere di nuovo la mia pazienza?» rispose sorridendo ironicamente.
Yuan non era una donna che reggeva a delle provocazioni, avrebbe perso facilmente le staffe.
«Come osi, sguattera?! Non fare l'altezzosa con me, Lailla. Io sono la moglie del primo principe. Non ti conviene.» cominciò a minacciarla.
«Ah no? Non riesco a immaginare il delirio del tuo maritino. Tsk!» roteò gli occhi.
«Brutta-» non riuscì a finire la parola poco raffinata.
«State zitte! Mi state dando fastidio. Se volete continuare le vostre chiacchiere, vi prego di andare lontane da qui.» disse Jimin furioso dal chiasso.
«Ma, Jimin! Mi ha insultata.» si lamentò Yuan indifesa.
Lailla faceva solo facce disgustate e non parlava, aspettando una risposta da parte di Jimin per sua moglie.
«E allora?» affermò freddamente riprendendosi una freccia e lo puntò al bersaglio.
«Che c-cosa?» ci rimase talmente male che noi riusciva a crederci.
Lailla smise di fare le smorfie e cercò di capire la situazione. A quanto pare non andavano affatto d'accordo, anzi peggio di quanto si poteva immaginarsi.
Yuan si avvicinò al suo principe, lo prese per un braccio implorando un po' di preoccupazione nei suoi confronti.
«J-Jimin....mi odi così tanto?» chiese tremando.
Il primo principe mise giù l'arco, guardò la donna con degli occhi ghiacciati e pronunciò delle parole freddissime:
«Sei un chiodo nel piede.»
Questa frase spezzò definitivamente il cuore di Yuan. Quest'ultima dal dolore cominciò a piangere.
Jimin era talmente infastidito dai pianti della donna che decise di appoggiare ciò che aveva in mano e di andarsene senza scrupoli. Ormai era impossibile allenarsi come aveva programmato.
«Yha! Te ne vai così?» lo fermò Lailla prendendolo per un braccio.
«Sei fastidiosa, zanzara. Puoi levarti dai piedi?» si infastidì molto per il tono che usa nei suoi confronti.
«Posso ammettere che Yuan è tra le donne più insopportabili del reame, ma è pur sempre tua moglie.» affermò lei con un tono serio.
«Non è mia moglie. È solo una stupida donna che ho dovuto sposare con l'obbligo del re. Anche tu non sei la stessa cosa? A quanto pare non ti piace Jungkook, ma lo hai preso comunque come tuo marito. Quindi.... —si tolse dalla sua presa e la prese per il mento con le dita— Che diritto hai per dirmi ciò?» fece un sorriso beffardo mentre i loro visi erano molto vicini.
«Lailla! Sei una brutta cagna! Come puoi corteggiare il mio principe davanti agli miei occhi?!» urlò Yuan da lontana, cercando di riprendersi dal trauma.
«ZITTA!» fulminò la donna con uno sguardo. Subito, dallo spavento, se ne stava zitta.
Lailla prese l'occasione per dargli una sberla sul viso candido del giovane principe.
La situazione era diventata aggravante.
Lailla continuava a tenere un'espressione seria dopo avergli regalato una sberla,
il principe teneva la testa abbassata, Yuan era spaventata da ciò.
Nessuno ha mai avuto il fegato di fare ciò al primo principe, perché tutti sapevano che era molto duro con tutti e con se stesso.
Non si sapeva minimamente cosa avrebbe potuto fare dopo questa sberla.
Jimin improvvisamente alzò la testa e come un furioso la prese per il polso con ruvidezza.
«Lo sai che sei la prima persona che ha osato darmi una sberla?» la guardò con quegli minacciosi occhi.
«E con questo? Non ti da diritto di insultare una donna. Anche noi siamo persone e abbiamo orgoglio! Quindi che diritto ti dà fer farci questo?!» non temeva sotto quegli occhi feroci, perché lei faceva le cose che lei riteneva giusto. Nessuno poteva fermarla.
Jimin per un attimo fu sorpreso dalla fanciulla, così sorpreso da suscitare interesse verso una persona.
Con la solita mano la prese nuovamente per il mento e fece un ghigno malizioso.
«Per essere una donna, in qualche modo mi hai fatto provare interesse nei tuoi confronti. Sei così divertente, zanzara.» si avvicinò sempre di più al suo viso per spaventarla.
Lailla invece voleva spingerlo via, ma l'altro mano del principe la avvolse per la vita, così da non farla scappare via.
«Non avvicinarti a me, bastardo!» urlò lei con la tensione in gola.
«Non è carino corteggiare la mia donna davanti ai miei occhi, fratello.» fu proprio la voce di Jungkook che interruppe tutto.
Jimin sciolse la presa e si concentrò di più sul suo fratellino.
«Credevo che non ti importasse nulla di questa ragazzina. Se vuoi me la prendo io.» sorrise maliziosamente.
«È intollerabile il vostro pensiero, fratellone. Lei è la mia donna e lo sarà per sempre.» avvolse la vita della nominata e poi regalò a Jimin un sorrisino, quanto bello quanto falso.
Il primo principe non verrà mica sopraffatto dal minore per così poco.
Jimin fece solo uno sbuffo e sorrise.
«Tieni stretta quella zanzara. Non si sa mai.» se ne andò con le braccia messe dietro.
Tutti lo guardarono andare via e poterò fare un sospiro di sollievo, per adesso.
Non si conosce abbastanza della mente del primo principe.
Altro che una bella passeggiata l'avrebbe aiutata ad pensare d'altro. Era il peggio del peggio.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro