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1•4

Jangmi ricevette la medicina attraverso Taehyung da parte del principe ereditario.
Anche se Lailla era ancora incosciente era riuscita comunque a mandarle giù la medicina.
Ma non si era ancora svegliata.

«Oh Lailla....» sospirò preoccupata.

Era ancora mattina presto e Jungkook stava evitando il matrimonio combinato.
Girava attorno al suo ufficio più frustrato del solito.
Poi arrivò Tarhyung a farlo smettere con un piccolo messaggio.

«Principe, sta arrivando il re Gongchan.» lo avvertì facendo un inchino.

«Mio padre?» neanche il tempo per prepararsi mentalmente che sentì la risata del re.

«Figliolo mio. Oggi è il grande giorno per te e soprattutto per il nostro regno.» sorrise al suo figlio minore.

Quest'ultimo si inchinò per dare omaggio al padre.

«Onorato padre, è un piacere avervi qui.» affermò, sempre inchinato.

«Dalla tua faccia non sembri eh.» ci scherzò sopra il re per farlo rilassare.

«Non oserei mai, padre. Solo che sono abbastanza stressato per le nozze di quest'oggi.» sospirò.

«Su via. La tua nuova moglie sarà la principessa del regno accanto, è una bellissima fanciulla. Cosa ci perdi? Proprio nulla, figliolo. Poi è una grande opportunità per rafforzare il nostro regno con un'altro regno.» lo consolò definendo queste nozze una buona occasione per tutto.

«Il nostro regno viene prima di ogni cosa, ma non riesco a vedere Hee-Young come una delle mie mogli. Siamo solo cresciuti insieme. Scusate per i miei fatti sentimentali, padre.» sapeva che il padre era un uomo di politica, avrebbe fatto di tutto per migliorare il regno per il bene del popolo.

Invece di essere offeso dalla sua sincerità, sorrideva.

«È bello che sei sincero con il sottoscritto, figliolo mio. Ma purtroppo questa è una questione di regno. Mi spiace tanto che non c'è diritto di scelte. Lo sai che sei il mio più grande orgoglio, Jungkook.» provò a consolarlo.

«È un grande onore, padre.» sorrideva facendo un piccolo inchino con la testa.

«Adesso preparati per le nozze, figliolo.» e così lasciò la stanza fiero del proprio figlio.

Quest'ultimo annuì senza aggiungere altro.
Dopo che il re se ne era andato, Jungkook chiese il favore a Taehyung di portargli l'hanbok da nozze.

Taehyung chiamò qualche serva per aiutare lo sposo a vestire.

Questa volta l'hanbok che indossava era di colore blu.

Jungkook guardò un momento l'albero di ciliegio fiorito attraverso la finestra, e qualcosa l'aveva portato a pensare a Lailla.

«Chissà come sta.» sussurrò mentre le serve continuavano a vestirlo.

Anche Hee-Young si stava preparando con l'abito e il trucco per il suo attesissimo giorno.

Era davanti allo specchio e sorrideva come non mai, assai sodisfatta dell'aspetto.

«Oggi siete divinamente bella, principessa.» affermò la sua serva.

Ciò fece assai piacere a ella.

«Dici che gli piacerà?» chiese lei continuando a fissarsi nello specchio come se fosse stregata dalla sui stesso riflesso.

«Nessuno può competere con la nostra principessa.» rispose positivamente la serva.

Era la risposta che si aspettava, quindi era più che soddisfatta.

«È ora di andare, principessa.» la avvertì facendo un inchino.

Jungkook arrivò davanti all'entrata della sala del trono, proprio in questo momento arrivò Hee-Young molto felice di stare per sempre con il principe.
Si prese l'iniziativa, lo prese per il braccio dolcemente, ma quello che ottenne era la negazione di Jungkook.

«Questo non è previsto nella tradizione.» disse freddamente e si allontanò di qualche centimetro da ella.
Ci restò assai male, però guardava il positivo: stava per diventare la sua moglie, non aveva più niente da temere.

Un dolce suono dei strumenti si alzò nella sala, proprio nel preciso momento si aprì anche il portone mostrando la grande sala.

Come solito il re Gongchan era seduto sul trono e sotto c'erano delle file di tavoli separati dove di essi erano seduti dei personaggi molto importanti, ma soprattutto nella prima fila c'erano seduti il re e la regina del regno accanto.

Tutti erano felici di unire i due giovani sposi, ma soprattutto unire due regni.

I sposi si fermarono al centro della sala e fecero un inchino.

«Alzatevi, giovani sposi.» disse il re Gongchan sorridente.

«Sono più tranquilla lasciando a voi la mia piccola figliola, Gongchan.» affermò il re Sang del regno accanto.

«Anch'io sono più serena sapendo che la mia piccola Hee-Young è tra le mani di Jungkook. Lo abbiamo visto crescere assieme alla mia bambina. Il tempo vola. —parlo poi la moglie del re Snag, regina Sena— Oh! Ma a proposito, vostra regina Aera non è venuta per le nozze?» nominò la madre del principe ereditario.

«Purtroppo le ho ordinato di non uscire spesso. Ha il corpo debole fin da nascita, non vorrei che si facesse del male.» rispose il re sospirando pensieroso per la sua amata.

«Capisco. Quanto mi spiace per Aera, ma almeno è venuto Jimin. Guarda che fratello maggiore responsabile.» continuò Sena guardando il primo principe.

Quest'ultimo sorrise cortesemente alla regina.

«Sono il mio orgoglio i miei due figli. Purtroppo la madre di Jimin ci ha lasciati molto presto, faccio di tutto per farlo sentire bene, ma so che è molto ingamba rispetto agli altri giovani.» disse il re Gongchan.

Jimin si trattenne e fece fuoriuscire un sorriso educato molto forzato.

«Grazie per tutto, padre. Non lo dimenticherò.» fece un inchino non voglioso, ma fece di tutto per farlo sembrare il più onesto possibile.

«Siediti, Jimin. Adesso basta chiacchiere e iniziamo il banchetto nuziale. Portate la nostra bellissima sposa nella stanza nuziale.» ordinò l'imperatore alzando un calice di vino.

Una serva portò dolcemente la principessa del regno accanto nella stanza citata.

«Jungkook, tu dovrai bere con i vecchi.» rise il padre imperiale facendolo accomodare per brindare con tutti i presenti nella sala.

Tutti i presenti erano immersi nella festa, tranne Jungkook che aveva il muso all'ingiù per le nozze di oggi.

La sera era arrivata presto, era ora di entrare nella stanza nuziale per la "luna di miele".
Jungkook rispettava tutte le tradizioni, ma non si permetteva mai di toccare una donna qualsiasi.
Aveva preso in sposa un bel po' di donne, ma solo per ordine del padre, sennò non avrebbe mai desiderato ciò.

Quando entrò nella stanza tutta adderata per bene, Hee-Young sorrise felice e lo abbracciò, ma il principe sciolse il nodo, cercando di rendere chiaro le cose.

«Hee-Young, non voglio ferirti, ma cerca di capirmi. Spero che farai la moglie che desideravi da tanto, ma non sono innamorato di te.» disse la verità senza scrupoli.

A quelle parole il cuore della principessa si spezzò in due.
Cadde per terra con gli occhi lucidi senza dire altro.
Jungkook sospirò e se ne andò senza fare altro.

«N-no....s-sono sicura che è un'altra p-prova di Jungkook oraboni.» si consolò da sola con le lacrime ormai scese.

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