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0•9

Dopo la dura conversazione con la regina Jeon, finalmente Lailla riuscì a uscirne fuori, ma aveva ancora il principe Jungkook alle calcagna, ma almeno in compagnia era presente anche Jangmi.

«Credo che dovrai tenertelo quel bracciale. Quando mia madre si mette in testa una cosa, niente può farle cambiare idea.» sospirò esasperato per il comportamento eccessivo di sua madre.

Lailla con timore toccò il bracciale tanto inestimabile; aveva assai paura di romperlo o perderlo, infondo era un oggetto molto delicato...un solo tocco e già potrebbe rompersi in piccoli frammenti.

«Jungkook oraboni!!!» lo chiamò la voce di Hee-Young; una voce abbastanza soffice, ma troppo dolce da cariarsi i denti.

Prima che si girasse roteó gli occhi e con tutta la pazienza risponse in modo educato a Hee-Young.

«Oh, Hee-Young. Un grande piacere rivederti. Come ti trovi?» fece un finto sorriso accogliente, che ovviamente non si accorse affatto la fanciulla, ma Lailla sapeva di che livello era essi in recita: un onorevole bugiardo e falso.

«Incontrare Jungkook oraboni mi rende sempre felice.» ammise la fanciulla sorridendo come se non ci fosse più un domani.

"Ama assai il principe Jungkook. Certo che potrebbe avere dei gusti migliori" pensó Lailla facendo una smorfia.

«Sono felice per te, Hee-Young, ma con il tuo grande permesso, io dovrei andare con la mia amata a farci un bel giro in barca.» fece un finto sorriso e con un braccio trascinò Lailla al suo corpo, come se fossero veramente una coppia.

Sulle labbra di Hee-Young si formò una delusione.
Invece Jangmi aveva la bocca asciutta vedendo un contatto così intimo tra il principe ereditario e la sua signorina.

«Anch'io un giorno potrò andare in barca con voi?» sulle labbra si riformò il sorriso, sperando in una risposta soddisfacente.

Jungkook mentalmente sospirò esasperato per l'insistenza della più piccola.

«Non lo so, ma chissà. Per ora è un giretto romantico solo con la mia amata Lailla.» sorrise dolcemente a Lailla, che era ancora incredula di quanto fosse bravo a sorridere falsamente, ma non poteva starsene in silenzio, sennò non avrebbe potuto più incontrare la sua amata madre.

Sospirò e cercò di fare bene la sua parte.

Appoggió con delicatezza una mano sul petto del principe e poté sentire quanto era formoso e sodo.

"Per essere uno ingrato, ha un bellissimo fisico" pensó.

Ma ritornó alla realtà e cominciò a fare la innamorata perduta toccando in modo provocante il petto del giovane principe.
Ovviamente quest'ultimo si accorse che prima gli aveva palpato il petto e fece un sorrisino quasi compiaciuto e un po' maliziosa.

«Mio amato principe, siete così fascinoso e romantico con la sottoscritta. Non resisto a tanta bellezza immortale.» affermò Lailla assumendo un espressione provocante e incantata da Jungkook.

Ciò diede molto fastidio a Hee-Young che si morse il labbro per la rabbia e la gelosia che provava nei confronti di Shin Lailla.

Jungkook sorrise nuovamente compiaciuto e la tenne più stretta possibile a sé, ottenendo un ottimo risultato.

«Quanto sei bella quest'oggi, mia amata. Andiamo?» con l'altra mano libera accarezzó la guancia della fanciulla.

«Con tutto il rispetto, Hee-Young.» disse il principe per poi voltarle le spalle e andarsene continuando ad tenere il braccio attorno a Lailla, che rispetto al corpo di lui essa era minuta.

Jangmi seguì la sua signorina e il principe da dietro senza voltarsi.

«Brava, la mia cagnolina.» sussurrò il giovane principe ereditario alla giovane fanciulla mentre continuavano a dare le spalle a Hee-Young per dare l'idea di essere perdutamente innamorati.

«Lo faccio per una buona causa. E non chiamatemi "cagnolina"» roteó gli occhi e fece di tutto per non farsi toccare troppo dal fanciullo, ma invano.

Jungkook fece un verso divertito senza rispondere all'affermazione di Lailla.

«Jangmi, puoi andare. Io e la mia Lailla andremo in barca assieme.» ordinò senza sciogliere l'abbraccio, ma alla fanciulla dava assai fastidio.

Jangmi guardò la sua signorina aspettando anche la sua di approvazione.

Lailla guardò la sua serva per dirle di salvarla, invece di andarsene via come ordinò Jungkook.

«Sei ancora lì? Disobbedite ai miei ordini?» chiese il principe con tono serio e quasi minaccioso. Si sa cosa succede se si disobbedisce a un nobile di un certo ceto.

«N-no, non ne avrei mai il coraggio. Mi scusi, mio principe.» se ne andò subito senza esitare, sennò le avrebbe tagliata la testa.

Lailla gridò mentalmente "No" disperata per l'abbandono della sua ultima ancora, putroppo questa volta le toccava andare con essi e subire la tortura.

«Cosa temi? Che ti mangio, cagnolina?» chiese beffardo Jungkook.

«N-no! Affatto! E non chiamatemi cagnolina!!» cercò di togliere le manacce del fanciullo da lei, ma invano. Lui in tutti i modi la teneva ben sodo a sé per non farla scampare.

«Ció che vedi qui é tutto appartenente al sottoscritto e... –si fermò apposta lì per girarsi verso Lailla e incrociare i suoi occhi color rubino– anche tu sei di mia appartenenza.» affermò superbo.

Un po' arrossì per l'ultima affermazione e non poté non pensarci per un bel po' di tempo.

Uscirono dal palazzo reale e si trovarono davanti a un fiume limpido dove giaceva una barchetta di legno e per giunta non c'era altra anima viva, se non loro.

Questa volta la teneva per il polso e anche ben stretta per non farla scappare visto che erano fuori dal palazzo.

«Ma eravate serio quando dicevate di voler fare un giro in barca? Non era solo per dire!?» disse Lailla accorgendosi che forse essi voleva veramente fare un bel giretto romantico con essa.

«Mai stato più serio. Voglio fare veramente un bel giretto in barca. E se vuoi rivedere tua madre devi stare alle mie regole.» lasció il polso della giovane fanciulla ammirando il fiume che rispecchiava il cielo azzurro e alberi verdastri facendo passi in avanti.

«Approfittatore.» sussuró Lailla tra sé e sé senza farsi sentire dal principe, ma ovviamente non era così imbranato da non sentirla.

«Cosa hai detto? Non ho sentito, sai.» fece il finto tonto della situazione, ma aveva più che sentito tondo e chiaro ciò che aveva affermato con la sua voce fine e dolce.

«N-no, niente affatto! Non ho detto nulla, mio principe.» mentí cercando di non guardarlo.

La trovava una ragazza fuori dal comune...una ragazza ribelle e poco educata, ma di un animo gentile.

«Sali.» affermò essi, questa volta in modo freddo e serio.

«No, andate voi.» negò scuotendo la testa.

«Non era una proposta, ma un ordine. Te lo ripeto un'altra volta: sali sulla barca.» lo disse con tale durezza e freddezza.

«No, non-» non riuscì a finire che venne presa alla sprovvista: Jungkook l'aveva presa in braccio a mo di sposa.
Per un momento i minuti si sono fermati in quel momento, dove lei si teneva forte con le braccia attorno al collo del principe e i loro occhi erano come due calamite che si stavano attirando avvicenda.

In quel momento poté vedere il grande fascino del fanciullo.
Ammetteva che era veramente bellissimo e meritava assai ammirazione, ma per il suo carattere lo trovava sempre antipatico.

Il profumo di menta le invase le narici.

Come può una bellezza del genere essere appartenente alla specie più odiosa?

Pensò essa restando incantata ancora tra le braccia possenti del principe.

La portò direttamente sulla barchetta e successivamente si sedette anch'esso.

«P-perché l'avete fatto?» chiese balbettando imbarazzata giocando con i bordi dell'Hanbok

Essi la guardó freddo e indifferente.

«Era un ordine e decapitare la propria moglie erano le mie ultime soluzioni. Era meglio questa –cominció ad remare allontanandosi dalla riva –perché? Troppo sconvolgente e romantico?» inarcò un sopracciglio.

Subito si imbarazzó, anche se non vorrebbe, ma per una donna questi gesti erano troppo dolci, poi ricevuti da un uomo così fascinoso, freddo, serio, indifferente, antipatico e scorbutico.

«N-no...» invano mentire in modo convincente.

«I bugiardi hanno le gambe corte.» affermò sorridendo di nascosto, mentre continuava a remare.

«Insinuate che la sottoscritta é bassa?» chiese offesa dalla frase del principe ereditario.

«Se sei alta tu, il sottoscritto é l'angelo caduto.» sbuffó leggermente.

«Pft! É strano se siete l'angelo caduto e non il diavolo in persona.» sussurrò a sotto voce, ma come sempre si faceva sgamare.

«Dici a me, signorina Lailla?» chiese e era ovvia la risposta.

«Affatto! Non ho detto nulla!»

Smise di remare e si fermò in un punto già molto lontano dalla riva e l'acqua del fiume era profonda.

Si sedette guardandola faccia a faccia, ma essa non voleva incrociarli...si sentiva a disagio.

«Te lo ripeto: i bugiardi hanno le gambe corti. Non mi piace il modo in cui non mi dici la verità.
So di esserti antipatico. So che mi odi. So che vorresti picchiarmi. Ma io sono il principe Jeon e sono intoccabile.» disse quasi esserne fiero di esserlo, ma era serio.

Questa serietà che metteva i brividi, ma era un momento giusto per dirgli le sue sofferenze di averlo incontrato.

Sospirò.

«Sí, vi odio...tanto! La prima volta che ci siamo incontrati mi volevate quasi uccidere e mi avete persino dato tutte le discolpe. Volevo rincontrarvi e ammazzarvi, ma mi é andata male: voi siete il grande principe ereditario e siete persino mio marito.» lo disse quasi infelice di esserlo e essi se ne accorse dalle due espressioni: la ascoltava con attenzione.

«Le mie giornate sono diventate come la pioggia in una giornata di apocalisse dopo essere entrata nel palazzo. Le maledizioni mi hanno baciata. Sono solo una semplice fanciulla povera irrealtà. Non sono una Shin. Adesso sono intrappolata tra le tue mani come sbarre di ferro, perché sono un tuo oggetto....un oggetto inutile. Non sono niente! Non sono per te una persona che amerai, ma devo far finta!» non sa perché voleva dire tutto che aveva provato, ma sentiva il bisogno di dirlo e anche se voleva ritirarsi era troppo tardi, tanto valeva svuotare tutto.

Jungkook la ascoltava con molta attenzione e, anche se aveva la solita espressione indifferente, era dispiaciuto.
Non sapeva che una ragazza lunatica come lru nascondeva delle sofferenze.

«E se ti dicessi che sei qualcosa per me? Una cosa importante nel mio cuore.»

Spero che vi sia piaciuto questo capitolo

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